L’autonomia regionale differenziata prosegue il suo iter: il Disegno di legge Calderoli sta bruciando le tappe e nel giro di pochi mesi potrebbe cambiare i connotati del Paese. Anche se finalmente i media hanno cominciato ad occuparsene, la stragrande maggioranza degli italiani non è a conoscenza del progetto e si accorgerà delle conseguenze solo dopo il punto di non ritorno dell’approvazione: così regioni ricche del nord potranno trattenere gran parte del proprio gettito fiscale per spenderlo nei propri territori, e soprattutto potranno acquisire le competenze (legiferare, avere le strutture e il personale ecc) di 3 materie finora esclusiva dello Stato – tra le quali la tutela dei beni culturali, dell’ambiente e dell’ecosistema – e di tutte le materie fino a oggi concorrenti Stato – Regioni, come la tutela della salute; Istruzione; Tutela del lavoro; Rapporti internazionali e con l’Unione europea e molto altro. Un provvedimento che confligge con il patto di solidarietà della nostra Costituzione e che accrescerà ulteriormente le disuguaglianze. E tutto questo senza nessun dibattito pubblico, che sarebbe il minimo indispensabile di fronte a scelte così impattanti, ma senza neanche il coinvolgimento del Parlamento, che sarà chiamato a dare un parere e a votare il provvedimento senza possibilità di emendarlo. E deve essere chiaro che l’autonomia differenziata non sarà solo un piccolo ulteriore scivolamento di un sistema già profondamente disuguale, sarà l’inizio di una valanga che spingerà le classi politiche e dirigenti di ogni pezzo grande o piccolo di Italia a cercare di arraffare qualcosa per il proprio elettorato e per i propri interessi, distruggendo quel patto nazionale che fino a oggi era chiamato a rispondere alle disuguaglianze sociali, a vigilare sul nostro patrimonio collettivo – i beni culturali e l’ambiente – a garantire i diritti dei cittadini, gli stessi, per tutti. (AMBM)
Il video del webinar: L’ Italia non si taglia, Autonomia differenziata e autostrade, porti e trasporti con Dario Balotta ,Gregorio De Falco, Anna Donati, Pietro Spirito del 27 marzo 2023 (> Vai alla presentazione)
Il video del webinar: L’ Italia non si taglia – 162 anniversario dell’unità nazionale, la storia della Repubblica comincia dal Risorgimento Racconto a due voci di Piero Bevilacqua storico e Giancarlo De Cataldo scrittore (> vai alla presentazione)
Il video del webinar: L’Italia non si taglia, aspetti economici dell’ Autonomia regionale differenziata – l’intervento racconto di Paolo Liberati Professore ordinario di Scienza delle Finanze dell’Università Roma Tre, introduce Marina Boscaino Tavolo NO AD 16 febbraio 2022 (> Vai alla presentazione)
Il video del webinar: L’Italia non si taglia: Autonomia regionale differenziata e Costituzione italiana L’intervento/racconto del costituzionalista Gaetano Azzariti, introduce Marina Boscaino Tavolo NO AD 16 febbraio 2022 (> Vai alla presentazione)
Il video del webinar: L’Italia non si taglia: cosa succede alla tutela dei Beni culturali e del paesaggio 11 maggio 2022 (> Vai alla presentazione)
22 febbraio 2022 L’Italia non si taglia- Autonomia Differenziata: cosa succede alla sanità a cura di Carteinregola e ANPI San Lorenzo ( > vai alla presentazione)
25 ottobre 2021 Autonomia regionale differenziata, la fine dell’uguaglianza e della solidarietà nazionale? partecipano Gianfranco Viesti (autore del libro Verso la secessione dei ricchi – Autonomie Regionali e Unità Nazionale), Vincenzo Smaldore di openpolis (autore delle inchieste Il calcolo disuguale) Giancarlo Storto (curatore del libro Territorio senza governo – tra Stato e regioni: a 50 anni dall’istituzione delle regioni), Anna Falcone, avvocata e attivista, sen. Gregorio De Falco (Gruppo misto), Marina Boscaino portavoce nazionale Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti.
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com