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MetroC

mosaico metro cCRONOLOGIA MATERIALI

(a cura di Paolo Gelsomini, ultimo aggiornamento 22 ottobre 2023)

“Metro C”,  una delle tante vicende paradossali della nostra città, cominciata nel lontano 1995,   con un progetto poi  inserito nel 2001 nel Programma strategico delle “Grandi Opere” considerate prioritarie per il Paese  dalla Legge obiettivo del Governo Berlusconi.

I tempi di realizzazione programmati sono via via scivolati sempre più in là:  la stazione San Giovanni, che doveva essere terminata nel 2011, è stata inaugurata 7 anni dopo, nel 2018;  l’apertura della  stazione Fori-Colosseo dal 2020 è slittata al 2021, poi  al 2022,  ed ora, come vedremo,  al 2023.

Nel frattempo il previsto percorso di 42 Km,  da Pantano a Tor di Quinto,  è diventato di 25,5 Km da Pantano a Clodio,  mentre i tempi di realizzazione ed i costi sono aumentati nel tempo. Oggi la linea è ancora arenata al Colosseo, dove si parla di seppellire le teste delle talpe che hanno scavato i tunnel insieme alle prospettive di terminare un’opera “strategica”  con la previsione di spesa di oltre due miliardi e mezzo (da Pantano al Colosseo)

[Riportiamo dati presi dalla scheda n.105 riguardante la metro C di Roma del 9° rapporto sullo stato di attuazione della “legge obiettivo” del Servizio Studi della Camera dei deputati che è stato presentato alla VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici l’11 marzo ]

Vedi anche  METRO C da Wikipedia

IL TRACCIATO FONDAMENTALE scarica scheda n.105 metro c scheda-pdf_c3746995

Il tracciato della Linea C è lungo complessivamente 42 km e comprende 42 stazioni da Pantano a Tor di Quinto. Visti gli alti costi dell’opera che ammontavano a 4 miliardi e 260 milioni di euro il Cipe approva solo quello che è oggi definito “tracciato fondamentale” con un costo di realizzazione posto a base d’asta pari a 3 miliardi e 47 milioni di euro comprese le opere compensative ed accessorie come la costruzione di stazioni museali.

Attualmente è dunque prevista la realizzazione della prima parte, ad automazione integrale (treni con guida senza macchinista), denominata Tracciato Fondamentale, lunga 25,5 km con 30 stazioni. Nel dettaglio il tracciato fondamentale si articola in 6 tratte: – T2: Clodio/Mazzini–Fori Imperiali/Colosseo; – T3: Fori Imperiali/Colosseo-San Giovanni; – T4: San Giovanni-Malatesta; – T5: Malatesta-Teano-Alessandrino; – T6A: Alessandrino-Bivio Torrenova; – T7: Bivio Torrenova-Pantano e deposito Graniti.

DATI STORICI

1990

Approvato progetto di massima Pantano-Colosseo
1992 

In base alla legge n. 211 il CIPE concede contributi in termini di volume di investimenti per 533,6 Meuro alle tratte T4 (S.Giovanni-Malatesta) e T5 (Malatesta-Teano-Alessandrino), ma il MIT emette decreti di finanziamento per un importo pari a 531,5 Meuro sulla base dello sviluppo delle quote dei limiti di impegno in precedenza attribuite alle tratte stesse.

1995

Si decide la progettazione Colosseo-Ottaviano

1996

Approvato il progetto di massima Colosseo-Ottaviano

2000 

Viene completato il progetto preliminare dell’intera Linea, si definiscono le Tratte T1 e T2, il prolungamento della tratta T6 a Tor Vergata (con annesso deposito intermedio di Tor Vergata), la diramazione C1 (da Teano a Ponte Mammolo) e la previsione dell’utilizzazione, come tratta T7, della ferrovia Roma-Pantano dal bivio di Torrenova a Pantano (con annesso deposito generale di Graniti). Vengono presentati i SIA delle tratte T3, T4, T5, T6 e T7.
2001 

Il progetto è inserito nella delibera CIPE n. 121 tra i “Sistemi Urbani – Roma: linea C e B1 metropolitana, GRA” per un costo complessivo di 2.892,2 Meuro, di cui 1.925,35 per la Linea C.
L’Ufficio VIA della Regione Lazio, la CdS, il Comitato tecnico consultivo della Regione Lazio e il MIT approvano l’approfondimento del progetto definitivo delle tratte T4 e T5.
2002 

Il Comune approva, nel giugno 2002, il progetto preliminare della Linea C Pantano – Tor di Quinto.
Nel mese di luglio, il MIT emette il Decreto per l’erogazione della quota di finanziamento di competenza dello Stato (in base alla legge n. 211/92), prevista per le Tratte T4 e T5, pari a 531,5 Meuro (di cui 248,1 per la tratta T4 e 283,5 per la tratta T5). La rimanente quota, sino al concorso dell’importo complessivo di 889,3 Meuro, sarà a carico del Comune di Roma.
Il MIT, la Regione Lazio e il Comune di Roma sottoscrivono l’Atto aggiuntivo all’Accordo procedimentale del 2002 che prevede, tra l’altro:
– l’affidamento in gara (in un unico lotto) a Contraente generale del cosiddetto Tracciato Fondamentale della Linea, individuato allora nelle tratte da T2 a T6;
– la copertura finanziaria – in aggiunta alle risorse già assentite sulle tratte T4 e T5 – del costo di realizzazione delle tratte T2, T3 e T6, per gli adempimenti di cui alla legge obiettivo, al quale lo Stato concorrerà per il 70%, il Comune con il 18% e la Regione il 12%.
2003 

Il Comune approva il quadro economico del “Tracciato Fondamentale” e definisce la procedura di gara mediante con affidamento a contraente generale, tramite licitazione privata e con il criterio dell’offerta più vantaggiosa sulla base del progetto preliminare delle tratte T2-T3 e T6 e del definitivo delle tratte T4 e T5.
Il progetto preliminare dell’intera Linea C, integrato dal SIA, dalle opere integrative e compensative e dal programma delle attività riguardanti il patrimonio archeologico interessato dalla linea, viene trasmesso a MIT, altri Ministeri interessati e Regione Lazio, per l’istruttoria.
Il CIPE, con delibera n. 65, stralcia l’intervento relativo alla metropolitana B1 di Roma dal PIS, in quanto l’opera è finanziata con altre fonti e ridefinisce quindi le previsioni di spesa. Approva il progetto preliminare delle tatte T2, T3 e T6A, per un costo di 1.649,4 Meuro e individua quale tracciato fondamentale le tratte da T2 a T7, da Clodio/Mazzini a Pantano con il deposito-officina Graniti, prescrivendo al Comune l’obbligo di effettuare approfondimenti sul tracciato fondamentale, mediante la redazione del progetto preliminare delle opere di adeguamento della Ferrovia Roma-Pantano a linea metropolitana e del deposito-officina Graniti. Assegna un contributo di 316 Meuro, a carico della legge n. 166/2002: esso rappresenta il 70% di partecipazione per la copertura finanziaria della tratta T4, della tratta T5, dotate di progetto definitivo, della tratta T3 e della progettazione definitiva del restante tracciato.
2004 

Il Comune di Roma approva il progetto preliminare della tratta T7 di adeguamento a linea metropolitana della ferrovia Roma-Pantano e del deposito-officina Graniti, redatto secondo le prescrizioni del CIPE ed il nuovo quadro economico relativo al tracciato fondamentale da T2 a T7 della Linea C.
Il MIT, il Presidente della Regione Lazio e il Sindaco di Roma stipulano il II atto aggiuntivo all’Accordo procedimentale del 2002 ove vengono definite le problematiche relative all’intera Linea C.
Il CIPE, con delibera n. 105, approva con prescrizioni, il progetto preliminare delle opere di adeguamento della ferrovia “Roma-Pantano” a linea metropolitana (tratta T7 da bivio Torrenova a Pantano) e del completamento del deposito-officina Graniti, nonché le varianti al progetto preliminare delle tratte T2, T3 e T6A, in relazione all’eseguita ottimizzazione prescritta dalla citata delibera n. 65/2003. Approva inoltre il quadro economico generale del “tracciato fondamentale”, per l’importo di 3.047,4 Meuro, determinando in 1.509 Meuro il costo del 1° lotto funzionale.

Nasce Roma Metropolitane al quale il Comune assegna il compito di realizzare tutte le linee romane e la funzione di Ente aggiudicatore
2005 

In data 15 febbraio, all’intervento in questione viene assegnato il CUP E51I0400001007.
Lo stesso giorno, Roma Metropolitane Srl, stazione appaltante, manda in gara l’affidamento a contraente generale, della progettazione definitiva ed esecutiva, della realizzazione e direzione lavori della nuova Linea C della Metropolitana di Roma, con sistema di automazione integrale su ferro senza macchinista a bordo per un importo complessivo di 2.510,9 Meuro. La nuova metropolitana sarà realizzata in 2 fasi: nella prima sono previste la progettazione e l’esecuzione delle tratte T3, T4, T5 e la progettazione definitiva delle tratte T2, T6A, T7, per 1.232,7 Meuro. Nella seconda fase si procederà con la progettazione esecutiva ed esecuzione delle tre tratte T2, T6A e T7, per 1.278,3 Meuro. L’avvio della seconda fase dipende dall’acquisizione del relativo finanziamento, che avverrà con l’approvazione del progetto definitivo delle tratte interessate. Il termine per le domande di partecipazione é il 9 maggio.
Il CIPE, con delibera n. 39, approva la modifica del soggetto aggiudicatore, a seguito del trasferimento delle relative funzioni effettuato dal Comune di Roma, individuandolo in Roma Metropolitane Srl.
Il 1° giugno Roma Metropolitane invia le lettere d’invito a 10 concorrenti, di cui 6 hanno presentato offerta entro la prevista data del 30 novembre 2005.
2006 

Il 28 febbraio Roma Metropolitane approva gli atti della gara sulla metro linea C disponendone l’aggiudicazione definitiva nei confronti dell’Ati tra Astaldi Spa (mandataria), Vianini Lavori Spa, Consorzio Cooperative Costruzioni, Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari Spa.
Il giorno 24 marzo è pubblicato nella GUCE l’avviso dell’aggiudicazione definitiva, avvenuta il 3 marzo, della progettazione definitiva ed esecutiva, realizzazione e direzione lavori della linea C della metropolitana di Roma al contraente generale l’Ati guidato da Astaldi Spa.

Ad aprile nasce la Società Metro C formata dai quattro soggetti dell’Ati più la Cmb con un pacchetto della consociata Ccc.

Il 12 ottobre è firmato il contratto tra Roma Metropolitane e Consorzio Metro C.
Il CIPE, con delibera n. 78, approva anche il progetto preliminare delle opere integrative e compensative delle tratte T4 e T5 della “linea C della metropolitana di Roma” ed approva il progetto definitivo delle “Attività propedeutiche di scavi archeologici, di bonifica di cavità e delle opere integrative e compensative, relative alle aree contigue alla stazione Teano della Metropolitana di Roma linea C-tratte T4 e T5: S. Giovanni – Alessandrino”.
L’opera è inclusa nella delibera CIPE n. 130 di rivisitazione del PIS.
Il 16 maggio vengono aperti i primi cantieri per la linea C che collegherà piazzale Clodio con la zona di Pantano, al fine di effettuare i sondaggi archeologici lungo le prime tratte.

