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Commissione speciale PNRR, la situazione e l’intervento del Sindaco Gualtieri

Si è tenuta il 5 dicembre la Commissione Speciale PNRR su “aggiornamento sullo stato di attuazione degli interventi PNRR di Roma Capitale” con lintervento del Sindaco Roberto Gualtieri e la partecipazione degli uffici e dei rappresentanti sindacali e delle realtà produttive e sociali. Pubblichiamo il link alla registrazione della Commissione, il testo dell’intervento del Sindaco, e le slides dell’ introduzione del Presidente della Commissione speciale Caudo.

Il Presidente della Commissione Giovanni Caudo ha comunicato che la prima fase ha visto aggiudicati alla città 245 i progetti, per una somma totale di 1 miliardo e 431 milioni di euro, da realizzarsi con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con un tasso di successo per Roma Capitale vicino al 90%; il 2022 è stato l’anno della partecipazione ai bandi, mentre il 2023 sarà l’anno degli appalti e dei cantieri. Bisognerà quindi lavorare al rafforzamento tecnico e amministrativo degli uffici e mantenere un dialogo aperto con il territorio per spiegare e comunicare al meglio gli interventi previsti. Ma è importante per la concreta messa a terra dei progetti portare a compimento l’aggiudicazione nei tempi previsti degli appalti delle opere.

Scarica le slides dell’ introduzione del Presidente della Commissione speciale Caudo.

COMMISSIONE SPECIALE PNRR – 05 DICEMBRE 2022 l’intervento del SINDACO GUALTIERI

Grazie Presidente Caudo, buon pomeriggio a lei e a tutti i consiglieri componenti della Commissione Speciale PNRR, nonché ai dirigenti dell’Amministrazione dei Dipartimenti di Roma Capitale. Invio inoltre i miei saluti ai rappresentanti del mondo delle imprese, delle costruzioni, del Terzo settore, oggi in collegamento.

Colgo l’occasione per ringraziare lei e i Consiglieri per l’importante attività svolta nel corso di questi mesi, volta a formulare indirizzi sulla redazione dei bandi, a costruire momenti di partecipazione, a individuare priorità e ambiti di intervento, financo a monitorare e valutare le attività di progettazione e attuazione dei progetti del PNRR presentati dall’Amministrazione.

Il vostro prezioso lavoro è parte integrante di questo fondamentale processo, che ci vede impegnati senza sosta sul fronte della programmazione e dell’attuazione dei diversi progetti del PNRR. Investimenti che sono stati definiti nel corso di questo primo anno dall’Amministrazione a seguito della fase fondamentale di partecipazione ai bandi.

Desidero, dunque, entrare nel merito dei temi da lei sottoposti all’ordine del giorno della convocazione, focalizzando la mia riflessione in primis sullo stato di attuazione del PNRR, in particolare riguardo le progettualità che vedono Roma Capitale e Città Metropolitana di Roma Capitale come soggetti attuatori.

Volendo, dunque, procedere a una visione d’insieme dei risultati conseguiti nella fase di partecipazione ai bandi possiamo affermare che sulla base dell’approfondita ricognizione delle potenziali progettualità e del lavoro di collegamento con le diverse opportunità di finanziamento PNRR – svolto a partire da Novembre 2021 – Roma Capitale e la Città Metropolitana hanno partecipato alla quasi totalità dei bandi per i quali erano considerati soggetti ammissibili.

In alcuni casi – cito quelli delle Ciclovie, le Tramvie, il rinnovo della flotta bus i PUI e Caput Mundi – il finanziamento è stato ottenuto attraverso un processo negoziale con le competenti Amministrazioni Centrali e non attraverso bandi competitivi. Gli unici bandi per i quali si è deciso di non partecipare riguardano la Missione 1 Transizione Digitale, e questo in virtù degli importi irrisori potenzialmente ottenibili.

Il tasso di successo delle proposte progettuali presentate da Roma Capitale e da Città Metropolitana è molto elevato, vicino al 90%. E questo sia nel rapporto tra numero complessivo di progetti presentati e finanziati, sia all’interno del singolo bando, laddove si sono presentate diverse proposte.

