Manca meno di un anno alle prossime elezioni comunali di Roma e già si profila la serie di déjà vu che comprende l’”ascolto dei cittadini”, i “tavoli con i comitati”, le “iniziative sui territori”, compresi quelli dove da tempo nessuno mette piede. E un programma elettorale per lo più copiato e incollato da quelli delle elezioni precedenti, fatto di “mobilità sostenibile”, “rigenerazione urbana”, “rilancio delle periferie” ecc.Molti cittadini ci cascano ancora e si presentano speranzosi ai candidati con la lista di vertenze e proposte, anche questa ricopiata da innumerevoli tornate elettorali. Ma la stragrande maggioranza dei romani è sempre più lontana dalla politica – nel senso sia di “classe politica” che di “impegno per migliorare” – e, se va a votare, spesso sceglie senza sapere chi sia il candidato e cosa proponga concretamente il partito.