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Laura Baldassarre Assessora alla persona, alla scuola e alla comunità solidale

Laura Baldassarre

 

Laura BaldassarreAssessorato alla Persona, Scuola e Comunità solidale

-Politiche per i diritti civili, lotta alle discriminazioni e inclusione;
-Politiche educative e scolastiche;
-Politiche sociali e servizi alla persona;
-Politiche per la promozione della salute;
-Politiche sulla disabilità;
-Politiche per gli anziani;
-Politiche per i bambini/e e gli adolescenti;
-Politiche per le famiglie;
-Politiche per il Terzo Settore e il volontariato, economia sociale e la sussidiarietà;
-Politiche per l’immigrazione, per l’accoglienza e l’inclusione sociale dei migranti e dei minori stranieri non accompagnati;
-Politiche sulle violenze: prevenzione, contrasto e recupero;
-Definizione e verifica degli indirizzi gestionali dell’Azienda speciale Farmacap e dell’Agenzia capitolina sulle tossicodipendenze e della Fondazione Roma Solidale.

(dal sito di Roma Capitale) Lavora dal 1992 all’UNICEF Italia, è stata Responsabile dell’advocacy istituzionale.

Esperta sui diritti umani, in particolare dell’infanzia e dell’adolescenza, ha contribuito all’adozione di norme e politiche, promuovendone l’attuazione e il monitoraggio.  Ha partecipato ai lavori di Organismi internazionali ed europei, come il Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e il Consiglio d’Europa.

È stata Coordinatrice dell’Area Diritti dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza.

Ha partecipato a tavoli di lavoro istituzionali (come l’Osservatorio Nazionale Infanzia e il Comitato Interministeriale sui diritti umani).

Ha promosso attività di coordinamento e collaborazione con il mondo associativo.

E’ stata attivista sui temi del consumo critico, dei diritti umani, dell’incontro tra culture, iniziando con un’attività di volontariato in ambito sociale trenta anni fa, a Roma.

Sede: Viale Manzoni, 16 – Via Capitan Bavastro, 94

Contatti:

Le risposte alle domande di Carteinregola (Raggi X luglio 2017)

ASSESSORE ALLA PERSONA, SCUOLA E COMUNITÀ SOLIDALE LAURA BALDASSARRE

  1. Le cose più importanti che ha fatto finora

Il nostro metodo di lavoro è stato improntato alla programmazione, per superare l’approccio emergenziale del passato. E’ questa la chiave di volta per omogeneizzare l’erogazione di livelli essenziali e servizi, eliminando le differenze tra i diversi territori della città.

Abbiamo approvato il Piano per il superamento dei campi rom per rimuovere del tutto l’approccio adottato sino a oggi per gli insediamenti, mettendo fine alla logica assistenzialista: in questo modo sarà possibile applicare a tutti i cittadini stessi diritti e stessi doveri. Le azioni e gli interventi contenuti nel Piano, saranno avviati, da subito, nei due campi denominati “La Barbuta” (n. 656 persone organizzate in circa 100 nuclei familiari) e “La Monachina” (n. 115 persone organizzate in circa 30 nuclei familiari) mediante l’utilizzo di fondi europei (3,8 milioni), a questo si è aggiunto il “Camping River”.

Firmato un Protocollo con la Prefettura per l’impiego dei richiedenti asilo in attività di volontariato e sottoscritto un Protocollo con il Tribunale Ordinario di Roma per i lavori di pubblica utilità e la messa alla prova dei detenuti, offrendo 550 posti. Grazie al recupero di 700 mila euro di fondi del Giubileo, abbiamo pubblicato il Bando del Volontariato rivolto alle microrealtà impegnate sui territori e mai valorizzate dalle Amministrazioni precedenti.

Con l’obiettivo di contrastare la povertà e le difficoltà delle famiglie, è stata organizzata con i Municipi la raccolta per la richiesta del Sostegno all’Inclusione attiva (SIA), avviata la mappatura di tutte le risorse erogate alle famiglie per fare ordine e stabilire dei criteri comuni, abbiamo partecipato al bando del Ministero delle Politiche Sociali per il PON Inclusione-SIA, presentando il progetto entro il 31 dicembre 2016, senza chiedere deroghe come altri Comuni, accedendo ad un finanziamento di circa 7 milioni di euro per il rafforzamento della rete dei servizi.

