1 luglio 2015
OLTRE L’INAUGURAZIONE
a cura di Paolo Gelsomini
Anche noi siamo saliti a bordo delle nuove carrozze della linea C il giorno della inaugurazione della tratta Mirti-Lodi.
Bella la metro, belle le stazioni, belli i sorrisi, le foto, le strette di mano tra il ministro Delrio, il sindaco Marino e l’assessore regionale Civita in rappresentanza di Zingaretti. Insomma, bello tutto. Non vogliamo accodarci all’italico gusto di distruggere tutto quello che si crea, ma certamente nessuno può chiederci di aver fede nel futuro prossimo venturo di questa grande opera strategica perché i fatti purtroppo portano a delineare altri scenari che potrebbero forse ancora essere corretti solo se ci fosse una reale volontà tecnica e politica di analizzare i fatti, la possibilità di raggiungere gli obiettivi prefissati, le strategie adottate e da adottare, i costi sostenuti e da sostenere, gli impatti notevoli su tutta l’area archeologica – anche alla luce dei recenti importanti ritrovamenti – le grandi difficoltà di natura statica e idro-geologica che si incontreranno dal Colosseo al Tevere.
COSTI AUMENTATI E BENEFICI DIMINUITI
Per le considerazioni che seguono abbiamo utilizzato stralci della scheda riguardante la metro C di Roma del 9° rapporto sullo stato di attuazione della “legge obiettivo” del Servizio Studi della Camera dei deputati che è stato presentato alla VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici l’11 marzo 2015. Proprio partendo da questi dati storici faremo notare come sono saltate diramazioni importanti, nodi di scambio con le altre linee del ferro, stazioni. E se queste considerazioni sono vere, ciò vuol dire che buona parte degli obiettivi strategici sui quali si fondava questa grande opera sono venuti meno.
Se a questo uniamo il fatto che la parte più difficile, rischiosa ed onerosa deve ancora arrivare – essendo l’area centrale in attesa della talpa – e che deve tuttora essere risolto il rapporto tra gli importanti ritrovamenti archeologici e le stazioni Fori Imperiali e Piazza Venezia, come denunciato dal Soprintendente di Roma Francesco Prosperetti, il quadro si fa veramente incerto. E siamo vivamente preoccupati, come cittadini romani, come utenti del trasporto pubblico e come contribuenti, ai quali verranno addossati tutti i costi eccedenti che graveranno su questa linea dopo San Giovanni.
Già si scorgono i bagliori di una mai sopita guerra tra la stazione appaltante Roma Metropolitane ed il Consorzio di costruttori Metro C, che rivendica 200 milioni di fatture non pagate, mentre il Comune, tramite Roma Metropolitane, ha loro presentato il conto di 32 milioni di penali per gli otto mesi di ritardo nella consegna del tratto Mirti-Lodi. Penali che il Consorzio a quanto pare non intende pagare. (1) Insomma, non è un bel vedere né una bella prospettiva.
Ma questo è nulla di fronte all’incognita dei finanziamenti pubblici da affrontare dopo la stazione Fori-Colosseo la cui apertura al pubblico è slittata al 2021.
Stato (per il 70%), Regione (per il 12%) e Comune (per il 18%) debbono incontrarsi per decidere se finanziare l’opera ma soprattutto per decidere quale tipo di opera finanziare. Fino a piazza Venezia? E con quale tipologia di uscite dalla stazione, vista la presenza degli importantissimi ritrovamenti archeologici dell’Ateneo di Adriano? Con una stazione a Chiesa Nuova, nonostante le conclamate difficoltà statiche del vicino complesso borrominiano? Saltare o no tutte le stazioni fino a San Pietro? Sono stati risolti i problemi idrogeologici derivanti dal sottopassaggio del Tevere e dalle interferenze delle limitrofe falde idriche? E poi c’è chi ha parlato di poter puntare addirittura a Farnesina per essere pronti all’ennesimo appuntamento olimpico del 2024 (2). Nel frattempo, è bene ricordare che i finanziamenti oggi esistenti si fermano alla stazione Fori Imperiali e sfiorano i 3 miliardi di euro per le tratte da Pantano a Fori Imperiali che è l’equivalente del costo complessivo previsto nell’appalto del 2006 per l’intero tracciato del cosiddetto percorso fondamentale di 25,5 Km Pantano-Clodio/Mazzini. Stime non ufficiali , ma oramai non smentite da nessuno, parlano di ulteriori 2 miliardi da Fori Imperiali a Clodio/Mazzini, cifra che porterebbe a circa 5 miliardi di euro l’intero costo del percorso fondamentale di 25,5 Km per una spesa unitaria di 200 milioni di euro a Km contro una media europea di 130-150 milioni al Km.
Ed anche in questo caso non avremmo raggiunto la zona periferica nord, l’anello ferroviario a Tor di Quinto e non avremmo scambi strategici importanti con altri mezzi della linea del ferro (tram e treni).
In particolare, il finanziamento della tratta T3 San Giovanni-Colosseo pari a 792 ML per un percorso medio di 3 Km è stato approvato dal CIPE il 22 luglio 2010, modificando l’iniziale previsione di 1 miliardo e 350 milioni relativa a quella tratta. Il definanziamento di questo progetto definitivo, relativo alla tratta T3, riguarda interventi di restauro e di riqualificazione (i cosiddetti interventi compensativi), ma riguarda anche la cancellazione di quote considerevoli di accantonamenti per imprevisti e contenzioso per un totale di ben 173 ML. Tra questi interventi compensativi cancellati c’è anche quello relativo alla stazione Fori Imperiali con annesso museo e centro di servizi turistici. Allora alla Soprintendenza andò bene questo declassamento ma ora il Soprintendente Francesco Prosperetti è tornato alla carica chiedendo un adeguamento funzionale ed architettonico alla stazione che è al centro dell’area archeologica, cuore del Progetto Fori portato avanti con determinazione dal sindaco Marino e dall’assessore Caudo.
I TAGLI AL PERCORSO, ALLE DIRAMAZIONI, AI NODI DI SCAMBIO
Seguendo sempre i dati storici allegati al presente articolo, si può facilmente arguire che in questi difficilissimi anni di metro C molte cose sono cambiate, ma che si continua ad andare avanti come se niente di nuovo fosse accaduto, e per giunta si continua ad andare avanti con una V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) del 2003 che parla di un’altra metro C. In effetti la V.I.A. del 2003 parla di un tracciato che prevede le stazioni Tor di Quinto, Vigna Clara, Farnesina, Auditorium, Vignola, prima di approdare a Clodio-Mazzini. E per di più prevede, dopo Ottaviano, le stazioni Risorgimento, San Pietro, Chiesa Nuova, Argentina. Ebbene, tutte queste stazioni, praticamente, o non ci sono più, o presenteranno varie difficoltà di realizzazione, anche se l’unica stazione ufficialmente tagliata è quella di Largo Argentina, per problemi di natura archeologica. La stazione Venezia, con le sue tre ipotizzate impattanti uscite, di cui quella a fianco dell’Altare della Patria è a poche centinaia di metri dall’altrettanto impattante stazione Fori Imperiali nei pressi del Colosseo, dove c’è il collegamento con la metro B senza nessuna opera di riqualificazione e di compensazione. Ebbene, la stazione Venezia è tuttora in discussione per motivi archeologici e dal punto di vista finanziario è oggetto di uno stanziamento in Finanziaria pari a 300 milioni naturalmente ancora non erogabili.