A maggio apre a Giglioli il primo cantiere archeologico. Ce ne saranno 49 con oltre 400 carotaggi.

Ad ottobre è istituito il Comitato scientifico per la salvaguardia dei monumenti. Saranno messi sotto osservazione 56 monumenti storici tra cui il Colosseo.
Il Prefetto di Roma, Roma Metropolitane e il Contraente Generale sottoscrivono il Protocollo d’Intesa per prevenire tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nella realizzazione della Linea C.
Viene stipulato per atto pubblico il contratto di appalto tra Roma Metropolitane e il Contraente Generale per la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e direzione dei lavori e le forniture necessarie per la realizzazione della Linea C.
Il CIPE, con delibera n. 144, autorizza il Comune di Roma a contrarre mutui o ad effettuare altre operazioni finanziarie a valere sulle risorse assegnate per la realizzazione della linea C con la delibera n. 65/2003 e conferma la Società “Roma Metropolitane Srl” quale soggetto aggiudicatore.
2007 

Si conclude, a seguito dell’istruttoria di Roma Metropolitane, la validazione del progetto esecutivo delle tratte T4-T5, S.Giovanni- Malatesta-Alessandrino, presentato dal Contraente Generale.
A seguito dello stanziamento di 4,5 Meuro deliberato dall’amministrazione comunale, Roma Metropolitane avvia la redazione del progetto preliminare delle nuove tratte C1 e T2, Clodio/Mazzini-Farnesina-Grottarossa (via Cassia), non comprese nel Tracciato Fondamentale.
Nel mese di aprile, con l’apertura dei cantieri delle stazioni Malatesta e Pigneto, si avviano i cantieri operativi per la costruzione delle opere civili delle tratte T4-T5.
Il MIT completa l’istruttoria sui progetti definitivi delle Tratte T6A-T7, Alessandrino-Torre Angela-Pantano, e del deposito Graniti, consegnati il 9 febbraio dal Contraente Generale.
Il CIPE, nella seduta del 15 giugno, approva e finanzia i progetti definitivi delle tratte T6A-T7, Alessandrino-Torre Angela-Pantano e del deposito Graniti.
Il CIPE , con delibera n. 46, conferma l’approvazione della progettazione definitiva delle tratte T6A e T7 e deposito Graniti per un investimento complessivo di 764,3 Meuro.
Il CIPE, con delibera n. 71, approva la variante tecnica tratta T4- T5 (tra Teano e Torre Spaccata).
Il CIPE, con delibera n. 112, approva il progetto definitivo della Metropolitana di Roma linea C “Variante Giardinetti”, per un costo di 30 Meuro compreso nell’importo di approvazione del progetto definitivo della tratta T6A-T7 e deposito Graniti.
Il CIPE, nella seduta del 21 dicembre, prende atto che la Corte dei Conti, nel registrare la delibera CIPE n. 46/2007 “Metro C di Roma – Deposito Graniti”, ha chiesto di riportare il parere del Ministero per i beni culturali.

Il Contraente Generale rappresentato dal Consorzio Metro C notifica, nell’ottobre del 2007, una domanda di arbitrato, in pendenza del quale viene però concordato tra Roma Metropolitane e Metro C un adeguamento del contratto (verbale d’accordo del 12 giugno 2008): è previsto che la prima fase attuativa della realizzazione della metro c sia suddivisa in 3 fasi, con relativi termini: Monte Compatri/Pantano – Centocelle: 31 dicembre 2011; Centocelle/Lodi: 31 ottobre 2012; Lodi/S. Giovanni: da definire dopo l’approvazione della ‘Variante S. Giovanni’. Quest’ultima variante verrà approvata nel luglio del 2009.

2008 

Il CIPE, con la delibera n. 50, prevede la sperimentazione, per la Metropolitana di Roma linea C, del monitoraggio finanziario degli investimenti pubblici (MIP) operante in ambito CIPE.
Il CIPE, con delibera del 18 dicembre, prende atto che è stata individuata quale oggetto delle sperimentazione la tratta T5 e approva, su proposta del Ministero dell’interno, l’integrazione della delibera CIPE 50/2008 sul monitoraggio finanziario della Metro C di Roma.

Nel mese di gennaio inizia la realizzazione del pozzo di Giardinetti. Da lì in poi la metro va sottoterra mentre tutto il tratto precedente da Pantano a Giardinetti corre in superficie.

Nel maggio viene calata la TBM ed il 3 luglio si inizia a traforare verso il centro.

A dicembre si completano le perforazioni sotto i monumenti. Viene consegnato il progetto definitivo della variante San Giovanni con le modifiche per i ritrovamenti archeologici.

Nel corso del 2008 Metro C chiede a Roma Metropolitane di avvalersi di un secondo accordo bonario. Si arriva quindi alla trasmissione di un Nuovo Programma Lavori, relativo alla Prima Fase strategica, con relativa richiesta di una nuova determinazione delle date di ultimazione delle tre sottofasi, tutte differite di un anno.

Il Cda di Roma Metropolitane accetta “solo parzialmente” il Nuovo Programma Lavori e Metro C integra la domanda arbitrale con nuove riserve. A questo punto, Roma Metropolitane costituisce un Comitato paritetico, sotto la supervisione di un Magistrato della Corte dei Conti, che valuti le controversie insorte durante l’esecuzione dei lavori.
Il Comitato porta a termine il suo lavoro, e Roma Metropolitane elabora con Metro C un secondo Atto di Transazione, approvato poi con deliberazione dell’8 settembre 2011 dal cda di Roma Metropolitane: il Contraente Generale rinuncia alle pretese oggetto di alcune delle riserve e viene concordato il pagamento forfettario di un importo complessivo di 230 mln.
L’Atto viene poi trasmesso al Ministero dei Trasporti, che si rivolge all’Avvocatura Generale dello Stato, la quale riconosce al Ministero il potere-dovere di valutare lo schema di accordo. Entra nuovamente in campo il CIPE, che, con deliberazione n.127 dell’11 dicembre 2012, approva l’Atto e fissa la copertura economica dello stesso: Roma Capitale: quota di euro 157.932.734,96; Stato: quota di euro 81.154.982,35; Regione Lazio: quota di euro 13.912.282,69.
A questo punto, l’assessore pro tempore alla Mobilità e Trasporti, Antonio Aurigemma, vista la “più completa autonomia” di Roma Metropolitane, decide di assumersi la responsabilità di verificare e controllare qualunque atto o attività inerenti la gestione del contenzioso, che avessero dovuto essere intrapresi nel futuro.

Con la Giunta successiva subentra l’assessore Guido Improta, che però “ha nuovamente affidato a Roma Metropolitane la valutazione dell’ipotesi transattiva attraverso l’esecuzione di una diligence, da parte di ‘soggetti di acclarata professionalità e indipendenza’, non potendo l’Assessorato stesso ‘procedere a valutazioni di carattere tecnico-specialistico, né essendo istituzionalmente a ciò deputato’ “.

2009 

L’opera è inclusa nella delibera CIPE n. 10 di ricognizione sullo stato di attuazione del PIS.
Il CIPE, con delibera n. 64, prende atto delle varianti ai progetti definitivi approvati: varianti sull’intero “Tracciato fondamentale” per un costo complessivo di 50,3 Meuro ;“Variante S. Giovanni”, conseguente ai ritrovamenti archeologici, con un costo aggiuntivo di 32 Meuro più 3,5 Meuro per progettazioni; miglioramenti impiantistici sulle tratte da T4 a T7, per un costo di 35,7 Meuro; ulteriori varianti, per un costo totale pari a 55,4 Meuro concentrate sulla tratta T7 e sul deposito Graniti, per il quale è prevista una diversa ripartizione di attività tra il concessionario ed il Contraente generale. L’incremento di costo è di 194,6 Meuro, e quindi il costo complessivo della 1 fase strategica passa da 1.623,6 a 1.818,2 Meuro. In particolare il costo della tratta T6A-T7- deposito Graniti si eleva a 890,2 Meuro. La copertura del maggior costo proviene per 151 Meuro da economie di gara della prima fase strategica e per 43,6 Meuro dalle voci imprevisti e accantonamenti delle tratte T2 e T3. Il CIPE approva quindi il nuovo “Quadro economico generale” della 1 fase strategica. Il costo complessivo del “Tracciato fondamentale” resta fissato in 3.047,4 Meuro di cui: 769,4 riferiti alla tratta T2; 459,7 alla tratta T3; 1.818,2 alla prima fase strategica; il “limite di spesa” della tratta T6A -T7- deposito Graniti viene rideterminato in 890,2 Meuro.
Con DPCM del 5 agosto l’Ing. Amedeo Gargiulo viene nominato Commissario straordinario.
Il CIPE, nella seduta del 6 novembre, prende atto delle informative trasmesse dal MIT tra le quali una relativa alla “tratta T3” della Linea C.
2010 

Il Comune di Roma, con nota del 24 giugno n. 43756, si impegna a coprire la quota a proprio carico relativa alla tratta T3 (18 per cento del costo complessivo) pari a 142,6 Meuro.
La Regione Lazio, con nota del 5 luglio n. 185, si impegna a coprire la quota a proprio carico, relativa alla tratta T3, (12 per cento del costo complessivo), pari a 95,04 Meuro, di cui 85,2 a carico delle risorse di cui all’art. 16 della legge regionale n. 2/2003.
Il CIPE, con delibera n. 60 del 22 luglio, approva il progetto definitivo della “tratta T3 Colosseo – San Giovanni del tracciato fondamentale da T2 a T7 (Clodio/Mazzini – Monte Compatri/Pantano) della linea C della Metropolitana di Roma”, del costo di 792 Meuro. Le principali modifiche rispetto al progetto preliminare riguardano: l’aggregazione della stazione Venezia alla tratta T2; l’abbassamento delle gallerie di linea nella zona di San Giovanni e la traslazione della stazione Amba Aradam verso piazzale Ipponio; la riorganizzazione della stazione Colosseo (con la nuova denominazione “Fori imperiali”); la modifica del sistema costruttivo delle stazioni; l’ottimizzazione di parte del tracciato, con allontanamento dai monumenti. Il CIPE assegna all’opera 17,4 Meuro a valere sulle risorse del PIS, rese disponibili dall’art. 21 del d.lgs. n. 185/2008; 24,8 Meuro a valere sul Fondo infrastrutture e 42 Meuro a valere sui fondi ARCUS, ovvero sulle risorse destinate ad interventi per la tutela e dei beni e delle attività culturali ai sensi dell’art. 60, comma 4, della legge n. 289/2002. Il CIPE prende quindi atto del nuovo quadro finanziario del tracciato fondamentale della linea C (tratte T2-T7 e Deposito Graniti) del costo pari a circa 3.379,6 Meuro e delle disponibilità che, a seguito della nuova assegnazione, sono pari a circa 2.728 Meuro.
La Giunta della Regione Lazio approva in data 24 luglio il finanziamento della propria quota di partecipazione per la Tratta T3, portando a quota 2.738 Meuro le disponibilità totali.
Nel mese di settembre, la compagine di imprese costituenti il Contraente Generale esprime l’intenzione di realizzare la Tratta T2 in regime di concessione, preannunciando la presentazione di una proposta in tal senso, adeguatamente elaborata e supportata dal punto di vista progettuale e finanziario, entro la fine di febbraio 2011.
Ad ottobre viene consegnato al deposito di Graniti il primo dei 13 treni previsti per la Prima Fase Strategica, seguito da altri due treni nei due mesi successivi.
Nell’Allegato Infrastrutture alla DFP 2011-2013 l’opera “Metropolitana linea C”, articolata in 3 interventi (tratte T6A,T7; tratte T4,T5 e stazione Teano; tratte T2, T3), è riportata nella tabella: “1: Programma delle Infrastrutture Strategiche – Aggiornamento 2010”. Nella tabella “5: Stato attuativo dei progetti approvati dal CIPE 2002-2010” è riportata articolata in 4 interventi poiché viene diviso l’intervento relativo alle tratte T2 e T3. Inoltre, le tratte T2 e T3 sono riportate nella tabella “2: Programma Infrastrutture Strategiche – Opere da avviare entro il 2013”; le tratte T6A eT7 eT4,T5 e stazione Teano nella tabella “3: Programma Infrastrutture Strategiche – Opere non comprese nella tabella 2”. Infine la tratta T3 è riportata nella tabella “6: Progetti inoltrati alla Struttura Tecnica di Missione in avanzata fase procedurale”.
Nella seduta del 4 novembre la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del D.lgs. 281/97 sancisce l’accordo sull’Allegato Infrastrutture.
2011 Aprile