Sono stati aumentati gli stanziamenti per il Piano Freddo di 250mila euro utilizzando fondi derivanti da un bene confiscato alla mafia, aumentando così i posti per i senza dimora e creando una rete stabile con le tante associazioni di volontariato attive sui nostri territori, in modo da promuovere una sinergia e non disperdere gli interventi. Per queste fragilità abbiamo partecipato al bando del Ministero del lavoro e delle politiche sociali PON-Inclusione FEAD. Approvata la delibera sulle “Residenze Fittizie” per porre ordine sul tema e restituire al Comune la propria competenza in materia.

Lanciato il Piano Caldo 2017 che garantisce un notevole incremento quantitativo e un forte miglioramento qualitativo in termini di accoglienza. L’offerta di posti a disposizione giornalieri è aumentata rispetto all’anno precedente: dai 243 nel 2016 ai 345 del 2017 (+ 42%). Attenzione particolare agli anziani e ai senza fissa dimora con articolata campagna di comunicazione.

Avviato il processo di “progettazione universale” in favore delle persone con disabilità come l’ONU ci richiede. Attraverso questo iter, tutte le strutture amministrative di Roma Capitale dovranno ripensare i propri servizi rendendoli accessibili, saranno riformate le consulte municipali e quella cittadina, e verrà inserita la figura del disability manager.

Stabilizzate 611 insegnanti e 485 educatori precari e garantita la formazione per 6600 persone. Anticipando e semplificando le modalità di iscrizione alle scuole d’infanzia e agli asili nido, è stata avviata una capillare analisi delle singole situazioni dei nidi in convenzione concessione, operando contemporaneamente per riforma del sistema dei nidi capitolini valorizzando le strutture pubbliche e avviando una programmazione anche in questo ambito.

Abbiamo realizzato un percorso di ascolto di tutti i soggetti, dalle famiglie ai lavoratori, per fornire le linee di indirizzo per il bando per la ristorazione scolastica che, a partire dai prodotti di qualità, ai controlli, alla clausola sociale per la tutela dei diritti dei lavoratori qualifichi il servizio come educazione alimentare.

Inaugurato il nuovo Help Center all’interno del Polo Sociale Roma Termini. La struttura si rivolge a persone in condizioni di marginalità estrema, adulte italiane straniere e apolidi, residenti e non residenti, anche temporaneamente presenti sul territorio e in grave difficoltà a causa di problematiche psicosociali e a rischio di emarginazione o cronicizzazione della propria condizione di bisogno.

Abbiamo lanciato i “Sabati in Campidoglio”, occasioni permanenti di informazione e formazione per insegnanti, famiglie e ragazzi che, da una parte più discorsiva ad esempi pratici promuovano la creazione di una comunità educante.  E’ stato, infine firmato un protocollo d’intesa con Confcommercio (ALI e Assocart) e Confesercenti (Sil) per garantire la fornitura gratuita dei libri di testo, tramite cedole librarie digitali, agli alunni residenti nel territorio di Roma e frequentanti le scuole primarie (statali e paritarie) per l’anno scolastico 2017-18.

  1. Le cose più importanti che sta per fare o sta facendo

Per la prima volta, dopo 13 anni, stiamo scrivendo il Piano Sociale Cittadino. Per questo abbiamo incontrato 300 tra associazioni piccole e grandi, singoli cittadini; il coinvolgimento di 2.000 cittadini nell’ambito della campagna d’ascolto #RomaAscoltaRoma, fase iniziale della stesura del Piano, patrocinato  e co-organizzato 100 tra progetti ed eventi, l’attivazione di collaborazioni con tutti i livelli istituzionali: dai Ministeri competenti alle Autorità giudiziarie, dalla Regione alle Università, dalle Organizzazioni Sindacali agli Ordini professionali.

Stiamo rafforzando il percorso per la definitiva chiusura dei CAAT, avviando contestualmente la scrittura per un Piano per l’emergenza abitativa che consentirà di dare risposta ai singoli e alle famiglie in condizioni di fragilità senza dividere i nuclei familiari, e stanziamento fondi adeguati.

  1. Le gatte da pelare ereditate di cui si sta occupando

Abbiamo ereditato l’assoluta mancanza di programmazione, in un quadro caratterizzato dall’improvvisazione e da logiche puramente emergenziali. Tanti progetti sperimentali senza unitarietà e una mancanza della cultura della valutazione e del monitoraggio. Abbiamo messo in moto percorsi di monitoraggio e azione volti a rimuovere gli sprechi e la sacche di inefficienza, che si annidavano in gangli vitali dell’apparato amministrativo.