Inoltre, alcune interconnessioni importanti previste non ci sono più: non c’è più lo scambio con il tram n.8 a Largo Argentina (anche se ci potrebbe essere a piazza Venezia), non c’è più l’interconnessione con la metro D a Piazza Venezia, per l’evanescenza della metro D di cui tutti parlano ma nessuno sa esattamente di cosa si parla, vista la natura dei problemi legati a questa fantomatica quarta linea. Non ci sono più scambi con la ferrovia Roma Nord a Tor di Quinto , perché questa metro non ci arriverà mai;, nè con l’anello ferroviario ancora a Tor di Quinto e a Vigna Clara; non ci sarà lo scambio con il tram n.2 all’Auditoriu, perché quella tratta T1 non si farà; non si arriverà quasi certamente neanche ad Ottaviano, né a Piazza Risorgimento, e quindi salteranno le interconnessioni con la metro A nella zona nord e con il tram n.19. Ma tra le mancate interconnessioni ci mettiamo anche quella del Pigneto, dove le Ferrovie tardano a realizzare il progetto di stazione della linea FL1 che va dall’Aeroporto di Fiumicino a Fara Sabina ed Orte.
Se a questa situazione di generale smantellamento del progetto iniziale, che è stato oggetto di valutazione ambientale nel lontano 2003, si aggiunge il fatto che sono state tagliate diramazioni importanti a sud-est verso la Serenissima, Ponte Mammolo e Tor Vergata, si può concludere che la V.I.A.del 2003 parla di un’altra metro C sotto i profili programmatico, progettuale ed ambientale. E’ innegabile che sono saltati o sono stati ridimensionati gli obiettivi fondamentali dell’opera che erano: collegamento del quadro sud-est di Roma con quello nord-ovest, contribuendo alla pedonalizzazione del centro storico; attivazione di importanti interconnessioni con altri sistemi di trasporto pubblico; percorso e stazioni a servizio del centro storico e della zona dello sport e della cultura compresa tra Olimpico-Farnesina e Auditorium-Maxi. E appare chiaro che, saltando le stazioni, i collegamenti, le tratte di percorso, i flussi previsti di passeggeri stimati inizialmente in 24.000 passeggeri/ora nelle ore di punta, non saranno più quelli, anzi saranno forse al di sotto degli standard previsti per una metro pesante come la C.
Nessuno sa dove si andrà a finire dopo il Colosseo, tutti sanno che i costi sono aumentati e che continueranno ad aumentare, ma nessuno sembra preoccuparsene.
Ma a noi questo progetto non ci sembra più strategicamente collocabile nel contesto trasportistico romano. I costi esorbitanti relativi a questa tratta T3 sono oramai ingiustificabili, e, viste le nuove condizioni che si sono venute a creare, sono insostenibili per i cittadini che queste somme dovranno pagare, mentre l’opera perde progressivamente di significato trasportistico ed urbanistico e non è più funzionale agli obiettivi che l’iniziale progetto della metro C si era proposto di raggiungere.
Romandiamo a ulteriori approfondimenti le considerazioni sulle difficoltà tecniche non risolte nel nodo di San Giovanni, la futura frequenza dei passaggi dei convogli, che già oggi è di 12 minuti nelle tratte più periferiche dopo Pantano, sulle carte in mano alla Procura della Corte dei Conti che riguardano pagamenti effettuati e contestati.
GLI SCENARI SONO PREOCCUPANTI? SI PUO’ ANCORA FARE QUALCHE COSA?
In tempi in cui si sarebbe potuto ancora operare sostanziali varianti per rispettare gli obiettivi da raggiungere, alcune associazioni e gruppi di studio proposero che dopo San Giovanni l’interconnessione con la linea B avvenisse alla stazione Ostiense, vero nodo di scambio con l’anello ferroviario, l’alta velocità, la ferrovia Roma-Lido, il parcheggio di scambio di piazza dei Partigiani. Da qui un tram su sede propria avrebbe potuto assicurare un trasporto adeguato per i flussi di passeggeri previsti, transitando nei due sensi del Lungotevere finalmente liberato dal traffico privato razionalmente destinato verso la tangenziale e l’olimpica, fino a raggiungere Tor di Quinto e l’anello ferroviario nord.
Ma queste associazioni non sono state ascoltate da due sindaci e da due assessori. A distanza di tre o quattro anni resta però il solito interrogativo: che fare? E speriamo che qualcuno prima o poi risponda, una volta passata l’ebbrezza delle inaugurazioni.
foto PG
ALLEGATI
Il SILOS (Sistema informativo legge opere strategiche) è un sistema nel quale sono contenuti dati e informazioni riguardanti tutte le opere oggetto del Programma delle infrastrutture strategiche (P.I.S.) di cui alla legge n. 443 del 2001 (“legge obiettivo”) e contenute nella delibera CIPE n. 121 del 2001 e successive integrazioni. I dati e le informazioni consentono di visualizzare per ogni opera e segmento di essa lo stato di attuazione procedurale, economico-finanziario e fisico. Inoltre, per ogni opera approvata dal CIPE, è disponibile una scheda informativa di dettaglio che, oltre a fornire dati storici, permette di conoscere lo stato attuativo rispetto alle diverse fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione dei lavori. Il 9° rapporto sullo stato di attuazione della “legge obiettivo” del Servizio Studi della Camera dei deputati è stato presentato alla VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici l’11 marzo 2015. In questa sezione è possibile consultare il contenuto dei singoli volumi in cui si articola il rapporto.
Riportiamo dati presi dalla scheda n.105 del rapporto, riguardante la metro C di Roma
IL TRACCIATO FONDAMENTALE
Il tracciato della Linea C è lungo complessivamente 42 km e comprende 42 stazioni. Attualmente è prevista la realizzazione della prima parte, ad automazione integrale (treni con guida senza macchinista), denominata Tracciato Fondamentale, lunga 25,5 km con 30 stazioni. Nel dettaglio il tracciato fondamentale si articola in 6 tratte: – T2: Clodio/Mazzini–Fori Imperiali/Colosseo; – T3: Fori Imperiali/Colosseo-San Giovanni; – T4: San Giovanni-Malatesta; – T5: Malatesta-Teano-Alessandrino; – T6A: Alessandrino-Bivio Torrenova; – T7: Bivio Torrenova-Pantano e deposito graniti;
DATI STORICI
1992
In base alla legge n. 211 il CIPE concede contributi in termini di volume di investimenti per 533,6 Meuro alle tratte T4 (S.Giovanni-Malatesta) e T5 (Malatesta-Teano-Alessandrino), ma il MIT emette decreti di finanziamento per un importo pari a 531,5 Meuro sulla base dello sviluppo delle quote dei limiti di impegno in precedenza attribuite alle tratte stesse.
