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In nome del Giubileo tutto è possibile: un nuovo terminal crocieristico a Fiumicino

di Pietro Spirito

Ci sono riforme che passano sotto silenzio pur essendo di rilevanza estrema, e, in assenza dei radar di una discussione pubblica, provocano conseguenze ultronee senza che vi sia stata una valutazione adeguata rispetto alla significatività della decisione. Con l’approvazione del nuovo codice degli appalti, all’articolo 39 (1), è stata cancellata la pianificazione dei trasporti.

Un’opera infrastrutturale, per essere considerata strategica, deve essere solo sottoposta ad una valutazione del Consiglio dei Ministri. Basta con tutte le ricerche di coerenza, che gradualmente erano peraltro già state stemperate nel corso dei passati decenni.

Finalmente andiamo verso la semplificazione totale, soprattutto verso la semplificazione mentale: ci rivolgeremo direttamente agli interessi economici per poter compulsare le priorità necessarie per il Paese, o per gli operatori stessi. Ciò che è bene per la General Motors è bene per gli Stati Uniti: così un ministro americano, ex amministratore delegato del colosso multinazionale, diceva al Congresso a metà degli anni Cinquanta del secolo passato. Quelle gerarchie indispensabili a garantire una coerenza del disegno di rete verso l’interesse pubblico vanno in soffitta definitivamente.

Alla cancellazione della pianificazione nei trasporti si aggiunge l’eccezionalismo dei grandi eventi, che da sempre ha caratterizzato il meccanismo decisionale di molte opere. Si spiega così, nella somma convergente tra grandi eventi e assenza di pianificazione, la realizzazione di un nuovo grande terminal per le crociere nel porto di Fiumicino.  Il Giubileo spiana la strada al nuovo terminal di Royal Caribbean, uno dei grandi player del mercato crocieristico, a Fiumicino. Lenin diceva che il socialismo era soviet più elettrificazione, oggi i trasporti sono in Italia assenza di pianificazione più grandi eventi.

Ancorché a finanziamento quasi totalmente privato (439 milioni di euro), la nuova stazione marittima beneficerà delle procedure autorizzative accelerate in modo da esser pronto per i pellegrini-crocieristi in arrivo nel 2025. Inutilmente il presidente dell’Autorità di Sistema portuale di Civitavecchia, Pino Musolino, qualche mese fa chiedeva (retoricamente) allo Stato di interrogarsi sull’opportunità di autorizzare un progetto privato (439,6 milioni di euro, con 30 milioni di opere di urbanizzazione comunque a carico del pubblico, nda) in aperta concorrenza con i propri investimenti nel porto di Civitavecchia.

A metà giugno, qualche giorno fa, il Governo ha inserito nel nuovo Decreto Giubileo il progetto di Royal Caribbean di realizzare, su aree demaniali ma fuori dalla giurisdizione della port authority, un nuovo terminal crociere a Fiumicino (Isola Sacra).

L’allegato al decreto, che contiene le schede degli interventi beneficiari delle scorciatoie autorizzative oggetto stesso del provvedimento normativo, usa del resto toni assai critici con il Sistema portuale laziale, che “sconta un ritardo quali-quantitativo di offerta rispetto ai concorrenti del Mediterraneo occidentale”. Lo Stato che critica lo Stato, incredibile, e che apre una autostrada ad un investimento privato concorrente, per peggiorare la situazione di profittabilità dei propri investimenti.

Col progetto di Royal, continua invece il documento governativo, “il porto di Fiumicino rappresenterà un nuovo e straordinario ingresso, attraverso la via marittima: la terza Porta verso Roma Capitale, il suo entroterra e il Lazio tutto”. E “durante il Giubileo 2025, il Porto e le sue strutture di standard di livello internazionale (es. gli spazi pubblici, l’hotel, il terminal), potranno quindi essere messi a disposizione della Struttura Commissariale e del Tavolo di lavoro per eventi o altre iniziative. Non solo: le navi da crociera sono state spesso usate quali ‘città galleggianti’, utili quando è necessario integrare l’offerta ricettiva”.

Interessante lo stato dell’arte sul progetto: “Acquisita la concessione ad inizio 2022, la Fiumicino Waterfront (la società controllata da Royal, nda) ha avviato i lavori di messa in sicurezza dell’area e del Vecchio Faro e ad ottobre 2022 ha completato l’aggiornamento dello Studio di Fattibilità 2018 producendo il Master Plan 2022. (…) È stato infine dato l’avvio al percorso di elaborazione della Variante al Progetto Definitivo, che verrà sottoposta alle procedure di Via e alla Conferenza dei Servizi entro i primi mesi del 2023”.

Il cronoprogramma contenuto nell’allegato è in realtà slittato di qualche mese, anche perché il Decreto Giubileo era atteso per la fine del 2022 ed è arrivato 7-8 mesi dopo. Con l’accelerazione delle procedure commissariali, infatti, la Valutazione di impatto ambientale sarebbe dovuta arrivare adesso, quando la relativa documentazione non è invece nemmeno stata depositata presso il Ministero dell’Ambiente. Secondo quanto filtra dalla società, comunque, si prevede che la struttura cominci ad operare se non a gennaio, a marzo 2025, in tempo per il picco giubilare.