Nell’Allegato Infrastrutture al DEF 2011 l’opera “Metropolitana linea C”, articolata in 3 interventi (tratte T6A,T7; tratte T4,T5 e stazione Teano; tratte T2, T3), sono riportate nella tabelle: “1: Programma delle Infrastrutture Strategiche – Aggiornamento aprile 2011”; 6: Programma Infrastrutture Strategiche – Stato avanzamento lavori”. Nella tabella 5: Stato attuativo dei progetti approvati dal CIPE 2002-2011 (marzo)” è riportata articolata in 4 interventi poiché viene diviso l’intervento relativo alle tratte T2 e T3. Inoltre, le tratte T2 e T3 sono riportate nella tabella “2: Programma Infrastrutture Strategiche – Opere da avviare entro il 2013”; le tratte T6A eT7 eT4,T5 e stazione Teano nella tabella “3: Programma Infrastrutture Strategiche – Opere non comprese nella tabella 2”.
Dalla rilevazione dell’AVCP sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 31 maggio 2011, risulta la seguente situazione:
-Tratta T2: l’attività della progettazione definitiva è stata sospesa, per il superamento delle numerose problematiche, soprattutto archeologiche, presenti sul tracciato finalizzate al posizionamento delle stazioni;
-Tratta T3 : l’inizio lavori è previsto in data 4/07/2011;
-Tratta T4-T5 : i lavori hanno avuto inizio il 15/01/2007 e la loro ultimazione è prevista per il 2/04/2014;
-Tratta 6A-T7: i lavori hanno avuto inizio il 15/02/2008 e la loro ultimazione è prevista per il 17/07/2012.
In data 31 maggio il contraente generale, l’ATI, costituita da Astaldi Spa (mandataria), Vianini Lavori Spa, Consorzio Cooperative Costruzioni, Ansaldo STS Spa, presenta a Roma Metropolitane la “Proposta per l’affidamento in concessione delle attività di progettazione, realizzazione, direzione dei lavori e forniture necessarie al completamento della Linea C dalla stazione Colosseo alla stazione Farnesina con la gestione dell’intera Linea”. In base a quanto riportato nella Relazione della Corte dei Conti di cui alla delibera n. 21/2011, la proposta del contraente generale è risultata ampiamente carente, tanto da avere indotto Roma Metropolitane, nel mese di luglio 2011, a chiederne la completa riformulazione, dovendosi rivedere “sostanzialmente l’allocazione dei rischi di costruzione e di gestione, inclusi il rischio di inflazione e il rischio finanziario”.
2011 Dicembre

Nell’aggiornamento di settembre dell’Allegato Infrastrutture al DEF 2011 l’opera”Metropolitana linea C” è riportata nelle stesse tabelle di aprile.
La Corte dei conti, nell’adunanza del 6 e del 16 dicembre 2011, approva la delibera n. 21/2011 e l’annessa relazione concernente la Metropolitana di Roma (linea C) in cui vengono segnalate le criticità sottese alla realizzazione dell’opera, tra cui il forte incremento dellonere finanziario che ad oggi risulta pari a 3,38 miliardi di euro, privo, tuttavia, delle opere complementari. La Corte sottolinea inoltre che “con la progettazione definitiva della tratta più complessa, in quanto riguardante il centro storico, il costo è destinato ad aumentare notevolmente, anche per il peso, aleatorio e non quantificabile, del contenzioso in corso tra ente aggiudicatore e contraente generale.
Dalla rilevazione dell’AVCP sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 31 dicembre 2011, risulta che per le Tratte T2 e T3 sono in corso approfondimenti progettuali, mentre proseguono i lavori sulle tratte T4-T5  e  T6A e T7.
2012 Marzo

Il CIPE, con delibera n. 1 del 20 gennaio, approva la variante alla metropolitana di Roma Linea C relativa agli oneri sopravvenuti su gestione terre da scavo con macchinari da gallerie Tunnel Boring Machine (55,3 Meuro); prende atto del nuovo costo complessivo dell’opera (3.486 Meuro, 107 in più rispetto al precedente, di cui 16,6 a carico di Regione e Comune) e autorizza, con prescrizioni, il finanziamento del maggior costo a carico dello Stato con il maggior ricavo netto del mutuo (79,4 Meuro, al netto degli aumenti prezzo materiali finanziati con le risorse ex DL n.162/08). Tale delibera, inviata alla Corte dei Conti con nota n. 1619 del 17 aprile 2012, è stata oggetto di istanza di ritiro, su richiesta del MIT con nota del 13 giugno 2012, n. 22199, al fine di integrare la documentazione istruttoria.
Il CIPE, con delibera n. 6 del 20 gennaio, ridefinisce il quadro finanziario complessivo del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo 2012-2015. L’opera è inserita nella tabella “1 – Quadro delle riduzioni di spesa sul Fondo Infrastrutture”, con una riduzione di 24,8 Meuro pari all’intero importo assegnato  con delibera CIPE 60/2010, e nella tabella “4 – Assegnazioni a interventi indifferibili e provvisti di titoli giuridici perfezionati (art. 33, comma 3, legge n. 183/2011)”, con una assegnazione di importo pari alla riduzione, ossia di 24,8 Meuro. 
Dalla rilevazione dell’AVCP sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 31 marzo 2012, risulta la seguente situazione:
– Tratte T2 e T3: in corso attività propedeutiche alla progettazione;
– Tratte T4-T5 e T6A e T7: lavori in corso con un avanzamento rispetto all’importo dell’affidamento aggiornato, con l’approvazione delle varianti e dei progetti definitivi da parte del CIPE, pari ad 2.880 Meuro, del 18,78% e del 21,47%.
2012 Settembre

L’opera è riportata nell’Allegato Infrastrutture-Rapporto intermedio di aprile 2012: allegato 2, opere indifferibili; allegato 4, interventi approvati nella seduta del CIPE del 20 gennaio 2012; allegato 5, quadro riepilogativo degli interventi del PIS.
L’opera, suddivisa in quattro parti, è riportata nel 10° Allegato Infrastrutture al DEF 2012 (aggiornamento di settembre 2012): Tabella 0, Programma Infrastrutture Strategiche; Tabella 1, Opere in realizzazione e/o completate del PIS; Documento uno “due diligence”.
Il CIPE, con delibera n. 84 dell’11 luglio 2012, approva la variante relativa all’utilizzo delle terre di scavo e le varianti e modifiche al quadro economico.
Dalla rilevazione dell’AVCP sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 30 settembre 2012, risulta la seguente situazione:
– Intera opera: lavori in corso con un avanzamento del 44,58% rispetto all’importo dell’affidamento aggiornato, con l’approvazione delle varianti e dei progetti definitivi da parte del CIPE, pari ad 2.880 Meuro. L’importo del SAL comprende anche la 1° rata di acconto del compenso spettante per le attività relative alla progettazione esecutiva della tratta T3;
– Tratte T2 e T3: nessuna variazione rispetto al monitoraggio precedente;
– Tratte T4-T5: lavori in corso con un avanzamento del 20,25%;
– Tratte T6A e T7: lavori in corso con un avanzamento del 22,24%.
2012 Dicembre

Nella seduta del 6 dicembre la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del D.lgs. 281/97 sancisce l’intesa sul Programma delle infrastrutture strategiche allegato alla Nota di aggiornamento del DEF 2012 – 10° Allegato infrastrutture.
Il CIPE, con delibera n. 127 dell’11 dicembre, individua le risorse a carico del bilancio statale, pari a 81,1 Meuro, a parziale copertura dell’atto transattivo, relativo alla linea C della metropolitana di Roma, tra Roma Metropolitane Srl e Metro C Spa (contraente generale), del valore complessivo di 253 Meuro. Il Comitato ha altresì preso atto che la copertura della quota della Regione Lazio è pari a 13,9 Meuro e quella a carico di Roma Capitale è pari a 158 Meuro. Rispetto al finanziamento statale risultano disponibili 17.696.000 euro a valere sulle risorse recate dall’art. 13 della legge n. 166/2002 e 16.139.752,84 euro a valere sulle risorse recate dalla legge n. 222/2007. I restanti 47.319.229,51 euro il CIPE li assegna programmaticamente a valere sulle risorse del Fondo revoche di cui all’art. 32, comma 6, del decreto legge n. 98/2011 (capitolo 7685 del MIT). Tale assegnazione è stata confermata con delibera CIPE n. 137 del 21 dicembre.
Il CIPE, con delibera n. 136 del 21 dicembre, esprime parere favorevole sull’Allegato Infrastrutture al DEF 2012.

