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Che succede a Villa Borghese?

Casino dell'orologio, Villa Borghese (foto ambm)

Casino dell’orologio, Villa Borghese (foto ambm)

Roma. 22 marzo – Sabato 24 marzo si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2018 del Concorso Ippico Internazionale Ufficiale di Roma. Facciamo il punto della situazione e sulle tante domande senza risposta che riguardano il destino di un pezzo di cuore di Villa Borghese: Piazza di Siena, il Galoppatoio e  il Casino dell’Orologio.

“Noi abbiamo introdotto nel regolamento la Carta di Firenze secondo la quale il giardino storico è considerato un monumento. In virtù di questo punto fermo, nessun evento potrà essere ospitato in una villa storica se non giudicato coerente con il suo valore culturale o se minimamente comporti il rischio di pregiudicare la sua conservazione

Pinuccia Montanari, Assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale intervistata da Cecilia Gentile – La Repubblica” 27 settembre 2017

> Vai all’aggiornamento del 25 marzo: Villa Borghese, le risposte

(Roma, 22 marzo 2018) Nel prossimo mese di maggio  si  svolgerà ancora una volta il  concorso ippico internazionale di Roma (CSIO) a Piazza di Siena[1], a Villa Borghese. Da qualche mese si rincorrono voci, appelli e articoli su accordi Comune di Roma/FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) per la concessione di un’ampia area della storica Villa, non solo per la durata della manifestazione ippica[2]. Infatti si è parlato  persino di una concessione di otto anni  dell’ovale dove si svolge annualmente il concorso,  del Galoppatoio e del  “Casino dell’orologio”[3], un immobile pubblico dove fino a due anni  fa c’erano i vigili, oggi inutilizzato.

Proviamo a mettere ordine tra i vari punti critici che da tempo comitati e associazioni, a partire da Gli Amici di Villa Borghese, Italia Nostra, Roma Nuovo Secolo e Comitato per la Bellezza, cercano di portare all’attenzione dell’Amministrazione, per fare una riflessione su  controindicazioni,  alternative e  anche sul  rispetto delle regole e dell’interesse pubblico delle possibili soluzioni.

Come al solito, cercando di separare i fatti dalle opinioni.

La manifestazione ippica nella Villa Storica

Dal sito della FISE avviso indagine di Mercato per allestimenti CSIO

Dal sito della FISE avviso indagine di Mercato per allestimenti CSIO

La manifestazione annuale occupa, oltre all’ovale dove si svolgono le gare,  un ampio spazio della villa a partire da un mese prima della manifestazione per il montaggio, e per un mese successivo, per lo smontaggio; camion giganti, gru telescopiche e altri mezzi pesanti e ingombranti si infilano nei fragili viali e tra gli alberi centenari per scaricare i materiali per la costruzione delle tribune;  carrelli elevatori  montano le strutture, proliferano gazebo, bancarelle, ristoranti, in passato  persino una discoteca. Ogni volta, passata la manifestazione, i cittadini e i comitati fanno il mesto bilancio dei danni, che ogni volta si promette di evitare, riparare e ripagare (ma come la ripaghi la perdita di un albero del Seicento? O di siepi del 1700?). Danni che  per troppo tempo sono ricaduti sulla città, anche a causa della scarsa vigilanza dell’Amministrazione, che speriamo che, a partire da ora,  promuova, come chiede Italia Nostra, una  ricognizione “prima e dopo”.

L’affidamento dell’area e del Casino dell’orologio

vilal borghese galoppatoio e piazza di siena mapMa l’aspetto più preoccupante, che si è aggiunto  agli impatti della manifestazione annuale, è la ventilata prospettiva di un affidamento,   per un lungo periodo, di tutta l’area che circonda l’ovale, compreso il Galoppatoio e il Casino dell’Orologio. Il timore è che il Casino possa essere   assegnato alla Federazione,   non solo durante il concorso ippico,  ma che possa diventare  una sorta di dépendance pressochè permanente della FISE, che, oltre a utilizzarla nelle giornate del concorso, potrebbe destinarla  ad  eventi – se ne può immaginare le tipologie – per tutto il resto dell’anno. E anche che il galoppatoio possa essere occupato in pianta stabile da strutture sportive.

Su questo punto le informazioni sono poco chiare e decisamente contradditorie.

Molti articoli giornalistici[4] nel gennaio scorso hanno riportato dichiarazioni di esponenti della FISE e del CONI che riferivano  trattative in corso con il Comune per l’affidamento dell’area per 8 anni, e della possibilità di tenere, oltre al Concorso annuale, anche altri eventi ippici internazionali[5], lasciando le strutture montate tutto l’anno[6], in pratica appropriandosi dell’area e impedendone la fruizione pubblica per anni.

