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Mercato Metronio alle Commissioni capitoline: urgenti problemi

progetto mercato metronioPubblichiamo un  report  del Comitato Porta Asinaria della seduta delle Commissioni congiunte Mobilità e Commercio che si è tenuta il 24 febbraio,  su  richiesta dell’AGS Mercato Metronio,  del Comitato Porta Asinaria e del Comitato Mura Latine, sulla situazione del Parcheggio pubblico multipiano annesso al Mercato Metronio di Via Magna Grecia a San Giovanni.

Nel corso della Commissione è stato reso noto che all’Ufficio parcheggi sta continuando a portare avanti la conferenza dei servizi  per l’ampliamento del parcheggio multipiano accanto al mercato, intervento inserito nel Piano Urbano Parcheggi di Veltroni (con le Ordinanze commissariali del 2006/2007) e confermato da  quello di Alemanno, che prevede la realizzazione da parte di una ditta privata  di un ulteriore piano sotto una struttura della  seconda metà degli anni ’50 (1). L’ampliamento  ha suscitato da tempo molti dubbi sulla sua fattibilità tecnica (2),  anche per i costi elevatissimi che comporterebbe a fronte di qualche decina di parcheggi (79) in più, in una struttura che ospita  già  250  posti auto. Ma il punto è che,  per il Mercato Metronio, come per gli altri due parcheggi dei mercati, non ci risulta stipulata alcuna convenzione con la ditta, e, nel caso del mercato di Via Magna Grecia, neanche un’ordinanza commissariale che la autorizza.  Solo pochi giorni fa  Carteinregola e il Coordinamento dei Comitati NO PUP avevano portato alla Commissione Mobilità la richiesta di un approfondimento giuridico da inoltrare all’ANAC di Raffaele Cantone riguardo l’obbligo di adeguamento alle normative vigenti di tutti gli interventi  del Piano Parcheggi non convenzionati. Un aspetto che dovrebbe stare a cuore all’attuale maggioranza capitolina, visto che si tratta di interventi su suolo pubblico  (in questo caso sotto una  struttura pubblica) che verrebbero affidati senza gare di evidenza pubblica. E desta preoccupazione sapere che invece negli uffici tutto continua ad andare avanti come prima…  (Anna Maria Bianchi Missaglia) [per osservazioni e precisazioni laboratoriocarteinregola@gmail.com]

Report delle commissioni congiunte del 24 febbraio 2017 sulle problematiche del parcheggio del Mercato Metronio

