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PNRR e Giubileo, gli interventi nell’Area archeologica centrale

dal DPCM del 15 12 2022

Interventi inseriti nel DPCM dell’ 8 giugno 2023 Giubileo 2025 (che possono essere stati modificati in seguito alla riunione del Ministro della Cultura Sangiuliano con il Sindaco Gualtieri del 2 agosto 2023)*

vedi anche Progetto CArMe – cronologia materiali

(per ulteriori informazioni e illustrazioni scarica il DPCM Allegato 1, prima parte – Schede interventi 1-90 vedi Giubileo 2025, pubblicato il Dpcm 8 giugno 2023

scarica DPCM Giubileo 12 dicembre 2022

(*) vedi Il Progetto Fori richiede coraggio e condivisione con la città 13 agosto 2023

INTERVENTI AREA ARCHEOLOGICA centrale

INTERVENTO N. 20 (ex 30) Centro Archeologico Monumentale – ambito via dei Fori Imperiali: ampliamento e riqualificazione centro servizi via del Tempio della Pace

  • Amministrazione proponente: Roma Capitale
  • Ambito di intervento: Riqualificazione e valorizzazione – Riqualificazione dello spazio pubblico
  • Soggetto attuatore: Roma Capitale
  • Tipologia di intervento: Essenziale e indifferibile
  • Importo totale 1.830.000,00 Risorse Giubileo 2025  1.830.000,00

Descrizione

L’intervento è finalizzato a rinnovare, adeguare ed ampliare le strutture che ospitano il Punto Informativo Turistico (Tourist Infopoint), il Bookshop, il punto ristoro e i servizi igienici a servizio dei visitatori dell’area archeologica di via dei Fori Imperiali.

Si prevede di creare nuovi spazi destinati alle attività già presenti, al fine di migliorare i servizi già offerti nell’area, e quindi consentendo ai turisti di fruire più efficacemente, e contemporaneamente in numero maggiore, dei fondamentali strumenti di supporto alla visita dell’area archeologica centrale, già intensamente frequentata e che si prevede costituirà un cruciale punto di attrazione per il grande numero di turisti/pellegrini che si riverseranno a Roma nel periodo del Giubileo.

L’occasione fornita dal Giubileo di attivare flussi turistici aggiuntivi nell’area, in sinergia con gli interventi migliorativi relativi alle modalità di fruizione degli spazi (pedonalizzazione e riqualificazione percorsi e aree), combinati con gli effetti dell’implementazione permanente dei sistemi di accesso legati al trasporto pubblico (nuova fermata Metro C), determineranno infatti una richiesta di servizi di carattere eccezionale che comporta la necessità di una risposta adeguata in termini di dimensionamento e qualità delle infrastrutture destinate ad ospitarli.

L’intervento si inquadrerà nel più globale disegno di riqualificazione dell’area di via dei Fori Imperiali, integrandosi funzionalmente e formalmente con i contigui interventi di sistemazione e adeguamento funzionale degli spazi, e mirando altresì ad armonizzare le attrezzature, necessarie a consentire la fruizione del contesto storico ed archeologico, con il contesto stesso, unico al mondo per la presenza di beni di eccezionale valore artistico e testimoniale.

CRONOPROGRAMMA

  • IV trim 2024 – III/2025 Esecuzione lavori
  • IV/2025 Collaudo

INTERVENTO N. 21 (ex 31) Centro Archeologico Monumentale – ambito via dei Fori Imperiali: valorizzazione dell’immagine urbana dell’anello archeologico

  • Amministrazione proponente: Roma Capitale
  • Ambito di intervento: Riqualificazione e valorizzazione – Riqualificazione dello spazio pubblico
  • Soggetto attuatore: Roma Capitale
  • Tipologia di intervento: Essenziale e indifferibile
  • Importo totale 1.586.000 Risorse Giubileo 2025 € 1.586.000,00 €

Descrizione

Oggetto del presente intervento è il completamento e la valorizzazione, con apparati illustrativi, allestitivi, arredi e opere d’arte, della riqualificazione di via dei Fori Imperiali, per l’incremento della fruizione dei servizi e dell’accessibilità alle aree archeologiche monumentali, come previsto dal “Concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione dell’area di Via dei Fori Imperiali” e dagli interventi connessi. Obiettivo è quello di definire un’immagine unitaria e identitaria dell’area in questione, che interessa il percorso pedonale del cosiddetto “anello archeologico”.