2000
Viene completato il progetto preliminare dell’intera Linea, si definiscono le Tratte T1 e T2, il prolungamento della tratta T6 a Tor Vergata (con annesso deposito intermedio di Tor Vergata), la diramazione C1 (da Teano a Ponte Mammolo) e la previsione dell’utilizzazione, come tratta T7, della ferrovia Roma-Pantano dal bivio di Torrenova a Pantano (con annesso deposito generale di Graniti). Vengono presentati i SIA delle tratte T3, T4, T5, T6 e T7.
2001
Il progetto è inserito nella delibera CIPE n. 121 tra i “Sistemi Urbani – Roma: linea C e B1 metropolitana, GRA” per un costo complessivo di 2.892,2 Meuro, di cui 1.925,35 per la Linea C.
L’Ufficio VIA della Regione Lazio, la CdS, il Comitato tecnico consultivo della Regione Lazio e il MIT approvano l’approfondimento del progetto definitivo delle tratte T4 e T5.
2002
Il Comune approva, nel giugno 2002, il progetto preliminare della Linea C.
Nel mese di luglio, il MIT emette il Decreto per l’erogazione della quota di finanziamento di competenza dello Stato (in base alla legge n. 211/92), prevista per le Tratte T4 e T5, pari a 531,5 Meuro (di cui 248,1 per la tratta T4 e 283,5 per la tratta T5). La rimanente quota, sino al concorso dell’importo complessivo di 889,3 Meuro, sarà a carico del Comune di Roma.
Il MIT, la Regione Lazio e il Comune di Roma sottoscrivono l’Atto aggiuntivo all’Accordo procedimentale del 2002 che prevede, tra l’altro:
– l’affidamento in gara (in un unico lotto) a Contraente generale del cosiddetto Tracciato Fondamentale della Linea, individuato allora nelle tratte da T2 a T6;
– la copertura finanziaria – in aggiunta alle risorse già assentite sulle tratte T4 e T5 – del costo di realizzazione delle tratte T2, T3 e T6, per gli adempimenti di cui alla legge obiettivo, al quale lo Stato concorrerà per il 70%, il Comune con il 18% e la Regione il 12%.
2003
Il Comune approva il quadro economico del “Tracciato Fondamentale” e definisce la procedura di gara mediante con affidamento a contraente generale, tramite licitazione privata e con il criterio dell’offerta più vantaggiosa sulla base del progetto preliminare delle tratte T2-T3 e T6 e del definitivo delle tratte T4 e T5.
Il progetto preliminare dell’intera Linea C, integrato dal SIA, dalle opere integrative e compensative e dal programma delle attività riguardanti il patrimonio archeologico interessato dalla linea, viene trasmesso a MIT, altri Ministeri interessati e Regione Lazio, per l’istruttoria.
Il CIPE, con delibera n. 65, stralcia l’intervento relativo alla metropolitana B1 di Roma dal PIS, in quanto l’opera è finanziata con altre fonti e ridefinisce quindi le previsioni di spesa. Approva il progetto preliminare delle tatte T2, T3 e T6A, per un costo di 1.649,4 Meuro e individua quale tracciato fondamentale le tratte da T2 a T7, da Clodio/Mazzini a Pantano con il deposito-officina Graniti, prescrivendo al Comune l’obbligo di effettuare approfondimenti sul tracciato fondamentale, mediante la redazione del progetto preliminare delle opere di adeguamento della Ferrovia Roma-Pantano a linea metropolitana e del deposito-officina Graniti. Assegna un contributo di 316 Meuro, a carico della legge n. 166/2002: esso rappresenta il 70% di partecipazione per la copertura finanziaria della tratta T4, della tratta T5, dotate di progetto definitivo, della tratta T3 e della progettazione definitiva del restante tracciato.
2004
Il Comune di Roma approva il progetto preliminare della tratta T7 di adeguamento a linea metropolitana della ferrovia Roma-Pantano e del deposito-officina Graniti, redatto secondo le prescrizioni del CIPE ed il nuovo quadro economico relativo al tracciato fondamentale da T2 a T7 della Linea C.
Il MIT, il Presidente della Regione Lazio e il Sindaco di Roma stipulano il II atto aggiuntivo all’Accordo procedimentale del 2002 ove vengono definite le problematiche relative all’intera Linea C.
Il CIPE, con delibera n. 105, approva con prescrizioni, il progetto preliminare delle opere di adeguamento della ferrovia “Roma-Pantano” a linea metropolitana (tratta T7 da bivio Torrenova a Pantano) e del completamento del deposito-officina Graniti, nonché le varianti al progetto preliminare delle tratte T2, T3 e T6A, in relazione all’eseguita ottimizzazione prescritta dalla citata delibera n. 65/2003. Approva inoltre il quadro economico generale del “tracciato fondamentale”, per l’importo di 3.047,4 Meuro, determinando in 1.509 Meuro il costo del 1° lotto funzionale.
2005
In data 15 febbraio, all’intervento in questione viene assegnato il CUP E51I0400001007.
Lo stesso giorno, Roma Metropolitane Srl, stazione appaltante, manda in gara l’affidamento a contraente generale, della progettazione definitiva ed esecutiva, della realizzazione e direzione lavori della nuova Linea C della Metropolitana di Roma, con sistema di automazione integrale su ferro senza macchinista a bordo per un importo complessivo di 2.510,9 Meuro. La nuova metropolitana sarà realizzata in 2 fasi: nella prima sono previste la progettazione e l’esecuzione delle tratte T3, T4, T5 e la progettazione definitiva delle tratte T2, T6A, T7, per 1.232,7 Meuro. Nella seconda fase si procederà con la progettazione esecutiva ed esecuzione delle tre tratte T2, T6A e T7, per 1.278,3 Meuro. L’avvio della seconda fase dipende dall’acquisizione del relativo finanziamento, che avverrà con l’approvazione del progetto definitivo delle tratte interessate. Il termine per le domande di partecipazione é il 9 maggio.
Il CIPE, con delibera n. 39, approva la modifica del soggetto aggiudicatore, a seguito del trasferimento delle relative funzioni effettuato dal Comune di Roma, individuandolo in Roma Metropolitane Srl.
Il 1° giugno Roma Metropolitane invia le lettere d’invito a 10 concorrenti, di cui 6 hanno presentato offerta entro la prevista data del 30 novembre 2005.
2006
Il 28 febbraio Roma Metropolitane approva gli atti della gara sulla metro linea C disponendone l’aggiudicazione definitiva nei confronti dell’Ati tra Astaldi Spa (mandataria), Vianini Lavori Spa, Consorzio Cooperative Costruzioni, Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari Spa.
Il giorno 24 marzo è pubblicato nella GUCE l’avviso dell’aggiudicazione definitiva, avvenuta il 3 marzo, della progettazione definitiva ed esecutiva, realizzazione e direzione lavori della linea C della metropolitana di Roma al contraente generale l’Ati guidato da Astaldi Spa.