a cura del Comitato Porta Asinaria

Il parcheggio, che ha l’entrata su Via Magna Grecia angolo via Amiterno, dopo una lunghissima gestione privata e un’altrettanto lunga causa in tribunale, è rientrato, dal 2008  sotto la gestione  pubblica insieme a tutto l’edificio che ospita anche il Mercato coperto Metronio e alcuni negozi su strada, oltre a tre appartamenti. Tutto di proprietà comunale.
Dal 2009 al 2014 il parcheggio è stato dato in gestione all’ATAC in forma ufficiale, dal 2014 in modo informale,  non essendo stata ancora  firmata  la proroga del  contratto di servizio. Da novembre 2015 il parcheggio, che ha 400 posti auto, è stato chiuso a causa del   mancato adeguamento alla normativa antincendio, ma funzionava già solo parzialmente per le infiltrazioni d’acqua.
Alcuni giorni fa si sono staccati dalla parete su via Amiterno pezzi di calcinacci che fortunatamente non hanno colpito nessuno ma hanno reso inagibile il carico e lo scarico delle merci per gli operatori del mercato.
L’AGS e i Comitati di quartiere  hanno rappresentato alle  Commissioni le notevoli criticità dovute al pluridecennale abbandono della struttura, con una travagliata  storia alle spalle.  Per anni affidata dla Comune  a  una ditta privata e poi, dopo una vertenza giudiziaria,  tornata a Roma Capitale. Ma la il mercato e il parcheggio multipiano , durante la consiliatura Alemanno, sono stati oggetto della Proposta di deliberazione 129/2011, che intendeva  approvare  uno scambio immobiliare  tra il Comune e la ditta che avrebbe dovuto realizzare l’ampliamento del parcheggio.  In pratica la ditta, proprio grazie all’intervento del PUP,  in cambio di un certo numero di alloggi (neanche popolari), avrebbe ottenuto tutto il compendio, con la prospettiva di abbattere e ricostruire l’edificio, restituendo al Comune solo l’area mercatale e qualche parcheggio, ed edificando sopra il mercato  vari piani di uffici, spazi commerciali e appartamenti di lusso. Una proposta non andata a buon fine per la mobilitazione degli operatori, di Carteinregola e dei comitati di quartiere(3) .
L’AGS del Metronio ed i comitati di quartiere  hanno chiesto alle Commissioni:
–  un immediato intervento sui danni recenti che hanno reso inagibile l’area di carico e scarico: l’ATAC, pur non avendo firmato ancora il contratto  di servizio, si è resa disponibile a fornire all’UT del Municipio i macchinari necessari.
– l’espunzione dal Piano Urbano Parcheggi dell’intervento di ampliamento del parcheggio, come peraltro già richiesto da una risoluzione del Consiglio Municipale del 2013, votata all’unanimità, e anche dall’attuale Giunta municipale, che  ha presentato la stessa richiesta.
– l’avvio dei lavori urgenti per la  messa a norma del Parcheggio e la firma del contratto di servizio (o la messa a bando dello stesso) per garantirne la riapertura in tempi rapidi, come richiesto da tutto il quartiere Appio Latino, che è stato martoriato in questi anni dai cantieri Metro C e dai cantieri dei vari parcheggi interrati che hanno sequestrato e sequestrano tuttora intere strade alla mobilità ed al parcheggio.
I presidenti delle due commissioni, Stefano e Coia, hanno richiesto ulteriori informazioni ad ATAC (la contabilità relativa agli anni 2009-2015), e si sono impegnati ad intervenire presso  i dipartimenti competenti il Patrimonio (che non era presente ), la  Mobilità, i Lavori Pubblici e le Attività Produttive,  che da anni si rimpallano le responsabilità per gli interventi, dato che  la Giunta Alemanno, nel 2008, ha  proceduto a  “spacchettare” le competenze sull’immobile fra tre dipartimenti.
Il Comitato Porta Asinaria ha anche chiesto chiarimenti sull’antenna 3, presente sul tetto del complesso, soprattutto per capire quale dipartimento incassa il pagamento, che dovrebbe essere di circa 30.000 euro l’anno,  e la messa a reddito dei tre appartamenti – vuoti dal 2008  – e dei negozi su via Magna Grecia
Comitato Porta Asinaria
(1) Il  Mercato Metronio , con  l’adiacente autorimessa,  è un’ opera del  1956 dell’Ing. Riccardo Morandi, segnalata dalla Carta della Qualità del Piano Regolatore di Roma come “opera di rilevante interesse architettonico,sulla quale si può intervenire solo per riqualificare la struttura esistente a fini conservativi”. Il 5 marzo 2012 l’ ’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Roma e provincia e DOCOMOMO Italia onlus hanno lanciato   un appello  in difesa del Mercato Metronio al Ministro per i Beni e Attività Culturali, al Sindaco e alle varie Soprintendenze (http://www.architettiroma.it/notizie/14168.aspx)

(2) Sulla fattibilità tecnica,  come per gli analoghi ampliamenti previsti per altri due mercati coperti – Trieste in Via Chiana e Pinciano in Via Antonelli  che dovrebbero essere realizzati sempre da parte della stessa ditta –  esistono perizie giurate (di parte) e, in un protocollo d’intesa siglato con gli operatori del mercato di Via Chiana  nel gennaio 2012, coevo del Mercato Metronio e realizzato con tecniche similari, la stessa ditta  aveva messo nero su bianco, in un protocollo con gli opertaori del mercato, a  sostegno dell’ipotesi di abbattimento e ricostruzione dell’edificio,   che “la struttura portante dell’attuale edificio [del mercato di Via Chiana] non è stata progettata per ospitare né ulteriori piani interrati, né ulteriori piani sovrastanti e quindi si opererebbe con un costante pericolo di cedimenti o crolli…”.  Nel gennaio 2012 i Comitati NO PUP e Cittadinanzattiva Lazio Onlus avevano  sollevato questi interrogativi, fornendo copia dei pareri tecnici di parte, davanti alla Commissione Patrimonio, che li aveva poi  fatti propri e indiririzzati agli uffici competenti. Nessuna risposta è però mai   giunta, nè ai comitati, nè alla Commissione.

(3) Una delibera ritirata in extremis l’ultima notte della consiliatura Alemanno, grazie alla battaglia di Carteinregola e altri comitati, che ha comportato un presidio di 4 mesi in Campidoglio contro questa e altre delibere.
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