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Roma2024

olimpiadi cerchi vele

(ultimo aggiornamento 25 giugno 2019)

28_08_1960_olimpiadiOLIMPIADI E PARALIMPIADI di  ROMA 2024 CRONOLOGIA E MATERIALI

> Vai al sito del Comitato Roma2024

La selezione della città organizzatrice dei Giochi della XXXIII Olimpiade inizierà nel 2015; la decisione definitiva sarà presa nel settembre 2017, durante la 130ª sessione del Comitato Olimpico Internazionale a Lima, in Perù. I Giochi si terranno nel 2024*.

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il Logo scelto per Roma 2004Dopo le Olimpiadi che si svolgono  a Roma del 1960, Roma si  candida di nuovo per le Olimpiadi del 2004 (Sindaco Rutelli), ma  arriva al secondo posto, superata da Atene.
Presidente del Comitato Promotore  Raffaele Ranucci,  imprenditore romano, poi divenuto senatore del Partito Democratico. (nel progetto si prevede di realizzare il villaggio olimpico e strutture sportive nell’area di Tor Vergata)

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Il Sindaco Francesco Rutelli alla presentazione della candidatura di Roma 2004

Il Sindaco Francesco Rutelli alla presentazione della candidatura di Roma 2004

(Nel 2005 viene  avviato il progetto della Città dello sport  dall’allora   sindaco  Walter Veltroni. Il costo previsto per la realizzazione  è di 60 milioni di euro, che diventano 120 milioni già all’atto dell’assegnazione dei lavori tramite gara d’appalto, vinta dalla Vianini Lavori del gruppo Caltagirone; la gestione dei fondi è  affidata alla Protezione Civile di Guido Bertolaso, che chiama Angelo Balducci per la gestione dei capitali. Tra il 2006 e il 2007, pur non avanzando i lavori , i costi di costruzione raddoppiano,  240 milioni di euro. Alla fine  i mondiali di nuoto non si disputeranno a Tor Vergata, in quanto la struttura non avrebbe potuto essere completata in tempo, e si opta per il Foro Italico, già utilizzato per i Campionati mondiali di nuoto 1994. Le Vele restano incomplete e inutilizzabili, la  cifra stimata per il completamente lavori è di 660 milioni di euro, 11 volte il prezzo iniziale (da wikipedia)

Lo Stadio del Nuoto, mai ultimato per i Mondiali del

Lo Stadio del Nuoto, mai ultimato per i Mondiali del 2009

Nel 2006 si svolgono le Olimpiadi invernali a Torino, vinte  nel 1999. Prima solo Cortina, nel 1956, aveva ospitato le Olimpiadi invernali. Per la città piemontese l’olimpiade imprime un notevole cambiamento,  con un rilancio del settore turistico,  ma molti degli impianti costruiti sulle montagne piemontesi e molte strutture cittadine saranno in seguito abbandonate, e il bilancio economico dell’operazione è decisamente negativo

Nel 2009 la Capitale ospita i Mondiali di nuoto. L’evento passa alla storia per le  decine di opere inutili, o non finite in tempo, o costate molto di più del previsto, o rimaste  incompiute. Ne  sono l’emblema le Vele dell’architetto Calatrava a Tor Vergata, un progetto del Sindaco Veltroni: inizialmene dovevano costare 60 milioni. A oggi sono stati spesi 190 milioni di eruro – di denaro pubblico – e ne servirebbero altri 400 per completarle.

Alemanno presenta la candidatura di Roma per le Olimpiadi 2020, poi stoppata da Monti

Alemanno presenta la candidatura di Roma per le Olimpiadi 2020, poi stoppata da Monti

14 febbraio 2011 Roma si candida di nuovo per  le Olimpiadi del 2020, per iniziativa del centrodestra guidato dal  Sindaco Gianni Alemanno. L’Assemblea capitolina vota la  delibera con la quale si formalizza la candidatura con 51 voti favorevoli, 2 contrari di Andrea Alzetta e Gemma Azuni (SEL), 2 astenuti di Francesco Storace e Dario Rossin (La Destra).  Il Consigliere API ed ex sindaco Francesco Rutelli è il primo firmatario della mozione bipartisan a favore della candidatura. Il Presidente del Comitato Promotore è Mario Pescante, membro del Comitato Olimpico Internazionale,in più legislature deputato di FI e PDL (> vai al progetto per Roma 2020)

alemanno-roma-2020-sito-comuneIl 14 luglio 2011 l’Assemblea Capitolina approva la 78a Proposta (di iniziativa consiliare) dei Consiglieri Rutelli, Casciani, Onorato, Quadrana, Torre e VignaAutorizzazione alla candidatura della città di Roma ai XXXII Giochi Olimpici e ai XVI Giochi Paralimpici del 2020 e costituzione del relativo Comitato Promotore che autorizza la presentazione della Candidatura di Roma ai XXXII Giochi Olimpici e ai XVI Giochi Paralimpici del 2020,  e costituisce unitamente al Comitato Olimpico Nazionale Italiano – il “Comitato Promotore per la candidatura di Roma ai XXXII Giochi Olimpici e ai XVI Giochi Paralimpici del 2020” scarica olimpiadi-dacdelib-n-54-del-14-07-2011

14 febbraio 2012 Il presidente del Consiglio Monti boccia la candidatura olimpica di Roma, con la motivazione dei fondi troppo elevati per realizzare il sogno olimpico: si stimava fossero necessari 9,8 miliardi, di cui 4,7 finanziati con fondi pubblici. In base alla relazione di compatibilità di Marco Fortis, i Giochi avrebbero creato 170mila posti di lavoro nell’arco di 14 anni e una crescita del Pil dell’1,4 per cento” …ma per Monti ” il progetto delle Olimpiadi di Atene nel 2004 ha contribuito al dissesto finanziario della Grecia. E questa è una delle considerazioni che ci hanno guidato a essere prudenti».(> vai al progetto per Roma 2020)

10 giugno 2013 Ignazio Marino, candidato del PD, diventa Sindaco di Roma.

3 dicembre 2014 Scoppia l’indagine “Mondo di mezzo”- mafia e corruzione –  che coinvolge assessori e consiglieri di  partiti del centrosinistra e del centrodestra e   membri dell’amministrazione, del Comune e della Regione (oltre a privati, in particolare legati a cooperative sociali). 

copertina-agenda-olimpica-20208 dicembre 2015 Il Comitato Olimpico Internazionale approva la Agenda 2020, secondo La Presse “40 proposte per candidature più snelle, costi contenuti ed anche eventuali delocalizzazioni

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15 dicembre 2014 viene annunciata ufficialmente la candidatura  di Roma 2024  dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal presidente del CONI Giovanni Malagò a margine della consegna dei Collari d’oro.

21 gennaio 2015 Il Presidente del comitato olimpico internazionale Thomas Bach incontra  la  delegazione italiana. Secondo il quotidiano La Stampa “apprezza  il progetto e i nomi proposti” passando “mezz’ora da solo con il capo del Coni [Giovanni Malagò, Presidente del Coni, già Presidente del Comitato organizzatore dei Mondiali di nuoto a Roma del 2009 NDR] e quasi un’altra mezz’ora anche con il premier Renzi“. Sempre il quotidiano torinese riferisce che “dopo ogni verifica incrociata il nome di Luca Montezemolo è l’unico rimasto per il ruolo di presidente del comitato promotore” e che “Bach ha… apprezzato l’interesse di Renzi, quello che nella carta olimpica si traduce in «commitment», uno dei criteri di valutazione che peseranno nelle scelte: «Durante l’incontro il chiaro e forte impegno del Primo ministro è diventato ancora più evidente. Ho visto la sua passione e la profonda conoscenza delle Olimpiadi e del meccanismo che regola le candidatur

10 febbraio 2015 viene nominato dal CONI Presidente del Comitato Roma 2024  Luca Cordero di Montezemolo, (senza compenso), che dichiara : Il progetto dovrà mettere al centro il miglioramento della qualità della vita dei cittadini con opere ed attività mirate a questo obiettivo. Le linee portanti e forti dovranno basarsi su tecnologie d’avanguardia, massima trasparenza, controllo dei costi, innovazione a 360°, miglioramento dell’ambiente e creatività per sfruttare un’irripetibile opportunità di promozione di un’Italia onesta e bella che guarda al mondo“. Vicepresidente Luca Pancalli, ex assessore allo sport di Roma, che ha lasciato la Giunta prima della burrasca delle indagini di Mafia capitale, presidente del Comitato Italiano Paralimpico [molti dimenticano di citare che l’evento sportivo comprende Olimpiadi e Paralimpiadi], cui spetta anche il compito di gestire il rapporto con gli enti locali, a partire dal comune di Roma. Fa paret del

