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Progetto Celio: il punto ad agosto 2016

Attività dell’Associazione Progetto Celio

Il 3 aprile scorso abbiamo svolto la nostra assemblea annuale dei soci ed abbiamo illustrato le linee di attività della nostra Associazione.

Che cosa è accaduto da quel giorno?

Abbiamo avuto incontri con le dirigenti dell’A.M.A. dell’area del Celio e del Centro Storico all’interno del Laboratorio specifico. Data la situazione disastrosa del ciclo dei rifiuti a Roma ancora non siamo riusciti a vedere risultati tangibili.

I cassonetti sono pieni in tutta Roma sia perché i luoghi dello smaltimento della indifferenziata non riescono più a sopportare il carico, sia perchè la raccolta differenziata non funziona, sia perché ancora non sono riusciti a ritirare la differenziata ristorante per ristorante almeno 2 volte al giorno come da noi richiesto.

Tutti questi temi sono sotto la nostra diretta osservazione e stiamo settimanalmente in comunicazione con le dirigenti AMA responsabili del Celio.

Così come stiamo in contatto per il posizionamento dei cestini almeno nei pressi dei grandi passaggi di turisti ed alle fermate dei bus e dei tram. In via Claudia sotto le mura antiche del Claudiano è un tappeto di bottigliette, carte ecc.

Sotto la nostra pressione sono stati acquistati dei cestini e qualcuno è stato già posizionato ma il grosso deve essere ancora messo nei punti strategici. Ma non basta metere i cestini; occorre anche svuotarli con una certa regolarità.

Sulle questioni dei rapporti con L’A.M.A., a parte i nostri rapporti diretti e continui, la delega al Municipio è nelle mani della stessa presidente Sabrina Alfonsi.

Sotto potrete leggere anche il nostro impegno con il Coordinamento “Verso Rifiuti Zero” che cerca giustamente di porre i problemi su una dimensione cittadina.

Poi cerchiamo di dare un volto umano al bellissimo e dimenticato Parco del Celio con il nostro Progetto sui percorsi che dovrà essere inserito all’interno del più grande e generale Progetto Parcel gestito dalle comunità religiose del Celio e di altri luoghi dell’Alto Lazio insieme alle locali comunità religiose ed ai comuni. A questo punto il referente del Coordinamento regionale al quale aderiamo come Progetto Celio insieme ad altre associazioni è direttamente il Ministero dei Beni Culturali con rapporti di secondo livello che già abbiamo costruito con le Soprintendenze, con il Comune e con i Municipi coinvolti.

Cerchiamo di far funzionare l’acqua a via Celimontana e a garantire igiene e manutenzione del verde. Con la composizione delle giunte e delle Commissioni al Comune ed in primo Municipio sono finalmente più chiari i nostri referenti istituzionali.

Inoltre vogliamo far aprire un piccolo caffè dentro villa Celimontana come quello esistente da decenni al Colle Oppio.

A proposito del Colle Oppio: è tornato uno schifo dopo la manutenzione costata 300 mila euro. Avevamo chiesto che il processo partecipativo di controllo dei cittadini continuasse ma non è stato così.

Anche lì torneremo a fare la voce grossa (fino alla denuncia) non da soli ma insieme alle associazioni di Monti e di Esquilino.

E poi c’è la metro C per la quale stiamo chiedendo un appuntamento alla Sindaca Raggi, insieme al Coordinamento Associazioni Mobilità Alternativa Lazio, perchè non può continuare così. Pochi a Roma sanno che cosa veramente sta succedendo e noi siamo tra quelli.

Non può arrivare e fermarsi al Colosseo e sembra impossibile che possa andare avanti. Nel frattempo i tempi si allungano ed i soldi aumentano. Ci sono progetti alternativi dopo San Giovanni verso Ostiense, più tram su Marmorata-Lungotevere fino al Flaminio. Si potrebbe cercare di utilizzare al meglio gli scavi già fatti al Colosseo e ad Ipponio (che non sono ancora le gallerie della talpa ma aree di stazioni e pozzi di ventilazione). Entro l’anno i contratti con il Consorzio Metro C debbono essere rescissi dopo tutto quello che è successo e che è stato portato alla luce.

Poi stiamo lavorando (sempre con altre associazioni) per impedire l’apertura di nuovi minimarket  e di nuove friggitorie, kebaberie ecc. variamente spacciate da negozi di vicinato e da negozi di artigianato alimentare. Si tratta di far passare in Comune un emendamento alla delibera 36 sulle attività tutelate.

Per portare avanti queste attività contiamo sulle nostre forze interne ed esterne al Direttivo ma soprattutto lavoriamo in  rete con altre associazioni in tutto il centro storico. Questo è il nostro modo di cercar di salvarlo contro il degrado, contro le mafie, contro la corruzione e l’incapacità. Anche tra i politici e gli amministratori cerchiamo di lavorare insieme ai migliori, ai più onesti, ai più seri. Gli altri li combattiamo. All’interno di tutto questo cerchiamo di curare il quotidiano, dalla sporcizia alle buche, ai rumori molesti, ai tavolini selvaggi.