Ad oggi Roma Capitale e Città Metropolitana risultano dunque soggetti attuatori per un totale di 245 progetti (CUP) per un importo complessivo di circa 1.431 milioni di euro. Se però si considerano anche gli investimenti PNRR che verranno realizzati sul territorio metropolitano e su quello di Roma Capitale da altri soggetti attuatori – pensiamo a quelli conseguiti dalla Regione Lazio, dalla ASL e dalla Fondazione Rome Technopole – tale importo totale raggiunge la significativa cifra di 2.619 milioni di euro.

Se consideriamo i progetti aventi un impatto diretto sul territorio di Roma Capitale, per i quali Città Metropolitana è soggetto attuatore, questi riguardano:

  • i PUI, Poli Civici,
  • la tutela e la valorizzazione del verde urbano ed extra-urbano,
  • il finanziamento di interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole superiori di competenza di Province e Città Metropolitane.

Sono attualmente in fase istruttoria presso le competenti Amministrazioni Centrali le progettualità relative al bando Migrazione Cloud (M1), Interventi di potenziamento della resilienza cyber-PA Locale (M1) Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi (M1). Vi sono poi dei bandi per i quali si sono incontrate delle difficoltà, anche a causa di criteri di valutazione in parte penalizzanti. Penso al Maas Living Lab, il bando “Mobility as a Service for Italy”, in cui c’è stato un unico aggiudicatario, Milano e in cui Roma si è posizionata seconda in graduatoria. Ma come detto, anche il Bando Asili Nido e Scuole dell’Infanzia, per il quale, anche dopo i recenti scorrimenti di graduatoria e scioglimento di riserve per alcuni progetti, per Roma Capitale restano non finanziati progetti per un valore complessivo di circa 15 milioni. In questo caso il bando è risultato penalizzante per l’Amministrazione, in virtù del criterio per l’incremento percentuale di nuovi posti creati. Anche riguardo il Bando per Parchi e Ville Storiche l’esito ci soddisfa solo in parte. Se possiamo dirci contenti per il finanziamento del progetto di Villa Ada, dobbiamo constatare, invece, l’esclusione dei progetti di Villa Glori e Villa Celimontana, per un importo totale di 4 Mln. In questo caso gli importi massimi per progetto imposti dal bando risultavano penalizzanti data l’estensione delle aree verdi da riqualificare e la presenza di edifici storici la cui riqualificazione complessiva richiederebbe importi decisamente differenti. Una riflessione a parte merita invece la notizia relativa al Bando per la Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti. Come abbiamo appreso nelle ultime ore i 4 impianti proposti da Roma Capitale – per un valore di circa 130 milioni di euro – non sono stati finanziati. Soffermandoci brevemente sui dettagli dell’aggiudicazione definitiva, questo Bando ha visto aggiudicatari 13 progetti del Centro Sud su 383 candidature. Inoltre il 45% dei fondi destinati al Centro Sud è stato destinato a comuni con meno di 15.000 abitanti (122 milioni). Il Nord Italia – invece – ha visto il finanziamento di 15 progetti su 92 candidature: il numero maggiore di progetti finanziati è spiegato dal minore importo unitario mentre il numero inferiore di candidature è giustificato dalla pregressa sovra- dotazione impiantistica del territorio.

Come sapete, anche nelle ultime ore ho avuto modo di sottolineare quanto il mancato finanziamento dei progetti presentati da Roma Capitale per la realizzazione di questi quattro impianti – in particolare, ricordo, di due biodigestori anaerobici e di due impianti per la selezione della carta e della plastica – rappresenti una scelta del tutto incomprensibile da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

Una scelta frutto di criteri che riteniamo essenzialmente sbagliati. Valutazioni che non hanno tenuto conto né della popolazione servita dalle città, né del Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti e dei suoi obiettivi sulla riduzione del gap impiantistico.