11 febbraio 2015 si riuniscono il Sindaco di Roma Ignazio Marino, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega allo sport, Graziano Delrio, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, quello del comitato Luca Cordero di Montezemolo e il suo vice,  Luca Pancalli. Dichiara il MInistro Delrio: “Queste sfide si vincono solo se si è uniti…se  si dà una prospettiva alla più bella città del mondo: non di essere usata per un evento ma di approfittarne per diventare sempre più attrattiva e dotarsi di infrastrutture più moderne““

11 febbraio 2015, il comitato promotore incontra  il Cio per discutere le linee guida del dossier di presentazione della candidatura

11 marzo 2015 vengono nominati nel team di Montezemolo Claudia Bugno,  come coordinatrice del comitato promotore e  Simone Perillo,  in qualità di International relations and planning manager. La Bugno, che sarà poi nominata anche nel cda di Eur spa il 27 agosto 2015,  è una dirigente del ministero dello Sviluppo economico e in passato è stata nel cda di Banca Etruria. Seguono alcune contestazioni: il consigliere capitolino di Forza Italia Ignazio Cozzoli, ribadisce  la sua  “ reiterata richiesta di consiglio straordinario sull’argomento al fine di costringere il sindaco a spiegare ai cittadini come Roma sarà rappresentata in questa avventura“, mentre il consigliere regionale del Lazio, Pietro Di Paolo (NCD) attribuisce  la nomina di Claudia Bugno alla vicinanza con il premier  Renzi

13 aprile 2015 Il Sindaco  Marino nomina come  consulente straordinario per Roma 2024  il catalano Enric Truno y Lagares, ingegnere ed ex assessore, che si è occupato dell’organizzazione dei giochi di Barcellona del 1992,  che ha già lavorato per la candidatura di Torino dei giochi  invernali del 2006 (oltre  cheper Sydney 2000, Salt Lake City 2002 e Vancouver (2010) Compenso:  37 mila euro – diaria compresa – per un incarico che scade  il 15 settembre 2015,  deadline per la presentazione delle candidature. Truno sottolinea  che l’aspetto  fondamentale è  l’opportunità per la città: “capire quali sono le strategie della città di Roma per una possibile candidatura e allineare questo percorso alla crescita della città.” Per il consulente del Sindaco “l’importante non è l’immagine ma i contenuti, la soluzione dei problemi della città“… “Vogliamo pensare bene ogni impianto, il suo peso anche per il dopo-giochi“… “Non dobbiamo puntare sul dare di più di altri ma pensare a uno stile di lavoro fatto bene con alle spalle la cultura di Roma“. E conclude: ” Se la città non è in grado di coinvolgere le associazioni civiche, i sindacati, i cittadini, non ce la faremo“. Una  visione condivisa dal  Sindaco Marino: “l’idea che abbiamo noi delle Olimpiadi è quella di una trasformazione urbana al servizio della qualità della vita delle romane e dei romani»

13 aprile 2015 L’assessore con delega ai Grandi Eventi Alessandra Cattoi annuncia l’istituzione di una cabina di regia per la  candidatura olimpica per il 2024 di cui fanno parte  gli assessori  all’Urbanistica, alla Mobilità, ai Lavori pubblici, al Turismo, alla Cultura e allo Sport. L’Assessore Cattoi annuncia  l’ntenzione  di incontrare “prima di tutto le forze politiche della maggioranza e i presidenti dei Municipi ” e in seguito incontrare” le  forze della città con un appuntamento pubblico entro un paio di mesi,  in cui il sindaco illustrerà il progetto della città per arrivare a una condivisione più ampia, da parte di molti attori della città“.

Aprile 2015 Parigi decide di candidarsi ai Giochi, dopo aver consultato i  vari arrondissements  cittadini [aree amministrative simili ai nostri Municipi]  che votano a favore  a larga maggioranza. 

4 giugno 2015  seconda ondata di arresti di  Mafia Capitale. Finiscono in carcere l’ex presidente dell’Assemblea Capitolina Coratti (PD) l’ex assessore alla Casa Ozzimo (PD) l’ex capogruppo PDL capitolino, divenuto nel frattempo consigliere regionale Gramazio, il Presidente della Commissione Patrimonio Pedetti (PD), i consiglieri Tredicine (FI) e Caprari (Centro Democratico), l’ex Presidente del X Municipio Tassone. Molti i nuovi indagati.

La testata del sito nobostonolympics.org

La testata del sito nobostonolympics.org

25 giugno 2015  viene  approvata in Aula Capitolina  la “Mozione  sulla candidatura dì Roma ai XXXIII Giochi Olimpici e ai XVII Giochi Paralimpici del 2024″ con 39 voti favorevoli, 6 contrari – Movimento 5 Stelle, Riccardo Magi (Lista Civica Marino) Marco Pomarici (Verso la Lega dei Popoli con Salvini, che peraltro quando stava con Alemanno sosteneva la candidatura Roma 2020)  – e nessun astenuto. [non ci risulta alcuna consultazione preliminare dei Municipi romani] scarica la mozione

15 luglio 2015 Il sindaco Ignazio Marino e l’Assessore Caudo vanno a sostenere la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024  al Comitato Olimpico Internazionale a Losanna. Presenti anche  il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, il direttore generale del Comitato Roma 2024, Claudia Bugno, il presidente del Cio, Thomas Bach, e il segretario generale del Coni, Roberto Fabbricini. (> Vai al discorso di Ignazio Marino)

Il progetto del Comune per Roma2024 presentato a Losanna prevedeva il villaggio olimpico tra Salaria e Flaminia, nell'ex areoporto dell'Urbe

Il progetto del Comune per Roma2024 presentato a Losanna prevedeva il villaggio olimpico tra Salaria e Flaminia, nell’ex areoporto dell’Urbe

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27 luglio 2015 la città di Boston decide di non avanzare  la candidatura per le Olimpiadi 2024: la decisione del sindaco della città Usa, in polemica con il Comitato olimpico statunitense: “Mi rifiuto di ipotecare il futuro della città”. Un sondaggio aveva evidenziato come la maggioranza dei residenti fosse contrario alla candidatura, e molti movimenti di protesta erano nati per contrastare il progetto. (avanzerà poi la candidatura un’altra città americana, Los Angeles]

RomaCONI cr111 settembre 2015: Roma presenta ufficialmente la candidatura. Dopo una lunga riunione – si apprenderà alquanto animata – vengono pubblicati due comunicati: sul sito del     CONI si afferma che è stata “verificata la possibilità di collocare il villaggio olimpico nell’area di Tor Vergata dove saranno realizzati nuovi impianti sportivi e completate le strutture esistenti. Un intervento che richiederà un progetto di collegamento con metropolitana tra l’area e il resto della città”, sul sito del Comune invece si parla  dell’area di Tor Vergata solo per ” costruire i nuovi impianti sportivi  e completare le strutture già esistenti [le Vele incompiute di Calatrava dei Mondiali di nuoto]: un intervento, questo, che richiede un progetto di collegamento con metropolitana tra l’area e il resto della città“, mentre per i ” progetti di trasformazione urbana da mettere in campo per l’appuntamento olimpico” si intende  “partire dalla nascita di un parco fluviale del Tevere a nord di Roma ”   senza specificare ulteriormente il luogo della realizzazione del Villaggio Olimpico (1).   Il quotidiano Il Messaggero dà invece per scontata la localizzazione del Villaggio Olimpicoa Tor Vergata,  pubblicando addirittura    un rendering e riferendo che nel corso della riunione è stata sconfitta l’ipotesi elaborata dal Comune e dall’Assessore Caudo, che prevedeva la realizzazione del villaggio con un’operazione di riginerazione urbana nell’area tra la Salaria e la Flaminia, zona Roma Nord, dove sorge l’areoporto dell’urbe. La localizzazione tra il VI e il VII Mnicipio in parte sull’area dell’Università , sponsorizzata da Montezemolo e Malagò, secondo il quotidiano risponde  maggiormente alle caratteristiche necessarie per ottenere la vittoria, anche se non sono ancora  stati resi pubblici nè  i criteri imposti dal CIO, nè i progetti presi in considerazione, con le relative ricadute  – positive e negative – sulla città (2). L’ipotesi Villaggio Olimpico a Tor Vergata, tuttavia, non è una novità: infatti già nel 1997, quando si pensava alla candidatura di Roma alle Olimpaidi 2004, si dava per scontato che il Villaggio Olimpico sorgesse proprio lì (Vedi la Repubblica 3 gennaio 1997 ‘MA SUL VILLAGGIO ATLETI E’ GIA’ FEBBRE D’ APPALTI’)

Il rendering del progetto di Tor Vergata pubblicato da Il Messaggero del 12 settembre 2015

Il rendering del progetto di Tor Vergata pubblicato da Il Messaggero del 12 settembre 2015

15 settembre 2015 Anche Toronto  (Canada)  rinuncia alla candidatura,   perchè non ha trovato sponsor per sostenerne il costo, stimato in 60 milioni di dollari (solo per la candidatura)  E 60 milioni – di euro – è il costo stimato  a luglio anche per la candidatura di Roma, inizialmente calcolato solo 10 milioni.