14 aprile 2013  Italia nostra presenta un esposto in Procura.
2013 Giugno

L’opera, articolata in 4 lotti, è riportata nell’XI Allegato Infrastrutture al DEF 2013: Tabella 1 – Le opere in realizzazione del Programma Infrastrutture Strategiche nel perimetro del deliberato CIPE il patrimonio infrastrutturale.
2013 Ottobre

L’art. 18, comma 1, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 , convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, per consentire nell’anno 2013 la  continuità  dei  cantieri  in corso ovvero il perfezionamento degli atti contrattuali  finalizzati all’avvio dei lavori, istituisce presso il MIT un  Fondo  con  una dotazione complessiva pari a  2.069  milioni  di  euro,  di  cui  335 Meuro per l’anno 2013, 405 Meuro per l’anno 2014, 652 Meuro per l’anno 2015, 535 Meuro  per  l’anno 2016 e 142 Meuro per l’anno 2017. Il comma 3  stabilisce che con delibere CIPE, da adottarsi entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto possono essere finanziati, tra l’altro, a valere sul fondo di cui al comma 1, nei limiti delle risorse annualmente disponibili, la tratta Colosseo – Piazza Venezia della linea C della metropolitana di Roma. Il comma 6 invece fissa nel 30 ottobre 2013 la data ultima di approvazione da parte del CIPE del progetto definitivo della tratta Colosseo – Piazza Venezia della linea C della metropolitana di Roma, da finanziarsi a valere sul Fondo di cui al comma 1 a condizione che la tratta completata della stessa linea C da Pantano a Centocelle sia messa in pre-esercizio entro il 15 dicembre 2013.
Il 9  settembre 2013 è stato sottoscritto l’Atto Attuativo della delibera CIPE n. 127 dell’11 dicembre 2012 e conseguente adeguamento del contratto del 12 ottobre 2006 per l’affidamento a Contraente Generale della progettazione definitiva ed esecutiva, della realizzazione e direzione lavori e forniture per la realizzazione della Linea C della metropolitana di Roma.
L’opera è riportata nell’XI Allegato Infrastrutture al DEF 2013 (aggiornamento di settembre 2013), Tabelle: 0 – Programma Infrastrutture Strategiche (PIS) Avanzamento complessivo, intera opera articolata in quattro parti; 1A – Programma Infrastrutture Strategiche (PIS) – Perimetro interventi deliberati dal CIPE (2002-2013 settembre) Opere in fase di realizzazione, tratteT3, T4-T5, T6A-T7 Deposito graniti.
Dalla rilevazione dell’AVCP sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 31 ottobre 2013, risulta la seguente situazione:
– Intera opera:lavori in corso con un avanzamento del 51,41% rispetto all’importo dell’affidamento aggiornato, con l’approvazione delle varianti e dei progetti definitivi da parte del CIPE, pari a 2.911.349.488,13 euro alla data di riferimento del SAL dell’importo di 1.496.662.670,64. L’importo del SAL comprende anche la 1°, la 2° e la 3° rata di acconto del compenso spettante per le attività relative alla tratta T3;
– Tratta T2: attività propedeutiche alla progettazione avanzamento dello 0,73%;
– Tratta T3: attività propedeutiche alla progettazione avanzamento dello 1,89%;
– Tratte T4-T5: lavori in corso con un avanzamento del 24,18%;
– Tratte T6A e T7: lavori in corso con un avanzamento del 24,60 %.
Il RUP comunica inoltre che “a seguito del contenzioso venutosi a determinare tra il Contraente Generale e Roma Metropolitane, anche in relazione alla richiesta di dare tempestiva esecuzione a quanto previsto nella Delibera CIPE 127/12, Metro C ha provveduto al blocco dei lavori il 9 agosto 2013, lavori poi ripresi il 10 settembre 2013″.

Roma Metropolitane e Metro C,  stipulano quindi in data 9 settembre 2013 un ulteriore accordo, il terzo, definito ‘Atto Attuativo della Delibera CIPE n. 127 dell’11 settembre 2012 e conseguente adeguamento del contratto del 12 ottobre 2006’ “. L’atto è oggetto di esposti alla Procura della Repubblica.

La Giunta Comunale, quindi, chiede un parere all’Avvocatura di Roma in merito all’Atto.

Il parere, da esprimere entro 3 giorni, arriva ma non è esaustivo: l’Avvocatura sostiene di aver avuto poco tempo per completare “una attenta attività istruttoria”. Questo atteggiamento, viene condannato anche dall’allora assessore al Bilancio e Razionalizzazione della Spesa, Daniela Morgante, che condanna “l’irregolarità degli atti prodotti” e “in particolare del parere della stessa Avvocatura a sostegno di un pagamento a favore di terzi privati ‘di ben 224 milioni di euro, importo non oggetto né del bando di gara né della relativa aggiudicazione’ ”.
L’assessore al Bilancio, infatti, rileva come spetti a Metro C, in qualità di Contraente Generale, assumersi “l’intera alea della realizzazione di un’opera finale il cui progetto egli stesso ha contribuito a formare, assumendosene l’obbligo di realizzarla con i relativi oneri e rischi complessivi”. Al contrario – secondo l’assessore al Bilancio – l’Accordo transattivo e l’Atto Attuativo alterano questo rapporto, “riversando sul committente pubblico buona parte dell’alea che invece competerebbe al Contraente Generale”. L’Atto del 9 settembre 2013 adottato, a giudizio dell’Assessore, al di fuori della procedura di bonario accordo e attuativo del precedente Accordo transattivo e della delibera CIPE n. 127/2012, va “oltre quelle che sono le prestazioni canonizzate in detti atti precedenti, ‘aggiungendo’ ulteriori 90 milioni a favore di Metro C, milioni che non trovano alcuna corrispondenza negli atti precedenti”.
2014 Giugno

L’opera è riportata nel XII Allegato Infrastrutture al DEF 2014, Tabelle: III.1-2 Corridoio Helsinki La Valletta; A.1-1 Tabella 0 – Avanzamento Programma Infrastrutture Strategiche, articolata in 4 interventi (tratta T2, tratta T3, tratte T4,T5 e tratta T6A,T7,Deposito graniti).
Nella seduta del 16 aprile la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del D.lgs. 281/97 sancisce l’intesa sul Programma delle infrastrutture strategiche allegato alla Nota di aggiornamento del DEF 2013 – 11° Allegato infrastrutture.
La Conferenza Unificata, con nota prot. n. 2848/CU del 17 giugno 2014, trasmette alle Regioni il Documento “Macro Regioni ed Opere Strategiche – giugno 2014” elaborato dal MIT – STM, contenente l’elenco delle opere strategiche suddivise per Macro Regioni, per l’esame tecnico finalizzato alla redazione del XII Allegato Infrastrutture.
Con nota prot. n. U0025238 del 30 giugno 2014 del Capo della Struttura Tecnica di Missione (STM) del MIT,   per la redazione del documento base dell’XII Allegato Infrastrutture, viene chiesto a ciascuna Regione di deliberare in sede di Giunta Regionale l’elenco delle infrastrutture ritenute strategiche con l’indicazione di priorità alta (1) o medio bassa (2), specificando le eventuali altre infrastrutture che non risultano più coerenti con le indicazioni di programmazione di fondi regionali.
La Regione Lazio, con DGR  n. 409 del 30 giugno 2014, “Indirizzi programmatici finalizzati all’aggiornamento dell’elenco delle opere del Programma Infrastrutture Strategiche di cui alla L. 443/2001 ricadenti nel territorio della Regione Lazio, preliminari alla sottoscrizione di una Nuova Intesa Generale Quadro ed all’integrazione del XII° Allegato Infrastrutture, approva il documento tecnico (Allegato 1) che ricomprende l’elenco delle opere articolate in Priorità 1 e Priorità 2. Da tale documento sono espunti “gli interventi conclusi e gli interventi che, al momento, non sono ritenuti prioritari per la complessità di realizzazione e la difficoltà nel reperire i necessari finanziamenti nei tempi previsti affinché l’intervento esplichi i propri effetti di sviluppo nel territorio interessato”. L’opera  “Metropolitana C”, articolata in 4 interventi (tratta T2, tratta T3, tratte T4,T5 e tratta T6A,T7,Deposito graniti), è inserita nella tabella “Legge Obiettivo 443/2001 – XII Allegato Infrastrutture – Aggiornamento Interventi” con un livello di priorità 1.

9 settembre 2013 Atto attuativo   Viene raggiunto un accordo tra „Roma Metropolitane S.r.l. e Metro C S.c.p.A.: i rispettivi Consigli di Amministrazione  approvano le intese raggiunte per consentire l’immediata riapertura dei Cantieri. Ridefinito il crono programma degli interventi “in modo da consentire l’apertura al pubblico nell’estate 2014 per la Tratta Pantano-Lodi e nell’inverno 2015 per la Stazione di San Giovanni”

14 novembre 2013 La Giunta Marino approva una  delibera che  secondo il Corriere della Sera “definisce e chiarisce le competenze del dipartimento mobilità e trasporti sulla convenzione tra Roma Capitale e Roma metropolitane sui lavori della metro C».  le competenze sui pagamenti passano dall’assessore al bilancio Morgante all’assessore ai trasporti Guido Improta   Le divergenze tra i due assessori continuano: secondo un altro articolo del Corriere “anche sulla Metro C, sul rischio paralisi (Improta) e sulla necessità di procedere in modo rigoroso (Morgante)”.  Il 16 aprile 2014 l’assessore Morgante darà poi le dimissioni per divergenze con il sindaco.

7 ottobre 2014 Dal  corriere della Sera: “la magistratura contabile presenta il conto di un disastro erariale annunciato. «Il danno prodotto tra il 2006 e il 2010 dal rinvio dei lavori della metro C è pari a 363,722 milioni, relativamente al primo percorso funzionale, da Graniti-Pantano a Centocelle». È quanto specifica una nota dell’ufficio di procura regionale presso la Corte dei Conti. Un contestazione parziale, visto che, sulla linea C, l’opera dai costi più lievitati d’Europa, sono ben tre i fascicoli aperti dai magistrati di via Baiamonti.”

21 novembre 2014 E’ reso pubblico il rapporto dell’Autorità anticorruzione presieduta dal magistrato Raffaele Cantone sui lavoro della Metro C a Roma, a seguito dell’esposto presentato sia da Riccardo Magi consigliere comunale Radicale della lista Marino e l’ingegnere Antonio Tamburrino, ma anche dallo stesso Movimento Cinque Stelle, per cui in  ottobre era stata aperta un’istruttoria dell’Autorità. dNelle  trentotto pagine del rapporto sono elencate vengono numerose inefficienze, a partire dagli appalti, ai contratti con le imprese, all’andamento dei lavori e al costo dell’operazione per cui la Capitale si assegna il record del metrò più caro del mondo.

dicembre 2014

Il CIPE, con delibera n. 26 del 1° agosto 2014, esprime parere favorevole sull’Allegato Infrastrutture alla nota di aggiornamento al DEF 2013. Lo stesso giorno il CIPE ha recepito un’informativa del MIT e del MEF concernente la rimodulazione del quadro economico, a parità di costo complessivo, della Linea C della Metropolitana di Roma.
L’art. 3, commi 1 e 1 bis , del decreto-legge 1° settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, per consentire nell’anno 2014 la  continuità  dei  cantieri  in corso ovvero il perfezionamento degli atti contrattuali finalizzati all’avvio dei lavori, incrementa il Fondo “sblocca cantieri” di cui all’art. 18, comma 1, del decreto-legge n. 69/2013, con la seguente articolazione temporale: 26 Meuro per il 2014; 231 Meuro per il 2015; 159 Meuro per il 2016; 1.073 Meuro per il 2017; 2.066 Meuro nel 2018; 148 Meuro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 (comma 1). Il fondo è altresì incrementato, per un importo pari a 39 Meuro, mediante utilizzo delle disponibilità, iscritte in conto residui, derivanti dalle revoche indicate nella norma. La “Tratta Colosseo-Piazza Venezia della Linea C di Roma” fa parte degli interventi da finanziare ai sensi del comma 2 con decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da emanarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. Le risorse destinate all’opera, come riportato nella relazione tecnica del disegno di legge di conversione del decreto, e precisamente nella tabella “Stima indicativa dei fabbisogni per ciascuna opera”, ammontano a 155 Meuro.
L’opera è riportata nel XII Allegato Infrastrutture al DEF 2014 (aggiornamento di settembre 2014): Tabella delle revoche e delle riassegnazioni di legge Obiettivo; Tabella 0 – Stato dell’arte e degli avanzamenti del Programma Infrastrutture Strategiche, articolata in 4 interventi (tratta T2, tratta T3, tratte T4,T5 e tratta T6A,T7,Deposito graniti); Tabella 0.1 Il consolidato: le opere in realizzazione.
Con decreto interministeriale n. 498 del 2014 sono stati assegnati alla “Tratta Colosseo-Piazza Venezia della Linea C di Roma” 155 Meuro a condizione che il Comune di Roma trasmetta alla STM, entro il 31 dicembre 2014, il progetto definitivo aggiornato. Il termine del 31 dicembre 2014, ai fini della cantierabilità dell’opera, è stato prorogato al 28 febbraio 2015, dal comma 2 dell’articolo 8 del decreto legge n. 192/2014.
Dalla rilevazione dell’ANAC sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 31 dicembre 2014, risulta la seguente situazione:
– Intera opera: lavori in corso con un avanzamento del 55,21% rispetto all’importo dell’affidamento aggiornato, con l’approvazione delle varianti e dei progetti definitivi da parte del CIPE, pari a 2.911.349.488,13 euro alla data di riferimento del SAL dell’importo di 1.607.250.303,02;
– Tratta T2: attività propedeutiche alla progettazione avanzamento dello 0,73%;
– Tratta T3: attività propedeutiche alla progettazione avanzamento dello 2,92%;
– Tratte T4-T5: lavori in corso con un avanzamento del 25,49%;
– Tratte T6A e T7: lavori in corso con un avanzamento del 26,07%.

