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Verde urbano a Roma: la protesta è necessaria

Piazza Venezia 26 7 23 foto ambm

AGGIORNAMENTO: poco dopo la manifestazione l’Assessora Alfonsi ha inviato una risposta scritta agli organizzatori, che mettiamo a disposizione (dalla pagina FB del Coordinamento del regolamento del Verde), riservandoci di commentarla.

2 agosto 2023 – Si è tenuta martedì 1 agosto 2023 in Piazza San Marco (Piazza Venezia) una manifestazione di protesta promossa da tante associazioni romane per richiamare l’attenzione sulla gravità della condizione in cui versano tanti pini di Roma e per chiedere all’Amministrazione capitolina di intervenire efficacemente per la loro tutela. Le associazioni sono state poi ricevute in Campidoglio dall’ Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, che ha annunciato che “i dettagli di tutti gli interventi, i criteri e le strategie su cui si fonda l’azione dell’Amministrazione nella cura e tutela del verde sono contenuti in un documento preparato in risposta alla lettera aperta e inviato alle Associazioni . Ci auguriamo che tale documento sia reso pubblico, ma soprattutto che il Comune si decida ad applicare davvero il Regolamento del Verde, vigente da più di due anni, smettendo di far eseguire potature – spesso vere e proprie capitozzature – oltre i termini stabiliti, con danni agli alberi stessi ma anche agli animali che vi trovano rifugio. Pubblichiamo un post di Giorgio Osti, coordinatore del Coordinamento del Regolamento del verde e del paesaggio urbano, a cui aderisce Carteinregola, la lettera al Sindaco delle associazioni e il comunicato di Roma Capitale.(AMBM)

La protesta è necessaria

di Giorgio Osti

La nostra città sta affrontando in queste settimane una duplice emergenza: l’emergenza climatica prodotta dal surriscaldamento globale con l’innalzamento delle temperature ben oltre i valori abituali della stagione e con la formazione di isole di calore altamente critiche in molte aree cittadine; l’impoverimento del patrimonio verde dovuto agli abbattimenti di alberi irrimediabilmente compromessi o pericolosi e dovuto alle potature spesso estese ben oltre le reali necessità agronomiche e di sicurezza. Le due emergenze sono tra loro fortemente intrecciate, dal momento che l’impoverimento arboreo causa una riduzione dei positivi effetti che la presenza degli alberi assicura all’ambiente (riduzione della CO2, della temperatura ambientale, delle polveri sottili, dei rumori, del malessere esistenziale, ecc.) e ciò innesca un aumento delle condizioni clima-alteranti, in un ciclo perverso di fattori critici. Negli ultimi anni è andato severamente riducendosi il patrimonio arboreo di Roma a spese dei grandi alberi e, soprattutto, dei pini (Pinus Pinea) che sono la specie iconica ed identitaria della città. Le cause, ormai note ai più, sono da ricercare, per i pini, nell’aggressione di un parassita (Toumeyella parvicornis) che le Amministrazioni pubbliche non hanno saputo tempestivamente riconoscere e combattere, ma anche nelle cure praticate poco adeguate e per nulla sistematiche, con la conseguenza che talune aree cittadine, private dei meravigliosi pini, resteranno orribilmente segnate per molti anni avvenire. I crolli dei pini, verificatisi in questi ultimi giorni in pieno centro città e la giusta preoccupazione dei cittadini per i rischi che ne derivano, non debbono però distoglierci dalla ricerca delle vere cause dell’EMERGENZA VERDE e della perdita di un patrimonio arboreo così prezioso e rappresentativo. Le comunicazioni diffuse dall’Assessorato Ambiente attribuiscono la causa dell’indebolimento e degli schianti dei pini di Piazza Venezia agli scavi per la sistemazione dei marciapiedi e per consimili interventi effettuati senza il dovuto riguardo alla zona di protezione radicale degli alberi (Z.P.R. – Art. 17, c.7). Essendo questo il motivo, dobbiamo noi concludere, ciò è avvenuto perché è mancata un’adeguata assistenza da parte dei tecnici del Servizio Giardini ai lavori eseguiti. Purtroppo, questa è la situazione che ancora si verifica in troppi contesti cittadini in cui la tutela delle alberature, che dovrebbe essere lo scrupolo maggiore da osservare, non viene garantita.

Lettera Aperta al Sindaco Gualtieri 5 richieste in difesa della specie Pinus pinea. I pini e i grandi alberi di Roma patrimonio da difendere.