I progetti presentati da Roma Capitale sono stati, peraltro, dichiarati ammissibili ricevendo un’ottima valutazione, classificandosi al ventesimo posto della graduatoria su 453 progetti presentati nell’area centro-sud. Ed è per questo che, lo voglio ribadire, Roma, assieme alle altre grandi città ingiustamente penalizzate da questi criteri, continuerà ad agire in tutte le sedi istituzionali, a partire dalla discussione parlamentare sulla Legge di Bilancio, affinché venga rivista questa scelta. Una decisione che va in direzione contraria rispetto al grande sforzo messo in atto dall’Amministrazione per dotare finalmente la Capitale di una rete impiantistica moderna, in grado di renderla autosufficiente nel trattamento delle diverse filiere di rifiuti.

Vorrei soffermarmi, adesso, sull’avanzamento della fase attuativa dei diversi progetti finanziati. In specie, rispetto all’avanzamento delle principali fasi di attuazione, possiamo rivendicare alcuni risultati significativi.

In particolare gli atti d’obbligo per i progetti finanziati, firmati da Roma Capitale e da Città Metropolitana con le Amministrazioni Centrali titolari delle differenti linee di investimento del PNRR, risultano essere il 100%.

Sono state siglate – o in alcuni casi in fase di finalizzazione – la totalità degli atti convenzionali con soggetti esterni che assumeranno il ruolo di soggetto realizzatore per conto di Roma Capitale. Pensiamo al ruolo di ATER ed ASL per i Piani Urbani Integrati, ad esempio. A quello di A.S.P. Asilo Savoia per i Percorsi di autonomia per persone con disabilità.

È stato inoltre definito il disciplinare con Zetema per le attività relative alla riqualificazione energetica di cinema e teatri mentre sono in via di definizione i disciplinari con RSM (per Ciclovie e Tramvie) ed ATAC (per l’acquisto di bus green). È in fase di finalizzazione, poi, l’atto convenzionale con Città Metropolitana per gli interventi di Roma Capitale per il PUI Poli Civici, per il quale Città Metropolitana è soggetto attuatore.

Nell’ambito delle due ultime variazioni di bilancio si è provveduto – inoltre – all’inserimento in bilancio di circa il 90% delle progettualità finanziate con successivo inserimento nel Piano Triennale delle Opere a raggiungimento dei livelli di progettazione richiesti. Mentre gradualmente, con l’avvio delle attività di progettazione, si sta procedendo alle attività di accertamento.

Per la totalità dei progetti che lo prevedevano, si è proceduto a richiedere gli anticipi del 10% alle Amministrazioni Centrali titolari delle linee di investimento.

Come noto, avvalendosi delle Convenzioni quadro tra MEF ed Invitalia, si è deciso, per gli interventi particolarmente complessi, di ricorrere ad Invitalia che, quale centrale di committenza, procede per conto della stazione appaltante (Roma Capitale e Città Metropolitana), alla indizione, gestione e aggiudicazione delle procedure per l’aggiudicazione di Accordi Quadro, nonché alla stipula di tali Accordi Quadro con gli operatori economici aggiudicatari.

Invitalia ha concluso la fase di aggiudicazione per i PINQUA (progettazione e lavori), mentre sono in fase conclusiva i 5 PUI di Roma Capitale e di Città Metropolitana. Sono invece in fase di definizione le convenzioni con Invitalia relativamente alla Tramvie e Caput Mundi.

La totalità delle strutture responsabili per la fase attuativa di progetti finanziati ha avviato le attività relative alla progettazione ed all’iter autorizzativo. In alcuni casi – pensiamo ai progetti PINQUA e Caput Mundi – i progettisti sono stati già individuati mentre in altri casi si sta finalizzando la fase di affidamento della progettazione.

Volendo svolgere un’analisi aggregata dei cronoprogrammi procedurali dei progetti finanziati, questa presenta un picco significativo in termini di avvio di procedure di gara per l’aggiudicazione di lavori, nel periodo compreso tra il 31/12/2022 ed il 31/05/2023. Si tratta di un risultato in molti casi legato al rispetto obbligatorio di milestones intermedie. Conseguentemente in questo periodo è previsto un aumento considerevole di Impegni Giuridicamente Vincolanti.