2015

Il 29 giugno entra in funzione la linea Pantano-Lodi.

Il 24 giugno con deliberazione n.51 l’Autorità Nazionale Anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone delibera:

–        di ritenere l’operato della Stazione appaltante non coerente con i principi di trasparenza e di efficienza per aver messo a gara un progetto di tale rilevanza in carenza di adeguate indagini preventive, per una parte molto estesa del tracciato, senza tener in debito conto i pareri espressi dalla Soprintendenza archeologica;

–        di rilevare come siano chiaramente rimesse al Contraente generale le attività di progettazione delle indagini archeologiche e la loro esecuzione, anche di fatto contestuali all’esecuzione delle opere (stazioni, pozzi); pertanto, il ritrovamento di reperti archeologici nelle attività di indagine/esecuzione  non  può  qualificarsi  come  evento  di  forza  maggiore,  ma  costituisce circostanza insita nelle attività rimesse al Contraente generale;

–        di richiamare il D.L. all’osservanza dei compiti allo stesso assegnati dal C.S.A. in relazione alla verifica dell’incidenza sui singoli cantieri autonomi predisposti per l’esecuzione dei lavori e sulle singole  attività  di  eventi  impeditivi  che  interferiscono  con  l’esecuzione  delle  opere  secondo progetto e crono-programma, valutando l’adeguatezza e la tempestività delle misure intraprese dal Contraente generale;

–        di richiamare i soggetti preposti all’esame delle riserve (D.L., RUP, Commissione ex art. 240, arbitri) a un’attenta valutazione delle stesse in termini di ammissibilità, fondatezza e quantificazione

29 giugno 2015 vengono  aperte  sei nuove stazioni della Metro C, altri 5 chilometri di tunnel per un totale di 18, con un nuovo capolinea: Piazza Lodi.

24 giugno 2015 l’Autorità Nazionale Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone  in documento di 44 pagine inviato alla Corte dei Conti, accende i riflettori sugli sprechi, le anomalie e i ritardi della terza metropolitana di Roma. scarica la Deliberazione ANAC Metro C Del.n.51.2015

11 luglio 2016 i giornali titolano su un’inchiesta a Roma “su costi gonfiati e tempi di consegna per Metro C  “indicando  13 indagati tra cui l’ex assessore della Giunta Marino Guido Improta e  l’ex dirigente del ministero dei Trasporti, Ercole Incalza

(dalla scheda ) COSTI PRESUNTI (in milioni di euro) scaricametro c scheda-pdf_c3746995

Costo al 21 dicembre 2001 1.925,350 Fonte: Delibera CIPE 121/2001
Previsione di costo al 30 aprile 2004 2.899,000 Fonte: Delibera CIPE 65/2003
Previsione di costo al 30 aprile 2005 3.047,424 Fonte: Delibera CIPE 105/2004
Costo al 6 aprile 2006 N.D. Fonte: Delibera CIPE 130/2006
Previsione di costo al 30 aprile 2007 3.047,424 Fonte: Delibera CIPE 78/2006
Costo al 30 giugno 2008 N.D. Fonte: DPEF 2009-2013
Previsione di costo al 30 aprile 2009 3.047,424 Fonte: Delibera CIPE 78/2006
Previsione di costo al 30 aprile 2010 3.047,424 Fonte: Delibera CIPE 64/2009
Costo ad aprile 2011 3.047,420 Fonte: DEF 2011
Previsione di costo al 30 aprile 2011 3.379,687 Fonte: Delibera CIPE 60/2010
Costo al 30 giugno 2011 3.379,687 Fonte: DEF 2011 (aggiornamento settembre 2011)
Previsione di costo al 31 dicembre 2011 3.379,687 Fonte: Delibera CIPE 60/2010
Costo a giugno 2012 3.486,870 Fonte: DEF 2012 (aggiornamento settembre 2012)
Previsione di costo al 30 settembre 2012 3.486,864 Fonte: Delibera CIPE 84/2012
Costo a dicembre 2012 3.486,870 Fonte: DEF 2012 (delibera CIPE 136/2012)
Costo a settembre 2013 3.486,870 Fonte: DEF 2013 (aggiornamento settembre 2013)
Previsione di costo al 31 ottobre 2013 3.486,864 Fonte: Delibera CIPE 84/2012
Costo ad agosto 2014 3.486,870 Fonte: Delibera CIPE 26/2014
Costo a settembre 2014 3.486,870 Fonte: DEF 2014 (aggiornamento settembre 2014)
Previsione di costo al 31 dicembre 2014

QUADRO FINANZIARIO (in milioni di euro)

Disponibilità indicate nella delibera CIPE 121/01 e successivi aggiornamenti:
Risorse disponibili al 21 dicembre 2001 N.D. – Fonte: Delibera CIPE 121/2001
Risorse disponibili ad aprile 2011 2.731,980 – Fonte: DEF 2011
Risorse disponibili al 30 giugno 2011 2.316,920 – Fonte: DEF 2011 (aggiornamento settembre 2011)
Risorse disponibili a giugno 2012 3.486,870 – Fonte: DEF 2012 (aggiornamento settembre 2012)
Risorse disponibili a dicembre 2012 2.845,030 – Fonte: DEF 2012 (delibera CIPE 136/2012)
Risorse disponibili a settembre 2013 3.486,870 – Fonte: DEF 2013 (aggiornamento settembre 2013)
Risorse disponibili ad agosto 2014 3.486,870 – Fonte: Delibera CIPE 26/2014
Risorse disponibili a settembre 2014 3.486,870 – Fonte: DEF 2014 (aggiornamento settembre 2014)
Risorse disponibili al 31 dicembre 2014: 3.486,865
Fondi Legge Obiettivo 564,243 – Fonte: Delibera CIPE 60/2010
Legge 211/1992 650,279 – Fonte: Delibera CIPE 60/2010
FSC – Opere indifferibili (b) 24,822 – Fonte: Delibera CIPE 6/2012
Legge 222/2007 500,000 – Fonte: Delibera CIPE 60/2010
Fondi ARCUS 42,000 – Fonte: Delibera CIPE 60/2010
Roma Capitale 814,315 – Fonte: Delibera CIPE 84/2012
Regione Lazio 296,981 – Fonte: Delibera CIPE 84/2012
Fondi Pubblici 391,905 – Fonte: Delibera CIPE 127/2012 e decreto interministeriale n. 498 del 2014
Fondo revoche (e) 47,319 – Fonte: Delibera CIPE 127/2012; Delibera CIPE 137/2012
Fondo “sblocca cantieri” (d) 155,000 – Fonte: Fonte: Decreto interministeriale n. 498 del 2014

AFFIDAMENTO LAVORI

Soggetto aggiudicatore: Roma Metropolitane Srl
Modalità di selezione: Affidamento con bando
Procedura: Procedura ristretta
Sistema di realizzazione: Contraente generale
Criterio di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa
Fase progettuale a base di gara: Preliminare
Tempi di esecuzione:
Progettazione: 1378 giorni
Lavori: 3087 giorni
Data bando: 15/02/2005
CIG/CUI: 0687921A5B
Data aggiudicazione: 28/02/2006
Tipo aggiudicatario: ATI
Nome: Metro C S.C.p.A. (Astaldi S.p.A., Vianini Lavori S.p.A., Consorzio Cooperative Costruzioni, Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari S.p.A.)
Codice fiscale: 08955341006
Data stipula contratto: 12/10/2006
Quadro economico:
Importo a base di gara (1): 2.163.300.899,47
Importo oneri per la sicurezza: 347.650.263,59
Importo complessivo a base di gara: 2.510.951.163,06
Importo di aggiudicazione(2): 2.180.294.046,00
Somme a disposizione: 867.130.060,36
Importo totale: 3.047.424.106,36
% Ribasso di aggiudicazione: 15,28
% Rialzo di aggiudicazione:
Note: La progettazione delle sole Tratte T4-T5 era a livello definitivo. Metro C S.c.p.A. è la società di progetto costituita dalle società dell’ATI aggiudicataria, di cui la Astaldi S.p.A. è la mandataria. Il codice CIG è stato attivato con l’entrata in vigore della L. 136/2010. La percentuale di ribasso corrisponde alla media ponderale dei ribassi così costituiti: 18,0% opere ed impianti civili; 16,0% impianti elettroferroviari; 14,5% materiale rotabile. L’importo del campo “Somme a disposizione” è costituito da euro 536.472.943,30 (somme a disposizione a base di gara) + euro 330.657.117,06 (inporto del ribasso d’asta)

1) Importo dei lavori, esclusi oneri per la sicurezza, ed eventualmente della progettazione e di altri servizi o forniture
2) Importo dei lavori e degli oneri della sicurezza ed eventualmente della progettazione e di altri servizi e forniture

cantiere metro colosseo light

11 luglio 2016 i giornali titolano su un’inchiesta a Roma “su costi gonfiati e tempi di consegna per Metro C  “indicando  13 indagati tra cui l’ex assessore della Giunta Marino Guido Improta e  l’ex dirigente del ministero dei Trasporti, Ercole Incalza

febbraio 2017

Stazione Amba Aradam/Ipponio: la Soprintendenza archeologica ha autorizzato lo smontaggio e la delocalizzazione, in aree prossime al cantiere, delle strutture di epoca romana rinvenute. Sono riprese, pertanto, le attività di pulizia dei manufatti e le lavorazioni propedeutiche alla suddetta delocalizzazione.

Pozzo compensation grouting a Porta Metronia (serve a compensare i cedimenti differenziali durante le perforazioni dei tunnel delle TBM): dopo l’esecuzione dei pali perimetrali strutturali del pozzo e la realizzazione del cordolo di testa perimetrale, è iniziato lo scavo del pozzo con assistenza archeologica.

Pozzo 3.3 multifunzionale (giardini di via Sannio): sono in via di completamento dal lato San Giovanni le operazioni di montaggio del microtunnelling (per la realizzazione del binario di inversione marcia nel tratto di galleria del binario pari tra il pozzo 3.3 e la stazione San Giovanni. Sono ancora in corso le lavorazioni relative all’assemblaggio delle componenti sia della macchina per il microtunnelling, sia delle TBM che dovranno iniziare a scavare i tunnel della tratta T3 San Giovanni-Colosseo.