Il CIPE, con delibera n. 78, approva anche il progetto preliminare delle opere integrative e compensative delle tratte T4 e T5 della “linea C della metropolitana di Roma” ed approva il progetto definitivo delle “Attività propedeutiche di scavi archeologici, di bonifica di cavità e delle opere integrative e compensative, relative alle aree contigue alla stazione Teano della Metropolitana di Roma linea C-tratte T4 e T5: S. Giovanni – Alessandrino”.
L’opera è inclusa nella delibera CIPE n. 130 di rivisitazione del PIS.
Il 16 maggio vengono aperti i primi cantieri per la linea C che collegherà piazzale Clodio con la zona di Pantano, al fine di effettuare i sondaggi archeologici lungo le prime tratte.
Il Prefetto di Roma, Roma Metropolitane e il Contraente Generale sottoscrivono il Protocollo d’Intesa per prevenire tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nella realizzazione della Linea C.
Viene stipulato per atto pubblico il contratto di appalto tra Roma Metropolitane e il Contraente Generale per la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e direzione dei lavori e le forniture necessarie per la realizzazione della Linea C.
Il CIPE, con delibera n. 144, autorizza il Comune di Roma a contrarre mutui o ad effettuare altre operazioni finanziarie a valere sulle risorse assegnate per la realizzazione della linea C con la delibera n. 65/2003 e conferma la Società “Roma Metropolitane Srl” quale soggetto aggiudicatore.
2007
Si conclude, a seguito dell’istruttoria di Roma Metropolitane, la validazione del progetto esecutivo delle tratte T4-T5, S.Giovanni- Malatesta-Alessandrino, presentato dal Contraente Generale.
A seguito dello stanziamento di 4,5 Meuro deliberato dall’amministrazione comunale, Roma Metropolitane avvia la redazione del progetto preliminare delle nuove tratte C1 e T2, Clodio/Mazzini-Farnesina-Grottarossa (via Cassia), non comprese nel Tracciato Fondamentale.
Nel mese di aprile, con l’apertura dei cantieri delle stazioni Malatesta e Pigneto, si avviano i cantieri operativi per la costruzione delle opere civili delle tratte T4-T5.
Il MIT completa l’istruttoria sui progetti definitivi delle Tratte T6A-T7, Alessandrino-Torre Angela-Pantano, e del deposito Graniti, consegnati il 9 febbraio dal Contraente Generale.
Il CIPE, nella seduta del 15 giugno, approva e finanzia i progetti definitivi delle tratte T6A-T7, Alessandrino-Torre Angela-Pantano e del deposito Graniti.
Il CIPE , con delibera n. 46, conferma l’approvazione della progettazione definitiva delle tratte T6A e T7 e deposito Graniti per un investimento complessivo di 764,3 Meuro.
Il CIPE, con delibera n. 71, approva la variante tecnica tratta T4- T5 (tra Teano e Torre Spaccata).
Il CIPE, con delibera n. 112, approva il progetto definitivo della Metropolitana di Roma linea C “Variante Giardinetti”, per un costo di 30 Meuro compreso nell’importo di approvazione del progetto definitivo della tratta T6A-T7 e deposito Graniti.
Il CIPE, nella seduta del 21 dicembre, prende atto che la Corte dei Conti, nel registrare la delibera CIPE n. 46/2007 “Metro C di Roma – Deposito Graniti”, ha chiesto di riportare il parere del Ministero per i beni culturali.
2008
Il CIPE, con la delibera n. 50, prevede la sperimentazione, per la Metropolitana di Roma linea C, del monitoraggio finanziario degli investimenti pubblici (MIP) operante in ambito CIPE.
Il CIPE, con delibera del 18 dicembre, prende atto che è stata individuata quale oggetto delle sperimentazione la tratta T5 e approva, su proposta del Ministero dell’interno, l’integrazione della delibera CIPE 50/2008 sul monitoraggio finanziario della Metro C di Roma.
2009
L’opera è inclusa nella delibera CIPE n. 10 di ricognizione sullo stato di attuazione del PIS.
Il CIPE, con delibera n. 64, prende atto delle varianti ai progetti definitivi approvati: varianti sull’intero “Tracciato fondamentale” per un costo complessivo di 50,3 Meuro ;“Variante S. Giovanni”, conseguente ai ritrovamenti archeologici, con un costo aggiuntivo di 32 Meuro più 3,5 Meuro per progettazioni; miglioramenti impiantistici sulle tratte da T4 a T7, per un costo di 35,7 Meuro; ulteriori varianti, per un costo totale pari a 55,4 Meuro concentrate sulla tratta T7 e sul deposito Graniti, per il quale è prevista una diversa ripartizione di attività tra il concessionario ed il Contraente generale. L’incremento di costo è di 194,6 Meuro, e quindi il costo complessivo della 1 fase strategica passa da 1.623,6 a 1.818,2 Meuro. In particolare il costo della tratta T6A-T7- deposito Graniti si eleva a 890,2 Meuro. La copertura del maggior costo proviene per 151 Meuro da economie di gara della prima fase strategica e per 43,6 Meuro dalle voci imprevisti e accantonamenti delle tratte T2 e T3. Il CIPE approva quindi il nuovo “Quadro economico generale” della 1 fase strategica. Il costo complessivo del “Tracciato fondamentale” resta fissato in 3.047,4 Meuro di cui: 769,4 riferiti alla tratta T2; 459,7 alla tratta T3; 1.818,2 alla prima fase strategica; il “limite di spesa” della tratta T6A -T7- deposito Graniti viene rideterminato in 890,2 Meuro.
Con DPCM del 5 agosto l’Ing. Amedeo Gargiulo viene nominato Commissario straordinario.
Il CIPE, nella seduta del 6 novembre, prende atto delle informative trasmesse dal MIT tra le quali una relativa alla “tratta T3” della Linea C.
2010
Il Comune di Roma, con nota del 24 giugno n. 43756, si impegna a coprire la quota a proprio carico relativa alla tratta T3 (18 per cento del costo complessivo) pari a 142,6 Meuro.
La Regione Lazio, con nota del 5 luglio n. 185, si impegna a coprire la quota a proprio carico, relativa alla tratta T3, (12 per cento del costo complessivo), pari a 95,04 Meuro, di cui 85,2 a carico delle risorse di cui all’art. 16 della legge regionale n. 2/2003.
Il CIPE, con delibera n. 60 del 22 luglio, approva il progetto definitivo della “tratta T3 Colosseo – San Giovanni del tracciato fondamentale da T2 a T7 (Clodio/Mazzini – Monte Compatri/Pantano) della linea C della Metropolitana di Roma”, del costo di 792 Meuro. Le principali modifiche rispetto al progetto preliminare riguardano: l’aggregazione della stazione Venezia alla tratta T2; l’abbassamento delle gallerie di linea nella zona di San Giovanni e la traslazione della stazione Amba Aradam verso piazzale Ipponio; la riorganizzazione della stazione Colosseo (con la nuova denominazione “Fori imperiali”); la modifica del sistema costruttivo delle stazioni; l’ottimizzazione di parte del tracciato, con allontanamento dai monumenti. Il CIPE assegna all’opera 17,4 Meuro a valere sulle risorse del PIS, rese disponibili dall’art. 21 del d.lgs. n. 185/2008; 24,8 Meuro a valere sul Fondo infrastrutture e 42 Meuro a valere sui fondi ARCUS, ovvero sulle risorse destinate ad interventi per la tutela e dei beni e delle attività culturali ai sensi dell’art. 60, comma 4, della legge n. 289/2002. Il CIPE prende quindi atto del nuovo quadro finanziario del tracciato fondamentale della linea C (tratte T2-T7 e Deposito Graniti) del costo pari a circa 3.379,6 Meuro e delle disponibilità che, a seguito della nuova assegnazione, sono pari a circa 2.728 Meuro.