Come detto, dunque, adesso si apre la fase dell’attuazione vera e propria degli investimenti finanziari. Riguardo la capacità di spesa voglio sottolineare che sia Roma Capitale che Città Metropolitana hanno provato a trarre il massimo beneficio dalle semplificazioni introdotte per l’attuazione dei progetti PNRR ed in particolare da quelle introdotte dal D.L. 77 del 31 maggio 2021 al fine di creare i presupposti per garantire una capacità di spesa congrua con i volumi finanziari ottenuti e la complessità dei progetti da realizzare.

In particolare, laddove ritenuto necessario, si è fatto ricorso alla possibilità di accertare i trasferimenti ricevuti per l’attuazione del PNRR sulla base della formale deliberazione di riparto del contributo a proprio favore, nonché alla possibilità di inserimento dei progetti infrastrutturali nel Piano Triennale delle Opere una volta raggiunti livelli semplificati di progettazione, e infine alla possibilità di ricorrere all’appalto integrato e procedere all’affidamento “di progettazione ed esecuzione dei relativi lavori anche sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica” (PFTE).

Dove ritenuto indispensabile, si è applicata inoltre la possibilità per la stazione appaltante di innalzare il valore dell’anticipazione sul contratto dal 20% al 30% e usufruire dell’aumento della soglia per gli affidamenti diretti per forniture e servizi al limite di 139.000 euro.

In questa prospettiva di facilitazione e fluidificazione della spesa risultano importanti anche le seguenti misure adottate – o in fase di adozione – da parte di Roma Capitale e Città Metropolitana. In particolare:

  • – la gestione attenta e sistematica degli anticipi del 10% erogati dalle Amministrazioni Centrali titolari di linee di investimento PNRR.

–  La decisione di avvalersi di Invitalia come centrale di committenza per progetti particolarmente complessi.

–  Il rafforzamento del ruolo del Dipartimento Centrale Unica Acquisti per un’aggregazione e razionalizzazione delle procedure di affidamento non delegate ad Invitalia.

–  E infine l’attività di standardizzazione dei documenti di gara per renderli pienamente coerenti con le specificità del PNRR (rispetto del principio DNSH, penali per non rispetto milestones, obblighi di comunicazione, etc).

Permettetemi di dedicare una riflessione sulle azioni di coordinamento ed organizzazione delle attività per l’attuazione degli investimenti. Vorrei evidenziare in questa sede come tutto l’aspetto connesso alla direzione delle attività legate ai progetti PNRR, sia dal punto di vista tecnico che organizzativo, è stato gestito attraverso il massimo livello di collegialità in seno alla Giunta Capitolina. Tutti i progetti PNRR sono stati oggetto di una duplice deliberazione di Giunta, una prima volta per l’individuazione delle progettualità da presentare ai diversi bandi e successivamente, una volta ottenuto il finanziamento, prima della stipula degli atti d’obbligo con le Amministrazioni Centrali titolari delle linee di investimento PNRR.

Riguardo la Governance Operativa, invece, come sapete l’Amministrazione ha costituito un apposito Dipartimento Pianificazione Strategica e PNRR con l’obiettivo, in primis di garantire la massima partecipazione ai Bandi pubblicati e, in fase di attuazione di:

  • –  Garantire una governance uniforme di tutti i progetti finanziati;
  • –  Monitorare l’avanzamento dei progetti e il rispetto delle milestone;
  • –  Garantire la corretta rendicontazione alle strutture preposte al fine dell’effettivo riconoscimento dei finanziamenti;
  • – Garantire il rispetto dei principi fondamentali del PNRR (es: DNSH).

Diverse sono state, in questa prima fase, le azioni intraprese dal Dipartimento. In particolare c’è stato un lavoro importante finalizzato a una completa informazione delle strutture capitoline delle opportunità di finanziamento e ad accompagnare gli uffici nella fase di partecipazione ai bandi anche garantendo l’interfaccia con le Amministrazioni Centrali.