In ogni caso il progetto sarà sviluppato in due fasi: prima opere marittime (diga foranea, banchine, colmate) e le opere relative alla funzione crocieristica (accosto, terminal, logistica, cold ironing) e all’infrastrutturazione (verde pubblico, viabilità, allacci).

Solo tra giugno e dicembre 2026 (con qualche mese di slittamento, dato il suddetto ritardo) arriveranno il completamento della marina per il diporto e per i mega-yacht (pontili, servizi), la messa in esercizio del cantiere nautico e la realizzazione dell’edificio servizi e dell’hotel/aparthotel (per quanto quest’ultimo, come visto, sarebbe stato teoricamente fra le potenziali strutture d’accoglienza dei pellegrini).

Come assaggio della assenza di pianificazione dei trasporti, la vicenda del terminal crocieristico a Fiumicino non è male. Trionfa l’interesse privato di uno degli attori del mercato, distorcendo anche la concorrenza. In nome del Giubileo, tutto è possibile.

scarica la Scheda 146 INTERVENTO N. 146 Porto turistico-crocieristico di Fiumicino Isola Sacra Amministrazione proponente: Comune di Fiumicino tratta da DPCM_20230608_all1-2_SchedeInterventi_90-184 Giubileo 2025

Vedi anche La scheda del Porto turistico-crocieristico di Fiumicino Isola Sacra (arrivano le grandi navi) del 18 giugno 2023 con la scheda dell0inetrvento e il comunicato dei tavoli del porto

18 giugno 2023

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

NOTE

(1) Nuovo Codice Appalti

Decreto legislativo 31.03.2023, n. 36

Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici. (G.U. 31.03.2023, n. 77)

Articolo 39. – Programmazione e progettazione delle infrastrutture strategiche e di preminente interesse nazionale.

  1. Le disposizioni del presente articolo disciplinano le procedure di pianificazione, programmazione e progettazione delle infrastrutture strategiche la cui realizzazione riveste carattere di urgenza e di preminente interesse nazionale ai fini della modernizzazione e dello sviluppo della Nazione.
  2. Il Governo qualifica una infrastruttura come strategica e di preminente interesse nazionale con delibera del Consiglio dei ministri, in considerazione del rendimento infrastrutturale, dei costi, degli obiettivi e dei tempi di realizzazione dell’opera. La qualificazione è operata su proposta dei Ministri competenti, sentite le regioni interessate, ovvero su proposta delle regioni al Governo, sentiti i Ministri competenti.
  3. L’elenco delle infrastrutture di cui al presente articolo è inserito nel documento di economia e finanza, con l’indicazione:
    a) dei criteri di rendimento attesi in termini di sviluppo infrastrutturale, riequilibrio socio-economico fra le aree del territorio nazionale, sostenibilità ambientale, garanzia della sicurezza strategica, contenimento dei costi dell’approvvigionamento energetico del Paese, adeguamento della strategia nazionale a quella della rete europea delle infrastrutture;
    b) degli esiti della valutazione delle alternative progettuali;
    c) dei costi stimati e dei relativi stanziamenti;
    d) del cronoprogramma di realizzazione.
  4. Gli interventi di cui al comma 3 sono automaticamente inseriti nelle intese istituzionali di programma e negli accordi di programma quadro ai fini della individuazione delle priorità e ai fini dell’armonizzazione con le iniziative già incluse nelle intese e negli accordi stessi.
  5. Per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi di cui al comma 3 si applicano le disposizioni di cui all’articolo 38. A tal fine, i termini di cui al terzo periodo del comma 5 dell’articolo 38 sono ridotti a trenta giorni e quelli di cui al comma 9, primo periodo, del medesimo articolo 38 a quarantacinque giorni e non sono prorogabili.
  6. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, istituisce un comitato speciale per l’esame dei progetti relativi agli interventi di cui al presente articolo.
  7. Ai fini della verifica preventiva dell’interesse archeologico di cui all’articolo 38, comma 8, il progetto di fattibilità tecnico ed economico relativo agli interventi di cui al comma 1 del presente articolo, è trasmesso dalla stazione appaltante alla competente soprintendenza decorsi quindici giorni dalla trasmissione al Consiglio superiore dei lavori pubblici del progetto di fattibilità tecnico-economico medesimo. Le risultanze della valutazione di assoggettabilità preventiva dell’interesse archeologico sono acquisite nel corso della conferenza dei servizi di cui all’articolo 38, comma 3.
  8. In presenza di dissensi qualificati ai sensi dell’articolo 14-quinquies, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241, la procedura di cui ai commi 4, 5 e 6 del medesimo articolo può essere sostituita dall’adozione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e trasporti, previa deliberazione del CIPESS, integrato dai presidenti delle regioni o delle province autonome interessate, sentita la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Il predetto decreto approva il progetto di fattibilità tecnico-economica delle infrastrutture di cui al presente articolo e produce i medesimi effetti di cui all’articolo 38, comma 10.
  9. Il monitoraggio delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per la prevenzione e la repressione di tentativi di infiltrazione mafiosa è attuato da un Comitato di coordinamento istituito presso il Ministero dell’interno, secondo procedure approvate con delibera CIPESS, su proposta del medesimo Comitato di coordinamento. Si applicano, altresì, le modalità e le procedure di monitoraggio finanziario di cui all’articolo 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114
       
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