La Giunta della Regione Lazio approva in data 24 luglio il finanziamento della propria quota di partecipazione per la Tratta T3, portando a quota 2.738 Meuro le disponibilità totali.
Nel mese di settembre, la compagine di imprese costituenti il Contraente Generale esprime l’intenzione di realizzare la Tratta T2 in regime di concessione, preannunciando la presentazione di una proposta in tal senso, adeguatamente elaborata e supportata dal punto di vista progettuale e finanziario, entro la fine di febbraio 2011.
Ad ottobre viene consegnato al deposito di Graniti il primo dei 13 treni previsti per la Prima Fase Strategica, seguito da altri due treni nei due mesi successivi.
Nell’Allegato Infrastrutture alla DFP 2011-2013 l’opera “Metropolitana linea C”, articolata in 3 interventi (tratte T6A,T7; tratte T4,T5 e stazione Teano; tratte T2, T3), è riportata nella tabella: “1: Programma delle Infrastrutture Strategiche – Aggiornamento 2010”. Nella tabella “5: Stato attuativo dei progetti approvati dal CIPE 2002-2010” è riportata articolata in 4 interventi poiché viene diviso l’intervento relativo alle tratte T2 e T3. Inoltre, le tratte T2 e T3 sono riportate nella tabella “2: Programma Infrastrutture Strategiche – Opere da avviare entro il 2013”; le tratte T6A eT7 eT4,T5 e stazione Teano nella tabella “3: Programma Infrastrutture Strategiche – Opere non comprese nella tabella 2”. Infine la tratta T3 è riportata nella tabella “6: Progetti inoltrati alla Struttura Tecnica di Missione in avanzata fase procedurale”.
Nella seduta del 4 novembre la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del D.lgs. 281/97 sancisce l’accordo sull’Allegato Infrastrutture.
2011 Aprile
Nell’Allegato Infrastrutture al DEF 2011 l’opera “Metropolitana linea C”, articolata in 3 interventi (tratte T6A,T7; tratte T4,T5 e stazione Teano; tratte T2, T3), sono riportate nella tabelle: “1: Programma delle Infrastrutture Strategiche – Aggiornamento aprile 2011”; 6: Programma Infrastrutture Strategiche – Stato avanzamento lavori”. Nella tabella 5: Stato attuativo dei progetti approvati dal CIPE 2002-2011 (marzo)” è riportata articolata in 4 interventi poiché viene diviso l’intervento relativo alle tratte T2 e T3. Inoltre, le tratte T2 e T3 sono riportate nella tabella “2: Programma Infrastrutture Strategiche – Opere da avviare entro il 2013”; le tratte T6A eT7 eT4,T5 e stazione Teano nella tabella “3: Programma Infrastrutture Strategiche – Opere non comprese nella tabella 2”.
Dalla rilevazione dell’AVCP sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 31 maggio 2011, risulta la seguente situazione:
-Tratta T2: l’attività della progettazione definitiva è stata sospesa, per il superamento delle numerose problematiche, soprattutto archeologiche, presenti sul tracciato finalizzate al posizionamento delle stazioni;
-Tratta T3 : l’inizio lavori è previsto in data 4/07/2011;
-Tratta T4-T5 : i lavori hanno avuto inizio il 15/01/2007 e la loro ultimazione è prevista per il 2/04/2014;
-Tratta 6A-T7: i lavori hanno avuto inizio il 15/02/2008 e la loro ultimazione è prevista per il 17/07/2012.
In data 31 maggio il contraente generale, l’ATI, costituita da Astaldi Spa (mandataria), Vianini Lavori Spa, Consorzio Cooperative Costruzioni, Ansaldo STS Spa, presenta a Roma Metropolitane la “Proposta per l’affidamento in concessione delle attività di progettazione, realizzazione, direzione dei lavori e forniture necessarie al completamento della Linea C dalla stazione Colosseo alla stazione Farnesina con la gestione dell’intera Linea”. In base a quanto riportato nella Relazione della Corte dei Conti di cui alla delibera n. 21/2011, la proposta del contraente generale è risultata ampiamente carente, tanto da avere indotto Roma Metropolitane, nel mese di luglio 2011, a chiederne la completa riformulazione, dovendosi rivedere “sostanzialmente l’allocazione dei rischi di costruzione e di gestione, inclusi il rischio di inflazione e il rischio finanziario”.
2011 Dicembre
Nell’aggiornamento di settembre dell’Allegato Infrastrutture al DEF 2011 l’opera”Metropolitana linea C” è riportata nelle stesse tabelle di aprile.
La Corte dei conti, nell’adunanza del 6 e del 16 dicembre 2011, approva la delibera n. 21/2011 e l’annessa relazione concernente la Metropolitana di Roma (linea C) in cui vengono segnalate le criticità sottese alla realizzazione dell’opera, tra cui il forte incremento dell‘onere finanziario che ad oggi risulta pari a 3,38 miliardi di euro, privo, tuttavia, delle opere complementari. La Corte sottolinea inoltre che “con la progettazione definitiva della tratta più complessa, in quanto riguardante il centro storico, il costo è destinato ad aumentare notevolmente, anche per il peso, aleatorio e non quantificabile, del contenzioso in corso tra ente aggiudicatore e contraente generale.
Dalla rilevazione dell’AVCP sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 31 dicembre 2011, risulta che per le Tratte T2 e T3 sono in corso approfondimenti progettuali, mentre proseguono i lavori sulle tratte T4-T5 e T6A e T7.
2012 Marzo
Il CIPE, con delibera n. 1 del 20 gennaio, approva la variante alla metropolitana di Roma Linea C relativa agli oneri sopravvenuti su gestione terre da scavo con macchinari da gallerie Tunnel Boring Machine (55,3 Meuro); prende atto del nuovo costo complessivo dell’opera (3.486 Meuro, 107 in più rispetto al precedente, di cui 16,6 a carico di Regione e Comune) e autorizza, con prescrizioni, il finanziamento del maggior costo a carico dello Stato con il maggior ricavo netto del mutuo (79,4 Meuro, al netto degli aumenti prezzo materiali finanziati con le risorse ex DL n.162/08). Tale delibera, inviata alla Corte dei Conti con nota n. 1619 del 17 aprile 2012, è stata oggetto di istanza di ritiro, su richiesta del MIT con nota del 13 giugno 2012, n. 22199, al fine di integrare la documentazione istruttoria.
