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Il buon anno dipende anche da noi

Scambiarsi gli auguri per l’anno nuovo è ormai più un’abitudine che una speranza.

Speranza sempre più flebile, in un mondo devastato da guerre vicine e lontane, che ha superato il punto di non ritorno della distruzione dell’ambiente, dove le disuguaglianze diventano sempre più profonde, anche all’interno del nostro stesso Paese.

Speranza che ancora sentivamo durante la pandemia, quando la solitudine forzata sembrava che ci avrebbe reso più consapevoli dei valori comuni e che ci avrebbe traghettato in un mondo nuovo, più giusto e solidale.

Non è stato così, passata la nottata ci siamo risvegliati più impauriti, indifferenti, egoisti. Soprattutto disillusi, terreno fertile per cambiamenti in peggio che non suscitano reazioni. “Tanto non si può far nulla”.

Così ci siamo concentrati sul nostro piccolo mondo, anche se ogni giorno spariscono diritti, memoria, patrimonio comune. Battaglie vinte da decenni, conquiste di chi ci ha preceduto che davamo ormai per scontate, sono ora sotto attacco, svalutate, cancellate.

Eppure la forza e la determinazione della società civile sono sempre lì, e si risvegliano anche inaspettatamente, quando ci riconosciamo in una ragazza barbaramente ammazzata, nei diritti calpestati, nella Costituzione manomessa.

Le battaglie giuste si combattono anche se non si ha la certezza di vittoria. Quello che succederà nel 2024 e dopo dipende anche da noi, dalla nostra capacità di non cedere alla rassegnazione, di sentire sulla nostra pelle le ingiustizie, tutte, non solo quelle che ci riguardano direttamente, e di avere fiducia nella nostra forza e in quella dei nostri compagni di strada.

Come Carteinregola vogliamo impegnarci su tanti fronti, dalle piccole e grandi vertenze territoriali alla importantissima battaglia nazionale per la difesa dell’Unità della Repubblica e dell’uguaglianza dei diritti, messi a serio rischio dalla cosiddetta “autonomia regionale differenziata” che approderà a giorni in Parlamento. Vogliamo impegnarci per presidiare i valori democratici e antifascisti della nostra Costituzione, dalla tutela dei più deboli alla difesa del nostro patrimonio comune, l’ambiente, il Paesaggio, i servizi pubblici e tutti quei beni della collettività, costati lavoro e fatica a chi ci ha preceduto e che rischiano di scomparire sopraffatti dalla legge del mercato e del profitto privato.

Ci rivolgiamo alle donne e agli uomini di buona volontà che si sentono responsabili della difesa dell’eredità dei nostri padri e madri costituenti e soprattutto del mondo che lasceremo alle generazioni che verranno.

Non molliamo.

Anna Maria Bianchi Missaglia

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

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Pericle Eolo Bellofatto
Pericle Eolo Bellofatto
3 mesi fa

Analusi e prospettiva perfette.
Condivido: dipende da noi tutti, collettivamente e non sono individualnente.
Grazie Anna Maria e grazie Carteinregola