Allora l’Assessore Frongia ci aveva risposto che gli accordi in corso con la FISE riguardavano solo  la manifestazione ippica e  la risistemazione a carico della Federazione delle parti in muratura intorno all’Ovale e del prato [quest’ultimo, peraltro, atto dovuto, da 10 anni], sulla quale si è tenuta una conferenza dei servizi che si è conclusa favorevolmente con  le autorizzazioni delle Soprintendenze  e del Dipartimento Ambiente.

Dal sito della FISE avviso indagine di Mercato per allestimenti CSIO

Dal sito della FISE avviso indagine di Mercato per allestimenti CSIO

Nel corso della Commissione Capitolina Sport del 14 marzo scorso, il Direttore del Coni Servizi Diego Nepi ha mostrato dei rendering con  le strutture del Concorso ippico 2018, a suo dire più piccole, di  legno   e  provvisorie –  ha parlato di 3 giorni – assicurando che  le siepi sarebbero rimaste  a vista . In realtà, a giudicare dai disegni inseriti nel dossier del bando, le siepi sembrano di nuovo inglobate nelle strutture, che non sembrano  affatto di legno, sempre a giudicare dal bando, bensì di acciaio con solo il rivestimento in legno, aspetto che  comporta di nuovo l’impiego di mezzi pesanti. In proposito, c’è da ricordare che l’ingresso nei giardini storici di mezzi pesanti è vietato, mentre il bando prevede mezzi da 50 tonnellate. Quanto ai “lavori” del Galoppatoio che  sempre secondo Nepi “si sarebbero  conclusi in 2 mesi”, non è chiaro se siano finalizzati a ristrutturare l’area mantendendone  l’uso per la collettività o a realizzare campi di gara e relative strutture per la Fise.

In realtà un accordo tra Comune e FISE già c’è, visto che, sempre durante la Commissione,  il responsabile Ufficio Adozione Aree verdi del Comune  ha spiegato che la Federazione  si occuperà dell’area di Piazza di Siena, per  un  solo  anno, per la manutenzione del verde orizzontale (taglio erba, raccolta dei materiali di risulta, svuotamento cestini e pulizia per terra)[7]. Ambienti del Dipartimento Ambiente e della Sovrintendenza hanno parlato – informalmente – di un investimento di circa 100.000 euro per la sistemazione dell’area, a carico della FISE.

Dal sito della FISE avviso indagine di Mercato per Campo Galoppatoio

Dal sito della FISE avviso indagine di Mercato per Campo Galoppatoio

Ma c’è sicuramente molto di più in ballo, dato che sul sito della FISE si trova un “Avviso di  Indagine di Mercato”  per  una  “Procedura negoziata per la realizzazione di un campo gara nell’area del Galoppatoio di Villa Borghese per l’86° CSIO di Roma –  Piazza di Siena[8] che dichiara esplicitamente che “L’appalto riguarda la realizzazione di un campo di gara nell’area del Galoppatoio di Villa Borghese (Roma) per la prossima edizione dello CSIO DI ROMA – Piazza di Siena (anno 2018) per conto della Federazione Italiana Sport Equestri“, che prevede , oltre alla realizzazione di un campo di circa 100 per 50 metri da realizzare secondo le specifiche tecniche, la “manutenzione del campo durante la settimana dello CSIO di Roma”,  ma anche, “in considerazione del regime concessorio, attualmente in essere nell’area del Galoppatoio e della definizione – ora in corso – delle necessarie autorizzazioni da parte del Comune di Roma,  un  capitolato di gara che potrà prevedere: opzione A – realizzazione di campo permanente;  opzione B – realizzazione di campo che dovrà essere rimosso al termine dell’86° CSIO di Roma.

E’ quindi evidente che ci sia una trattativa in corso, quantomeno per realizzare un campo o una struttura permanente nel Galoppatoio. In proposito non si hanno notizie ufficiali, i cittadini si preoccupano per l’assenza di smentite da parte degli Assessori, e la carente informazione induce a pensare che possano avere fondamento anche le altre notizie circolate sulla destinazione del Casino dell’orologio e dell’area  dell’ovale, che potrebbero essere cedute alla FISE e utilizzate tutto l’anno per altri eventi, anche di natura commerciale.