Il CIPE, con delibera n. 6 del 20 gennaio, ridefinisce il quadro finanziario complessivo del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo 2012-2015. L’opera è inserita nella tabella “1 – Quadro delle riduzioni di spesa sul Fondo Infrastrutture”, con una riduzione di 24,8 Meuro pari all’intero importo assegnato con delibera CIPE 60/2010, e nella tabella “4 – Assegnazioni a interventi indifferibili e provvisti di titoli giuridici perfezionati (art. 33, comma 3, legge n. 183/2011)”, con una assegnazione di importo pari alla riduzione, ossia di 24,8 Meuro.
Dalla rilevazione dell’AVCP sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 31 marzo 2012, risulta la seguente situazione:
– Tratte T2 e T3: in corso attività propedeutiche alla progettazione;
– Tratte T4-T5 e T6A e T7: lavori in corso con un avanzamento rispetto all’importo dell’affidamento aggiornato, con l’approvazione delle varianti e dei progetti definitivi da parte del CIPE, pari ad 2.880 Meuro, del 18,78% e del 21,47%.
2012 Settembre
L’opera è riportata nell’Allegato Infrastrutture-Rapporto intermedio di aprile 2012: allegato 2, opere indifferibili; allegato 4, interventi approvati nella seduta del CIPE del 20 gennaio 2012; allegato 5, quadro riepilogativo degli interventi del PIS.
L’opera, suddivisa in quattro parti, è riportata nel 10° Allegato Infrastrutture al DEF 2012 (aggiornamento di settembre 2012): Tabella 0, Programma Infrastrutture Strategiche; Tabella 1, Opere in realizzazione e/o completate del PIS; Documento uno “due diligence”.
Il CIPE, con delibera n. 84 dell’11 luglio 2012, approva la variante relativa all’utilizzo delle terre di scavo e le varianti e modifiche al quadro economico.
Dalla rilevazione dell’AVCP sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 30 settembre 2012, risulta la seguente situazione:
– Intera opera: lavori in corso con un avanzamento del 44,58% rispetto all’importo dell’affidamento aggiornato, con l’approvazione delle varianti e dei progetti definitivi da parte del CIPE, pari ad 2.880 Meuro. L’importo del SAL comprende anche la 1° rata di acconto del compenso spettante per le attività relative alla progettazione esecutiva della tratta T3;
– Tratte T2 e T3: nessuna variazione rispetto al monitoraggio precedente;
– Tratte T4-T5: lavori in corso con un avanzamento del 20,25%;
– Tratte T6A e T7: lavori in corso con un avanzamento del 22,24%.
2012 Dicembre
Nella seduta del 6 dicembre la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del D.lgs. 281/97 sancisce l’intesa sul Programma delle infrastrutture strategiche allegato alla Nota di aggiornamento del DEF 2012 – 10° Allegato infrastrutture.
Il CIPE, con delibera n. 127 dell’11 dicembre, individua le risorse a carico del bilancio statale, pari a 81,1 Meuro, a parziale copertura dell’atto transattivo, relativo alla linea C della metropolitana di Roma, tra Roma Metropolitane Srl e Metro C Spa (contraente generale), del valore complessivo di 253 Meuro. Il Comitato ha altresì preso atto che la copertura della quota della Regione Lazio è pari a 13,9 Meuro e quella a carico di Roma Capitale è pari a 158 Meuro. Rispetto al finanziamento statale risultano disponibili 17.696.000 euro a valere sulle risorse recate dall’art. 13 della legge n. 166/2002 e 16.139.752,84 euro a valere sulle risorse recate dalla legge n. 222/2007. I restanti 47.319.229,51 euro il CIPE li assegna programmaticamente a valere sulle risorse del Fondo revoche di cui all’art. 32, comma 6, del decreto legge n. 98/2011 (capitolo 7685 del MIT). Tale assegnazione è stata confermata con delibera CIPE n. 137 del 21 dicembre.
Il CIPE, con delibera n. 136 del 21 dicembre, esprime parere favorevole sull’Allegato Infrastrutture al DEF 2012.
2013 Giugno
L’opera, articolata in 4 lotti, è riportata nell’XI Allegato Infrastrutture al DEF 2013: Tabella 1 – Le opere in realizzazione del Programma Infrastrutture Strategiche nel perimetro del deliberato CIPE il patrimonio infrastrutturale.
2013 Ottobre
L’art. 18, comma 1, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 , convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, per consentire nell’anno 2013 la continuità dei cantieri in corso ovvero il perfezionamento degli atti contrattuali finalizzati all’avvio dei lavori, istituisce presso il MIT un Fondo con una dotazione complessiva pari a 2.069 milioni di euro, di cui 335 Meuro per l’anno 2013, 405 Meuro per l’anno 2014, 652 Meuro per l’anno 2015, 535 Meuro per l’anno 2016 e 142 Meuro per l’anno 2017. Il comma 3 stabilisce che con delibere CIPE, da adottarsi entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto possono essere finanziati, tra l’altro, a valere sul fondo di cui al comma 1, nei limiti delle risorse annualmente disponibili, la tratta Colosseo – Piazza Venezia della linea C della metropolitana di Roma. Il comma 6 invece fissa nel 30 ottobre 2013 la data ultima di approvazione da parte del CIPE del progetto definitivo della tratta Colosseo – Piazza Venezia della linea C della metropolitana di Roma, da finanziarsi a valere sul Fondo di cui al comma 1 a condizione che la tratta completata della stessa linea C da Pantano a Centocelle sia messa in pre-esercizio entro il 15 dicembre 2013.
Il 9 settembre 2013 è stato sottoscritto l’Atto Attuativo della delibera CIPE n. 127 dell’11 dicembre 2012 e conseguente adeguamento del contratto del 12 ottobre 2006 per l’affidamento a Contraente Generale della progettazione definitiva ed esecutiva, della realizzazione e direzione lavori e forniture per la realizzazione della Linea C della metropolitana di Roma.
L’opera è riportata nell’XI Allegato Infrastrutture al DEF 2013 (aggiornamento di settembre 2013), Tabelle: 0 – Programma Infrastrutture Strategiche (PIS) Avanzamento complessivo, intera opera articolata in quattro parti; 1A – Programma Infrastrutture Strategiche (PIS) – Perimetro interventi deliberati dal CIPE (2002-2013 settembre) Opere in fase di realizzazione, tratteT3, T4-T5, T6A-T7 Deposito graniti.
Dalla rilevazione dell’AVCP sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 31 ottobre 2013, risulta la seguente situazione:
– Intera opera:lavori in corso con un avanzamento del 51,41% rispetto all’importo dell’affidamento aggiornato, con l’approvazione delle varianti e dei progetti definitivi da parte del CIPE, pari a 2.911.349.488,13 euro alla data di riferimento del SAL dell’importo di 1.496.662.670,64. L’importo del SAL comprende anche la 1°, la 2° e la 3° rata di acconto del compenso spettante per le attività relative alla tratta T3;
– Tratta T2: attività propedeutiche alla progettazione avanzamento dello 0,73%;
– Tratta T3: attività propedeutiche alla progettazione avanzamento dello 1,89%;
– Tratte T4-T5: lavori in corso con un avanzamento del 24,18%;
– Tratte T6A e T7: lavori in corso con un avanzamento del 24,60 %.