16 settembre 2015 vengono  ufficialmente rese note le cinque città candidate alle olimpiadi 2024:Amburgo, Germania.Budapest, Ungheria,Los Angeles, Stati Uniti d’America,Parigi, Francia, Roma, Italia.
gli extracosti delle olimpiadi ( grafica da La Repubblica 3 novembre 2015)

gli extracosti delle olimpiadi ( grafica da La Repubblica 3 novembre 2015)

(8 ottobre 2015: Ignazio Marino dà le dimissioni, le ritira a fine mese e viene “dimissionato” dalle  dimissioni contestuali di 26 consiglieri capitolini, tra cui  l’intero gruppo PD.  A Roma arriva un commissario prefettizio, Francesco Paolo Tronca, in attesa delle nuove elezioni che si terranno a giugno 2016)

3 novembre 2015 – L’inchiesta di La Repubblica: La scommessa olimpica di Roma(…) Mentre da un lato la città deve ancora pagare gli espropri dei terreni per le Olimpiadi che ospitò nel 1960, la grande sfida del 2024 rimane un gioco di numeri che finisce con un imperativo categorico: stare nel budget operativo e non sforare i 3 miliardi di euro. Di questi, 1,7 arriveranno dal Cio, il Comitato olimpico internazionale … gli altri dalla vendita di biglietti, sponsorizzazioni e altro. Intanto, solo per l’ingresso nella categoria delle “candidate”, Roma ha già dovuto pagare il suo piccolo pedaggio al Comitato olimpico: 500.000 dollari necessari per sedersi al tavolo delle cinque finaliste che si contenderanno il privilegio di ospitare i Giochi Olimpici del 2024. (…) > in calce   L’economista: “Troppi costi e pochi benefici” di DANIELE AUTIERI l’intervista a Andrew Zimbalist, professore allo Smith College del Massachusetts autore di  Circus Maximus dedicato all’impatto economico delle Olimpiadi e dei Mondiali di Calcio.

29 novembre 2015 Si ritira anche Amburgo, dopo un referendum tra i cittadini che bocciano il piano per organizzare i Giochi. Restano in lizza in quattro: Roma, Parigi, Los Angeles e Budapest

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logo olimpiadi roma202414 dicembre 2015  Presentato nel palazzetto dello Sport di piazza Apollodoro da campioni sportivi di ieri e di oggi e dal presidente del Coni , Giovanni Malagò, il Logo per le Olimpiadi : un Colosseo tricolore che sfuma in una pistra di atletica. Nella  conferenza il Presidente Malagò ribadisce quali saranno i poli per la manifestazione, a partire da Tor Vergata, che sarà “espansione della città di domani”, dove verrà costruito un villaggio olimpico che “sarà fondamentale che dia la possibilità di creare abitazioni, di far sviluppare l’università e l’ospedale“. Gli altri centri saranno il  Foro italico e l’area della Fiera di Roma, dove saranno installati  “impianti non costosi  che dopo le Olimpiadi saranno smantellati».

il 15 dicembre 2015 il Presidente Renzi alla festa dello sport ribadisce l’entusiasmo del governo per la candidtura olimpica romana: «La sfida è con Parigi, ma vinceremo”

    21 gennaio 2016 a Losanna il presidente del Consiglio incontra, insieme al presidente Malagò, il numero uno del Cio, Thomas Bach.

dal sito referendumroma2024

21 gennaio 2016 un sondaggio segnala che la maggioranza degli italiani sarebbe d’accordo con le Olimpiadi 

immagine roma 2024 referendum25 gennaio 2016 I Radicali italiani presentano un dossier sulle Olimpiadi 2024 a Roma e lanciano la raccolta firma per un  referendum . Favorevoli anche Lega Nord e Sinistra italiana. > Vai al sito referendumroma2024   il Dossier  dei radicali Italiani ABBIAMO DAVVERO BISOGNO DELLE OLIMPIADI ? ROMA 2024: Una scommessa molto rischiosa scarica Dossier Olimpiadi_NEW

29 gennaio- Dossier di La Repubblica Roma Olimpica scarica Roma Olimpica – speciale Repubblica 29 gennaio 2016 1 – Roma Olimpica – speciale Repubblica 29 gennaio 2016 2.jpgRoma Olimpica – speciale Repubblica 29 gennaio 2016 3

 2 febbraio 2016 La Camera dei deputati boccia con 288 voti contrari e 114 favorevoli la mozione presentata dal deputato e candidato sindaco di Roma di Si-Sel, Stefano Fassina, per chiedere un referendum consultivo in merito alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Approva invece con 269 favorevoli e 113 contrari quella del dem Roberto Morassut, cosi’ come, tra le altre, quella a firma Valentina Vezzali (Scelta civica). La mozione Morassut chiede di sottoporre gli interventi per i Giochi olimpici a Roma ad un’ampia campagna di consultazione e partecipazione dei cittadini dei territori interessati per una candidatura aperta e trasparente – Roberto Giachetti, nella sua dichiarazione di voto a Montecitorio, si esprime  a favore della mozione  Morassut, suo competitor nella Capitale[mozione che di fatto propone  quanto già avviato da mesi dal comitato promotore, che da mesi  incontra scuole, associazioni e comitati di quartiere per promuovere le olimpiadi e le paralimpiadi NDR]

11 febbraio 2016  in un’intervista al settimanale  L’Espresso, l’ex Sindaco Ignazio Marino denuncia un  «patto tra Malagò, Montezemolo e Renzi contro il bene di Roma» in quanto  “la sede del Villaggio Olimpico, è stata scelta senza ascoltare i cittadini né il Comune. Che aveva proposto un piano utile al futuro della città. Ma hanno prevalso altri interessi” L’ex Sindaco ricorda il suo progetto insieme all’ Assessore all’urbanistica Caudo, che   prevedeva di realizzare il villaggio Olimpico non già a Tor Vergata – come annunciato urbi et orbi  dallo stesso comitato olimpico e dai principali quotidiani (vedi sopra, 12 settembre 2015) – ma nell’area tra salaria e Flaminia, con un’operazione di rigenerazione urbana nell’ex areoporto dell’urbe, che, dopo le Oolimpiadi,  sarebbe diventata  la  nuova città giudiziaria, accanto a un grande parco fluviale da restituire alla cittadinanza. Nell’intervista l’ex Sindaco comunica  che i progetti  della sua Giunta sarebbero  poi stati sottoposti  con  un referendum al giudizio dei cittadini.  [quest’intenzione,  in verità,  non ci risulta sia mai stata annunciata prima, e appare alquanto tardiva, considerando che nonostate varie sollecitazioni – compresa quelle  di Carteinregola – la candidatura Roma 2024 è stata votata in Campidoglio dall’Assemblea  senza alcun coinvolgimento della cittadinanza, nè rispetto alla candidatura, nè rispetto agli eventuali progetti, mai messi a disposizione dei cittadini NDR]. Nella lettera non  viene chiarito  a quali “interessi che hanno prevalso” Marino si riferisca, anche se, nel sommario della versione on line, il settimanale ha inserito un inciso –  “dove è coinvolto Caltagirone” – che non è stato riportato nella versione cartacea. scarica estratto L’espresso 11 febbraio Marino olimpiadi 1

confronto Espresso cartaceo sito 13 febbraio 2016

confronto articolo  l’Espresso versione cartacea  e on line (in primo piano

17 febbraio 2016  le quattro città rimaste in lizza (Roma, Parigi, Los Angeles e Budapest) svelano il primo dei tre dossier richiesti dal Cio. Roma lo fa  con una kermesse di tre ore, 1.000 invitati e diretta tv (su Rai2, dalle 10.30) al Palazzo dei Congressi dell’Eur. Riporta Repubblica del 16 febbraio che  “sul fronte sportivo le idee ormai sono chiare”, mentre “manca ancora la parte delle infrastrutture: ma bisognerà aspettare giugno, quando ci sarà il nuovo sindaco di Roma. Il budget previsto è di 6,7 miliardi di euro: molto basso rispetto al passato (ma in linea con Parigi). Ci sono decisioni che verranno prese più avanti. Ad esempio, bisognerà scegliere quale soluzione adottare per Tor Vergata: prolungare la metro A o la C da Anagnina? La C è più vicina, solo 500 metri. La A dista invece due chilometri. Da quantificare i costi, sicuramente alti.”. [E’ quindi ormai assodato che il villaggio olimpico sarà progettato a Tor Vergata]

scarica il Dossier (in inglese)Candidature File – Stage 1

sito roma 2024

Home page del sito Roma2024

scarica Valutazione Economica Roma 2024 olimpiadi 18 febbraio 2016 Il fatto quotidiano: Olimpiadi Roma 2024, altro che low cost: stesso budget del progetto bocciato da Monti. Perotti (Bocconi): “Una furbata” (vedi anche il report della Comunità territoriale del VII Municipio)