Voglio sottolineare poi la preziosa opera di supporto alle strutture capitoline nella sottoscrizione degli atti d’obbligo e nella definizione degli atti convenzionali con soggetti esterni (e dei disciplinari con le società in house) nonché l’impegno nella produzione di note e circolari, veicolando le principali indicazioni provenienti dal MEF e dalla RGS sui principi attuativi dei progetti PNRR (monitoraggio, DNSH, obblighi di comunicazione, etc.)

Ma il Dipartimento ha svolto anche un ruolo centrale nell’avvio delle attività di standardizzazione dei documenti di gara in stretta collaborazione con il Dip. CUA e nel definire il flusso per le attività di controllo come stabilite da RGS in collaborazione con la Ragioneria ed il Segretariato Generale di Roma Capitale.

Infine, in collaborazione con la Scuola Capitolina di Formazione, il Dipartimento ha proceduto alla definizione di un percorso formativo articolato (attività comuni e laboratoriali) per tutti i dipendenti coinvolti in progetti PNRR (RUP, supporto al RUP, rendicontatori, etc).

Come sapete, inoltre, Roma Capitale ha recentemente avviato un processo di riorganizzazione interna volto al miglioramento della macchina amministrativa attraverso la centralizzazione delle funzioni strategiche e alla riduzione delle attività legate all’auto-funzionamento. In particolare, è previsto l’accentramento:

– Delle risorse con competenze in Euro-progettazione e rendicontazione dei finanziamenti europei presso il Dipartimento Pianificazione Strategica e PNRR.

– Delle risorse con competenze legate ai processi di acquisto presso il Dipartimento Centrale Appalti, al fine di centralizzare le procedure e ridurre le tempistiche legate alle procedure di acquisto.

Al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili, inoltre, grazie ad una stretta collaborazione e interazione tra le strutture preposte all’attuazione del PNRR di CMRC e di Roma Capitale, è stato altresì definito un accordo istituzionale tra l’Amministrazione Capitolina e la Città Metropolitana.

Roma Capitale ha inoltre recentemente approvato il nuovo Piano Assunzionale, finalizzato a rafforzare e implementare la dotazione organica da impiegare prevalentemente per mansioni di carattere tecnico. Sono previste a tal proposito:

–  L’assunzione di circa 42 funzionari ed istruttori amministrativi per le attività di monitoraggio e rendicontazione;

–  L’assunzione di personale a tempo determinato e indeterminato sulla base dell’elenco degli idonei del bando della Città Metropolitana di Roma. In particolare Roma Capitale assumerà 154 nuovi Funzionari Tecnici a tempo indeterminato e ha avviato un’ulteriore procedura per la costituzione di 115 rapporti di lavoro a tempo determinato, sempre per funzionari tecnici che saranno a valere sui quadri economici delle opere PNRR.

In riferimento all’opera di rafforzamento dell’organico tecnico di Città Metropolitana, invece, è prevista l’assunzione a tempo determinato di circa 27 funzionari tecnici laureati, da destinare a funzioni tecniche di gestione dei cantieri (principalmente al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione). Mentre per il supporto Amministrativo sono state stanziate le risorse occorrenti per attivare una apposita commessa da parte della società in house Capitale lavoro, ad integrazione delle risorse umane attualmente disponibili. Le attività di gestione, monitoraggio, rendicontazione e controllo degli interventi di tutte le linee di investimento afferenti al P.N.R.R. saranno effettuate tramite il sistema ReGiS e centralizzate, per Roma Capitale, presso il Dipartimento PNRR. Città Metropolitana e Roma Capitale hanno attivato le procedure per dotarsi di una piattaforma informatica di Gestione e Monitoraggio Fondi (GMF). Uno strumento attraverso il quale poter dialogare con il sistema ReGiS, e gestire programmi e progetti finanziati da fondi P.N.R.R. in maniera analitica e capillare e poterne così monitorare gli stati di avanzamento fisico (inteso come amministrativo-procedurale) ed economico- finanziario. L’applicativo GMF sarà l’unica interfaccia per i RUP (ed il personale a supporto) dei progetti PNRR, mentre il Dipartimento PNRR garantirà il controllo dei dati e documenti forniti nonché il loro corretto caricamento su ReGIS. L’applicativo GMF svolgerà dunque un ruolo fondamentale, fornendo, altresì, informazioni aggregate e reportistica dei dati, consentendone anche la conservazione.