Il RUP comunica inoltre che “a seguito del contenzioso venutosi a determinare tra il Contraente Generale e Roma Metropolitane, anche in relazione alla richiesta di dare tempestiva esecuzione a quanto previsto nella Delibera CIPE 127/12, Metro C ha provveduto al blocco dei lavori il 9 agosto 2013, lavori poi ripresi il 10 settembre 2013”.
2014 Giugno
L’opera è riportata nel XII Allegato Infrastrutture al DEF 2014, Tabelle: III.1-2 Corridoio Helsinki La Valletta; A.1-1 Tabella 0 – Avanzamento Programma Infrastrutture Strategiche, articolata in 4 interventi (tratta T2, tratta T3, tratte T4,T5 e tratta T6A,T7,Deposito graniti).
Nella seduta del 16 aprile la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del D.lgs. 281/97 sancisce l’intesa sul Programma delle infrastrutture strategiche allegato alla Nota di aggiornamento del DEF 2013 – 11° Allegato infrastrutture.
La Conferenza Unificata, con nota prot. n. 2848/CU del 17 giugno 2014, trasmette alle Regioni il Documento “Macro Regioni ed Opere Strategiche – giugno 2014” elaborato dal MIT – STM, contenente l’elenco delle opere strategiche suddivise per Macro Regioni, per l’esame tecnico finalizzato alla redazione del XII Allegato Infrastrutture.
Con nota prot. n. U0025238 del 30 giugno 2014 del Capo della Struttura Tecnica di Missione (STM) del MIT, per la redazione del documento base dell’XII Allegato Infrastrutture, viene chiesto a ciascuna Regione di deliberare in sede di Giunta Regionale l’elenco delle infrastrutture ritenute strategiche con l’indicazione di priorità alta (1) o medio bassa (2), specificando le eventuali altre infrastrutture che non risultano più coerenti con le indicazioni di programmazione di fondi regionali.
La Regione Lazio, con DGR n. 409 del 30 giugno 2014, “Indirizzi programmatici finalizzati all’aggiornamento dell’elenco delle opere del Programma Infrastrutture Strategiche di cui alla L. 443/2001 ricadenti nel territorio della Regione Lazio, preliminari alla sottoscrizione di una Nuova Intesa Generale Quadro ed all’integrazione del XII° Allegato Infrastrutture, approva il documento tecnico (Allegato 1) che ricomprende l’elenco delle opere articolate in Priorità 1 e Priorità 2. Da tale documento sono espunti “gli interventi conclusi e gli interventi che, al momento, non sono ritenuti prioritari per la complessità di realizzazione e la difficoltà nel reperire i necessari finanziamenti nei tempi previsti affinché l’intervento esplichi i propri effetti di sviluppo nel territorio interessato”. L’opera “Metropolitana C”, articolata in 4 interventi (tratta T2, tratta T3, tratte T4,T5 e tratta T6A,T7,Deposito graniti), è inserita nella tabella “Legge Obiettivo 443/2001 – XII Allegato Infrastrutture – Aggiornamento Interventi” con un livello di priorità 1.
2014 Dicembre
Il CIPE, con delibera n. 26 del 1° agosto 2014, esprime parere favorevole sull’Allegato Infrastrutture alla nota di aggiornamento al DEF 2013. Lo stesso giorno il CIPE ha recepito un’informativa del MIT e del MEF concernente la rimodulazione del quadro economico, a parità di costo complessivo, della Linea C della Metropolitana di Roma.
L’art. 3, commi 1 e 1 bis , del decreto-legge 1° settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, per consentire nell’anno 2014 la continuità dei cantieri in corso ovvero il perfezionamento degli atti contrattuali finalizzati all’avvio dei lavori, incrementa il Fondo “sblocca cantieri” di cui all’art. 18, comma 1, del decreto-legge n. 69/2013, con la seguente articolazione temporale: 26 Meuro per il 2014; 231 Meuro per il 2015; 159 Meuro per il 2016; 1.073 Meuro per il 2017; 2.066 Meuro nel 2018; 148 Meuro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 (comma 1). Il fondo è altresì incrementato, per un importo pari a 39 Meuro, mediante utilizzo delle disponibilità, iscritte in conto residui, derivanti dalle revoche indicate nella norma. La “Tratta Colosseo-Piazza Venezia della Linea C di Roma” fa parte degli interventi da finanziare ai sensi del comma 2 con decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da emanarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. Le risorse destinate all’opera, come riportato nella relazione tecnica del disegno di legge di conversione del decreto, e precisamente nella tabella “Stima indicativa dei fabbisogni per ciascuna opera”, ammontano a 155 Meuro.
L’opera è riportata nel XII Allegato Infrastrutture al DEF 2014 (aggiornamento di settembre 2014): Tabella delle revoche e delle riassegnazioni di legge Obiettivo; Tabella 0 – Stato dell’arte e degli avanzamenti del Programma Infrastrutture Strategiche, articolata in 4 interventi (tratta T2, tratta T3, tratte T4,T5 e tratta T6A,T7,Deposito graniti); Tabella 0.1 Il consolidato: le opere in realizzazione.
Con decreto interministeriale n. 498 del 2014 sono stati assegnati alla “Tratta Colosseo-Piazza Venezia della Linea C di Roma” 155 Meuro a condizione che il Comune di Roma trasmetta alla STM, entro il 31 dicembre 2014, il progetto definitivo aggiornato. Il termine del 31 dicembre 2014, ai fini della cantierabilità dell’opera, è stato prorogato al 28 febbraio 2015, dal comma 2 dell’articolo 8 del decreto legge n. 192/2014.
Dalla rilevazione dell’ANAC sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 31 dicembre 2014, risulta la seguente situazione:
– Intera opera: lavori in corso con un avanzamento del 55,21% rispetto all’importo dell’affidamento aggiornato, con l’approvazione delle varianti e dei progetti definitivi da parte del CIPE, pari a 2.911.349.488,13 euro alla data di riferimento del SAL dell’importo di 1.607.250.303,02;
– Tratta T2: attività propedeutiche alla progettazione avanzamento dello 0,73%;
– Tratta T3: attività propedeutiche alla progettazione avanzamento dello 2,92%;
– Tratte T4-T5: lavori in corso con un avanzamento del 25,49%;
– Tratte T6A e T7: lavori in corso con un avanzamento del 26,07%.