Logo Paris 2024Il progetto Paris 2024 (> vai al sito del comitato olimpico francese) 

(da Gazzetta dello Sport)  I sondaggi confermano il sostegno della popolazione: 65% dei francesi sono favorevoli alla candidatura, anche se la raccolta fondi (crowdfunding) ha portato poco più di 600mila euro contro la decina di milioni annunciati. I Giochi parigini costeranno 3 miliardi: “E non sforeremo”, promette il copresidente Tony Estanguet, ex campione olimpico di kayak che aggiunge: “Siamo convinti di potercela fare, ma non sottovalutiamo la qualità delle altre candidature, e quella di Roma in particolare. Ci attendono 19 mesi di lavoro duro. Che vinca il migliore. Possibilmente Parigi”.scarica il Dossier per la stampa  Paris 2024 dossier_de_presse_16_fev_fr_def

Progetto Parigi 2024

Paris 2024:  il villaggio degli atleti è in città, non lontano dallo stadio Olimpico.

consultazione Paris 2024

Un’intera sezione del sito è dedicata alla consultazione della cittadinanza. Il testo introduttivo spiega lo scopo: ” vi proponiamo di definire dei Giochi che ci assomiglino: duraturi, esemplari, responsabili e condivisi da un gran numero di cittadini ” (nous vous proposons de définir des Jeux qui nous rassemblent : durables, exemplaires, responsables et partagés par le plus grand nombre). “Duraturi” per lasciare un’eredità utile ai territori che li accoglieranno e a tutta la società francese (un héritage utile aux territoires qui les accueillent et à toute la société française),  responsabili per tenere conto dei bisogni della popolazione, rispettare l’ambiente, valorizzare i territori e il patrimonio  (pour tenir compte des besoins des populations,  respecter l’environnement, valoriser les territoires et le patrimoine). Una candidatura partecipata, in cui i problemi della realizzazione delle opere siano subordinati alla discussione su questa piattaforma [sul sito del comitato NDR] che permette di sviluppare la consultazione. Sportivi, aziende, territori, cittadini, tutti quelli che lo desiderano possono partecipare alla costruzione di questo porgetto ( Une candidature participative. …Des propositions issues de ces travaux sont soumises à la discussion sur cette plateforme qui permet d’élargir la concertation. Sportifs, entreprises, territoires, citoyens, etc. :  tous ceux qui le souhaitent peuvent participer à la construction de ce projet).

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logo losa angeles 2024Il Dossier di Los Angeles.(da Gazzetta dello Sport)   Il rapporto, di 64 pagine, ha come punti di forza il fatto che è già pronto il 97% degli impianti e che il sogno sarà possibile grazie a 35 milioni di dollari arrivati da donazioni private e che l’evento (date previste 19 luglio-4 agosto) saranno in grandissima parte finanziate da privati.

Il Dossier di Budapest (da Gazzetta dello Sport) Non ci sono state cerimonie, nessuna festa, nessuna conferenza stampa “pompata”, a Budapest, dove il clima non è particolarmente caldo a sostegno della candidatura. Il budget, come recita il documento ungherese di 69 pagine, è il più basso delle quattro candidature, ovvero 2,400 miliardi di euro, partendo dall’esistenza di gran parte degli impianti da utilizzare, a parte lo stadio olimpico da 60mila posti, che sarà costruito ex novo. Il Danubio diventerebbe protagonista dei Giochi, i cui impianti, fatta eccezione per il calcio (con match sparsi per tutta l’Ungheria) e la vela (sul lago Balaton) sarebbero tutti raggiungibili agevolmente in un’area che renderebbe “intima” l’emozione olimpica in cui l’acqua (col Danubio come re) la farà da padrone sulla scia dei Mondiali di nuoto in programma nella capitale ungherese nel 2017

24 febbraio 2016 Il Centro di Studi Economici ed Internazionali (CEIS) della Università di Roma “Tor Vergata”, pubblica  uno studio dell’impatto che le Olimpiadi del 2024 avrebbero sull’economia italiana a partire dai territori più direttamente interessati e, in primo luogo, la città di Roma (e, particolare non insignificante,  l’università di Tor Vergata stessa, che nei progetti dovrebbe vedere costruita nella sua area il villaggio olimpico, destinato poi a diventare almeno in parte alloggi per studenti e il completamento del palazzetto dello sport di Calatrava, cantiere oggi incompiuto) > Vai alla pagina con gli elaborati in download http://www.ceistorvergata.it/area.asp?a=695

25 febbraio 2016 Il commissario Tronca, con i poteri della Giunta capitolina approva lo schema di Accordo tra Roma Capitale e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano – Fondo sport e periferie di cui al D.L. n. 185/2015 convertito in L. n. 9/2016.scarica DWCDelibera N 17 del 25.02.2016Approvazione dello schema di Accordo tra Roma Capitale e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano – Fondo sport e periferie

25 marzo il Rettore di Tor Vergata rilascia dichiarazioni a sostegno della realizzazioen del Villaggio Olimpico nell’area dell’università  Dire.it http://www.dire.it/25-03-2015/4518-villaggio-olimpico-per-i-giochi-del-2014-verso-tor-vergata-dopo-il-coni-ce-lok-delluniversita/ Roma.it http://www.romait.it/articoli/13819/roma-2024-malago-possibile-villaggio-olimpico-a-tor-vergata

primavera 2016 viene pubblicato  Going for the Gold: The Economics of the Olympics  di Robert A. Baade and Victor A. Matheson pubblicato da Journal of Economic Perspectives (Volume 30, Number 2—Spring 2016—Pages 201–218)chespiegano  che “nella maggior parte dei casi le Olimpiadi sono una perdita di denaro per le città ospitanti  Scarica l’articolo (in inglese)  the-economics-of-the-olympicsolimpiadi-baade-and-matheson (vai all’articolo di Valigia Blu con la sintesi)

20 aprile 2016 Via libera al referendum popolare sulle Olimpiadi proposto dai Radicali. La commissione per i referendum di Roma Capitale del Campidoglio, composta da tre giuristi,  Vincenzo Cerulli Irelli, ordinario di Diritto amministrativo,  Paolo Ridola, ordinario  di Diritto pubblico comparato e Giovani Guzzetta, ordinario di  Istituzioni di diritto pubblico, insieme  al capo di gabinetto  Virginia Proverbio, e al segretario generale Antonella Petrocelli, ha infatti dichiarato ammissibile il quesito sulla candidatura olimpica, nonostante Montezemolo e Malagò avessero sostenuto, anche nel questionario inviato al Cio, che un referendum comunale sulla candidatura olimpica non fosse possibile. Il passo successivo è  la raccolta firme: l’obiettivo  dei promotori è raggiungere in tre mesi almeno 28683 sottoscrizioni, pari all’1% della popolazione residente. Questo  il testo del quesito referendario: “Volete voi che l’Amministrazione capitolina anche a seguito del ritiro delle candidature delle città di Boston e Amburgo, ritiri la candidatura di Roma ai XXXIII Giochi Olimpici e ai XVII Giochi Paraolimpici del 2024, espressa con la mozione dell’Assemblea capitolina del 25 giugno 2015 e attuata con i conseguenti provvedimenti sindacali?” A quanto pare  il candidato Sindaco PD Roberto Giachetti, che in passato si era dichiarato contrario al referendum,  ha cambiato  idea, mentre Virginia Raggi resta sulla posizione sempre espressa di contrarietà alle Olimpiadi fino a che non saranno  risolti gli annosi  problemi della città, tanto che il 19 aprile , il Presidente Renzi aveva  dichiarato che”Se vince la Raggi, le Olimpiadi non si potranno più fare “. (> Vai all’articolo con la posizione dei candidati sulle olimpiadi e sui Referendum)