Gentile Signor Sindaco, 

Per contrastare l’emergenza climatica, il surriscaldamento globale e gli effetti maligni della deforestazione che è fenomeno incessante a livello planetario, la soluzione c’è già: i grandi alberi, gli alberi monumentali, le pinete e le foreste secolari. Il patrimonio arboreo delle città.

 I servizi ecosistemici che gli alberi ci regalano sono indispensabili alla vita della città soprattutto in tempi di caos climatico.

Roma, ” la capitale più verde d’Europa” (ancora per quanto?), non può perdere  il suo patrimonio vegetale: migliaia di pini nei parchi storici, nelle vie, sul litorale. Eppure negli ultimi due anni è accaduto proprio questo. Il Regolamento del verde di Roma Capitale  (Art. 40 comma 2 ) prescrive una  speciale salvaguardia per il  “ Pinus pinea, specie identitaria del paesaggio romano” e invece soltanto negli ultimi dieci giorni in piazza San Marco, nel cuore di Roma , sono  stati abbattuti più di  dieci tra pini e alberi monumentali . La sicurezza è prioritaria, è vero, ma non può diventare panico e taglio indiscriminato (senza prove di trazione e tecnico strumentali approfondite) di alberi preziosi dal punto di vista ecologico e storico-paesaggistico. 

ROMA, il suo centro ma anche le sue periferie, perderebbero identità e qualità urbana senza i suoi pini.

Difendiamo il patrimonio che GIA’ abbiamo.

Infatti non basta puntare soltanto sulla messa a dimora di alberi giovani o di diverse specie.  Si tratta di una scommessa troppo rischiosa.

Si ponga fine alla narrazione che i grandi pini e gli alberi monumentali (come i platani di recente) siano pericolosi : sono pericolosi quando trascurati e maltrattati.

I grandi pini e gli alberi monumentali NON sono pericolosi: sono pericolosi i cantieri che danneggiano le radici e il colletto , sono pericolose le potature e capitozzature che li feriscono e indeboliscono a morte, è pericolosa l’assenza di manutenzione.  I cantieri   non possono prosperare a scapito dei grandi alberi, natura e cultura devono convivere, come sempre hanno fatto, a Roma.  

Se pure le colpe risalgano a precedenti Amministrazioni non è questo il modo speditivo e liquidatorio di affrontare oggi il problema della sicurezza, in presenza di tante nuove tecnologie di indagine.

Ed ancora non si comprende come insieme alle cure siano state inflitte ai pini potature continue, eccessive e per dichiarazioni plurime di esperti spesso letali o comunque tali da indebolire per sempre individui che al contempo  combattono il parassita Toumeyella parvicornis.

 LE NOSTRE CINQUE RICHIESTE

1.    Istituzione di una task force in difesa dei pini formata da tre figure di esperti di riconosciuta competenza per la difesa, la massima cura e conservazione possibile dei pini esistenti e messa a dimora di nuovi esemplari a compensazione ( v. anche art. 41 comma 2 del Regolamento del verde “Gli alberi abbattuti devono essere sostituiti entro un anno dall’abbattimento. … Qualora  si tratti di albero di valore ecologico e paesaggistico, la compensazione deve avvenire con albero della stessa specie.”).

Mettiamo a disposizione del Sindaco direttamente tutta la competenza e equidistanza per identificare i professionisti dal curriculum più adatto, che si sono offerti anche volontari per consulenze  gratuite con solo rimborso spese.

2.    Attuazione immediata dell’art. 15 comma 1 del Regolamento del verde. “Roma Capitale istituisce un catasto del verde pubblico e privato e realizza, con aggiornamento annuale, il Censimento geo-referenziato e open-source del patrimonio verde (alberi e arbusti)” partendo dal censimento del Pini per la loro valore paesaggistico con censimento dei pini scomparsi, di quelli presenti e di quelli a rischio (da monitorare e curare con le endoterapie a pressione manuale come prescritto dal CREA) . Censimento digitale coordinato da consulenti esterni di provata esperienza informatica e impegno per il patrimonio storico e NON da intelligenza artificiale (rischio di errore troppo alto). Cartella clinica digitale sullo stato di salute delle alberature.

3.    Selezione delle ditte non sulla base del massimo ribasso, ma delle accertata professionalità degli operatori. Prove di trazione e perizie tecnico strumentali  NON speditive in caso di abbattimenti ; moratoria sulle potature fino a quando i vostri uffici e le ditte incaricate non siano in grado di rispettare  le disposizioni di potatura sui pini domestici riportate all’allegato 9 al paragrafo “Interventi di potatura errata su pini domestici” . Fermo restando che i pini che hanno subito trattamenti endoterapici per la toumeyella devono essere comunque esentati dalle potature limitando gli interventi come dice il CREA alla rimonda del secco.

