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Piediperterra ai Fori – 1c: il Progetto CArME e le piazze del terzo millennio

Il Progetto per l’area archeologica centrale e le piazze del terzo millennio

a cura di Paolo Gelsomini

Gran parte dei monumenti della città antica sono stati sottratti all’oblio secolare e riportati alla luce negli ultimi due secoli.
Nel Novecento i Fori Imperiali hanno assunto, a partire dagli anni Trenta, la sembianza di una quinta teatrale da osservare a distanza e oggi di fatto sono separati dal tessuto urbano.

Nel secolo che viene, invece, il centro archeologico può ritrovare l’antica vocazione di luogo destinato alla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica: “un giardino di pietra restituito al suo uso originale di convegno e di permanenza”, come lo ha definito Adriano La Regina.
A tal fine occorre integrare il restauro delle antiche piazze alla quota archeologica con la realizzazione di piazze contemporanee alla quota urbana e connettere le une e le altre ai rioni circostanti, al complesso monumentale del Colosseo, del Campidoglio, dei Colli, del Circo Massimo, del Foro Boario, delle Terme di Caracalla, delle Mura, dell’Appia Antica e all’intera città e alla sua campagna.

Nel nuovo contesto urbano – con adeguate tutele, restauri e allestimenti – le testimonianze antiche e le opere contemporanee restituiscono all’area dei Fori la funzione simbolica di centro della civitas e nel contempo costituiscono il luogo della vita quotidiana, dove darsi un appuntamento, camminare attraverso la storia, conoscere la vicenda plurimillenaria della città eterna, cogliere l’occasione per giocare, studiare o lavorare, e partecipare agli eventi civili e al dibattito pubblico, ma soprattutto riconoscersi come cittadini di Roma e del mondo.

Tutti i Fori Imperiali, inoltre, si connettono alla quota archeologica con un anello pedonale: l’attuale passerella di collegamento che parte dalla Colonna Traiana e arriva al Foro di Nerva viene prolungata nel Tempio della Pace e nel Foro di Augusto – con un sottopasso di via dei Fori che utilizza il cunicolo di una grande fogna – sino a proseguire lungo il Foro di Traiano per poi ricongiungersi al punto di avvio. Un ascensore collega l’anello con i Mercati Traianei, assicurando così l’accesso all’area archeologica dal settore urbano del Quirinale e di via Nazionale.

Infine, si migliora l’apertura verso la città con la realizzazione di due preziose relazioni trasversali.
La prima prolunga l’attuale passerella di via Campo Carleo, proveniente dal rione Monti, con una pavimentazione, poggiata sulla nuova copertura del complesso di Sant’Urbano, che consente di arrivare a via dei Fori.
La seconda è costituita da un ponte pedonale che collega via dei Fori con la Chiesa dei Santi Luca e Martina e, a seguire, con l’area del Carcere Mamertino e con la risalita verso il Campidoglio. Il limitrofo ingresso del Foro Romano permette, con l’acquisto del biglietto, di proseguire la passeggiata nell’area archeologica e poi di raggiungere il tessuto urbano di S. Teodoro, il Velabro e il Foro Boario.

Le trasversali realizzano alcuni obiettivi parziali che poi saranno sviluppati organicamente dal Piano Strategico: la connessione tra la città moderna e l’area archeologica; l’apertura di nuovi angoli visuali sul Foro di Traiano, di Augusto e di Cesare; la restituzione ai cittadini di un’agevole passeggiata nella piazza del Carcere Mamertino, uno degli affacci più belli, a lungo trascurato, sul Foro Romano e sull’arco di Settimio Severo.

Di quest’ultimo risultato si giova soprattutto la relazione tra il Campidoglio e il Foro Romano, purtroppo quasi dimenticata da quando è subentrata, all’eliminazione di via della Consolazione, la recinzione tariffata del Foro Romano. Essa impedisce molte connessioni monumentali e urbane; per esempio, preclude la risalita al Colle attraverso il Tabularium e chiude l’antica salita del Clivo Capitolino all’altezza di via del Tempio di Giove.

Dal “Rapporto sul centro archeologico monumentale di Roma (CArMe)” di Walter Tocci

21 marzo 2024

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.comTorna alla pagina con l‘indice delle schede di Piediperterra ai Fori Celio