 

Radicali Duran Adam

Flash mob dei Radicali del 26 maggio

Giachetti e Malago7 maggio incontro tra Giachetti, candidato sindaco PD  e Malagò Nel commento postato su Facebook  Giachetti  annuncia le sue “ferme e determinate condizioni“, “chieste e ottenute dal Presidente Malagó” , tra le quali “la realizzazione di 15 playground [parchi attrezzati NDR] nei 15 parchi di Roma, 1 per Municipio, la realizzazione di 100 interventi (campi sportivi, ristrutturazione palestre scolastiche, campi da calcio in periferia),  l’individuazione di un rappresentante del Comune di Roma nel Comitato promotore delle Olimpiadi per la presenza del Campidoglio e il controllo sulle scelte” Due giorni dopo, il 9 maggio l’incontro d malagò con  della candidata Sindaco M5s Virginia Raggi, che dai commenti rilasciati sembra ammorbidire l’intransigenza precdente:  “Abbiamo ribadito la nostra linea: non c’è alcun pregiudizio nei confronti dei Giochi ma dobbiamo pensare prima all’ordinario e poi valuteremo anche lo straordinario”. “Roma non si può permettere di spendere milioni per un progetto di candidatura, i cittadini stanno morendo oggi”.“

Il Comune sospende il referendum dopo aver ricevuto alcune  osservazioni del Comitato Olimpico. I Radicali presentano  ricorso al TAR, che non  concede la sospensiva, così in una conferenza stampa il 18 maggio  annunciano  il deposito di “una denuncia penale per abuso d’ufficio, omissione d’atti d’ufficio e attentato ai diritti civili e  politici dei cittadini“. Il 26 maggio 2016  Radicali  organizzano un flash mob nella piazza del Campidoglio, immobili con lo sguardo rivolto verso il Palazzo Senatorio e in mano una penna e un modulo di raccolta firme.

Il 31 maggio  2016 Il referendum riparte: il  presidente della Commissione nominata dal  Comune, prof. Cerulli Irelli, tarsmette  una riformulazione del quesito del referendum:  “Siete voi contrari alla candidatura della città di Roma ai XXXIII Giochi Olimpici e ai XVII Giochi Paraolimpici del 2024 espressa con la mozione dell’Assemblea Capitolina del 25 giugno 2015 ed attuata con i conseguenti provvedimenti sindacali?” Intanto lo slittamento  dell’inizio della raccolta firme, fa sì che debba essere  prolungata fino ad agosto,  quando la città si svuota.

Dal sito del corriere della Sera

Dal sito del corriere della Sera

Giugno 2016 Negli ultimi giorni di campagna elettorale, lo scontro tra i candidati Sindaco Raggi e Giachetti vira decisamente sul campo olimpico, mentre i fautori del “sì” “senza e senza ma” promuovono una notevole offensiva mediatica che tira in ballo anche la  categoria sportiva, a partire da Francesco Totti (che però si tira fuori dalle scelte politiche). Lo scontro è tra il candidato dem a favore delle Olimpiadi (ma anche della consultazione referendaria dei cittadini) e la candidata del M5S che sui giochi olimpici nella Capitale alterna toni molto duri (31 maggio: “Io ritengo che oggi sia criminale iniziare a parlare di olimpiadi quando Roma muore affogata di traffico e di buche. Pensiamo all’ordinario, poi allo straordinario“) ad atteggiamenti più possibilisti  (7 giugno: Non siamo pregiudizialmente contrari alle Olimpiadi ma Roma ha una situazione di debito di 14 miliardi e mezzo. In questo periodo ho girato Roma come non avevo mai fatto prima e non un romano, non uno solo, mi ha chiesto delle Olimpiadi. Ai romani interessano i trasporti, le buche. Sono questi i problemi dei romani“) Senza tuttavia deviare dalla posizione da sempre sostenuta, quella di risolvere i problemi più  grandi di Roma prima di mettere in cantiere l’ennesimo evento. Quanto al referendum, la Raggi  sembra voler ignorare l’iniziativa già avviata dai Radicali riservandosi di valutare successivamente l’ipotesi.

14 giugno 2016 Sul Messaggero appare un comunicato  in cui il gruppo Caltagirone  annuncia una querela in seguito a   un servizio televisivo andato in onda  su La 7 il 3 giugno, in cui l’ex assessore all’urbanistica Giovanni Caudo e l’assessore all’urbanistica in pectore Paolo Berdini commentavano la scelta del Comitato Promotore Roma 2024 di realizzare il Villaggio olimpico a Tor Vergata. Nel comunicato,  si specifica che “La società Vianini Lavori del Gruppo Caltagirone, insieme ad altre 9 imprese di costruzioni (e quindi senza alcuna esclusiva), è concessionaria dei lavori per l’Università. Ciò a seguito di gara europea vinta nel lontano 1987. La quota di Vianini Lavori nel Raggruppamento Temporaneo di Imprese è di circa il 33%.”. 

2 luglio 2016 Repubblica titola Olimpiadi, sì degli ecologisti “È possibile migliorare la città”. Nell’articolo di Alessandra Retico si parla dei pareri delle principali associazioni ambientaliste – Greenpeace, Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf  –  sul dossier presentato  al Cio, il comitato olimpico internazionale, contenute in un  “documento che Repubblica possiede in esclusiva, con  le indicazioni al Coni, il comitato olimpico nazionale, e al comitato organizzatore di Roma 2024 sul “gradimento” e l’opportunità degli interventi previsti dal dossier presentato nel febbraio scorso anche al Cio, il comitato olimpico internazionale. A sorpresa, i verdi dicono sì. Un atteggiamento inedito, collaborativo e persino ottimistico di cui ”  aggiunge l’autrice del pezzo “anche la neo sindaca Virginia Raggi non potrà non tenere conto“. Perplessità delle associazioni  restano sul “progetto di bacino remiero nell’area compresa tra l’autostrada Roma-Fiumicino, il fiume Tevere e la fiera di Roma” dove ritengono  “che vi siano criticità ambientali rilevanti“, mentre “sull’area di Tor Vergata, appoggio totale: «Condividiamo la scelta di localizzazione del Villaggio Olimpico, perché consente di recuperare le vele di Calatrava oggi in abbandono, di portare la metropolitana in un’area di Roma che ne ha un gran bisogno e per l’impegno a riutilizzare gli edifici che ospiteranno gli atleti per alloggi universitari e legati all’ospedale. Siamo infine convinti che la candidatura debba connotarsi per l’eredità che lascerebbe ai cittadini in termini ambientali». Olimpiadi che a quanto pare le associazioni definiscono “ecologiche e con memoria”, addirittura  “da consegnare come nutrimento ai figli”.

1 luglio 2016 The New York Times, articolo di Vanessa Barbara. Brazil’s Olympic Catastrophe La catastrofe olimpica brasiliana. Può Rio cancellare i giochi olimpici poche settimane prima dell’apertura? È ufficiale: le Olimpiadi sono un disastro innaturale» (da Eddyburg, 3 luglio ) Per onorare i suoi impegni con gli organizzatori delle Olimpiadi, lo stato di Rio de Janeiro taglia le spese per servizi e salari e ha dichiarato lo stato di “pubblica calamità”, come avviene in caso di terremoto o inondazioni. Ma l’articolista bene spiega che le Olimpiadi sono un disastro NON naturale, una catastrofe prevedibile ed evitabile. I cittadini sono stati esclusi dalle decisioni ed il governo ha usato il grande evento per promuovere “grandi progetti” a vantaggio degli speculatori (> vai all’articolo)

29 luglio  2016 La Sindaca Raggi firma una lettera  con la quale  revoca all’architetto Massimo Mengoni, dipendente di Risorse per Roma, l’incarico di recarsi a Rio de Janeiro in occasione dei Giochi del Brasile per promuovere la candidatura di Roma.

Dal 5 al 21 agosto 2016  si tengono le Olimpiadi a Rio de Janeiro in Brasile.