  1. Le cose che vorrebbe fare (sogni nel cassetto)

Riuscire a garantire la nascita di una comunità solidale che metta al centro la persona e la tutela dei diritti, con uno sguardo particolarmente attento alle fragilità. Un obiettivo da perseguire e concretizzare anche tramite processi di contaminazione, che diffondano gradualmente una nuova cultura del sociale, della sua dignità e del suo “ancoraggio” ai diritti, in termini di mentalità e di operatività a partire dai territori. L’obiettivo trasversale ad ogni nostra azione è la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi.

  1. Gli ostacoli contro cui deve combattere

Un apparato burocratico mastodontico ed elefantiaco, che spesso rallenta le procedure e ne mette a rischio l’incisività. L’interlocuzione con associazioni e le realtà del territorio non era improntato alla concretezza: stiamo invertendo la rotta e stiamo rendendo, finalmente, il confronto assiduo ed effettivamente produttivo con l’obiettivo di costruire una comunità soldale a 360 gradi, tramite un rafforzamento delle politiche sociali ed educative. Bisogna assolutamente aggredire il fenomeno dell’esternalizzazione dei servizi, il precariato e la mancanza di una formazione permanente. E infine bisogna lavorare sempre di più per integrare la scuola e il sociale.

 

Le 5 risposte a Carteinregola 5 luglio 2017

  1. Le cose più importanti che ha fatto finora

Il nostro metodo di lavoro è stato improntato alla programmazione, per superare l’approccio emergenziale del passato. E’ questa la chiave di volta per omogeneizzare l’erogazione di livelli essenziali e servizi, eliminando le differenze tra i diversi territori della città.

Abbiamo approvato il Piano per il superamento dei campi rom per rimuovere del tutto l’approccio adottato sino a oggi per gli insediamenti, mettendo fine alla logica assistenzialista: in questo modo sarà possibile applicare a tutti i cittadini stessi diritti e stessi doveri. Le azioni e gli interventi contenuti nel Piano, saranno avviati, da subito, nei due campi denominati “La Barbuta” (n. 656 persone organizzate in circa 100 nuclei familiari) e “La Monachina” (n. 115 persone organizzate in circa 30 nuclei familiari) mediante l’utilizzo di fondi europei (3,8 milioni), a questo si è aggiunto il “Camping River”.

Firmato un Protocollo con la Prefettura per l’impiego dei richiedenti asilo in attività di volontariato e sottoscritto un Protocollo con il Tribunale Ordinario di Roma per i lavori di pubblica utilità e la messa alla prova dei detenuti, offrendo 550 posti. Grazie al recupero di 700 mila euro di fondi del Giubileo, abbiamo pubblicato il Bando del Volontariato rivolto alle microrealtà impegnate sui territori e mai valorizzate dalle Amministrazioni precedenti.

Con l’obiettivo di contrastare la povertà e le difficoltà delle famiglie, è stata organizzata con i Municipi la raccolta per la richiesta del Sostegno all’Inclusione attiva (SIA), avviata la mappatura di tutte le risorse erogate alle famiglie per fare ordine e stabilire dei criteri comuni, abbiamo partecipato al bando del Ministero delle Politiche Sociali per il PON Inclusione-SIA, presentando il progetto entro il 31 dicembre 2016, senza chiedere deroghe come altri Comuni, accedendo ad un finanziamento di circa 7 milioni di euro per il rafforzamento della rete dei servizi.

Sono stati aumentati gli stanziamenti per il Piano Freddo di 250mila euro utilizzando fondi derivanti da un bene confiscato alla mafia, aumentando così i posti per i senza dimora e creando una rete stabile con le tante associazioni di volontariato attive sui nostri territori, in modo da promuovere una sinergia e non disperdere gli interventi. Per queste fragilità abbiamo partecipato al bando del Ministero del lavoro e delle politiche sociali PON-Inclusione FEAD. Approvata la delibera sulle “Residenze Fittizie” per porre ordine sul tema e restituire al Comune la propria competenza in materia.

Lanciato il Piano Caldo 2017 che garantisce un notevole incremento quantitativo e un forte miglioramento qualitativo in termini di accoglienza. L’offerta di posti a disposizione giornalieri è aumentata rispetto all’anno precedente: dai 243 nel 2016 ai 345 del 2017 (+ 42%). Attenzione particolare agli anziani e ai senza fissa dimora con articolata campagna di comunicazione.

Avviato il processo di “progettazione universale” in favore delle persone con disabilità come l’ONU ci richiede. Attraverso questo iter, tutte le strutture amministrative di Roma Capitale dovranno ripensare i propri servizi rendendoli accessibili, saranno riformate le consulte municipali e quella cittadina, e verrà inserita la figura del disability manager.