Si prevede, tra l’altro, la progettazione e posa in opera di:
pannellistica illustrativa anche attraverso apparati tecnologici; elementi di arredo urbano quali cestini, panchine, fiorire e arredi vari; inserimento di opere d’arte contemporanea site specific; attrezzature per organizzazione di eventi e manifestazioni temporanea

CRONOPROGRAMMA

  • IV Trim 2024– II-III/2025 Esecuzione lavori
  • IV/2025 Collaudo

INTERVENTO N. 22 (ex 32) Centro Archeologico Monumentale – ambito piazza di Porta Capena: sistemazione e allestimento Casina Vignola Boccapaduli

  • Amministrazione proponente: Roma Capitale
  • Ambito di intervento: Riqualificazione e valorizzazione – Riqualificazione dello spazio pubblico
  • Soggetto attuatore: Roma Capitale
  • Tipologia di intervento: Essenziale e indifferibile
  • Importo totale 300.000,00 € Risorse Giubileo 2025 300.000,00 €

Descrizione

L’area che si estende dai Fori, al Colosseo, al Colle del Celio con il Parco, fino alla Passeggiata archeologica e alle Mura Aureliane è segnata da una rete di edifici religiosi e civili, di percorsi antichi e da un continuum di tracce archeologiche che lega la zona del Colle Oppio, dell’Esquilino e di Monti con quella del Celio fino alla via Latina ealla via Appia Antica lungo il percorso delle Mura Latine.

Tra il Celio e l’Aventino si estende il Parco di Porta Capena, conosciuto come Passeggiata Archeologica, realizzata nel 1911 su iniziativa di Guido Baccelli.
Piazza di Porta Capena si presenta come una vasta area spianata tra le propaggini del Celio, del Palatino e dell’Aventino e prende il nome dall’antica porta che conduceva sulla Via Appia.

A poca distanza dai ruderi delle mura, all’angolo con Via di S. Gregorio, è situato il cinquecentesco Casino Vignola Boccapaduli, costruito nel 1538 per Prospero Boccapaduli, Conservatore in Campidoglio. L’edificio originariamente era situato sull’altro lato della piazza (dove oggi sorge il Palazzo della FAO) ma fu smontato e qui ricostruito nel 1911 in occasione dei lavori per la realizzazione del “Parco di Porta Capena” o “Passeggiata Archeologica”, ad opera dell’allora ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli, il quale volle valorizzare i grandi monumenti dell’antichità romana che qui sorgono, come le “Terme di Caracalla“.

L’edificio si apre al pianterreno con un portico in travertino, costituito da tre archi sulla fronte e due sui fianchi, sopra il quale corre un fregio dorico, mentre il piano nobile presenta finestre architravate.

L’obiettivo principale dell’intervento 55 – Centro Archeologico Monumentale – ambito piazza di Porta Capena: sistemazione e allestimento Casina Vignola Boccapaduli, da realizzare con i fondi del Giubileo 2025, è quello di valorizzare l’identità storica e ambientale dell’area del Celio quale anello di congiunzione fra l’Appia Antica e la valle del Colosseo.

Pertanto la proposta progettuale ha come obiettivo quello di rendere l’immobile un punto d’informazione e nodo di scambio per la fruibilità dell’intera area del Celio, partendo dalla consapevolezza delle enormi potenzialità che il territorio stesso suggerisce a partire dai percorsi antichi che, dalla trama ottocentesca del nucleo abitato fino al Parco del Celio, alle Mura Aureliane ed alla valle del Colosseo, costituiscono un reticolo urbanistico, storico ed archeologico da poter rileggere attraverso le loro assialità, i loro nodi, i loro insiemi.