9 agosto 2016  In Aula capitolina viene votata dall’Assemblea  la mozione  presentata dal consigliere  di Sinistra Italiana  Stefano Fassina, che  chiedeva  l’impegno della Sindaca ad indire un referendum tra i romani sulla candidatura olimpica.  La mozione non passa grazie all l’astensione della maggioranza dei consiglieri del  Movimento 5 Stelle

L’11 agosto Il Fatto Quotidiano pubblica un articolo di Andrea Managò   – Soldi alle periferie, cene e sms: pressing di Malagò sul M5S Il presidente del Coni offre un progetto meno “invasivo”, la sindaca però chiede anche soldi per campi e palestre  – si parla  di una trattativa che sarebbe in corso per convincere la Sindaca a sostenere la candidatura.Secondo l’articolo la “candidatura della Capitale ai Giochi del 2024 vale 5,3 miliardi di euro di investimenti (tra fondi CIO e governativi) a cui vanno aggiunti i prevedibili extracosti che hanno caratterizzato tutte le ultime edizioni della rassegna“. Sempre secondo l’articolo “Malagò avrebbe messo sul piatto la disponibilità a rivedere la localizzaizone del villaggio olimpico a Tor Vergata” ma “Finora non è stato proposto ancora un piano B“. Ma sempre secondo l’autore “una sola offerta potrebbe far vacillare la posizione dei cinque stelle” la ristrutturazione di una serie di impianti sportivi nelle periferie a spese del CONI già da settembre, offrendo così alla città “un lascito popolare nelle periferie“, sia in caso di vittoria (le strutture servirebbero per gli allenamenti degli atleti) sia in caso di sconfitta dalla concorrenza (Parigi  o Los Angeles  o Budapest)

Sempre Il Fatto il  13 agosto 2016 pubblica un’intervista all’ex presidente del Consiglio Monti  – Olimpiadi, io ho rifiutato di firmare assegni in bianco” Mario Monti – Nonostante le pressioni per approvare un impegno da 8,2 miliardi, nel 2012 ritirò la candidatura di Roma per il 2020–  in cui Monti ricorda che il Parlamento era favorevole alal candidatura “..all’avvicinarsi del 14 febbraio, scadenza entro cui come presidente del Consiglio avrei dovuto firmare la garanzia finanziaria, le pressioni aumentavano. I promotori della candidatura avevano ottenuto che il Parlamento approvasse una mozione per impegnare il governo a sostenere il progetto, concedendo tale garanzia.” E che “il progetto prevedeva che lo Stato fornisse garanzie per i costi del comitato e per gli investimenti necessari ai Giochi, anche quelli in project financing” ma che  “la lettera di garanzia che avrei dovuto firmare per il Cio non conteneva neppure un ammontare indicativo. Un impegno in bianco così. Io non l’avrei firmato neanche se i conti pubblici fossero stati tranquillizzanti

Secondo quanto riportato dai giornali, a settembre, dopo le Olimpiadi  di Rio, dovrebbe tenersi  un  incontro tra  Virginia Raggi e i vertici del CONI ( Roma Today 26 luglio Olimpiadi, Malagò incontra ancora Frongia: “Sono fiducioso, faremo il punto dopo Rio”Il presidente del Coni: “Ricordo che la data di scadenza formale è il 7 ottobre, giorno in cui si tratta di avallare o meno formalmente la candidatura”) .

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il-fatto-3-settembre-2016-appello-olimpiadi3 settembre 2016  Tomaso Montanari, la-repubblica-3-settembre-2016-appello-olimpiadiiSalvatore Settis, Paolo Maddalena e molti altri,  compresa Carteinregola,  mandano   alla Sindaca Raggi  una lettera che sarà inviata, con molte più firme,    al Comitato Olimpico Internazionale, per dire che  Roma non è  adatta a ospitare i Giochi Olimpici. L’iniziativa viene ripresa da Il fatto quotidiano e da La repubblica

scaricail-fatto-3-settembre-2016-appello-olimpiadi-jpg  la-repubblica-3-settembre-2016-appello-olimpiadi-jpg

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Dal  7 settembre al 18 settembre 2016  si tengono le Paralimpiadi a Rio de Janeiro

9 settembre sul blog di Beppe Grillo viene  pubblicato un post a firma del presidente dell’Adusbef Elio Lannutti dal titolo emblematico: “Olimpiadi a Roma no grazie”. Un messaggio, quello pubblicato in Rete, che sembra  anticipare l’annunciata conferenza stampa della sindaca e il parere negativo del Comune in merito al progetto.

Si scatena un fuoco di fila sui quotidiani italiani contro il possibile ritiro della  candidatura olimpica: alcuni ventilando  mancati vantaggi  – altri magnificando le sorti cittadine se solo si desse il via libera  alle Olimpiadi (sulla Capitale pioverebbero finanziamenti statali a gogò che risolverebbero in pochi anni tutti i problemi della Capitale e realizzando tutte le infrastrutture  che non si sono risolti e realizzati in decenni di promesse e di analoghi eventi lanciati in pompa magna).  Interessante notare la  virata di esponenti di partiti e giornali che solo 4 anni fa, nel 2012, avevano definito saggia e condivisibile  la scelta dell’allora Presidente del Consiglio Monti di rinunciare alla candidatura Roma2020, fortemente voluta  dall’allora Sindaco del centrodestra Alemanno. (> vedi Olimpiadi, il bastone e la carota)

Intanto  torna in auge il coraggioso  libro I costi delle Olimpiadi, pubblicato nel 2012 dall’ex campione olimpico Pietro Paolo Mennea, citato in un’intervista a Il fatto Quotidiano del vicesindaco Frongia, che  dice di essersi ispirato per le valutazioni della candidatura Roma2024 (scarica articolo-il-fatto-libro-mennea)

15 settembre 2016 Il senatore PD  Luca Di Bartolomei, responsabile sport del partito, scrive alla Sindaca Raggi chiedendo  “”Un referendum da fare presto che interroghi i cittadini, e costringa tutti a motivare i sì e i no, a far comprendere cosa significa questa opportunità, indicando il come il dove e con quali risorse trasformare i Giochi da “due settimane di sport meraviglioso” in alcuni decenni di una città migliore di quella che c’era prima”.Il 7 ottobre il Comitato Promotore dovrebbe consegnare il secondo dossier al CIO (secondo alcuni il dossier ha bisogno della firma del Sindaco, secondo altri sarebbe suffciente una lettera della Raggi al CIO per interrompere una procedura che , se non viene ritirata la candidatura, proseguirà in automatico)

video-conferenza-olimpiadi-22-settembre-2016Il 22 settembre, con  una conferenza stampa in Campidoglio, la Sindaca Raggi formalizza il NO alla candidatura olimpica, che dovrebbe essere poi ufficializzato con una mozione votata in Aula la settimana successiva.  (VIDEO INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA DEL 22 SETTEMBRE SULLA PAGINA FACEBOOK ROMA- COMUNE

Scarica lo studio  Olympic proportions: cost and cost overrun at the Olympics 1960-2012 dell’Università di Oxford citato nella conferenza stampa olympic-proportions-cost-and-cost-overrun-at-the-olympics-1960-2012

Poco prima della conferenza la Sindaca avrebbe dovuto avere un colloquio con il Presidente del CONI Malagò  e  il Presidente del Comitato Paralimpico Pancalli, incontro poi   saltato dopo  un  protratto ritardo della Sindaca all’appuntamento fissato in Campidoglio. (> leggi il resoconto della Conferenza Stampa di Malagò nell’articolo di Il fatto quotidiano)

22 settembre/23 settembre 2016 Botta e risposta su Il Manifesto tra il neo assessore all’urbanistica Paolo Berdini e l’ex assessore Giovanni Caudo sul villaggio olimpico. Il primo, che nelle settimane precedenti l’annuncio della rinuncia aveva manifestato aperture sui Giochi Olimpici (vedi intervista  La stampa),   sul quotidiano   afferma : “Nel progetto di Marino era prevista la costruzione delle case degli atleti a Tor Vergata su aree espropriate dallo Stato per costruire la più grande università d’Italia. Rinunciavamo dunque a funzioni d’eccellenza che sono il futuro delle prossime generazioni per costruire volgari abitazioni. Nella sua risposta Caudo, il giorno successivo,  rivendica –  e si può constatare in questa stessa cronologia poco sopra – una profonda e  risaputa  divergenza tra Comune e Comitato promotore proprio sulla collocazione del villaggio:   Basta chiamarlo “progetto di Marino”. Il dossier che sostiene la candidatura di Roma 2024 è stato voluto da Giovanni Malagò e Luca di Montezemolo. In netta contrapposizione con la giunta di Ignazio Marino, tanto che su quel piano si produsse la rottura tra noi e il Coni. Con Matteo Renzi che si schierò subito dalla loro parte». 

