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Raggi X – Verde Urbano

 Verde Urbano

a cura del gruppo del verde urbano di Carteinregola

Il sistema ambientale di Roma occupa 86.000 ettari di territorio, poco più del 67% della superficie dell’intero territorio comunale. E’ un patrimonio immenso di vegetazione naturale, seminaturale e di impianto artificiale rappresentato dalle aree naturali protette, dal verde urbano, dalle aree golenali e dalle aree agricole.

Nel cosiddetto verde urbano sono inclusi lembi residui di superfici agricole, spazi naturali, incolti, alberate, viali, giardini e parchi di ville, ville comunali, orti, aree ripariali, boschetti, aree boscate di superficie spesso limitata e frammentata, fasce di rispetto stradali e ferroviarie, sponde di corsi d’acqua, incolti, e così via. Tali superfici comprendono spazi aperti a componente naturale di grado più o meno elevato e rappresentano una vera e propria risorsa multifunzionale per la città e per i suoi abitanti

All’interno del G.R.A., sono presenti numerosi habitat naturali, che determinano, per la città, una grande ricchezza floristica e vegetazionale, nonostante le difficili condizioni ambientali dell’ecosistema urbano.

Al momento tutte le disposizioni applicabili alla tutela e gestione del verde urbano sono definite

  • dalle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale
  • dagli altri strumenti urbanistici attuativi del piano regolatore
  • dai regolamenti edilizi.

Gli aspetti relativi alla realizzazione e manutenzione del verde sono, peraltro, soltanto incidentalmente affrontati.

Mancano sempre le norme di carattere botanico-agronomico-forestale, le regole per l’elaborazione progettuale degli interventi e le disposizioni per la tutela del patrimonio verde esistente in occasione degli interventi di ristrutturazioni, demolizioni, scavi, nuove urbanizzazioni, realizzazioni di aree verdi e relative manutenzioni.

Il verde urbano che dovrebbe essere un elemento importantissimo nelle strategie di sviluppo urbano nella nostra città non è sempre stato organico e rispettoso di quelli che oggi sono definiti “standard della qualità della vita” e scarsa è stata l’attenzione nei confronti del verde dal punto di vista quantitativo oltre che qualitativo.

In molti casi, il rispetto dello standard è stato garantito destinando a verde pubblico le aree più periferiche e meno appetibili. Sia il verde urbano che quello periurbano sono stati spesso utilizzati come spazi in attesa di edificazione senza l’attribuzione di valori propri. Il verde è stato spesso concepito come il “non costruito”, e quindi considerato “aspetto residuale” della progettazione urbana.

Quello che volevamo

Da anni chiediamo che venga superata la casualità degli interventi sul verde pubblico e privato, favorendo atti e adottando norme specifiche che consentano di promuovere il coordinamento unitario dell’azione amministrativa nei vari settori della gestione del verde attraverso:

  • la predisposizione di un Piano del Verde
  • l’approvazione del Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano.
  • Applicazione legge 10/2013 Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani
  • Mappattura aree delle verdi di impianto artificiale e delle aree verdi natuarli e seminaturali
  • Potenziamento del Servizio Giardini, autentico fulcro tecnico e operativo del nuovo Regolamento, e della sua articolazione municipale, secondo uno schema organizzativo adeguato ad un effettivo decentramento e alle concrete esigenze territoriali
  • Strumenti per realizzare quella partecipazione dei cittadini (ai processi decisionali relativi al verde, di cui all’art. 13/9 delle NTA del PRG)

La città di Roma, la nostra capitale, inspiegabilmente e colpevolmente non ha ancora un Regolamento del Verde Urbano. Uno strumento fondamentale di indirizzo, tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e paesaggistico per la città di Roma. Un insieme di principi e di regole atti a garantire anche la partecipazione e il confronto con la cittadinanza in modo da incrementarne la sensibilità ed il rispetto delle politiche a tutela del verde e più in generale delle politiche ambientali. Principi questi essenziali per tutelare e promuovere il verde come elemento qualificante del contesto urbano; per contribuire a una razionale gestione del verde esistente e quello di nuova formazione; per riordinare il quadro delle competenze e delle responsabilità dei vari soggetti impegnati nelle attività di gestione, controllo, educazione, progettazione e manutenzione del verde urbano.

Lavoro svolto sinora da Carteinregola

Da circa 4 anni Carteinregola insieme ad altre associazioni, comitati e ordini professionali (AIAPP Lazio, Carteinregola, Respiro Verde Legalberi, Forum Salviamo il Paesaggio, Comitato Tor Carbone, Ordine Agrotecnici Roma e provincia, AIVEP, AROVAP) lavora per per la definizione del Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano.  In particolare, durante la giunta Marino, il lavoro è stato svolto, nell’ambito di un tavolo partecipato, in stretta collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente. Il documento risultante è stato consegnato in via semi-definitiva, dopo confronti e verifiche continue con gli uffici dell’Assessorato, a maggio 2015.