Sarà necessario quindi prevedere uno spazio di accoglienza all’interno del porticato al piano terra con servizi ai visitatori, che potranno essere ottimizzati a secondo dei flussi, degli orari e degli eventi previsti.
Pertanto, si provvederà alla rifunzionalizzazione del porticato al piano terra, attraverso la delimitazione con delle vetrate a taglio termico e termoacustiche e la sua relativa climatizzazione.

Verranno sostituiti gli infissi in legno, attualmente in fase di degrado e non più rispondenti alle attuali normative vigenti sul risparmio energetico, con dei nuovi infissi in legno a taglio termico, simili agli esistenti per colore, dimensioni e tipologia.
Saranno inoltre previsti interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche per l’accessibilità del porticato al piano terra, attraverso la realizzazione di una rampa esterna, coerente con il contesto storico e paesaggistico.

Sarà infine necessario prevedere l’illuminazione sia interna che esterna del porticato e degli interventi di manutenzione straordinaria delle cancellate attualmente presenti.

CRONOPROGRAMMA

  • Trim II-III/2024 Esecuzione Lavori
  • Trim IV/2024 Collaudo

INTERVENTO N. 23 Centro Archeologico Monumentale – ambito via dei Fori Imperiali: pedonalizzazione e riqualificazione via dei Fori Imperiali

  • Amministrazione proponente: Roma Capitale
  • Ambito di intervento: Riqualificazione e valorizzazione -Riqualificazione dello spazio pubblico
  • Soggetto attuatore Roma Capitale
  • Tipologia di intervento Essenziale
  • Importo totale 10.500.000,00 €  Risorse Giubileo 2025 10.500.000,00

Descrizione

Oggetto della presente procedura è la riqualificazione dell’ambito di via dei Fori Imperiali per l’incremento della fruizione pedonale, dei servizi e dell’accessibilità alle aree archeologiche e monumentali attraverso la definizione di elementi di arredo urbano.

L’obiettivo dell’assetto per la futura nuova area dei fori imperiali nella sua interezza è quello di una integrazione spaziale, funzionale e monumentale del livello contemporaneo con quello archeologico, per la realizzazione di una nuova scena di spazio pubblico e per la trasformazione degli antichi fori in piazze contemporanee, non musealizzate e aperte alla vita cittadina.

In questa dimensione, la definizione del nuovo disegno della quota contemporanea assume un ruolo fondamentale attraverso il quale si crea una sequenza di spazi pubblici, con assetto funzionale aperto che beneficia di nuove relazioni con le aree archeologiche e con i quartieri limitrofi, per un sistema di relazioni fatto di pedonalità, fruibilità e trasversalità.

L’intervento mira anche, attraverso l’allestimento di attrezzature per la fruizione dell’area, ad un restyling del paesaggio di via dei Fori Imperiali e delle aree contigue con la realizzazione di un’immagine urbana unitaria e identitaria.

In relazione a questo obiettivo, le azioni progettuali devono:

  • –  sperimentare la possibilità di realizzare nuove discese per accedere e fruire di itinerari urbani aperti al pubblico e di piazze pubbliche ubicate sulla quota archeologica;
  • –  promuovere un nuovo assetto dello spazio pubblico che favorisca la relazione panoramica degli affacci verso la quota archeologica;
  • –  consentire lo svolgimento di manifestazioni culturali nel campo degli spettacoli di vario genere. Nello specifico l’intervento si articola nei seguenti due lotti:

Lotto 1(A) – Sistemazioni superficiali del tratto di via dei Fori Imperiali compreso tra l’incrocio con via Labicana e la fermata della metro linea B Colosseo e comprensivo della scarpata sotto Via Nicola Salvi;

Lotto 2 – Allestimenti reversibili su via dei Fori Imperiali.

Nel Lotto 1(A) è previsto il rifacimento della pavimentazione stradale e dei marciapiedi con rettifica/eliminazione degli attuali cordoli spartitraffico nonché interventi di riqualificazione dell’area a verde compresa tra via Nicola Salvi e via dei Fori Imperiali.