Pozzo 3.2 di ventilazione a piazza Celimontana: sono in corso i trattamenti di impermeabilizzazione/consolidamento dei terreni, propedeutici allo scavo dei diaframmi perimetrali dell’anello interno del pozzo.

Stazione Fori Imperiali: dal lato del clivo di Venere è in corso la realizzazione delle corree e dei diaframmi di stazione parallelamente allo scavo archeologico nell’area afferente al cunicolo di collegamento della costruenda stazione con la struttura di scavalco della Linea B. Basilica di Massenzio: terminato il sistema di puntelli di presidio per la messa in sicurezza del pilone delle Carine e della basilica lato via Fori Imperiali, sono in corso le attività propedeutiche alla tesatura dei cavi in acciaio dell’intervento di cerchiatura dell’abside.

Marzo 2017

Nella stazione San Giovanni della metro C, dove sono state smantellate le paratie che coprivano il cantiere, sono in fase di ultimazione le finiture architettoniche. A breve sono previsti i test con il pre-esercizio ad agosto. Tra San Giovanni e Lodi stanno per essere completati gli apparati di comunicazione. Ancora invece non si sa se sarà attivo il collegamento sotterraneo tra metro A e metro C sotto largo Brindisi, perché le due stazioni non hanno gli stessi standard di sicurezza.

In superficie, si sono chiusi i cantieri sulla sede stradale a via La Spezia-via Taranto. Alcuni comitati di cittadini chiedono un’ampia pedonalizzazione intorno a via La Spezia mentre Metro C invece vorrebbe tornare alla situazione prima dell’apertura del cantiere.

La messa in funzione della stazione San Giovanni, prevista per ottobre, probabilmente slitterà a dicembre; ma sono ancora in via di definizione i problemi connessi alla realizzazione del tronchetto di inversione marcia (oggi è utilizzato quello di Malatesta) ed al collegamento sotterraneo tra le stazioni delle metro A e C.

Aprile 2017

1° Aprile:  Apre per un open day la stazione-museo di San Giovanni. E’ confermato che il tratto La Spezia-San Giovanni entrerà in funzione entro la fine dell’anno.  Nel frattempo i comitati dei residenti protestano perché la viabilità su via La Spezia è aumentata con due corsie per ogni senso di marcia. Le richieste di realizzazione di percorsi ciclo-pedonali nell’area sono state ignorate.

3 Aprile: Nel pozzo di ventilazione 3.2. di piazza Celimontana, di fronte all’Ospedale militare del Celio, a quasi venti metri di profondità, è stato rinvenuto un acquedotto risalente al terzo secolo a.C. La scoperta è stata effettuata a fine 2016 ma è stata resa nota solo all’inizio di aprile

Giugno 2017

rinvenuti due ambienti della media età imperiale contenenti ancora ampie e ben conservate parti del solaio ligneo e del mobilio. Il ritrovamento è avvenuto grazie alla realizzazione del Pozzo Q15, tra via della Ferratella e via dell’Amba Aradam, un’opera per mettere in sicurezza le vicine Mura Aureliane. Le paratie perimetrali in pali di cemento e l’ampiezza del pozzo – 8 metri di diametro e 14 metri in profondità, di cui 10 già scavati – hanno permesso un’indagine a quote altrimenti inaccessibili per un normale scavo archeologico.

Sull’apertura funzionale della stazione San Giovanni Mario Macaluso, dirigente dell’area gestione ed esecuzione degli interventi di autorizzazione e della prevenzione degli incendi di Atac, è stato chiaro in commissione trasporti: “Il nuovo capolinea (provvisorio a San Giovanni) della linea aprirà con più probabilità a gennaio 2018 e non più entro il 2017. Riguardo al collegamento della metro A con la metro C all’altezza della banchina, sempre a San Giovanni, in commissione Trasporti durante l’intervento del dirigente Atac, si è appreso che il nodo sarà oggetto di una consistente ristrutturazione in ambito di nodo di scambio con la metro C con un tempo non minore di 3-4 anni per adeguarla. Questa è una stima mentre ancora non c’è un cronoprogramma ufficiale di Roma Metropolitane che è l’ente responsabile di questo progetto in variante, che sarà realizzato da Metro C spa”.

Quindi, il giorno dell’apertura al pubblico della stazione San Giovanni sarà possibile passare dalla metro A alla C con lo stesso biglietto, ma soltanto risalendo dai binari all’altezza dei tornelli. Per un collegamento sotterraneo più diretto, simile a quello tra la A e la B alla stazione Termini, dovranno invece passare almeno tre anni. Il tempo necessario a portare le due linee sugli stessi standard antincendio e di sicurezza.

Pozzo 3.3 (giardini di via Sannio): sono stati completati i consolidamenti del tampone di partenza delle TBM lato stazione Amba Aradam; è stato eseguito il getto del solettone di fondo lato stazione San Giovanni e pertanto lo stesso solaio risulta terminato; a seguire è stato demolito il solaio-puntone provvisorio sempre lato San Giovanni, e sono attualmente in corso attività di cantierizzazione preparatorie ai consolidamenti da eseguirsi per la realizzazione delle gallerie in allargo dei microtunnel per il tronchetto di inversione di marcia.

Alla quota di fondo pozzo, terminate le attività propedeutiche per il calaggio delle TBM (Tunnel Boring Machine comunemente chiamate talpe) una delle due, la TBM S409, è stata infatti varata il 19 giugno, mentre il calaggio dello scudo della TBM-S410 è avvenuto il 21 giugno.

Pozzo 3.2. (Giardino di Piazza Celimontana): Nel pozzo di ventilazione di piazza Celimontana procede la realizzazione dei diaframmi perimetrali dell’anello interno del pozzo. Secondo la direzione dei lavori questa fase di lavorazione, alquanto invasiva e rumorosa, dovrebbe terminare alla fine di luglio. I pannelli che cerchiano dall’interno il pozzo sono 38. Fino al 14 giugno, ne erano stati gettati 16. Ne restavano allora 22. Siccome se ne gettano 4 alla settimana entro la fine di luglio questi lavori dovrebbero essere terminati.

Luglio 2017

Nell’ambito di un convegno sulla mobilità organizzato da Legambiente il senatore Walter Tocci ha affermato che occorre rivedere il progetto della stazione Fori che andrebbe fatta sotto quella della B per creare un grande foyer con vista Parco dei Fori con cinema, ristoranti, sale convegni. Ed anche sotto la Chiesa Nuova si dovrebbe creare una vasta area archeologica sotterranea per vedere nella risalita i resti del teatro di Pompeo.

Nell’ambito dello stesso convegno il presidente della Commissione capitolina Trasporti parla della necessità del prolungamento della metro C oltre il Colosseo (finora previsto per il 2021) fino ad Ottaviano, ma la sindaca Raggi non ha mai accennato ad andare oltre il Colosseo sia per mancanza di finanziamenti (gli ultimi sono quelli della tratta T3 San Giovanni-Colosseo di 792 milioni) sia per l’assenza di progetti delle stazioni successive a quella di Fori-Colosseo.

da sito roma metropolitane 22 marzo 2017

da sito roma metropolitane 22 marzo 2017

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Dicembre 2017

La Corte dei Conti chiede 221 milioni di euro come risarcimento ad ex amministratori, dirigenti comunali e ministeriali, ai vecchi responsabili di Roma Metropolitane, per l’aumento dei costi e dei tempi di costruzione della Metro C. A questi – come riportato dall’articolo di Repubblica del 15 dicembre 2017 a firma di Giovanna Vitale – con un provvedimento di 325 pagine il pm  contesta una serie di comportamenti illeciti mediante i quali Roma Metropolitane e il contraente generale il Consorzio Metro C formato da Vianini, Astaldi, CCC e Ansaldo “di comune accordo tra loro, inscenando una res litigiosa priva di qualsiasi presupposto o i cui presupposti venivano fittiziamente creati, addivenivano nel corso dell’opera a più accordi finalizzati a modificare le condizioni che avevano determinato l’aggiudicazione dell’appalto”. Questo, secondo il pm ha portato “a modificare gli accordi economici facendo lievitare il costo dell’opera mediante indebiti riconoscimenti al contraente generale, tramite il ricorso a riserve fittizie, pretestuose, infondate e comunque utilizzate impropriamente(1) . Da notare che l’accordo transattivo fu stipulato nel 2013 (2) nonostante le forti resistenze del Comune allora guidato da Ignazio Marino e contro il parere dell’allora assessora al Bilancio Daniela Morgante che mise per iscritto il suo dissenso (3).

Dopo cinque mesi dalla richiesta fatta dal Cipe al Comune di autorizzare la rimodulazione del quadro economico della metro C, necessaria a spostare risorse sulla tratta per il Colosseo e aprire la stazione San Giovanni, con dichiarazione dell’assessora alla Mobilità Linda Meleo si viene a sapere che “l’Amministrazione ha sottoscritto il suo impegno tramite memoria di Giunta (4) approvata il 13 dicembre”. Proprio il 13 dicembre si svolge  il pre-consiglio del Cipe che stila  l’ordine del giorno per la successiva e ultima riunione prima della fine della legislatura. Da questo ordine del giorno  viene espunto il dossier metro C proprio a causa del mancato ok del Campidoglio,  che avrebbe dovuto essere prodotto – secondo il Ministero dei Trasporti – tramite “delibera di consiglio con un piano pluriennale di attuazione e relativa variazione di bilancio”. Sembrerebbe quindi  non bastare una memoria di Giunta (che ha valore di indirizzo) ai fini della richiesta del Cipe,  nonostante che l’assessora Meleo dichiari  di “aver confermato il valore strategico dell’opera e affermato la volontà di procedere alla realizzazione della linea C(5). Ma solo dopo le elezioni politiche, quando si sarà insediato un nuovo Governo e un nuovo Comitato interministeriale, si potrà  prendere atto di una delibera dell’assemblea capitolina con relativo piano pluriennale di attuazione e conseguente variazione di bilancio frutto di una rimodulazione complessiva delle risorse a disposizione.

Gennaio 2018

La sindaca Raggi annuncia che il 4 marzo successivo  sarà inaugurata la stazione San Giovanni. Roma Metropolitane ha trasmesso tutti i documenti alla Commissione sicurezza presso il Ministero dei Trasporti per la verifica tecnico-gestionale della tratta e l’emissione dell’obbligatorio nulla-osta di sicurezza. Contemporaneamente è stata manifestata l’intenzione di chiedere alla Commissione di Collaudo presieduta da Andrea Monorchio la consegna anticipata della tratta. Solo dopo l’arrivo del nulla osta l’Atac potrà avviare il pre-esercizio, attività di monitoraggio i cui tempi tecnici sono almeno di 45 giorni (6)

Febbraio 2018

L’assessora alla Mobilità Linda Meleo, i tecnici di Roma Metropolitane e del Consorzio Metro C, annunciano che all’inizio di marzo le due TMB (Tunnel Boring Machine) calate nel pozzo di via Sannio, subito dopo la stazione di San Giovanni  – dichiarata pronta   per essere inaugurata a breve – cominceranno a scavare verso le successive stazioni della tratta T3 Ipponio-Amba Aradam e Colosseo-Fori Imperiali. Il ritardo di questa partenza delle talpe si ripercuoterà inevitabilmente sui tempi di apertura della delicata Stazione Colosseo-Fori Imperiali che per ora sono fissati al 2022 e non più al 2021. Inoltre c’è un progetto della Soprintendenza per collegare la stazione Ipponio-Amba Aradam, dove è stata ritrovata la caserma di età adrianea, alle Mura Aureliane. Il Soprintendente Francesco Prosperetti ha confermato che “dopo il passaggio delle talpe ci sarà la ricollocazione in situ di tutti i ritrovamenti che stiamo ancora rimuovendo. Il progetto, curato nel dettaglio dall’architetto Paolo Desideri, prevede anche di scavare l’area che separa la stazione dalle Mura Aureliane, coincidente con via della Ferratella, per ricostruire la continuità visiva tra la caserma e le Mura. L’ingresso alla stazione Ipponio-Amba Aradam diventerà una passeggiata nell’antichità.” La stima dei costi per questa parte di progetto è di 3-4 milioni (6) .

