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Ampliamenti e nuove Occupazioni Suolo Pubblico per bar e ristoranti: il Coordinamento Residenti Città storica chiede un osservatorio

Immagine di repertorio (Foto AMBM)

di Paolo Gelsomini

Una recente memoria della Giunta capitolina amplia ulteriormente le possibilità per gli esercenti dei locali di somministrazione di occupare spazio pubblico con i dehors. Un provvedimento che va giustamente incontro alle esigenze dei commercianti in tempi di emergenza Covid, ma che potrebbe aggravare il rischio dell’ “occupazione fai da te”, in spregio alle più elementari regole del Codice della Strada, alla disciplina esistente del traffico e alla tutela dei luoghi dell’area Unesco, favorito dalla mancanza di controlli. Il Coordinamento Residenti Città Storica (CRCS) ha chiesto la convocazione urgente delle Commissioni Commercio e Mobilità in seduta congiunta, che si è svolta il 7 maggio scorso, per avanzare la proposta di costituire subito un osservatorio-monitoraggio rione per rione per verificare tutti i casi di abusivismo di occupazioni suolo pubblico rispetto alle già larghe concessioni di ampliamento di spazi per pedane, tavoli e sedie.

Grande movimento sotto il cielo di Roma sul fronte occupazioni suolo pubblico (OSP) di pedane, tavoli e sedie di bar e ristoranti in questa fase di sostegno al rilancio delle attività economiche penalizzate dai provvedimenti limitativi antiCovid.

La delibera AC n.81/2020 “Disciplina transitoria di sostegno alle imprese in applicazione dell’art. 181 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34(1) prevede in via eccezionale, e per un tempo limitato, che i titolari di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, comprese le librerie in cui la vendita di libri è prevalente, possono effettuare l’ampliamento del 50% della superficie di Occupazione di Suolo Pubblico (OSP) già autorizzata o, laddove non fossero già in possesso di una concessione OSP, una nuova occupazione di suolo pubblico per una superficie massima del 50% dell’area del locale.

Questo all’interno delL’ area del centro storico “sito Unesco”,  mentre nel resto della città  gli ampliamenti di OSP nelle situazioni descritte diventano del 70%. Ma non tutti i locali di somministrazione possono usufruire nella stessa misura di questi ampliamenti previsti dalla delibera 81/2020.  Infatti, le categorie degli esercenti delle attività di somministrazione si dividono in due tronconi: quelle che hanno locali con uno spazio fisico per utilizzare le OSP previste per l’ampliamento sul marciapiede o sulla strada antistanti al locale, e quelle che questo spazio non lo hanno, trovandosi all’interno di stretti vicoli con passaggio auto o su strade di viabilità principale dove non è possibile posizionare le OSP sulle aree di parcheggio sotto il ciglio di marciapiedi a loro volta insufficienti ad accogliere gli ampliamenti previsti.

Si è resa quindi necessaria una nuova azione, fortemente voluta dall’assessore alle Attività Produttive Andrea Coia e dai rappresentanti di categoria, finalizzata a sanare questa oggettiva diseguaglianza.

E’ stata approvata così una memoria di Giunta capitolina (2) che dà nuovi indirizzi per l’ampliamento di stutture esterne a bar e ristoranti fino al 31 dicembre 2021, anche per tutti gli operatori che hanno spazi esterni insufficienti per le attività di somministrazione.

Questi ampliamenti saranno limitati nello spazio e nel genere di suppellettili compatibili con l’OSP, ma ancora non appare chiaro come questi nuovi ingombri in aree limitate potranno convivere con il Codice della Strada, con la disciplina esistente del traffico e con le caratteristiche dei luoghi dell’area Unesco.

Si parla della pedonalizzazione temporanea di vie o addirittura di senso unico alternato in strade a due corsie laddove appare problematica un’interruzione completa di transito veicolare, sia pure temporanea.

Il pericolo di nuovi abusivismi e l’iniziativa del Coordinamento Residenti Città Storica: un osservatorio per controllare che non si vada oltre le regole emergenziali

Mentre l’Amministrazione comunale cerca di dare ordine a tutte queste esienze, si assiste al fenomeno delle “OSP fai da te”, fenomeno più evidente nel Centro Storico per le dimensioni ristrette degli spazi, ma che è presente anche nelle zone semiperiferiche e periferiche. Così, come denunciano i cittadini, un po’ dappertutto sorgono pedane, sedie, “tavolini selvaggi” buttati qua e là in spregio alla stessa delibera emergenziale. Con l’arrivo del nuovo provvedimento che andrà a beneficio anche dei locali che finora non hanno potuto mettere dehors, è prevedibile un aumento dell’attuale anarchia, favorita anche dall’insufficienza di controlli.

Proprio per questo il Coordinamento Residenti Città Storica, aderente a Carteinregola, aveva chiesto la convocazione urgente delle Commissioni Commercio e Mobilità in seduta congiunta, per essere ascoltati e per contribuire a stabilire insieme al Comune e alle categorie dei gestori i limiti e i criteri di sostenibilità degli interventi di ampliamento concesso alle occupazioni di suolo pubblico.

Siamo solidali con il rilancio di tutte le attività lavorative, ma occorre stabilire di volta in volta un punto di equilibrio tra esigenze di soggetti diversi in questa città, tra economia e fruibilità delle strade e delle piazze, tra urgenze commerciali e decoro e rispetto dei luoghi, tra ampliamenti temporanei e sicurezza della mobilità, tra rischio di raggruppamenti e salvaguardia della salute.

Così, venerdi 7 maggio le due Commissioni si sono riunite (3) e sono stati ascoltati gli interventi di Gaia Pallottino (pres. CRCS), Paolo Gelsomini (Progetto Celio), Roberto Tomassi (Campo Marzio), oltre quelli dei rappresentanti di categoria e dei consiglieri comunali componenti delle due Commissioni.