Nel Lotto 2 è prevista indicativamente la realizzazione di:

  • –  attrezzature di arredo come pensiline e/o velari;
  • –  arredo per lo svolgimento di eventi;
  • –  arredo per sedute, balaustre, dissuasori, segnalazione;
  • –  sistema di illuminazione in grado di garantire un nuovo rapporto di fruibilità e sicurezza anche nelle ore notturne (strada e area archeologica).

CRONOPROGRAMMA

  • Trim IV 2024 – IV 2025 Esecuzione lavori
  • I/2026 collaudo

INTERVENTO N. 24 Centro Archeologico Monumentale – Anello Pedonale del Carme: riqualificazione delle pavimentazioni stradali

  • Amministrazione proponente: Roma Capitale
    Ambito di intervento: Riqualificazione e valorizzazione – Riqualificazione dello spazio pubblico
  • Soggetto attuatore Roma Capitale
  • Tipologia di intervento Essenziale
  • Importo totale 2.660.000,00 €  Risorse Giubileo 2025 2.660.000,00 € 2.660.000,00

Descrizione

A completamento dell’intervento di pedonalizzazione e riqualificazione di via dei Fori Imperiali, il presente intervento prevede la riqualificazione di tratti della pavimentazione stradale delle infrastrutture viarie dell’anello del Centro Archeologico Monumentale che circonda il Parco Archeologico del Colosseo.

Le infrastrutture viarie oggetto di intervento sono state individuate al fine di ricostituire un anello pedonale che potrebbe interessare più direttrici stradali, da scegliere con tipologie tali da ridefinire attraverso la manutenzione di interventi mirati, la fruibilità di spazi inseriti, per propria natura, in un contesto storico ed archeologico di grande valore storico e di pregio artistico.

Strade, quali Via di San Gregorio, via dei Cerchi, via di San Teodoro, via Monte Tarpeo, via di San Pietro in Carcere, potrebbero essere trasformate, attraverso interventi sui marciapiedi, in aree pedonali. Tali interventi, sviluppati con una particolare attenzione alla sicurezza stradale, rappresenteranno un modo nuovo di vivere quegli spazi della città, che costituiscono oggi l’ossatura storica del tessuto urbano.

La manutenzione ed il recupero degli spazi aperti è quindi fondamentale per preservare il patrimonio della città, e pertanto la scelta di utilizzare la potenzialità degli spazi per ridefinirli, senza perdere di vista la loro identità storica, diventa una strategia vincente.
Ridefinire gli spazi ed i relativi percorsi, dando importanza all’aspetto materico e di attenzione alla loro fruibilità, alla percorribilità ed alla visuale completa del territorio, è l’obiettivo prioritario per dare ad ogni intervento pensato, progettato e realizzato, un significato forte e qualificante per la città.

CRONOPROGRAMMA

  • Trim IV/2024 esecuzione lavori
  • Trim. IV/2026  collaudo

INTERVENTO N. 25 Centro Archeologico Monumentale – ambito via dei Fori Imperiali: Collegamento trasversale Via Bonella

  • Amministrazione proponente: Roma Capitale
  • Ambito di intervento: Riqualificazione e valorizzazione -Riqualificazione dello spazio pubblico
  • Soggetto attuatore Roma Capitale
  • Tipologia di interventoEssenziale
  • Importo totale 1.100.000,00 €  Risorse Giubileo 2025 1.100.000,00 €

Descrizione

L’intervento ha lo scopo di creare un collegamento pedonale tra Via dei Fori Imperiali (settore centrale) e lo slargo alle pendici del Campidoglio compreso tra il Carcere Mamertino, l’accesso al Foro Romano e la facciata dei Santi Luca e Martina. Tale slargo è sinora raggiungibile dal Clivo Argentario e dalla scalinata che scende dal Campidoglio/Via di San Pietro in Carcere.