Dal sito della FISE avviso indagine di Mercato per allestimenti CSIO

Dal sito della FISE avviso indagine di Mercato per allestimenti CSIO

In proposito, ci si chiede se l’eventuale affidamento dell’area (e ancora di più del Casino dell’orologio, una proprietà pubblica) per manifestazioni  – sportive e  non  – non dovrebbe, come prescrivono le normative vigenti, essere quantomeno oggetto di procedure di evidenza pubblica. E, anche, se  si possano concedere spazi pubblici – e immobili – in una Villa Storica  per eventi con molti risvolti commerciali, che purtroppo vanno sempre più moltiplicandosi in tanti luoghi oggetto di tutela,  nella perversa idea che il patrimonio pubblico debba “fare reddito”.

Comunque la trattativa sembra inserirsi  in un progetto più ampio, a giudicare dalle dichiarazioni, alla chiusura della manifestazione dell’anno scorso,  sul  “sogno” del Presidente FISE Di Paola e del presidente del CONI Malagò di costituire una “fondazione Villa Borghese”[9].

Dal sito della FISE avviso indagine di Mercato per allestimenti CSIO

Dal sito della FISE avviso indagine di Mercato per allestimenti CSIO

Va anche ricordato che uno spazio pubblico all’interno del giardino storico non può essere sottratto per mesi – o anni – ai cittadini:  nella Carta di cessione della Villa Borghese, del 1903[10] è esplicitamente menzionato il vincolo all’uso pubblico del giardino, e  la Carta di Firenze[11] ci ricorda che “Per natura e per vocazione, il giardino storico è un luogo tranquillo che favorisce il contatto, il silenzio e l’ascolto della natura” raccomandando  di “creare, parallelamente ai giardini storici, alcuni terreni appropriati ai giochi vivaci e violenti e agli sport, così da rispondere ad una domanda sociale senza nuocere alla conservazione dei giardini e dei siti storici“.

Ma, soprattutto, va detto che  ci aspetteremmo che  un’Amministrazione che abbia a cuore l’interesse pubblico,  oltre a chiedersi quale sia per l’appunto l’interesse pubblico di una manifestazione che si appropria per molto tempo di spazi collettivi  e che mette a rischio  un patrimonio comune, faccia anche una riflessione sul significato della scelta dei luoghi.

Perchè  esistono tanti  spazi pubblici, fuori dal centro della città,  che potrebbero ospitare l’evento, e magari renderlo motore per ridare lustro e vita a quartieri da troppo tempo abbandonati. A meno che non si voglia perpetuare l’uso di Roma come location per kermesse soprattutto televisive o come supermercato a cielo aperto,  anzichè trattare con rispetto un patrimonio che è  paesaggio,  bene culturale e fonte di benessere  per i cittadini.

Per questo chiediamo che gli assessori che  hanno sul tavolo le richieste della FISE,  condividano con trasparenza  le possibili scelte dell’Amministrazione, e si confrontino, prima di prendere una decisione, con i cittadini che hanno a cuore Villa Borghese e la bellezza della nostra città, che va sempre più spegnendosi, per la scarsa manutenzione, ma anche per uno sfruttamento senza cura.

Queste le  domande a cui vorremmo  che l’Amministrazione rispondesse  tempestivamente:

A quali condizioni è stata data in adozione un’area alla FISE (quale area, per quanto, con quali contropartite)? E’ in corso la  trattativa  con la FISE per la concessione duratura dell’ovale ? Dell’area del galoppatoio? Del casino dell’Orologio? Per quanto tempo? Con quale utilizzo? E’ previsto che siano installate  – o che restino installate – strutture permanenti?

E, più in generale: è possibile riservare ad usi privati per lunghi periodi parti di una Villa che, fin dal momento della sua cessione al Comune di Roma,  è vincolata all’uso pubblico? E’ possibile affidare a una federazione sportiva privata – FISE –  una proprietà pubblica come il Casino dell’orologio – e anche il resto –  senza passare da un bando pubblico?

Ci auguriamo  che le  risposte ci giungano dalle istituzioni comunali e non dalle dichiarazioni  dei rappresentanti della FISE alla conferenza stampa…

Anna Maria Bianchi Missaglia in collaborazione con l’Associazione Gli Amici di Villa Borghese

 Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

[1] (dal sito della Fise https://www.fise.it/federazione/news-la-federazione/archivio-news-la-federazione/11928-piazza-d-siena-e-il-suo-concorso-ippico-un-evento-unico-al-mondo,-come-il-luogo-che-lo-ospita.html