23 settembre 2016 Lavoce.info pubblica un articolo di Jerome Massiani e Francesco Ramella “Olimpiadi sì o no? Vediamo i conti” che fa un’attenta disamina   di quello che manca nelle analisi costi-benefici per Roma 2024.

dal-sito-roma2024-schermata-2016-09-26-alle-11-59-05 settembre 2016 Nella home page del sito di Roma 2024 appare un testo di commento alla scelta della Sindaca che elenca le ipotetiche occasioni perdute: Un no contro la speranza, il sogno, il lavoro e il futuro (> vai alla pagina) (3)
28 settembre 2016  seduta straordinaria del Consiglio della Regione Lazio su Roma 2024, su richiesta  del  consigliere Antonello Aurigemma (FI) e di altri consiglieri di centrodestra,  in cui è stato approvato  un Ordine del giorno “a sostegno della candidatura di Roma in vista dei giochi olimpici del 2024” presentato dal capogruppo del Pd Massimiliano Valeriani e sottoscritto da sedici esponenti sia di maggioranza che di opposizione, compreso il rappresentante di SEL/SI (contrari solo M5S).  L’atto  impegna il presidente della Regione Nicola Zingaretti “a farsi parte attiva nei confronti del sindaco di Roma Capitale nel perorare la conferma della candidatura della città di Roma a ospitare i giochi olimpici e paralimpici del 2024 per garantire l’interesse dei cittadini romani e italiani a poter usufruire di una simile opportunità economica e culturale“. Bocciato un ordine del giorno presentato dai rappresentanti del Movimento 5 stelle teso a favorire un’intesa con il governo per sbloccare fondi statali e comunitari da destinare alla città di Roma “prendendo anche in considerazione le risorse eventualmente riferibili ai risparmi derivati a fronte della mancata candidatura” (vai al resoconto sintetico pubblicato sul sito del Consiglio Regione lazio).
 messaggerop-titolo-zingaretti-giochiil Messaggero titola “La Regione salvi i Gochi”, dicendo che il No del Campidoglio “potrebbe essere aggirato dal voto favorevole di un ente territoriale come la  Regione, che ingloba anche la Capitale”.
29 settembre 2016 in Aula Giulio Cesare   l’Assemblea vota  la delibera che annulla la candidatura di Roma alle Olimpiadi. Anche a fronte di una approfondita analisi che ha preso in considerazione il mutato contesto economico e socio-politico, si ritiene che non sussistano più le condizioni per proseguire nell’iter di presentazione della candidatura della città di Roma ai Giochi olimpici e paralimpici del 2024” è  quanto si legge nella mozione firmata dai consiglieri capitolini  Angelo Diario, Paolo Ferrara e Cristina Grancio. Favorevoli i consiglieri della maggioranza M5S e il consigliere SI Stefano Fassina, che presenta anche una propria mozione approvata a maggioranza, sempre   per il ritiro della candidatura olimpica e per impegnare la Raggi a “promuovere un confronto con il Governo e con la Giunta della Regione Lazio per utilizzare, in un ‘Patto per Roma Capitale’, le risorse corrispondenti al debito pubblico necessario alla realizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Roma 2024 per le priorità di Roma Capitale, innanzitutto per la mobilità sostenibile, per gli impianti per un ciclo dei rifiuti orientato al riciclo e al riuso, per la rigenerazione delle periferie e l’housing sociale”.  Contrari gli altri consiglieri delle opposizioni, che presentano una mozione a favore della candidatura, che viene bocciata.  Polemiche per il mancato invito al Comitato promotore a intervenire in Aula.
30 settembre. Giornali e telegiornali riportano che il CIO intende considerare come unico interlocutore solo il Comitato Olimpico e il CONI, per cui la disdetta della candidatura non spetterebbe al Sindaco di Roma ma a Montezemolo e Malagò. Rimangono in piedi le ipotesi di un proseguimento della candidatura di Roma byapassando le istituzioni capitoline e riferendosi a quelle nazionali e regionali.
roma-2024-2016-10-08-alle-16-41-30Sul sito del Comitato viene pubblicata  una slides show con la “verità” sulle Olimpiadi secondo il comitato. E viene sostenuto che  i soldi “per le periferie” non vengono dal CIO (il miliardo e 700 milioni è per le gare, non per la città) ma dal Governo, che avrebbe dato ben 4 miliardi dei contribuenti per opere da tempo promesse e/o indispensabili a Roma, ma solo se si fossero fatte le Olimpiadi.
newsletter-pd-lazio-olimpiadi-2016-10-09-alle-09-24-118 ottobre Sulla nuova newsletter del PD Lazio è inserita  una grafica a favore di Roma 2024  che illustra i vantaggi in opere e posti di lavoro, ma anche l’ “eredità olimpica” del “nuovo campus universitario a servizio di studenti e ospedali”, cioè la discussa collocazione del villaggio Olimpico a Tor Vergata
8 luglio 2017 Il Fatto quotidiano pubblica un articolo di Lorenzo Vendemiale in cui si riferisce di “Appalti in deroga, aggiudicazione firmate dopo gli eventi, ribassi inesistenti, integrazioni che a distanza di pochi mesi fanno risalire le commesse. Così operavano gli organizzatori, muovendosi tra le maglie larghe del vecchio codice degli appalti, ma pure fra quelle più strette del nuovo. Grazie anche ad un parere legale che in nome della “eccezionalità” e della “specialità” ha sacrificato spesso le procedure ordinarie. Senza dimenticare tutti gli affidamenti diretti: oltre un centinaio in due anni, spesso immediatamente sotto la soglia di 40mila euro prevista dalla legge

(continua)

Per segnalazioni, contributi e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

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* alcuni dati sono stati ricavati da Wikipedia Selezione della città organizzatrice dei Giochi della XXXIII Olimpiade

I PASSI (DA REPUBBLICA 3 NOVEMBRE 2015)

Il voto finale tra due anni a Lima
ROMA – La decisione finale sarà presa a Lima, il 13 settembre 2017. Ma quali e quante tappe mancano al fatidico giorno in cui i membri del Cio voteranno per Roma, Parigi, Amburgo, Budapest o Los Angeles? La road map è stata definita nelle ultime settimane, anche se mancano ancora tasselli fondamentali. Tipo: quanti voteranno? Si saprà solo la prossima estate, quando alle Olimpiadi verranno nominati i sostituti dei membri Cio decaduti o in scadenza. Nel frattempo, workshop e dossier saranno inviati e consultati online, visto che i costosi viaggi delle delegazioni sono stati ridotti al minimo dall’austerity imposta dal presidente Bach.

Ecco l’agenda fino al giorno del voto:

17 febbraio 2016 Scadenza dei termini per presentare il primo file della candidatura “Concept and Strategy”
Giugno 2016 Workshop individuali per le città candidate e i rispettivi comitati olimpici: sotto la supervisione del Games Director Christophe Dubi, il Cio corregge e suggerisce variazioni ai progetti presentati.
5-21 agosto 2016 Olympic Games Observer Programme: il Cio mostra a Rio de Janeiro come è organizzata l’Olimpiade a una delegazione di 12 esponenti per comitato.
7 ottobre 2016 Scadenza dei termini per presentare il secondo file della candidatura “Governance, Legal and Venue Funding”: al vaglio garanzie legali, governative e copertura finanziaria. Ottobre-novembre 2016 La Commissione di valutazione del Cio analizza la documentazione e prepara un report per l’Esecutivo.
3 febbraio 2017 Scadenza dei termini per presentare il terzo file della candidatura “Games Delivery, Experience and Venue Legacy”: il dossier ormai è completo, e comprende l’eredità che i Giochi lasceranno al paese.
Febbraio-giugno 2017 Visite della Commissione di valutazione in ogni città candidata
Luglio 2017 Pubblicazione del report della Commissione di valutazione sul sito www.olympic.org e briefing a porte chiuse a Losanna con le federazioni internazionali e il Cio.
Settembre 2017 Votazione per assegnare le Olimpiadi del 2024 a Lima, Perù.
(m. chi.)

OLIMPIADI COME FUNZIONANO LE CANDIDATURE (da Sky Sport)

Il Comitato Olimpico internazionale nella sessione tenutasi a  Montecarlo (l’8 e 9 dicembre 2014), ha introdotto una innovativa Fase ad Invito per le città interessate a candidarsi.

Prima fase Il primo passo è stato il 15 gennaio 2015 a Losanna, quando il Cio doveva valutare lo stato sociale, economico e ambientale di chi desiderava candidarsi facendo uno screening iniziale e permettendo, a chi avesse i requisiti richiesti, di accedere alla seconda fase. Il 15 settembre 2015 è il termine ultimo per presentare le candidature.