Il punto unificante, raccolto dalla politica e dai rappresentanti degli esercenti, è stato quello della nostra proposta di costituire subito un osservatorio-monitoraggio rione per rione per verificare tutti i casi di abusivismo di occupazioni suolo pubblico rispetto alle già larghe concessioni di ampliamento di spazi per pedane, tavoli e sedie.

La Polizia Municipale, presente alla videoriunione, ha affermato che è l’Amministrazione a dover dar loro l’input per concentrare gli interventi su obiettivi precisi. Quindi nessun alibi per la Giunta capitolina, ma nemmeno per la Polizia municipale! Il Codice della strada deve essere rispettato e le persone debbono poter avere un corridoio libero di almeno 2 metri per transitare in sicurezza sui marciapiedi.

Dobbiamo continuare ad avere contatti periodici e istituzionalizzati con un osservatorio di monitoraggio paritetico, sia con i consiglieri comunali e gli assessori al commercio e alla mobilità, sia con la Polizia Municipale, sia con i rappresentanti degli esercenti.

Occorre inoltre fluidificare il processo di segnalazione degli abusi per una pronta rimozione degli stessi con procedure snelle ed efficaci soprattutto quando le trasgressioni alle stesse normative emergenziali sono evidenti.

Solo così i provvedimenti di solidarietà e di sostegno alle attività economiche più penalizzate dal lungo periodo Covid non diventeranno occasione di appropriazioni indebite di spazi pubblici e di prepotenza che danneggiano gli altri cittadini e gli stessi operatori economici che rispettano le regole vecchie e nuove.

Paolo Gelsomini

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

9 maggio 2021

NOTE

(1) SCARICA Delibera AC n.81/2020 “Disciplina transitoria di sostegno alle imprese in applicazione dell’art. 181 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34

(2) (dal sito di Roma Capitale 8 maggio 2021) Consumazione all’aperto: ok della Giunta all’ampliamento temporaneo di occupazione di suolo pubblico

Con una memoria di Giunta, il Campidoglio sulla base della delibera estende l’interpretazione relativa alle occupazioni di suolo pubblico a favore delle attività commerciali disciplinate dal Regolamento approvato a marzo con Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 21.

Fino al 31 dicembre 2021, in via eccezionale e transitoria a causa del protrarsi dell’emergenza Covid, sarà possibile dare l’assenso a esercizi commerciali destinati a somministrazione di cibi e bevande che chiederanno l’occupazione dello spazio prospiciente le proprie vetrine, nel limite massimo di un metro, perpendicolarmente alle vetrine stesse e per tutta la loro lunghezza, con esclusione degli spazi d’accesso.

Come prevede il quadro normativo dettato dal legislatore nazionale, basterà una modalità semplificata di presentazione delle domande attraverso l’invio telematico all’ufficio competente del Municipio, allegando la sola planimetria.

Possono essere autorizzati arredi urbani di modico ingombro purché funzionali all’attività commerciale e nel rispetto delle prescrizioni in tema di sicurezza. Tale possibilità di OSP può essere autorizzata solo laddove l’esercizio commerciale non abbia gli spazi sufficienti per occupare il suolo pubblico usufruendo della disciplina regolamentare transitoria ed emergenziale già in vigore a Roma.

Con l’approvazione di oggi, diamo ulteriori strumenti a un comparto che, a causa delle restrizioni, è stato enormemente penalizzato dall’inizio della pandemia. Vogliamo sostenere gli operatori che hanno spazi esterni insufficienti per le attività di somministrazione. Come amministrazione ci siamo messi in una posizione di ascolto delle istanze degli operatori che hanno esaurito la pazienza di aspettare nuove disposizioni: nessuna discriminazione per gli esercenti che finalmente potranno fruire di una possibilità importante per lo sviluppo della loro attività. La nostra Amministrazione c’è e ascolta le richieste delle categorie che hanno bisogno di aiuto”, dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi.

Le ultime normative governative impedivano la consumazione al banco in mancanza di tavoli all’esterno dove poter sistemare i clienti. Con questo nuovo indirizzo, la Giunta capitolina viene in aiuto a quegli operatori che vedevano nelle limitazioni dell’ultimo decreto un forte impedimento al prosieguo dell’attività di somministrazione di cibo e bevande. I commercianti potranno così utilizzare, con giudizio e nel rispetto del decoro, lo spazio esterno alle proprie vetrine, disponendo arredi congrui e utili ad accogliere anche la clientela di passaggio per un semplice caffè. Abbiamo ascoltato il grido di allarme delle associazioni di categoria e trovato una soluzione che confidiamo possa aiutare gli operatori e dare, finalmente una boccata di ossigeno, insieme all’esenzione dal versamento del canone unico autorizzata dal Governo fino a fine anno, a un comparto già molto provato dalla pandemia” afferma Andrea Coia, Assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale.

(3) > Vai al video della seduta delle Commissioni congiunte Mobilità e Commercio del 7 maggio 2021

https://streaming.comune.roma.it/portal/watch/commission/50415c56-46d0-49e3-8e64-bd4576964cf6

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Pier Michele Strappini
Pier Michele Strappini
3 anni fa

Mi sembra che l’allarme sia più che giustificato. La situazione generale, soprattutto del Centro storico, mi sembra molto critica. Rimango, comunque, convinto che la pubblicazione sul sito del Comune o dei Municipi interessati, di tutte le concessioni e/o delle richieste relative, possa rappresentare un importante deterrente nei confronti dei gestori che, nei fatti, infrangono la normativa in materia di OSP.