Via Bonella fu tracciata alla fine del Cinquecento nell’ambito dell’urbanizzazione degli spazi verdi in corrispondenza del Foro di Augusto e del Foro di Cesare che portò al primitivo impianto del Quartiere Alessandrino; essa metteva in comunicazione l’Arco dei Pantani con le pendici del Campidoglio, passando nel suo ultimo tratto a ovest tra l’edificio della Curia e la chiesa dei Santi Luca e Martina.

Nel corso delle indagini archeologiche che hanno portato alla fine del secolo scorso alla scoperta del settore meridionale del Foro di Cesare, Via Bonella è stata asportata nel suo tratto centrale. Ne rimangono oggi due tronconi: quello a ovest coincide con l’ultimo tratto della strada antica, quello a est costituisce un frequentato affaccio sull’area archeologica da Via dei Fori Imperiali.

Il progetto prevede qui la realizzazione di un collegamento pedonale leggero e sospeso fra i due tronconi. Tale collegamento, definibile come “passerella”, non dovrà naturalmente interferire sulla praticabilità, anche visiva, dell’area archeologica e sarà dunque da progettare secondo criteri di minimo impatto sul contesto monumentale circostante.

Si otterrebbe così il ripristino di un percorso che, in vista dell’assetto finale dell’Area Archeologica Centrale, assumerebbe il ruolo di utile e necessario collegamento tra l’area dei Fori Imperiali da un versante e, dall’altro, il complesso snodo urbano composto dalle pendici del Campidoglio, il settore più settentrionale del Foro Romano con uno egli ingressi all’area archeologica, il Tullianum con la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami e, infine, la piazza davanti alla chiesa dei Santi Luca e Martina. Connessa alla realizzazione della passerella è la riqualificazione dell’area a verde a ridosso dell’abside della chiesa dei Santi Luca e Martina, prevista nell’ambito degli interventi per il Giubileo con il progetto n. 106 (Centro Archeologico Monumentale – Ambito via dei Fori Imperiali: nuovo accesso al Foro di Cesare).

CRONOPROGRAMMA

  • Trim III-IV  2025 esecuzione lavori
  • I-III 2026 esecuzione lavori
  • IV 2026 collaudo

INTERVENTO N. 26 Centro Archeologico Monumentale – ambito via dei Fori Imperiali: Collegamento trasversale Campo Carleo – Sant’Urbano

  • Amministrazione proponente: Roma Capitale
    Ambito di intervento: Riqualificazione e valorizzazione -Riqualificazione dello spazio pubblico
  • Soggetto attuatore Roma Capitale
  • Tipologia di intervento Essenziale

Importo totale 2.743.000,00 € Risorse Giubileo 2025 2.743.000,00 €

Descrizione

L’intervento ha lo scopo di creare un collegamento pedonale tra l’area di Campo Carleo\Via Alessandrina e Via dei Fori Imperiali, nel suo tratto centrale. Allo stesso tempo, tale intervento prevede la valorizzazione delle strutture monumentali presenti e la creazione di spazi espositivi accessibili al pubblico in visita all’area dei Fori Imperiali.

I resti dell’edificio medievale che a partire dal 1600 hanno ospitato la chiesa di Sant’Urbano ai Pantani sono stati rinvenuti con gli scavi del Grande Giubileo del 2000 e sono stati identificati con quanto restava dell’ospedale dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, databile al XIII secolo. Tale edificio, ormai privo della sua funzione originaria e trasformato da tempo in fienile, alle soglie del 1600 fu riadattato per contenere la nuova chiesa di Sant’Urbano, affiancata a nord da un convento di Cappuccine. Chiesa e convento, accessibili da Via Alessandrina, furono rasi al suolo nel 1933 per l’apertura di Via dell’Impero, oggi Via dei Fori Imperiali.

Gli scavi del 2000 hanno quindi portato al rinvenimento delle strutture del complesso rimaste al di sotto del piano di calpestio: le fondazioni dell’ospedale – poi chiesa – e le fondazioni e i muri d’ambito delle cantine del convento.