12 maggio 2018 La Sindaca Raggi inaugura la Stazione di San Giovanni vedi https://www.romatoday.it/politica/video-inaugurazione-san-giovanni-metro-c.html

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20 ottobre 2018

Gallerie di linea tratta pozzo 3.3 – stazione Amba Aradam/Ipponio                                                                                                   Sono state realizzate entrambe le gallerie della sub-tratta. La TBM S-410 binario dispari è partita il 12 marzo 2018 ed è entrata all’interno della stazione Amba Aradam il 26 giugno 2018, dopo la posa di 268 anelli in cemento armato. La TBM S-409 binario pari è partita l’8 giugno ed è entrata all’interno della stazione Amba Aradam il 3 agosto 2018, dopo la posa di 274 anelli.                                 Al momento entrambe le TBM sono ferme in attesa della realizzazione della soletta di fondo necessaria all’attraversamento a vuoto della stazione.

Pozzo 3.2 (piazza Celimontana)                                                                                                                                                           Terminati lo scavo di ribasso del pozzo fino alla profondità di  44 m da piano campagna e la posa in opera dell’impermeabilizzazione delle fodere da quota -7,00 m slm a quota +1,75 m slm, è in corso la realizzazione del solaio a quota -5,00 m slm.

Pilone dell’Acquedotto Celimontano (via della Navicella)                                                                                                                     Sul pilone, oggetto di specifici interventi di messa in sicurezza, proseguono le sole attività di monitoraggio.

Chiesa di Santo Stefano Rotondo                                                                                                                                                 Continuano gli interventi di protezione e consolidamento degli affreschi dell’ambulacro e del mitreo. Continuano gli interventi di salvaguardia del tamburo della chiesa. Sono terminate, nel frattempo, le opere di consolidamento del muro perimetrale esterno.

Chiesa di Santa Maria in Domnica (Navicella)                                                                                                                                           Sono stati ultimati gli interventi di presidio all’interno e all’esterno della chiesa

Giugno 2019

Sono terminati i consolidamenti del primo tratto della galleria TBM binario dispari lato Amba Aradam preliminari allo scavo di allargo della galleria stessa; successivamente vengono  eseguite le attività di scavo e la posa del rivestimento provvisorio su tutto il tratto di galleria interessato dall’allargo (circa 25 m).

Luglio 2019

Stazione Fori Imperiali: sono terminate le attività di scavo sotto copertura del corpo stazione fino alla quota del solaio atrio, a una profondità di circa 9 m dal piano campagna, e il montaggio dei pilastri metallici di sostegno del solaio di copertura.

Monitoraggio monumenti ed edifici storici: proseguono le attività di monitoraggio dei monumenti ed edifici storici potenzialmente interferiti dai lavori della tratta in esame, tra i quali figurano: Colosseo, Muro del Muñoz, Tempio di Venere e Roma, Chiesa di San Tommaso in Formis, Villa e Villino Rivaldi, Scuola Vittorino da Feltre, Mura Aureliane a Porta Asinaria e Porta Metronia, Pilone dell’Acquedotto Celimontano, Basilica di Massenzio, Acquedotto Celimontano e Cloaca Maxima, Colonnacce del Foro di Nerva.

Agosto-Settembre  2019

Gallerie di linea TBM (tunnel boring machine conosciute comunemente come “talpe”):

La TBM S-410 (binario dispari) ha sottoattraversato la stazione esistente Colosseo Linea B ed è al momento ferma all’interno della scatola della stazione Fori Imperiali per effettuare la necessaria manutenzione prima dello scavo dell’ultimo tratto di galleria. Ad oggi la TBM S-410 (binario dispari) ha effettuato complessivamente 1503 avanzamenti e ha posato, per la tratta Amba Aradam/Ipponio – Fori Imperiali, 1227 anelli.

La TBM S-409 (binario pari) è ripartita l’8 giugno dal pozzo 3.2 (piaza Celimontana) e ad oggi ha effettuato complessivamente 1288 avanzamenti e posato, per la tratta Amba Aradam/Ipponio – Fori Imperiali, 959 anelli.

Ottobre 2019

Lo scavo delle gallerie è stato sospeso al Colosseo perché non c’è via libera per proseguire fino a piazza Venezia. Il tracciato delle gallerie della tratta T3 (San Giovanni-Colosseo) dovrebbe arrivare a piazza Venezia all’altezza del Foro di Traiano per completare il percorso tecnico della tratta T3 ma Il MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) ed il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) debbono approvare il progetto con le relative varianti.

L’eventuale impossibilità di scavare questo mezzo Km  di gallerie dopo la stazione Fori Imperiali comporterebbe l’interramento all’altezza di questa stazione del guscio esterno delle talpe costituito dalla testa fresante e, naturalmente, lo stop al Colosseo della linea C.

21 ottobre 2019 Con delibera n.79 del 18/21 l’Assemblea Capitolina  prende atto che la Società Roma Metropolitane S.r.l. versa nelle condizioni di cui all’art. 2482-ter codice civile e decide di procedere alla messa in liquidazione di Roma Metropolitane S.r.l. scarica AC 79/2019

Così Roma Metropolitane  dal 2019 è in liquidazione controllata, una procedura prevista dalla legge in caso di aziende o società molto indebitate. I giornali locali sono tornati a occuparsi della questione a causa di una lettera mandata al Comune dal responsabile della liquidazione, nella quale ha scritto che dal 31 marzo 2020 Roma Metropolitane «non sarà in grado di onorare gli impegni correnti, divenendo dunque insolvente».

2020

Il 4 giugno 2020 la Giunta Capitolina  approva

La Giunta Capitolina approva la Delibera che autorizza la realizzazione della variante relativa alla prosecuzione delle gallerie della Tratta T3, fino a piazza Venezia ( scarica delibera) dove si stanno eseguendo i sondaggi e le prove tecniche per la realizzazione della futura stazione museo che dovrebbe inglobare i reperti archeologici degli Athenea di Adriano.

Con la variazione del quadro economico  si potrà quindi completare il piccolo tratto di scavo delle “talpe” TBM ferme sotto la via dei Fori Imperiali utilizzando le risorse economiche di circa 10 milioni di euro stanziate dal Ministero e autorizzate dalla delibera CIPE 76/2019.

2021

Nel corso del 2021, riguardo al progetto di liquidazione di “Roma Metropolitane” prospettato nel 2019 (vedi sopra), l’ente comunale torna  sui propri passi approvando i progetti di bilancio per gli anni 2016, 2017 e 2018 (scarica comunicato) e richiedendo all’azienda di predisporre un piano di risanamento economico-industriale, con la possibilità di rivedere assetto e competenze con la società Roma Servizi per la Mobilità

gennaio

I cantieri della metro C attualmente aperti sono cinque e si trovano tutti nei pressi del centro, tra il quartiere san Giovanni e i dintorni del Colosseo (vedi A che punto è al metro Il post 28 1 21). Due di questi sono gli scavi dei pozzi che servivano per trasportare le frese meccaniche (le cosiddette “talpe”) che hanno scavato la galleria, e che serviranno poi per l’impianto di ventilazione della linea. Uno dei pozzi sarà anche il punto d’accesso dei Vigili del Fuoco in caso di emergenze. Entrambi i lavori sono quasi conclusi.

Negli altri due cantieri si stanno costruendo due stazioni, Amba Aradam/Ipponio e Fori Imperiali. Per quanto riguarda la prima, i lavori sono in corso e dovrebbero concludersi entro tre anni e mezzo: il termine per la consegna dell’intera tratta T3 – esclusa la stazione di piazza Venezia – è il 24 ottobre 2024. Su Fori Imperiali, invece, la società costruttrice sta aspettando che Roma Metropolitane approvi una variante che servirebbe a sistemare alcuni reperti trovati durante gli scavi. È atteso anche un intervento della Soprintendenza archeologica.

Infine, i lavori di scavo della galleria fino a piazza Venezia sono sostanzialmente conclusi. Le “talpe” meccaniche, dei grossi macchinari piuttosto complessi da mantenere, sono state smontate. Rimane ancora da decidere il destino della stazione che dovrebbe essere costruita a piazza Venezia. Il progetto di Metro C Spa è stato consegnato da 6 mesi, e Roma Metropolitane l’ha inviato al ministero dei Trasporti lo scorso 15 gennaio.

Aprile Il governo nomina Maurizio Gentile come commissario straordinario della metro C,la terza linea metropolitana della capitale in costruzione dal 2007. La richiesta di commissariare l’opera era arrivata a luglio del 2020 da parte della giunta guidata da Virginia Raggi.

Novembre 2021Il commissario straordinario della metro C Maurizio Gentile rassegna le dimissioni. vedi Roma Today Metro C: si è dimesso il commissario straordinario Maurizio Gentile. Al suo posto Di Giambattista

2022

Marzo 2022

Maria Lucia Conti è il nuovo commissario straordinario del Governo per la realizzazione della linea C della metro e per la realizzazione di quattro nuove linee della rete tranviaria della Capitale: la Tva (Termini-Vaticano-Aurelio), la Verano-Tiburtina, la tranvia sulla Togliatti e la nuova linea Termini-Giardinetti-Tor Vergata. L’atto di nomina del Governo è stato trasmesso alle Camere il 3 marzo scorso ed il parere delle commissioni competenti, che perfezionerà la nomina, è atteso entro il 28 marzo. (vedi Dire 22 3 22 Maria Lucia Conti nuovo commissario Metro C: “Per finirla servono dieci anni e altri soldi”).

Ottobre 2022

“Roma Metropolitane”, la società pubblica del Comune di Roma che si occupa di progettare le infrastrutture della mobilità della Capitale, rischia di chiudere i battenti dal primo novembre, senza poter pagare gli stipendi a 123 dipendenti. Da quanto si apprende questo è quanto comunicato  dal liquidatore, Bruno Sed, al Campidoglio, questione poi resa nota anche ai sindacati. Roma Metropolitane ha infatti comunicato alle Rsa che, considerata la condizione economica già nota in cui versa la società – con le scadenze delle onerose bollette energetiche alle porte – senza l’aiuto del Comune, dal primo novembre, sarà costretta a chiudere, con i dipendenti in cassa integrazione. La partecipata capitolina in liquidazione dovrebbe essere assorbita così, in base alla procedura avviata prima dalla giunta di Virginia Raggi e poi confermata Roberto Gualtieri, in “Roma Servizi per la mobilita”. (Vedi ANSA 18 ottobre 2022 Roma Metropolitane rischia chiusura e 123 dipendenti in cig).