Seconda fase da settembre 2015 fino al maggio successivo (Fase della città richiedente) ci saranno vari step, tra cui un seminario informativo che si terrà  a ottobre 2015 a Losanna. Entro l’8 gennaio 2016  le città interessate dovranno presentare la documentazione relativa alla richiesta e le lettere di garanzia dei Governi. Nel marzo 2016, il Working Group del Cio valuterà  le documentazioni e i requisiti. Tra aprile e maggio 2016, sarà l’esecutivo del Cio a selezionare le candidate e compilare la short list. A maggio 2016,  le città selezionate riceveranno il Candidate City Questionnaire e i documenti correlati.

La terza fase(Fase della Citta’ Candidata). Dalla primavera del 2016 fino al settembre 2017. Dal 5 al 21 agosto 2016  le candidate parteciperanno come osservatrici ai Giochi Olimpici di Rio 2016.  Tra novembre e dicembre 2016, le stesse parteciperanno a Tokyo al debrief su Rio 2016. Gennaio 2017 sarà il  termine ultimo per per presentare la documentazione relativa alla candidatura e le lettere di garanzia. Tra febbraio e marzo 2017 avverrano le visite della Commissione di valutazione. A giugno 2017 il Cio pubblica la relazione della Commissione di valutazione, a luglio avrà luogo il briefing per i membri Cio sulle città candidate. Ed infine a settembre 2017 ci sarà la presentazione delle candidate, il  rapporto conclusivo da parte del responsabile della Commissione di valutazione e,  a Lima in Perù , verrà effettuata l’elezione della città ospitante i Giochi Olimpici del 2024

A settembre 2015 il termine ultimo per le candidature ufficiali. La città ospitante sarà scelta fra 2 anni, nel 2017

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(1) sito del CONI Roma 2024, ufficializzata la candidatura olimpica  comunicato CONI-COMUNE

Nell’incontro che si è tenuto oggi in Campidoglio al quale hanno partecipato il Sindaco di Roma Ignazio Marino, il presidente del CONI, Giovanni Malagò, il presidente del Comitato promotore delle Olimpiadi Roma 2024 Luca Montezemolo, il presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli, l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo e Claudia Bugno, direttore generale del Comitato olimpico Roma 2024, si è ufficializzata la candidatura di Roma per i Giochi Olimpici e Paralimpici 2024.

Nel corso dell’incontro è stata da tutti condivisa l’esigenza di individuare le priorità e la caratteristiche dell’organizzazione dell’evento sportivo cogliendo al meglio la straordinaria opportunità di sviluppo e di miglioramento per la città.

E’ stata, nell’occasione, verificata la possibilità di collocare il villaggio olimpico nell’area di Tor Vergata dove saranno realizzati nuovi impianti sportivi e completate le strutture esistenti. Un intervento che richiederà un progetto di collegamento con metropolitana tra l’area e il resto della città. Le Olimpiadi devono essere l’occasione per dare vita a una nuova visione della città, radicata nella storia e nella rigenerazione dell’esistente, con progetti di trasformazione urbana a partire dalla nascita di un parco fluviale del Tevere a nord di Roma che diventerà la porta di accesso alla Roma olimpica a disposizione di tutta la città.

SITO DEL COMUNE: Roma 2024, ufficializzata candidatura olimpica. “In bocca al lupo” dal Presidente della Repubblica

Roma, 12 settembre – La candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 è ufficiale. E’ stata firmata in Campidoglio la lettera indirizzata al Cio (Comitato Olimpico Internazionale) con la quale Roma si candida ad ospitare i Giochi del 2024.
All’incontro hanno partecipato il sindaco Ignazio Marino, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente del Comitato promotore delle Olimpiadi Roma 2024 Luca Montezemolo, il presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli, l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo e Claudia Bugno, direttore generale del Comitato olimpico Roma 2024. Condivisa da tutti i presenti l’esigenza di individuare le priorità e le caratteristiche dell’organizzazione in modo tale che l’evento sportivo si trasformi in una reale opportunità di sviluppo e di miglioramento per la città. Nel corso dell’incontro l’assessore Caudo ha illustrato uno studio di approfondimento sul villaggio olimpico e sulle strutture necessarie. Innanzitutto si è verificata la possibilità di utilizzare l’area di Tor Vergata per costruire i nuovi impianti sportivi e completare le strutture già esistenti: un intervento, questo, che richiede un progetto di collegamento con metropolitana tra l’area e il resto della città. I progetti di trasformazione urbana da mettere in campo per l’appuntamento olimpico – a partire dalla nascita di un parco fluviale del Tevere a nord di Roma – devono essere l’occasione per proporre una nuova visione della città, radicata nella storia e nella rigenerazione dell’esistente.Intanto il sindaco Marino fa saper d’aver chiamato “il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per informarlo personalmente” dell’avvenuta formalizzazione della candidatura. “Il Presidente della Repubblica”, riferisce Marino, “ha accolto con gioia la notizia e ha espresso il suo sincero in bocca al lupo affinché Roma e l’Italia possano riportare nel nostro Paese il più importante evento sportivo al mondo; un evento che può rappresentare anche un’occasione straordinaria di crescita economica e occupazionale”.11 SET 2015 – PR

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MESSAGGERO 12 SETTEMBRE 2015

MESSAGGERO 12 SETTEMBRE 2015

(3) dal sito di Roma 2024 settembre 2016

Un no contro la speranza, il sogno, il lavoro e il futuro  Prendiamo atto della decisione di chi ha vinto le elezioni a Roma. Ma siamo molto dispiaciuti:

  • Ci dispiace per le quasi 200 mila persone che avrebbero trovato un lavoro grazie alle Olimpiadi;
  • ci dispiace per quei romani che avevano sperato di migliorare la propria qualità della vita grazie a una nuova viabilità e a una città più moderna, verde e più accessibile, senza spendere un euro dal bilancio cittadino;
  • ci dispiace per quel miliardo e 700 milioni di dollari che avrebbe risollevato Roma, aiutato le periferie e recuperato campi e strutture sportive abbandonate al degrado. E ci dispiace doppiamente perché quelle risorse non arriveranno e con esse quello sviluppo che avrebbe rimesso in circolazione l’economia della città;
  • ci dispiace che una forza politica nuova non colga la sfida della modernizzazione e non accetti la responsabilità del cambiamento, della legalità e della trasparenza; e che non abbia voluto cogliere l’occasione per lanciare un grande progetto di riqualificazione urbanistica, così come avvenne con i Giochi del 1960 a Roma;
  • ci dispiace che la retorica degli sprechi abbia avuto la meglio sulle nuove regole CIO nate proprio per evitare sprechi, opere non necessarie ai cittadini e per coinvolgere altre città nell’organizzazione dei Giochi;
  • ci dispiace che questa stessa forza politica abbia trasformato una straordinaria opportunità per i giovani e la città in una scelta politica ideologica e demagogica; e che al fare abbia preferito il non fare per non sbagliare;
  • ci dispiace per i tanti cittadini che avevano scelto il cambiamento, e che oggi già si pentono;
  • ci dispiace per tutti i giovani del Comitato Promotore che all’interno del Coni hanno lavorato con impegno, entusiasmo e determinazione a un progetto, quello Olimpico, che oggi affonda nella palude delle paure; e per il gran lavoro di immagine intessuto all’estero in questi 17 mesi, supportato da un dossier da tutti giudicato eccellente, che oggi si azzera daccapo e, anzi, dà un nuovo grave colpo alla credibilità dell’Italia;
  • ci dispiace che questo lavoro non sia stato neanche approfondito e che il pregiudizio e la superficialità abbiano vinto sul merito;
  • ci dispiace che Roma perda la straordinaria e planetaria occasione di diventare capitale dello sport nel mondo con le Olimpiadi e capitale della Chiesa con il Giubileo del 2025;
  • e ci dispiace ancora di più per quelle opere e infrastrutture che dovranno essere fatte comunque, questa volta a carico del bilancio della città, per il Giubileo;
  • ci dispiace che una città come Roma si arrenda e che pensi di non essere in grado di competere neanche tra otto anni, quando avrebbero dovuto aver luogo le Olimpiadi, offrendo così all’estero la brutta immagine di una città paralizzata dalla rinuncia.

Ma quello che veramente e ancora di più ci dispiace, infine, è dover raccontare ai nostri figli, con la morte nel cuore, come la nuova classe dirigente che governa Roma non abbia il coraggio di assumersi la responsabilità del loro futuro; quando invece avremmo voluto spiegarli come una classe dirigente illuminata debba saper prendere decisioni difficili e coraggiose per tracciare la rotta, senza lasciarsi imprigionare dal contingente e dai rumori assordanti del presente, ma anzi alzando lo sguardo sopra l’orizzonte, per indicare la giusta strada da prendere proprio ai giovani. E così che si feconda la forza di un sogno. Per chi sappia cogliere le sfide.

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