Sempre con la collaborazione e l’aiuto dei cittadini di Celio e dintorni.

Paolo Gelsomini

in sintesi……..

Primo tema: i rifiuti

Sul fronte dei rifiuti e dell’igiene stiamo lavorando su due fronti. Il primo è costituito dal rapporto continuo con la dirigenza di zona dell’AMA da parte del nostro Laboratorio tematico; il secondo consiste nel lavoro specifico del nostro Laboratorio con l’Associazione Zero Waste (“Verso Rifiuti Zero”) alla quale noi aderiamo e che opera efficacemente per un nuovo ciclo di smaltimento dei rifiuti con nuove modalità di raccolta e nuove tecnologie di trattamento. Tutto ciò è contenuto nella delibera di iniziativa popolare convertita in delibera di giunta ed approvata nell’agosto 2014 come delibera G.C. n.129. Manca il regolamento e la costituzione degli Osservatori Municipali che anche per noi di Celio sarebbero uno strumento di confronto partecipativo continuo ed istituzionalizzato che ci farebbe superare l’affannoso rincorrere il dirigente AMA di turno. Ciò non toglie che manterremo aperte tutte le piccole vertenze di cui abbiamo parlato al nostro interno e che abbiamo presentato alla dirigenza AMA di zona.

Il nostro gruppo sui Rifiuti e sull’igiene stradale ha partecipato ai lavori dell’Associazione Zero Waste che raccoglie associazioni di tutta la città.

Questa è l’ultima lettera che abbiamo inviato alle responsabili. Su questi temi stiamo lavorando.

Alla resp. AMA Primo Municipio

Federica Lella

Alla resp. AMA area Celio-Colle Oppio-Monti-Campidoglio-Quirinale

Rita Mastroianni

Gent.me,

come preannunciato nel corso del nostro incontro dello scorso mese di maggio al Celio, inviamo delle note di monitoraggio della situazione nel rione:

1) posizionamento campane per il vetro

Alleghiamo una foto di una delle rare campane predisposte nelle strade di Celio. Si riferisce a via Capo d’Africa all’altezza dell’albergo ex scuola Pareto. Non pare che ingombri più dei cassonetti. Quindi proponiamo di collocare campane con l’unico criterio del raggio di distanza rispetto al portone servito più lontano che se non sbaglio è di 200 metri.

2) posizionamento cassonetti

Potrebbero anche bastare se non fossero usati dai numerosi bar, ristoranti, pub della zona 24h. Interpellati alcuni gestori ci hanno detto che non passano a raccogliere neanche l’umido.

Del vetro si sono perse le tracce e dove vanno a raccoglierlo non c’è nessuna regolarità e puntualità. Chiediamo un incontro urgente anche con i gestori per esaminare il problema e risolverlo. I cassonetti e le campane non saranno mai sufficienti se continueranno ad essere usate dagli esercizi di ristorazione e di somministrazione bevande.

Inoltre c’è un problema urgente di pulizia e di disinfettazione dei cassonetti e dell’asfalto dove poggiano. Chiediamo cortesemente di conoscere i programmi di pulizia dopo le quotidiane raccolte.

3) Cestini

Avevamo proposto dei posizionamenti cestini che qui alleghiamo di nuovo con un file. Segnaliamo particolarmente la situazione del muro del Claudiano in via Claudia diventato un ricettacolo di immondizia da passeggio. Almeno alle paline dell’Atac si potrebbero mettere i cestini.

4) Situazione insostenibile nell’androne del palazzo in via San Giovanni in Laterano n.60 ed altri vicini sullo stesso fronte stradale.

In questi androni ancora ci sono i cestoni messi per sbaglio. I condomini chiedono la loro immediata rimozione visto che a Celio non è prevista la raccolta porta a porta.

In attesa di un Vs. cortese riscontro e rinnovando il nostro spirito di collaborazione nell’interesse della città e del rione Celio inviamo i più cordiali saluti.

Paolo Gelsomini (Pres. Associazione Progetto Celio)

Patrizio Picciotti (Pres. Associazione via San Giovanni in Laterano)

Primo tema: Laboratorio Parco del Celio

Dopo due incontri al Monastero dei Camaldolesi alla presenza della Soprintendenza, del Municipio e di vari esperti, siamo riusciti ad inserire l’idea base del nostro progetto sui percorsi del Parco del Celio all’interno di una rete di soggetti laici e religiosi, pubblici e privati, istituzionali e culturali che formeranno un Coordinamento promotore riconosciuto ufficialmente capace di attirare fondi europei con i quali, tramite Comune, Municipio e Soprintendenza cercheremo di finanziare la nostra idea del reticolo di percorsi, di trame verdi e di edifici storici di pregio presenti nella vasta area del Celio e della valle del Colosseo.

Questo attiverà anche lavoro per i giovani.

Stiamo lavorando all’interno del Progetto Parcel che portò al restauro delle chiese del Celio e dei tre oratori posti a lato di San Gregorio. Oggi, grazie a Progetto Celio, cercheremo di inserirci anche l’ambiente (i percorsi, il verde, la segnaletica ecc.) e gli edifici civili (Antiquarium, Casina Salvi, Vignola Boccapaduli).