Il percorso è stato complesso, per le difficoltà determinate dai cambiamenti politici delle giunte che si sono succedute in questi anni, da quella Alemanno, a quella Marino, bruscamente interotta prima della naturale scadenza, al commissariamento di Tronca, sino alla attuale presieduta dal Sindaco Raggi. In particolare la caduta della Giunta Marino ha di fatto ostacolato l’iter di approvazione del documento, nato da un’intensa partecipazione tra cittadini, esperti e amministrazione.

Il documento prodotto dal tavolo partecipato è stato nel frattempo aggiornato ed integrato e protocollato presso l’assessorato dell’attuale amministrazione a gennaio 2017. Al momento giace indiscusso.

 

 Quello che ha promesso o preventivato  l’attuale amministrazione

Il programma di Virginia Raggi

Il Movimento 5 Stelle nel programma elettorale ha promesso particolare attenzione ad aumentare gli standard qualitativi del verde e di gestione dello stesso, offrendo anche la diretta partecipazione alla cittadinanza.

In particolare si prevedeva l’Identificazione di regole chiare sulle aree verdi e sulle modalità di gestione del Verde attraverso la

  • Redazione e Approvazione del Regolamento per la Gestione del Verde Urbano;
  • Redazione di un protocollo sulle Best Practice da seguire per la progettazione dei nuovi interventi di qualificazione del Verde Urbano;
  • Ridefinizione della mappatura delle aree verdi della città.

Oltre alla

  • Riorganizzazione della Direzione Gestione Territoriale Ambientale e del Verde del Dipartimento di Tutela Ambientale, con ruolo operativo di Program Management
  • Elaborazione di Programmi annuali di Manutenzione del Verde e delle alberature;
  • Miglioramento della manutenzione del Verde e delle aree gioco;
  • Ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse umane, mezzi e attrezzature disponibili;
  • Definizione di un rinnovato regolamento per gli acquisti delle forniture necessarie alla gestione del Verde (materiali, pezzi di ricambio, ecc.);
  • Avviamento di un progressivo processo di riduzione dell’affidamento dei servizi connessi alla gestione del Verde a società esterne;
  • Elaborazione delle linee guida per promuovere lo sviluppo di impiantistica sportiva leggera pubblica;
  • Definizione programmi agronomici di ricerca e sviluppo con le Università;
  • Individuazione metodi di riutilizzo dei prodotti della manutenzione del Verde, con le tecniche più resilienti e di maggior risparmio economico per il Comune.

Inoltre si prevedevano Iniziative per il coinvolgimento della cittadinanza attiva e riorganizzazione e controllo delle concessioni a terzi

  • A​ffidando alla collettività aree verdi comunali da manutenere;
  • O ​ffrendo una “Seconda Vita” agli alberi abbattuti, dando la possibilità di realizzare opere scultoree del tronco residuato dal taglio;
  • Promuovendo lo sviluppo degli Orti Urbani;

Avendo come priorità:

  • Elaborazione di Programmi annuali di Manutenzione del Verde e delle alberature;
  • Avvio di iniziative per il coinvolgimento della cittadinanza nella gestione del Verde;
  • Definizione e approvazione di un piano di utilizzo sostenibile delle spiagge del litorale romano

 Linee programmatiche 2016-2021 per il Governo di Roma Capitale

  • Nelle linee programmatiche 2016-2021 per il Governo di Roma Capitale si dice genericamente che:

“ Le aree verdi urbane costituiscono un patrimonio di grande valore e un parametro fondamentale per determinare il livello di qualità della vita nella nostra città. Aumentare, quindi, gli standard qualitativi e di sicurezza del verde urbano è obiettivo principale per una corretta gestione della città, attraverso: – identificazione di regole chiare sulle aree verdi e le modalità di gestione del verde; – riorganizzazione della direzione gestione territoriale ambientale e del verde del dipartimento di tutela ambientale; – iniziative per il coinvolgimento della cittadinanza attiva e riorganizzazione e controllo delle concessioni a terzi.”

Non c’è un approfondimento né argomentazione alcuna sulle strategie per raggiungere gli obiettivi.

Scompare nelle linee programmatiche l’approvazione del regolamento del verde urbano presente invece nel programma.