  • ’edizione numero 86 dello CSIO di Roma Piazza di Siena si svolgerà dal 23 al 27 maggio. Programma tecnico classico con gare clou la Coppa delle Nazioni il venerdì, il Piccolo Gran Premio (1.50) il sabato e il Gran Premio (1.60) la domenica. La spettacolare categoria 6 barriere è in calendario per sabato. Tre appuntamenti internazionali anche per i Giovani Cavalli oltre alle gare nazionali giovanili.
  • Montepremi complessivo sensibilmente maggiorato rispetto alle precedenti edizioni (€ 800.000 di cui € 250.000 per la Coppa delle Nazioni e € 350.000 per il Gran Premio).
  • L’area del Galoppatoio, che ospita le scuderie, sarà oggetto di una forte riqualificazione.
  • Durante lo svolgimento del concorso verrà ospitata a Piazza di Siena la riunione del Board della European Equestrian Federation FEI e l’assemblea di tutte le federazioni equestri europee.

[2] vedi https://ridersequestrianfamily.it/2018/01/23/gli-amici-villa-borghese-fise-frongia/

[3] (dal sito della Sovrintendenza di Roma) CASINO DELL’OROLOGIO piazza di Siena

Era l’antica casa del giardiniere, situata nel pineto. Verso il 1791 fu modificata da Antonio Asprucci con l’aggiunta di un porticato e di una torretta con orologio divenendo quindi sede di un nuovo museo per le sculture provenienti dagli scavi condotti a Gabii. Il museo ebbe vita breve, fu smantellato nel 1807 e quasi tutte le sculture sono oggi al Museo del Louvre. In seguito è stata destinata a uffici comunali

[4]

Corriere della Sera 15 gennaio 2018 Roma, arriva il manto erboso per il concorso ippico di piazza di Siena «L’erba continua a crescere. È una scelta per il futuro visto che ormai eravamo rimasti solo noi e Rotterdam con un ovale sabbioso» dice Di Paola. La prossima edizione della manifestazione a Villa Borghese è in programma dal 23 al 27 maggio. di Sergio Torrisi

La repubblica 16 gennaio 2018 A piazza di Siena un prato verde come all’Olimpico http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/01/16/a-piazza-di-siena-un-prato-verde-come-allolimpicoRoma09.html

Roma Today 2 ottobre 2017 Villa Borghese, torna l’erba a piazza di Siena: a giugno parte il restyling In tempo per la prossima edizione del classico Concorso ippico internazionale http://www.romatoday.it/politica/piazza-di-siena-lavori-erba-villa-borghese.html

[5]Il mondo si evolve rapidamente. Oggi ci sono diverse offerte, il Global Tour, il circuito del Grand Sla della Rolex, la World Cup, il Longines Master… Noi potremmo anche ospitare a Piazza di Siena una tappa di altri circuiti” (Il presidente FISE Di Paola alla Gazzetta dello Sport, 1 febbraio 2018)

[6]Noi vorremmo che le strutture del Concorso possano in qualche modo restare stabili all’interno del paro, per non dover buttare più tutto alla fine dei cinque giorni di gare” (Di Paola al Corriere della Sera, 15 gennaio 2018).

 http://roma.corriere.it/notizie/sport/18_gennaio_15/roma-arriva-manto-erboso-il-concorso-ippico-piazza-siena-d2583322-fa1e-11e7-b7a0-515b75eef21a.shtml

Ed è un traguardo raggiungibile anche grazie all’assegnazione dell’area del galoppatoio che la Fise vorrebbe gestire in continuità: «L’assessore Frongia crede molto nel progetto e lo ringraziamo – continua Di Paola – Vorremmo che l’area diventasse un punto di riferimento all’interno di Villa Borghese. Cercando di trasformare piazza di Siena e in una sorta di struttura stabile».Non più quindi un’astronave che atterra pochi giorni prima dell’evento e poi va via lasciando il vuoto di un paesaggio lunare”. La repubblica 16 gennaio 2018 A piazza di Siena un prato verde come all’Olimpico http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/01/16/a-piazza-di-siena-un-prato-verde-come-allolimpicoRoma09.html

Nel servizio sottostante di rai Sport del 3 ottobre  2017 “La riqualificazione di Piazza di Siena” la speaker parlava di affidamento per 8 anni

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Alberto Giuliani
Alberto Giuliani
6 anni fa

Vero, l’ippica non riempie gli stadi come il calcio, ma il Concorso di Piazza di Siena fa parte del messaggio sulle bellezze di Roma,ed e’visto in tv da miioni di spettatori nel mondo.Va salvato li’ dove sta.A patto che se ne blocchi la privatizzazione che Coni e Fise progettano.