Presidente e Consiglieri, mi avvio alla conclusione, dedicando un’ultima riflessione al duro contesto socio economico che stiamo attraversando. Come rappresentato precedentemente, la maggior parte dei progetti PNRR sono in fase di progettazione o iter autorizzativo propedeutico all’avvio delle procedure di selezione dei fornitori.

Pertanto, non vi è un’evidenza diretta di una scarsa partecipazione delle imprese ai bandi anche se è prevedibile che tale criticità relativa alla mancanza di disponibilità del mercato si possa riscontrare a breve in alcuni settori. In primis quello nella riqualificazione ed efficientamento energetico ma anche per l’acquisto di veicoli e componentistica digitale. E questo in virtù delle difficoltà della supply chain globale e del significativo aumento del costo delle materie prime.

Ed è per questo che, nel contesto dell’adeguamento dei prezzari regionali per appalti di pubblici di lavori a seguito dei rincari delle materie prime, Roma Capitale e Città Metropolitana hanno prontamente aderito alle procedure per l’accesso al “Fondo per l’avvio di opere indifferibili” per i progetti PNRR che prevedono l’avvio delle procedure di affidamento entro il 31/12/2022.

Per i PUI (sia di Roma Capitale che di Città Metropolitana) era prevista una procedura cd. ordinaria di adesione al fondo e sono stati già assegnati fondi supplementari per un totale di circa 53 milioni di euro (su un valore totale iniziale per l’insieme dei PUI di circa 330 milioni di euro). Per i progetti che prevedono invece la possibilità di accedere al Fondo attraverso una procedura cd. automatica (pre-assegnazione di un importo aggiuntivo pari ad una percentuale fissa del valore iniziale del progetto), laddove tali progetti riuscissero ad avviare le procedure di affidamento entro il 31/12/2022, un importo aggiuntivo pari a circa 32 milioni di euro potrebbe essere destinato a Roma Capitale.

Nonostante il lavoro importante svolto nel reperimento di nuove figure professionali, poc’anzi dettagliatamente riassunto, dobbiamo tuttavia registrare una significativa difficoltà nel reperimento delle risorse umane con competenze tecniche idonee a svolgere tutte le numerose attività richieste nell’ambito dei progetti PNRR. Il Personale di Roma Capitale sta registrando un elevato tasso di non partecipazione, di rinuncia, di dimissione legate alle migliori condizioni economiche garantite dai Ministeri o dal differenziale registrato nel costo della vita rispetto ai Comuni di più piccole dimensioni.

LA COMMISSIONE PNRR del 5 dicembre 2022 (> VAI AL VIDEO)

Partecipanti: Bruno Manzi, Capo di Gabinetto Città Metropolitana di Roma; Pierluigi Sanna, Vicesindaco Città Metropolitana di Roma e delegato al PNRR; Antonio Ciucci, Presidente Ance Roma–ACER; Angelo Camilli, Presidente Unindustria; rappresentanti del Terzo Settore; CISL Roma Capitale e Rieti; CGIL Roma e Lazio; UIL Lazio.

00.00 Introduzione Presidente Caudo – la situazione del PNRR a Roma

28’30” Intervento Sindaco Gualtieri FINE 59″

1h Anna Vettigli -Legacoop

1h 4′ Fabio Ecca Cons. Municipio IX

1h 6′ 50″ Antonio Ciucci presidente ACER

1h 15′ lidia Borzì di ACLI

1h 17 ‘ Massimiliano Ricci vice direttore generale di Unindustria

1h 25′ Francesca Danese Forum Terzo Settore Lazio

1h 32 ‘ Carlo Costantini CISL

1h 37′ Cons. capitolino Carpano

1h 42′ Alberta Campitelli assessore I Municipio

Risposte Sindaco Gualtieri

1h 54″ FINE

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

6 dicembre 2022 (ultima modifica 7 dicembre 2022)

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