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Piediperterra ai Fori 6.: la nuova Passeggiata archeologica verso via dei Cerchi

La prosecuzione della nuova Passeggiata archeologica verso via dei Cerchi

a cura di Paolo Gelsomini

La prosecuzione della nuova Passeggiata archeologica lungo via dei Cerchi-Bocca della Verità e l’ipotesi di pedonalizzazione di via dei Cerchi e di via Valle delle Camene
E’ necessario completare l’operazione di mobilità nell’asse compreso tra le Terme di Caracalla e la Bocca di Verità. A vantaggio della qualità dello spazio pubblico si può ridurre l’evidente esubero di superficie carrabile nell’enorme fascio viario – di ben sedici corsie, quasi il triplo del GRA – costituito dal viale delle Terme, dalle sue due contro-strade, da via di Valle delle Camene e da via Baccelli.
Queste ulteriori limitazioni, però, devono accompagnarsi all’aumento di offerta trasporto pubblico, per risarcire, almeno in parte, la riduzione del 30% del livello di servizio verificatasi negli ultimi quindici anni.

Una nuova disciplina di viabilità, da valutare attentamente mediante i modelli di simulazione, è in grado di apportare preziosi contributi alla molteplicità del paesaggio antico e contemporaneo:
a) eliminazione di alcune strisce di asfalto per guadagnare suolo permeabile e per dare spazio al miglioramento del sistema ambientale compreso tra piazzale Numa Pompilio e Circo Massimo;

b) semplificazione dell’incrocio di Porta Capena per ampliare gli spazi pedonali e ciclabili di accesso al Circo Massimo, al Parco del Celio e alla Casina Vignola Boccapaduli;
c) pedonalizzazione di via dei Cerchi per riscoprire la storica connessione molto amata da Augusto tra il Circo Massimo e il Palatino; ciò è possibile solo se l’antica strada, dismettendo l’immagine carrabile, si integra con il paesaggio archeologico e con la più ampia riqualificazione del grande invaso verde che simula la struttura del Circo.

Dal “Rapporto sul centro archeologico monumentale di Roma (CArMe)” di Walter Tocci

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Vignola Boccapaduli. Questo antico edificio risale ai primi anni del 1500, l’unica data certa è quella del 1538, in cui la Casina venne acquistata da Prospero Boccapaduli da cui prese parte del nome. La seconda parte del nome deriva dall’attribuzione al costruttore Vignola, ma non ci sono prove certe. La Casina anticamente sorgeva presso le terme, situata tra i chiostri di S.Balbina e di S.Saba ed era utilizzata come casa di villeggiatura e di relax. Nel 1910 venne incaricato l’architetto Pietro Guidi di ricostruirla a fianco del Circo Massimo, proprio dove si trova oggi. Tuttavia nonostante l’importanza che ricoprì durante le due Guerre mondiali come ambulatorio, con il tempo finì con l’essere abbandonata dopo aver ospitato l’Archivio del Movimento operaio.

Con la pedonalizzazione di via della Valle delle Camene la Vignola potrebbe riacquistare la sua autonomia spaziale e la sua funzione civica.

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21 marzo 2024

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

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