Stabilizzate 611 insegnanti e 485 educatori precari e garantita la formazione per 6600 persone. Anticipando e semplificando le modalità di iscrizione alle scuole d’infanzia e agli asili nido, è stata avviata una capillare analisi delle singole situazioni dei nidi in convenzione concessione, operando contemporaneamente per riforma del sistema dei nidi capitolini valorizzando le strutture pubbliche e avviando una programmazione anche in questo ambito.

Abbiamo realizzato un percorso di ascolto di tutti i soggetti, dalle famiglie ai lavoratori, per fornire le linee di indirizzo per il bando per la ristorazione scolastica che, a partire dai prodotti di qualità, ai controlli, alla clausola sociale per la tutela dei diritti dei lavoratori qualifichi il servizio come educazione alimentare.

Inaugurato il nuovo Help Center all’interno del Polo Sociale Roma Termini. La struttura si rivolge a persone in condizioni di marginalità estrema, adulte italiane straniere e apolidi, residenti e non residenti, anche temporaneamente presenti sul territorio e in grave difficoltà a causa di problematiche psicosociali e a rischio di emarginazione o cronicizzazione della propria condizione di bisogno.

Abbiamo lanciato i “Sabati in Campidoglio”, occasioni permanenti di informazione e formazione per insegnanti, famiglie e ragazzi che, da una parte più discorsiva ad esempi pratici promuovano la creazione di una comunità educante.  E’ stato, infine firmato un protocollo d’intesa con Confcommercio (ALI e Assocart) e Confesercenti (Sil) per garantire la fornitura gratuita dei libri di testo, tramite cedole librarie digitali, agli alunni residenti nel territorio di Roma e frequentanti le scuole primarie (statali e paritarie) per l’anno scolastico 2017-18.

  1. Le cose più importanti che sta per fare o sta facendo

Per la prima volta, dopo 13 anni, stiamo scrivendo il Piano Sociale Cittadino. Per questo abbiamo incontrato 300 tra associazioni piccole e grandi, singoli cittadini; il coinvolgimento di 2.000 cittadini nell’ambito della campagna d’ascolto #RomaAscoltaRoma, fase iniziale della stesura del Piano, patrocinato  e co-organizzato 100 tra progetti ed eventi, l’attivazione di collaborazioni con tutti i livelli istituzionali: dai Ministeri competenti alle Autorità giudiziarie, dalla Regione alle Università, dalle Organizzazioni Sindacali agli Ordini professionali.

Stiamo rafforzando il percorso per la definitiva chiusura dei CAAT, avviando contestualmente la scrittura per un Piano per l’emergenza abitativa che consentirà di dare risposta ai singoli e alle famiglie in condizioni di fragilità senza dividere i nuclei familiari, e stanziamento fondi adeguati.

  1. Le gatte da pelare ereditate di cui si sta occupando

Abbiamo ereditato l’assoluta mancanza di programmazione, in un quadro caratterizzato dall’improvvisazione e da logiche puramente emergenziali. Tanti progetti sperimentali senza unitarietà e una mancanza della cultura della valutazione e del monitoraggio. Abbiamo messo in moto percorsi di monitoraggio e azione volti a rimuovere gli sprechi e la sacche di inefficienza, che si annidavano in gangli vitali dell’apparato amministrativo.

  1. Le cose che vorrebbe fare (sogni nel cassetto)

Riuscire a garantire la nascita di una comunità solidale che metta al centro la persona e la tutela dei diritti, con uno sguardo particolarmente attento alle fragilità. Un obiettivo da perseguire e concretizzare anche tramite processi di contaminazione, che diffondano gradualmente una nuova cultura del sociale, della sua dignità e del suo “ancoraggio” ai diritti, in termini di mentalità e di operatività a partire dai territori. L’obiettivo trasversale ad ogni nostra azione è la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi.

  1. Gli ostacoli contro cui deve combattere

Un apparato burocratico mastodontico ed elefantiaco, che spesso rallenta le procedure e ne mette a rischio l’incisività. L’interlocuzione con associazioni e le realtà del territorio non era improntato alla concretezza: stiamo invertendo la rotta e stiamo rendendo, finalmente, il confronto assiduo ed effettivamente produttivo con l’obiettivo di costruire una comunità soldale a 360 gradi, tramite un rafforzamento delle politiche sociali ed educative. Bisogna assolutamente aggredire il fenomeno dell’esternalizzazione dei servizi, il precariato e la mancanza di una formazione permanente. E infine bisogna lavorare sempre di più per integrare la scuola e il sociale.