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Miguel Gotor, Assessore alla cultura

(Da Roma Today 3 novembre 2021)

Ha 50 anni è professore e saggista. Gotor insegna Storia moderna presso il dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università di Roma Tor Vergata.  È stato senatore dal 2013 al 2018. Ha scritto numerosi saggi storici, curando la raccolta delle Lettere dalla prigionia di Aldo Moro (premio Viareggio per la saggistica 2008) e la raccolta di scritti di Enrico Berlinguer “La passione non è finita” (2013).  Nel 2011 ha pubblicato “Il memoriale della Repubblica. Gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l’anatomia del potere italiano”, e nel 2019 “L’Italia nel Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon”.

Vai alla pagina FB di Miguel Gotor

(da wikipedia )

Miguel Gotor (Roma, 18 aprile1971) è un politico, docente, storico e saggista italiano. È nato e cresciuto a Roma, è sposato e ha due figlie. Insegna Storia moderna presso il dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università di Roma «Tor Vergata» e si occupa di storia della vita religiosa fra Cinque e Seicento, in particolare di santi, eretici e inquisitori, e di storia degli anni Settanta del Novecento. Ha collaborato alle pagine politiche e culturali dei quotidiani “La Stampa”, “Il Sole 24 ore” e, dal 2020, scrive su “la Repubblica” (lo aveva già fatto tra il 2011 e il 2013) e sul settimanale “L’Espresso”.

Nel 2008 ha vinto il Premio Viareggio per la saggistica con Lettere dalla prigionia,volume dedicato agli scritti che Aldo Moro produsse durante il suo sequestro a opera delle Brigate rosse.

Alle elezioni politiche del 2013 è stato eletto al Senato con il Partito Democratico in Umbria, dove era capolista. Ha fatto parte della corrente interna al PD denominata “Area riformista” fino al febbraio 2017, quando ha lasciato quel partito ed è stato tra i fondatori di Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista (MDP) di cui è responsabile nazionale del dipartimento Scuola, Università e ricerca.

Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 ha sostenuto la lista Liberi e Uguali, per la quale si è candidato alla Camera dei deputati nel collegio plurinominale Lazio 1 – 01, senza risultare eletto.