Nel bilancio di assestamento del Comune, ancora da approvare, è stato stanziato 1 milione di euro per interventi sull’edificio dell’Antiquarium posto al centro del Parco del Celio.

 

Terzo tema: villa Celimontana e Colle Oppio

Il Parco e la Villa soffrono situazioni di degrado. Particolarmente grave è la situazione del Colle Oppio, dopo la manutenzione costata 300 mila euro, che è tornato ad essere abbandonato e violato specialmente di notte non essendoci la chiusura dei cancelli. Avevamo chiesto che il processo partecipativo di controllo dei cittadini continuasse ma non è stato così.

A Villa Celimontana scarseggia l’acqua per innaffiare perché manca il personale per attivare regolarmente la pompa di innalzamento delle acque provenienti dal bacino dell’area di San Sisto Vecchio.

Inoltre ci sono saltuariamente solo tre giovani a contratto per garantire la pulizia e la manutenzione.

L’Associazione “Progetto Celio” intende creare le condizioni per l’apertura di un piccolo caffè dentro villa Celimontana come quello esistente da decenni al Colle Oppio.

Anche il Parco di San Sebastiano ed il Parco degli Scipioni sono sotto la nostra osservazione.

Ricordiamo che spazi verdi fino a 5mila metri quadrati sono di competenza del primo Municipio, gli altri sono a carico del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma

Quarto tema: la metro C

Insieme a C.a.l.m.a (Coordinamento associazioni Lazio mobilità alternativa) abbiamo chiesto un incontro urgente alla sindaca Raggi ed agli assessori ai Trasporti ed all’Urbanistica ed abbiamo inviato un dossier con una proposta alternativa in questa fase delicatissima dell’opera dopo il duro pronunciamento dell’Autorità Anticorruzione.

due fatti segnalati dai cittadini e da noi posti sotto controllo….

Sulla via San Giovanni in Laterano, all’altezza del pericolante muro dell’Ospedale a sinistra a salire verso San Giovanni, ci fu segnalata la costruzione di una grande piattaforma in cemento armato molto invasiva fisicamente e visivamente.

Abbiamo fatto le foto ed abbiamo parlato con la Soprintendente dell’area del Celio. Ci ha detto che era a conoscenza dell’opera. Ora le Soprintendenze statali sono riunificate e non esiste più l’archeologica e l’architettonica ma ci sono figure responsabili unificate di zone. Per San Giovanni è una architetto ma non l’abbiamo sentita perchè abbiamo appurato che questa intrusiva piattaforma di sostegno in cemento armato sormontata da possenti puntoni in acciaio che sostengono il vecchio muro pericolante e visibilmente rigonfiato per il carico di terreno soprastante, è provvisoria e serve solo a non far crollare il muro. Dovranno mettere in sicurezza (forse tagliare) i due pini sovrastanti, mettere in opera delle paratie conficcate sulla superficie superiore del terrapieno per sostenere lo stesso come hanno fatto a via dei Fori per la costruenda stazione della metro C, demolire il vecchio muro, costruirne uno nuovo nella posizione del precedente, rimuovere tutte le strutture provvisorie che hanno costruito ora compreso il basamento. Il lavoro di urgenza è giustificato dal Dpr 207/2010 art. 176.

Ora non possiamo fare altro che vigilare, chiedere con fermezza di effettuare i lavori di consolidamento strutturale e far tornare alla normalità quel tratto di via San Giovanni

Ci è stato segnalato un affioramento di acqua sulla sede stradale di via Claudia all’altezza del piccolo parco dei bambini a ridosso del cantiere di Largo della Sanità Militare ed all’altezza del semaforo all’incrocio con via Capo d’Africa.

Abbiamo inviato la segnalazione all’assessore ai Lavori Pubblici del primo municipio Jacopo Pescetelli che ci aveva detto di poter proseguire l’indagine. Essendo passati vari giorni senza risposta abbiamo telefonato come Associazione all’Acea. Avevano già nel computer la segnalazione non solo di via Claudia angolo Capo d’Africa ma anche di via Claudia angolo Sanità Militare. Ci ha chiesto altre notizie ed abbiamo fornito tutti i dettagli. Abbiamo ventilato inoltre l’ipotesi, forse remota, che i due affioramenti lungo via Claudia potessero venire da una deviazione di corsi di acque sotterranee causate dallo scavo enorme del pozzo di ventilazione del vicino cantiere della metro C (35 metri di diametro ed una ventina di profondità). I tecnici verranno quanto prima ed interverranno.

 

ASSOCIAZIONE

PROGETTO CELIO

Costituita con atto notarile del 01-07-1994

Sede legale: Via Claudia 24   00184 Roma

e-mail: progettocelio@libero.it

Ancora pochi giorni per iscriversi all’Associazione “Progetto Celio” Entro venerdi 5 agosto andatepresso la Storica Merceria di Giorgio e Vittoria in via Celimontana 4a ritirare la tessera del 2016

 

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