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Area archeologica centrale: l’isola e la terra di nessuno

Foto AMBM

di Anna Maria Bianchi Missaglia

E’ notizia di ieri che è stato presentato l’esito del bando internazionale di progettazione indetto lo scorso ottobre da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, per la realizzazione della Nuova Passeggiata Archeologica, attraverso la riqualificazione e valorizzazione dell’area di via dei Fori Imperiali (1).

Proprio qualche giorno fa abbiamo organizzato una delle nostre esplorazioni urbane per raccontare pezzi di città, dal centro alle periferie, che chiamiamo “Piedipeterra”, ai Fori – Celio (2). Siamo partiti da Piazza Venezia procedendo con uno sguardo al passato – la storia lontana e più recente, dalla Roma Antica a Mussolini al “Progetto Fori” – ma anche al presente e al futuro, con il progetto CArME e le sue due fasi, quella già partita, del Programma operativo, e quella di lungo periodo, con il Piano strategico (3). Sguardi che vedono l’area archeologica centrale come un unico patrimonio, che abbraccia secoli di storia e che si allarga nello spazio, dai Fori, al Celio all’Appia Antica, ma anche alle tante periferie che custodiscono parti importanti del nostro passato. Un racconto avvincente e partecipato, guidato da protagonisti degli studi, delle battaglie e dei progetti: Vezio De Lucia, Rita Paris, Giovanni Caudo, Paolo Gelsomini, Mirella Di Giovine e Walter Tocci, già vice sindaco di Rutelli, oggi delegato del Sindaco Gualtieri per il progetto CArME.

Lungo il percorso la bellezza degli scenari attraversati e di quelli immaginati è stata però continuamente offuscata dalla musica sparata a tutto volume dai musicisti di strada posizionati a una distanza l’uno dall’altro con il risultato di una colonna sonora senza soluzione di continuità, che rendeva quasi impossibile sentire persino le parole che arrivavano alle radiocuffie (4).

Senza essere contraria alla presenza di artisti di strada, se negli ambienti più adatti per offrire a passanti e turisti musica e performances, ritengo fortemente ingombrante e impattante la loro presenza nei luoghi che ognuno dovrebbe avere il diritto di ammirare immergendosi nell’atmosfera che preferisce, anche musicale, ma con cuffiette individuali che non impongano i propri gusti a tutti gli altri.

Ma non si tratta solo di decibel e di generi musicali, ma di mancanza di rispetto dei luoghi, della nostra identità e della nostra storia, sciupati da un’atmosfera buona per una sagra di paese e non certo per una delle aree monumentali più suggestive e importanti del mondo.

Ma questo è solo uno dei motivi del senso di straniamento che si prova di fronte all’Area archeologica centrale, un luogo in cui ci si dovrebbe lasciar avvolgere dalla storia e dove invece un’autostrada a 6 corsie taglia in due il paesaggio monumentale:  Via dei Fori Imperiali, la strada voluta da Mussolini, luogo di   parata militare del 2 giugno e spazio  fuori misura per tutto il testo dell’anno, vuoto  lasciato perennemente libero  dai pedoni nonostante il ridotto passaggio di vetture, qualche taxi e i mezzi pubblici.

Foto AMBM

Ma anche l’area archeologica appare frammentata tra il Parco Archeologico del Colosseo, di competenza statale, che comprende il Colosseo, il Foro Romano, il Palatino, la Domus Aurea e i musei (Il nuovo museo del Foro Romano, Museo del Colosseo, Museo della Domus Tiberiana e Museo Palatino) – Arco di Costantino e Meta Sudans e gli altri luoghi d’interesse storico e archeologico che lo circondano, a partire dal Celio, dove da poco è stato inaugurato il Museo della Forma Urbis , di competenza della Sovrintendenza capitolina.

La cesura è sottolineata dalle targhe di metallo affisse lungo tutto il perimetro del Parco del Colosseo, che indicano con severa ripetitività che il parco è un museo, accessibile pagando il biglietto. Nessuna grafica nemmeno accennata a traiettorie esterne, a collegare un patrimonio collettivo che dovrebbe essere vissuto da tutti, turisti e abitanti di Roma, come un pezzo vivo di città che si irradia nell’intorno.

Speriamo che il progetto CArME sappia unire i cervelli degli addetti ai lavori e la vitalità e l’orgoglio della cittadinanza per ridare senso al cuore di Roma, oggi ridotto a un’ isola, circondata da una terra di nessuno dove economie di sussistenza cercano di intercettare oboli dai turisti.

E’ questa la vera Disneyland, incistata nel cuore della Capitale.

Anna Maria Bianchi Missaglia

foto AMBM

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

Vai a Progetto CArMe cronologia materiali

vai a PNRR e Giubileo gli interventi nell’area archeologica centrale

vai a Piediperterra ai Fori e Celio

vai a Piediperterra ai Fori e Celio – galleria fotografica

NOTE

(1) il Bando del concorso internazionale di architettura  per la realizzazione della Nuova Passeggiata Archeologica,riguarda gli interventi del “Programma Operativo” del progetto CArMe ed   era già inserito nella scheda n. 29 del DPCM approvato dal Governo l’ 8 giugno con gli interventi essenziali e indifferibili per il Giubileo 2025 (vedi sito di Roma Capitale, 6 ottobre 2023 Nuova Passeggiata Archeologica, pubblicato il bando di progettazione – vedi Presentato il concorso per l’Area Archeologica Centrale) (> vai a Vai a CArMe – La nuova passeggiata archeologica – Concorso Internazionale di progettazione – i materiali e la sintesi si Carteinregola)

(2) VEDI Piediperterra ai Fori e Celio 23 MARZO 2023

(3) vedi Progetto CArMe cronologia materiali

(4) Si ringrazia Lorenzo Minio Paluello per il video

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