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L’Italia non si taglia – striscia

A PARTIRE DAL 30 MAGGIO tutti i giorni feriali

dalle 19.30 alle 19.45

E’ ancora troppo poco conosciuta  l’Autonomia regionale differenziata, eppure è  destinata a cambiare per sempre il destino del nostro Paese e dei suoi abitanti.

Carteinregola  a partire dal 30 maggio realizzerà, in collaborazione con Articolo 21, una striscia quotidiana di 15’, dalle 19.30 alle 19.45 dei giorni feriali, in diretta Facebook e Youtube e successivamente diffusa con video e podcast.  

Ogni sera incontreremo una voce autorevole, della politica o della  società civile, per parlare dei rischi, delle posizioni e degli impegni per creare un fronte non solo “virtuale” che, pur nelle varie articolazioni e provenienze, faccia sentire la sua voce in  difesa dei diritti delle cittadine e dei cittadini, del patrimonio e dell’identità comune.

Roma, 26 maggio 2023Il  disegno di legge Calderoli, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”,  è approdato alla Commissione Affari Costituzionali del Senato e procede speditamente nel suo percorso. Un percorso che parte da lontano, dalla riforma del Titolo V della Costituzione del 2001,  ma che con l’attuale Governo rischia di concludersi in pochi mesi, portando a compimento quello che è forse il più grave e irreversibile attacco alla nostra Costituzione, ai suoi valori di uguaglianza e solidarietà e all’unità della Repubblica.

Da tempo sappiamo che il regionalismo differenziato, che secondo il ministro Calderoli dovrebbe valorizzare le peculiarità dei territori, è in realtà un micidiale strumento di divisione e di disuguaglianza. E non si tratta solo della ingiusta ridistribuzione delle risorse e delle inevitabili differenze nei servizi – anche con i famosi LEP Livelli Essenziali delle Prestazioni, che per l’appunto non garantiscono prestazioni omogenee già dalla definizione anche se fossero introdotti – ma della distruzione dell’identità comune, così faticosamente raggiunta da una nazione di soli centocinquant’anni, che ha saputo riconoscersi e affrancarsi grazie alla sua straordinaria Costituzione.

Se l’autonomia diventerà realtà, non renderà solo incolmabile la distanza tra il ricco nord e il povero sud, ma consegnerà ciò che il nostro Paese ha di più prezioso – l’ambiente, i beni culturali, la scuola, la cura delle persone – alle maggioranze politiche regionali del momento, che potranno piegarle a ideologie e convenienze, deciderne privatizzazioni, usarne il potere per estrarre consenso. Non ci vuole molta immaginazione: basta guardare, dietro al velo squarciato dalla pandemia, come è stata ridotta la sanità anche nelle ricche regioni del nord.

E si tratterà  di una scelta irreversibile: una volta smontato lo Stato, divise le competenze, attribuiti gli edifici, avviate le assunzioni del personale, non si potrà più tornare indietro. L’Italia sarà definitivamente divisa in tante piccolere pubbliche con leggi e regole diverse, guidate da potentati che su unaenormità di materie potranno decidere i destini dei territori, dei lavoratori, delle persone, senza alcun ente sovraordinato come contrappeso e garante del destino comune.

E i  cittadini si accorgeranno delle conseguenze solo dopo il punto di non ritorno dell’approvazione.

Per questo è urgente portare il tema al centro del dibattito pubblico, mobilitando tutte le persone e le forze politiche e sociali  in una incessante campagna di informazione.

> Vai ai Podcast (in costruzione)

I primi appuntamenti

Martedì 30 maggio Marina Boscaino, portavoce nazionale Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti: Autonomia differenziata, perchè NO

Mercoledì 31 maggio Gaetano Azzariti, professore ordinario di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza Roma: Autonomia Differenziata e Costituzione

Giovedì 1 giugno Beppe Giulietti portavoce di Articolo 21 Autonomia differenziata e media

Dal 5 giugno Marta Bonafoni coordinatrice della segreteria Partito
Democratico
per  terzo settore e associazionismo, Francesco Silvestri capogruppo Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, Isaia Sales  docente di Storia delle mafie all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Francesco Pallante costituzionalista, Maurizio De Giovanni scrittore, Domenico De Masi professore di sociologia del lavoro Università La sapienza Roma,  Maura Cossutta Casa Internazionale delle donne di Roma, Francesca Danese Portavoce  Forum Terzo Settore Lazio, Marco Esposito  giornalista il Mattino, Tomaso Montanari  Storico dell’Arte, Rettore dell’Università per stranieri di Siena,  Lidia Borzì Presidente ACLI di roma e  molte altre e altri (in calce)

CALENDARIO

martedì 30 maggio Marina Boscaino, portavoce nazionale Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti: Autonomia differenziata, perchè NO

mercoledì 31 maggio Gaetano Azzariti, professore ordinario di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza Roma: Autonomia Differenziata e Costituzione

giovedì 1 giugno Beppe Giulietti portavoce di Articolo 21 Autonomia differenziata e media

venerdì 2 giugno – FESTA

lunedì 5 giugno Marta Bonafonicoordinatrice della segreteria Partito Democratico per  terzo settore e associazionismo

martedì 6 giugno Isaia Sales  docente di Storia delle mafie all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli,  editorialista del Mattino di Napoli Autonomia differenziata  e la lotta alla criminalità organizzata

mercoledì 7 giugno Francesco Silvestri capogruppo Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati

giovedì 8 giugno Francesco Pallante Professore ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Torino Autonomia differenziata e Costituzione

venerdì 9 giugno Maurizio De Giovanni scrittore La cultura e l’autonomia differenziata

in seguito (in ordine alfabetico):

Piero Bevilacqua storico, scrittore e saggista

Tiziana Biolghini consigliera capitolina, prima firmataria della mozione con cui Roma Capitale chiede di fermare l’Autonomia differenziata approvata dall’Assemblea Capitolina

Marta Bonafoni coordinatrice della segreteria PD per  terzo settore e associazionismo

Lidia Borzì Presidente ACLI Roma

Paolo Ciani Deputato e segretario di  Demos Democrazia Solidale

Danilo Chirico Associazione Dasud

Michele Conia Sindaco di Cinquefrondi, consigliere metropolitano di Reggio Calabria

Maura Cossutta Casa Internazionale delle donne Roma

Francesca Danese Portavoce  Forum Terzo Settore Lazio

Roberto De Marco geologo, già direttore del Servizio sismico nazionale

Giuseppe  De Marzo Libera-Rete dei numeri pari

Domenico De Masi Prof. di sociologia del lavoro Università La sapienza Roma

Marco Esposito  giornalista il Mattino

Anna Falcone avvocata e attivista

Stefano Fassina Polo progressista

Paolo Liberati Professore ordinario di Scienza delle Finanze Università Roma Tre

Tomaso Montanari  Storico dell’Arte, Rettore dell’Università per stranieri di Siena.

Maria Grazia Pistorino Segretaria nazionale FLC CGIL 

Giuseppe Salmè, ex presidente di sezione della Corte di Cassazione

Francesco Silvestri capogruppo M5S alla Camera dei Deputati

Pietro Spirito, già Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centrale, oggi Professore di Management delle infrastrutture Universitas Mercatorum Roma

Emilio Ricci Vicepresidente nazionale dell’ANPI

Carlo Testini Presidenza ARCI nazionale

Edoardo Turi medico, Direttore di Distretto ASL – Medicina democratica – Forum per il Diritto alla salute

(elenco in aggiornamento)

22 maggio 2023 (ultimo aggiornamento 26 maggio 2023)

per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com