COSTI PRESUNTI (in milioni di euro)
Costo al 21 dicembre 2001 |
1.925,350 |
Fonte: Delibera CIPE 121/2001 |
Previsione di costo al 30 aprile 2004 |
2.899,000 |
Fonte: Delibera CIPE 65/2003 |
Previsione di costo al 30 aprile 2005 |
3.047,424 |
Fonte: Delibera CIPE 105/2004 |
Costo al 6 aprile 2006 |
N.D. |
Fonte: Delibera CIPE 130/2006 |
Previsione di costo al 30 aprile 2007 |
3.047,424 |
Fonte: Delibera CIPE 78/2006 |
Costo al 30 giugno 2008 |
N.D. |
Fonte: DPEF 2009-2013 |
Previsione di costo al 30 aprile 2009 |
3.047,424 |
Fonte: Delibera CIPE 78/2006 |
Previsione di costo al 30 aprile 2010 |
3.047,424 |
Fonte: Delibera CIPE 64/2009 |
Costo ad aprile 2011 |
3.047,420 |
Fonte: DEF 2011 |
Previsione di costo al 30 aprile 2011 |
3.379,687 |
Fonte: Delibera CIPE 60/2010 |
Costo al 30 giugno 2011 |
3.379,687 |
Fonte: DEF 2011 (aggiornamento settembre 2011) |
Previsione di costo al 31 dicembre 2011 |
3.379,687 |
Fonte: Delibera CIPE 60/2010 |
Costo a giugno 2012 |
3.486,870 |
Fonte: DEF 2012 (aggiornamento settembre 2012) |
Previsione di costo al 30 settembre 2012 |
3.486,864 |
Fonte: Delibera CIPE 84/2012 |
Costo a dicembre 2012 |
3.486,870 |
Fonte: DEF 2012 (delibera CIPE 136/2012) |
Costo a settembre 2013 |
3.486,870 |
Fonte: DEF 2013 (aggiornamento settembre 2013) |
Previsione di costo al 31 ottobre 2013 |
3.486,864 |
Fonte: Delibera CIPE 84/2012 |
Costo ad agosto 2014 |
3.486,870 |
Fonte: Delibera CIPE 26/2014 |
Costo a settembre 2014 |
3.486,870 |
Fonte: DEF 2014 (aggiornamento settembre 2014) |
Previsione di costo al 31 dicembre 2014 |
|
|
QUADRO FINANZIARIO (in milioni di euro)
Disponibilità indicate nella delibera CIPE 121/01 e successivi aggiornamenti: |
|
|
Risorse disponibili al 21 dicembre 2001 |
N.D. |
– Fonte: Delibera CIPE 121/2001 |
Risorse disponibili ad aprile 2011 |
2.731,980 |
– Fonte: DEF 2011 |
Risorse disponibili al 30 giugno 2011 |
2.316,920 |
– Fonte: DEF 2011 (aggiornamento settembre 2011) |
Risorse disponibili a giugno 2012 |
3.486,870 |
– Fonte: DEF 2012 (aggiornamento settembre 2012) |
Risorse disponibili a dicembre 2012 |
2.845,030 |
– Fonte: DEF 2012 (delibera CIPE 136/2012) |
Risorse disponibili a settembre 2013 |
3.486,870 |
– Fonte: DEF 2013 (aggiornamento settembre 2013) |
Risorse disponibili ad agosto 2014 |
3.486,870 |
– Fonte: Delibera CIPE 26/2014 |
Risorse disponibili a settembre 2014 |
3.486,870 |
– Fonte: DEF 2014 (aggiornamento settembre 2014) |
|
Risorse disponibili al 31 dicembre 2014: |
3.486,865 |
|
Fondi Legge Obiettivo |
564,243 |
– Fonte: Delibera CIPE 60/2010 |
Legge 211/1992 |
650,279 |
– Fonte: Delibera CIPE 60/2010 |
FSC – Opere indifferibili (b) |
24,822 |
– Fonte: Delibera CIPE 6/2012 |
Legge 222/2007 |
500,000 |
– Fonte: Delibera CIPE 60/2010 |
Fondi ARCUS |
42,000 |
– Fonte: Delibera CIPE 60/2010 |
Roma Capitale |
814,315 |
– Fonte: Delibera CIPE 84/2012 |
Regione Lazio |
296,981 |
– Fonte: Delibera CIPE 84/2012 |
Fondi Pubblici |
391,905 |
– Fonte: Delibera CIPE 127/2012 e decreto interministeriale n. 498 del 2014 |
Fondo revoche (e) |
47,319 |
– Fonte: Delibera CIPE 127/2012; Delibera CIPE 137/2012 |
Fondo “sblocca cantieri” (d) |
155,000 |
– Fonte: Fonte: Decreto interministeriale n. 498 del 2014 |
|
AFFIDAMENTO LAVORI
Soggetto aggiudicatore: |
Roma Metropolitane Srl |
Modalità di selezione: |
Affidamento con bando |
Procedura: |
Procedura ristretta |
Sistema di realizzazione: |
Contraente generale |
Criterio di aggiudicazione: |
Offerta economicamente più vantaggiosa |
Fase progettuale a base di gara: |
Preliminare |
Tempi di esecuzione: |
|
Progettazione: |
1378 giorni |
Lavori: |
3087 giorni |
Data bando: |
15/02/2005 |
CIG/CUI: |
0687921A5B |
Data aggiudicazione: |
28/02/2006 |
Tipo aggiudicatario: |
ATI |
Nome: |
Metro C S.C.p.A. (Astaldi S.p.A., Vianini Lavori S.p.A., Consorzio Cooperative Costruzioni, Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari S.p.A.) |
Codice fiscale: |
08955341006 |
Data stipula contratto: |
12/10/2006 |
Quadro economico: |
|
Importo a base di gara (1): |
2.163.300.899,47 |
Importo oneri per la sicurezza: |
347.650.263,59 |
Importo complessivo a base di gara: |
2.510.951.163,06 |
Importo di aggiudicazione(2): |
2.180.294.046,00 |
Somme a disposizione: |
867.130.060,36 |
Importo totale: |
3.047.424.106,36 |
% Ribasso di aggiudicazione: |
15,28 |
% Rialzo di aggiudicazione: |
|
Note: |
La progettazione delle sole Tratte T4-T5 era a livello definitivo. Metro C S.c.p.A. è la società di progetto costituita dalle società dell’ATI aggiudicataria, di cui la Astaldi S.p.A. è la mandataria. Il codice CIG è stato attivato con l’entrata in vigore della L. 136/2010. La percentuale di ribasso corrisponde alla media ponderale dei ribassi così costituiti: 18,0% opere ed impianti civili; 16,0% impianti elettroferroviari; 14,5% materiale rotabile. L’importo del campo “Somme a disposizione” è costituito da euro 536.472.943,30 (somme a disposizione a base di gara) + euro 330.657.117,06 (inporto del ribasso d’asta) |
1) Importo dei lavori, esclusi oneri per la sicurezza, ed eventualmente della progettazione e di altri servizi o forniture
2) Importo dei lavori e degli oneri della sicurezza ed eventualmente della progettazione e di altri servizi e forniture
(1)La Repubblica 28 giugno 2015 Impresa-Comune, scontro sulla metro C: “Vi denunciamo”. “Voi inadeguati” Domani l’inaugurazione. Il consorzio non ne vuol sapere di pagare i 32 milioni di penale che gli ha chiesto il Campidoglio per gli otto mesi di ritardo nella consegna del tratto Lodi-Mirti di CECILIA GENTILE e LUCA MONACO
(2)Il Corriere 20 maggio 2015 Olimpiadi e Metro C: spunta fermata «Chiesa Nuova», e nel 2021 «Fori»Le Olimpiadi 2024 potrebbero far “allungare” la terza linea metropolitana fino a Farnesina. Improta: «A breve incontro con Mibact. A giugno con Delrio su futuro linea»