Quello che hanno fatto

Atti dell’assessorato

  • La Giunta Capitolina ha approvato ad aprile 2017 una delibera contenente lelinee guida per il Regolamento del Verde e del Paesaggio di Roma Capitale, un documento che dovrebbe dettare l’indirizzo per la redazione del regolamento, ma purtroppo carente sia nell’impostazione che nei contenuti, lontano dalle aspettative e insufficiente a “predisporre una regolamentazione organica e uniforme di tutte le aree verdi, pubbliche e private della città…”. Sicuramente non paragonabile al documento approvato a Genova quando la Dott.ssa Montanari, attuale Assessore della giunta capitolinea alla Sostenibilità Ambientale, era assessore comunale ai Parchi, alla Decrescita e al Benessere degli animali
  • Deliberazione di Giunta Capitolina n.17 del 10 febbraio 2017 , tavolo di partecipazione consultiva al fine di individuare le politiche strategiche e monitorare l’efficacia delle azioni messe in campo dall’amministrazione
  • https://www.comune.roma.it/resources/cms/documents/DGCDelibN17del10febbraio2017ForumAmbiente.pdf
  • Pubblicazione ad aprile sulla Gazzetta Ufficiale due bandi europei: uno per l’affidamento del servizio di manutenzione del verde orizzontale, l’altro per la manutenzione delle alberature. Con un impegno economico complessivo di 9 milioni di euro, cinque milioni per manutenzione verde verticale e quattro milioni per verde orizzontale, vogliamo dare un’ulteriore risposta concreta all’opera di pianificazione strategica sulla gestione del verde che stiamo già portando avanti”.

Le due gare sono state suddivise in più lotti funzionali, al fine di garantire un coinvolgimento di più operatori economici, assicurando interventi puntuali e capillari con più cantieri in varie zone della città. L’aggiudicazione delle gare, entrambe con procedura aperta, sarà effettuata, lotto per lotto, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

  • Dal 1 luglio sarà operativa l’altra operazione d’intervento sul verde che prevede il monitoraggio e la messa in sicurezza di 80mila alberature. Questo è il risultato di un altro bando di gara europeo che si è concluso con l’affidamento alle ditte aggiudicatrici, per un valore di 3 milioni e mezzo di euro.

Quello che non è stato ancora fatto o programmato dall’Amministrazione Raggi (al 15 giugno 2017)

  • Dopo un anno dall’insediamento della giunta Raggi, non è stato ancora redatto e approvato il regolamento del verde e del paesaggio urbano   tanto atteso dai cittadini e dai professionisti del settore e previsto nelle linee programmatiche dal programma elettorale della Sindaca (vedi sopra)
  • Nel sito istituzionale il 4 luglio 2017 sono state pubblicate le risposte alle domande inviate agli assessori da Carteinregola. L’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Dott.ssa Montanari nelle sue risposte, tra i progetti in corso e tra gli obiettivi futuri, non nomina l’approvazione del Regolamento del verde e del Paesaggio Urbano.

Nella passata amministrazione era stato fatto un lavoro egregio da parte delle associazioni, comitati e ordini professionali in collaborazione con l’assessorato, che purtroppo al momento non è stato utilizzato.

  • Il Comune di Roma non ha dato attuazione completa alla legge 10/2013 in particolare all’art. 6 – comma 1 – punti da a)d) della L 10/2013. Che afferma che  le Regioni, le Province e i Comuni, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze e delle risorse disponibili … adottano misure volte a favorire … l’assorbimento delle polveri sottili …con particolare riferimento:

a)  alle nuove edificazioni, tramite la riduzione dell’impatto edilizio e il rinverdimento dell’area oggetto di nuova edificazione o di una significativa ristrutturazione edilizia; b)  agli edifici esistenti, tramite l’incremento, la conservazione e la tutela del patrimonio arboreo esistente nelle aree scoperte di pertinenza di tali edifici; c)  alle coperture a verde, di cui all’articolo 2, comma 5, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2009, n. 59, quali strutture dell’involucro edilizio atte a produrre risparmio energetico, al fine di favorire, per quanto possibile, la trasformazione dei lastrici solari in giardini pensili; d)  al rinverdimento delle pareti degli edifici, sia tramite il rinverdimento verticale che tramite tecniche di verde pensile verticale;

  • Le altre azioni previste nel programma elettorale al momento non sono state intraprese.

Richieste/proposte all’amministrazione Raggi un anno dopo

Si rinnovano le seguenti richieste

  • la predisposizione di un Piano del Verde, in continuità con il tavolo delle associazioni
  • l’approvazione del Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano.
  • Applicazione legge 10/2013 Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani
  • Mappattura aree delle verdi di impianto artificiale e delle aree verdi natuarli e seminaturali
  • Potenziamento del Servizio Giardini, autentico fulcro tecnico e operativo del nuovo Regolamento, e della sua articolazione municipale, secondo uno schema organizzativo adeguato ad un effettivo decentramento e alle concrete esigenze territoriali
  • Strumenti per realizzare quella partecipazione dei cittadini (ai processi decisionali relativi al verde, di cui all’art. 13/9 delle NTA del PRG)
  • Applicazione di tutte le proposte, riguardanti il verde urbano, fatte nel programma elettorale,