I Dipartimenti “Partecipate” e “Mobilità” del Comune scrivono al sindaco Gualtieri, al Capo di Gabinetto, e a Roma Servizi, per accelerare l’iter con una due diligence e risolvere una volta per tutte la situazione: eventualmente anche avvalendosi “della consulenza di un advisor esterno, di porre in essere tutte le azioni e adottare tutti i provvedimenti volti a verificare il percorso giuridico, amministrativo e aziendale che raggiunga l’obiettivo di ricollocazione delle funzioni svolte da Roma Metropolitane srl in liquidazione in capo a Roma servizi per la Mobilità s.r.l. e completi il progetto di integrazione delle sue realtà aziendali con l’approvazione della delibera del Consiglio Comunale avente per oggetto l’integrazione delle due società”.(Vedi ANSA 18 ottobre 2022 Roma Metropolitane rischia chiusura e 123 dipendenti in cig).

Novembre 2022

il Governo Meloni il 29 novembre raccoglie l’allarme del sindaco Roberto Gualtieri sul destino dell’opera reinserendo 2,2 miliardi di euro nella Legge di Bilancio per il proseguimento della Metro C fino a Farnesina.

Per il completamento della tratta T2 – il pezzo che da piazza Venezia arriva sino a Clodio – la realizzazione della tratta T1 (che comporta l’arrivo sino a Farnesina) e l’adeguamento contrattuale per maggiori costi della tratta T3 ( da San Giovanni a Fori Imperiali), la manovra autorizza una spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025, di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2028 e 2029, di 500 milioni per ciascuno degli anni 2030 e 2031 e di 450 milioni per l’anno 2032.

In totale 2,2 miliardi di euro erogati in 9 anni, che – come riporta il testo bollinato – costituiscono il limite massimo del concorso dello Stato agli oneri derivanti dalla realizzazione delle tratte. (vedi Roma Today 29 novembre 2022 Salvi i fondi per la metro C: il governo Meloni raccoglie l’allarme di Gualtieri)

Dicembre 2022

8 dicembre 2022 L’assessore alla Mobilità   Eugenio Patanè annuncia che  il cronoprogramma  prevede la conclusione dei lavori della stazione Fori Imperiali, che sarà denominata stazione “‘Colosseo’ come l’omonima stazione della Metro B, entro l’inizio del Giubileo” (Vedi sito del Comune Roma 8 dicembre 2022 Metro C, approvato progetto definitivo variante Fori Imperiali)

Il cronoprogramma annunciato in sintesi è il seguente: La stazione di Porta Metronia dovrebbe entrare in funzione a ottobre 2024 e la stazione Colosseo all’inizio del 2025, con piena operatività da febbraio. I cantieri procedono regolarmente. Il Ministero smonterà il cantiere su via dei Fori Imperiali nel 2024, con un primo ripristino dell’area. Quello definitivo sarà invece compito del Campidoglio.

Nel complesso, i lavori della tratta T3 San Giovanni-Colosseo si concluderanno a fine 2024 e la tratta stessa sarà attivata nel primo semestre del 2025. La piena attivazione sarà preceduta da una fase di pre-esercizio e dalle autorizzazioni previste.

Quanto alla stazione Venezia: apertura del cantiere e spostamento dei sottoservizi previsti per il primo semestre 2023. Previsione per l’intera linea: tratta completata, fino alla stazione Farnesina, nel 2032. (vedi abitare a Roma 12 dicembre 2022 Metro C, sopralluogo al cantiere Colosseo)

Il Ministero delle Infrastrutture approva il decreto che rende esigibile il finanziamento di 1,8 miliardi che servirà, tra le altre cose, per completare la tranvia Termini-Vaticano-Aurelio e per proseguire la Metro C con la stazione di Piazza Venezia e la realizzazione della tratta T2, Venezia-Piazzale Clodio.   (Vedi Ansa Lazio 8 dicmebre 2022 Tranvia Termini-Aurelio e Metro C, in arrivo per Roma 1,8 mld)

Fine dicembre 2023 la commissaria straordinaria Maria Lucia Conti firma a l’ordinanza con la quale viene approvato il progetto definitivo e il quadro economico per la realizzazione della tratta da piazza Venezia alla stazione Fori Imperiali-Colosseo (vedi Roma Today 2 gennaio 2023 Metro C, via libera alla tratta piazza Venezia-Colosseo)

Gennaio 2023

Roma Metropolitane (stazione appaltante per conto del Comune) ha dato disposizione al contraente generale Consorzio di Imprese Metro C, visti gli ultimi interventi di finanziamento sopra accennati, di procedere con la progettazione definitiva della tratta T2 (Venezia-Clodio) che prevederà le stazioni Chiesa Nuova, S.Pietro, Ottaviano e Clodio-Mazzini.

Maggio 2023

A partire dal mese di maggio sono in corso lungo l’intera tratta T2 Clodio-Venezia rilievi ed indagini per il completamento del progetto definitivo

22 giugno 2023 Il Sindaco Roberto Gualtieri, l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè e il Commissario Straordinario Linea C, Maria Lucia Conti, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, inaugurano il cantiere per la realizzazione della stazione di piazza Venezia della linea C della metropolitana. E’ stata così ufficialmente avviata la cantierizzazione di prima fase della stazione Venezia con l’inizio delle indagini geognostiche in quest’area già collegata alla stazione Fori-Colosseo da due gallerie scavate dalla TBM (tunnel boring machine, fresa meccanica a piena sezione, comunemente chiamata talpa). Questa stazione, ultima della tratta T3 andrà in esercizio, secondo le attuali previsioni, nel 2033.  Secondo il comunicato sul sito istituzionale la struttura avrà otto livelli interrati e raggiungerà una profondità di 45 metri dal piano stradale.  La stazione “Venezia” sorgerà al centro della piazza tra il Vittoriano, Palazzo Venezia, il Foro di Traiano, il Palazzo delle Assicurazioni Generali e la Chiesa di Santa Maria di Loreto, e una volta raggiunto il primo livello interrato, i viaggiatori potranno accedere direttamente alle aree museali di Palazzo Venezia, ai resti dell’Ateneo di Adriano, al Parco Archeologico dei Fori Imperiali e al Vittoriano. La stazione Venezia si svilupperà su livelli sotterranei che arriveranno a 45 metri dal piano strada, collegati da 27 scale mobili, 6 ascensori e da banchine di 110  metri.

Settembre 2023

Dalla fine dell’estate nell’area di cantiere della metro C di piazza Celimontana-via Annia-via Claudia non si scava più perchè il pozzo di ventilazione è stato completato con i suoi 35 metri di diametro e 35 di profondità. Sono terminati anche gli scavi per il passaggio in profondità delle due gallerie.

Con la cessazione dei lavori del pozzo e delle gallerie sono stati dismessi  gli impianti mastodontici e rumorosi come il ponte gru e la gru. Sono restati gli uffici di direzione e di progettazione, e la mensa operai, per i due cantieri della tratta T3 ancora aperti almeno fino al 2024 – inizio 2025, quelli della stazione Metronia e della stazione Colosseo.

L’area in esame dovrebbe continuare a svolgere la sua funzione logistica presumibilmente fino al 2033 (data ufficialmente annunciata per la conclusione dei lavori di piazza Venezia), a meno che l’intera area logistica di piazza Celimontana non si sposti all’interno dei giardini di Castel Sant’Angelo in seguito alla possibile partenza dei lavori per la realizzazione della tratta T2 da piazza Venezia a Clodio-Mazzini. In questo caso la talpa partirebbe da Clodio e, conseguentemente, l’area logistica troverebbe nei giardini di Castel Sant’Angelo un punto intermedio di ubicazione tra Clodio-Mazzini, le nuove stazioni della tratta T2 (Risorgimento-San Pietro e Chiesa Nuova) e la stazione di Piazza Venezia.

Ottobre 2023

20 ottobre Si apre una nuova fase del cantiere della stazione Venezia della Linea C della metropolitana di Roma. L’annuncio, nella mattinata del 20 ottobre, da parte del Sindaco Roberto Gualtieri alla presenza della stampa, dell’Assessore alla mobilità Eugenio Patanè, della Commissaria Straordinaria della linea C Arch. Maria Lucia Conti, del Committente Roma Metropolitane con la presenza dell’avv. Bruno Sed liquidatore e del Responsabile Unico del Procedimento della linea C ing. Andrea Sciotti e dei dirigenti della società costruttrice Metro C S.c.p.A. Presidente ing. Franco Cristini insieme all’Amministratore Delegato.

(ultimo aggiornamento 22 ottobre 2023)

per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

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(1) Metro C a Roma, 221 milioni di danni. “Paghino gli amministratori …

roma.repubblica.it/cronaca/2017/12/15/news/metro_c  di Giovanna Vitale

(2) 9 settembre 2013 Atto attuativo   Viene raggiunto un accordo tra „Roma Metropolitane S.r.l. e Metro C S.c.p.A.: i rispettivi Consigli di Amministrazione  approvano le intese raggiunte per consentire l’immediata riapertura dei Cantieri. Ridefinito il crono programma degli interventi “in modo da consentire l’apertura al pubblico nell’estate 2014 per la Tratta Pantano-Lodi e nell’inverno 2015 per la Stazione di San Giovanni”

(3) 14 novembre 2013 La Giunta Marino approva una  delibera che  secondo il Corriere della Sera “definisce e chiarisce le competenze del dipartimento mobilità e trasporti sulla convenzione tra Roma Capitale e Roma metropolitane sui lavori della metro C».  le competenze sui pagamenti passano dall’assessore al bilancio Morgante all’assessore ai trasporti Guido Improta   Le divergenze tra i due assessori continuano: secondo un altro articolo del Corriere “anche sulla Metro C, sul rischio paralisi (Improta) e sulla necessità di procedere in modo rigoroso (Morgante)”.  Il 16 aprile 2014 l’assessore Morgante darà poi le dimissioni per divergenze con il sindaco.

(4) Memoria di Giunta n.81 del 13 dicembre 2017 scarica Memoria della Giunta Capitolina n.81 del 13 dicembre 2017

(5) Paralisi Metro C è scontro sull’atto del Campidoglio Il Mit: non basta

roma.repubblica.it/cronaca/2017/12/15/news/metro_c  di Giovanna Vitale

(6) Roma, Raggi taglia nastri “Adesso apriamo San Giovanni il giorno …

http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/01/05/news/roma di Giovanna Vitale

(7) Metro C, partono le talpe ma nuovi ritardi al Colosseo – Repubblica.it

http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/02/15/news/metro_c_di Cecilia Gentile

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Cantieri Metro C: il massacro degli alberi a San GiovanniLe immagini non hanno bisogno di commenti, ma ci si può chiedere se i cantieri non potevano essere collocati in aree non alberate, come i campetti di calcio della Romulea,…

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Cantiere Metro C a San Giovanni: perché tagliare alberi che potevano essere trapiantati?Pochi minuti fa in Via Sannio sono entrati gli  operai  nonostante il presidio  dei cittadini e  hanno ricominciato a  tagliare gli alberi Roma, 19 settembre 2013. Ai comitati e alle…

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Metro C

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Salviamo la Valle del Colosseo dalla METRO C!2 maggio 2013. Italia Nostra:  La Corte dei Conti apre un’inchiesta sui cantieri della Metro C al Colosseo In seguito alla conferenza stampa del 12 aprile scorso, il dott. Angelo…