4.    4. Istituzione numero verde per i cittadini attivi nella difesa dei pini degli alberi monumentali e non solo.

5.    5. Ripresa immediata delle endoterapie a pressione manuale lenta e graduale (la lotta al parassita Toumeyella è obbligatoria Decreto Ministero Politiche Agricole  del 3 giugno 2021), evitando il metodo insufficiente delle sacchette,  per i pini infestati e per prevenire la propagazione del parassita  – come purtroppo avvenuto a Ostia con gli effetti disastrosi sotto gli occhi di tutti – e campagna di informazione sull’obbligatorietà dell’endoterapia anche per i privati.

In attesa di una precisa e sollecita risposta, inviamo cordiali saluti

Comitato Villa Glori in difesa dei pini e dei parchi storici di Roma 

ELENCO oltre 50 Associazioni e comitati che hanno aderito : Coordinamento cittadino Difendiamo i pini di Roma Comitato Villa Glori in difesa dei pini e dei parchi storici di Roma L’Altritalia Ambiente Info.roma.it Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio Associazione Respiro Verde Legalberi Italia Nostra Roma Associazione Retake Roma Associazione Ponte Lupo Il gigante dell’acqua APS internazionale Le Ragunanze Associazione Aurelio Volontari Decoro Tredicesimo Amici di Villa Pamphilj Comitato Piazza Vittorio Partecipata (CPVP) Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP LAMS) Comitato Piazza Don Minzoni Associazione Il Pineto nel cuore ETS Comitato TorCarbone-Fotografia CdQ ColliAniene BeneComune Comitato Emergenza NaturaComitato Monte Ciocci Cantiere Culturale La Tela Associazione Banda Gassotti Comitato Zona Verde Villa Pamphilj Roma 12 Beni Comuni Anonima Riforestazione Comitato Salviamo i pini di Corso Trieste Piazza Bologna e dintorni Comitato per il Decoro Urbano Comitato per la bellezza Riscatto al Secondo Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli ASSARTIGIANI Tutti per Roma per tutti L.I.D.U. Lega internazionale per i diritti dell’uomo OSSERVATORIO SHERWOO DI G.U.F.I. Comitato Salviamo la Riserva di Procoio GRIG Gruppo d’intervento giuridico Amo Quartiere Trieste Amici dei parchi campagna di Spinaceto Associazione Parco Castel Sant’Angelo Amuse Comitato IV Novembre – COMIT Alberi Empoli Garden Club Giardino Romano Ripartiamo dai beni comuni Monte Porzio Catone OICOS riflessioni Bastia Umbra Amici di Villa Chigi e Parco Don Baldoni Associazione Rinascita Tiburtina Paolo Salonia Pini di Saxa Rubra Ass Garibaldina Il mandorlo di Enrico Cairoli Marevivo Comitato Abitanti Villaggio Olimpico Il mio amico albero Parco Francesco Salerno

1 agosto 2023 Pini di Roma, incontro in Campidoglio con le associazioni

Incontro in Campidoglio con una rappresentanza delle Associazioni e dei Comitati coinvolti nella cura dei pini di Roma che, su questo tema, hanno inviato una lettera aperta al Sindaco e tenuto una manifestazione a Piazza San Marco.

L’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi ha ascoltato le istanze delle Associazioni e illustrato gli interventi svolti e quelli in programmazione in particolare sul patrimonio dei pini della città: dai trattamenti già effettuati su 46mila alberature colpite dal parassita della Toumeyella parvicornis, alle oltre 13mila messe a dimora di nuovi alberi fino alle oltre 70mila potature ad oggi completate.

I dettagli di tutti gli interventi, i criteri e le strategie su cui si fonda l’azione dell’Amministrazione nella cura e tutela del verde sono contenuti in un documento preparato in risposta alla lettera aperta e inviato alle Associazioni.

L’incontro di oggi è stata un proficuo momento di dialogo e di ascolto su un tema, quello della salvaguardia dell’immenso patrimonio delle alberature storiche di Roma e dei pini in particolare che costituiscono un paesaggio naturale e una risorsa ambientale unici al mondo, su cui c’è una forte condivisione degli obiettivi. Abbiamo ribadito l’impegno dell’Amministrazione nella cura del verde quale priorità delle azioni di governo della città e l’importanza di un percorso partecipato con la cittadinanza e le tante Associazioni attive sui territori, che sarà fondamentale per costruire il grande evento degli Stati Generali del Verde previsto all’inizio dell’autunno prossimo” ha dichiarato l’Assessora Alfonsi.

2 agosto 2023

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