È proprio utilizzando tali strutture che si intende realizzare il progetto. Esso prevede infatti la copertura del vano corrispondente alla chiesa attraverso la riproposizione di un nuovo solaio al livello del piano di calpestio seicentesco, per il quale sarebbe inoltre interessante recuperare l’antico pavimento a intarsi litici bianchi e neri (smontato e rimontato negli Anni Trenta del secolo scorso presso l’allora edificio dei “Musei di Roma” a Via dei Cerchi) o quanto meno rievocarne la presenza.

Allo stesso tempo, si otterrà un vano coperto e protetto al di sotto del solaio, per il quale si prevede un intervento di valorizzazione delle antiche strutture medievali e dei resti architettonici di epoca romana in esse inglobati (pertinenti alla cosiddetta Porticus Trisegmentata, ossia il porticato terminale sud del Foro di Traiano), da realizzare anche attraverso impianti multimediali.

Attraverso il nuovo solaio si raggiungerà il pavimento del coro della chiesa, ancora in situ, del quale sarà recuperata la fruibilità. Da qui si accederà a Via dei Fori Imperiali.

CRONOPROGRAMMA

  • III-IV  2025 esecuzione lavori
  • I-III 2026 esecuzione lavori
  • IV 2026 collaudo

INTERVENTO N. 27 Centro Archeologico Monumentale – ambito via dei Fori Imperiali: sistemazione del piano di calpestio dell’area della piazza del Foro di Traiano e anastilosi dell’alzato architettonico

  • Amministrazione proponente: Roma Capitale
    Ambito di intervento: Riqualificazione e valorizzazione -Riqualificazione dello spazio pubblico
  • Soggetto attuatore Roma Capitale
  • Tipologia di intervento Essenziale
  • Importo totale 1.220.000,00 €  Risorse Giubileo 2025 1.220.000,00 €

Descrizione

Il presente progetto interessa l’area di c.a. 5.000 mq. della piazza forense traianea messa in luce con lo scavo giubilare del 1998-2000 e con quello della via Alessandrina terminato nel 2018. Attualmente vi si conservano un’ampia porzione della preparazione pavimentale in calcestruzzo e un congruo numero di lacerti murari di epoca medievale. Sul limite orientale inoltre sono stati sistemati i frammenti attribuibili a questo foro e, in particolare, al tratto del portico orientale corrispondente al settore rimosso di Via Alessandrina.

Partendo da una fase investigativa e analitica molto approfondita, dovranno essere formulate due proposte progettuali volte, da una parte, al consolidamento strutturale e materiale dei manufatti edilizi esistenti e del piano di calpestio e, dall’altra, alla parziale ricostruzione degli elementi colonnati del portico orientale.

Le finalità, nel primo caso (fig. 1), sono quelle di contenere e arrestare il degrado della preparazione pavimentale in cementizio, dove si conservano le tracce dell’originario allettamento delle lastre in marmo bianco asportate fin dall’epoca medievale, e di mettere in sicurezza statica gli alzati medievali conservati mediante il risarcimento delle discontinuità della tessitura muraria e nel rispetto della leggibilità delle diverse tecniche costruttive antiche. Dovrà essere fatto ricorso a tecniche e materiali sufficientemente sperimentati e rispondenti, a loro volta, a criteri di basso impatto visivo e fisico e a requisiti di reversibilità e distinguibilità delle integrazioni.

In dettaglio, l’intervento sulle superfici di calpestio e sulle strutture murarie conservate sarà strutturato nelle seguenti fasi:

  • Pre-consolidamento messa in sicurezza di aree e superfici in pericolo;
  • Valutazione delle problematiche strutturali e statiche degli alzati;
  • Analisi materiali e ambientali, con particolare riguardo agli aspetti fisici e materici degli apparati corticali degli alzati;
  • Operazioni di pulitura;
  • Disinfestazione;
  • Operazioni di consolidamento;
  • Integrazione delle lacune e presentazione estetica;
  • Protezione finale.

In secondo luogo, l’intervento di riqualificazione della piazza prevede la valorizzazione e la migliore leggibilità della spazialità antica mediante la realizzazione di alcuni episodi ricostruttivi dell’alzato del settore nord-orientale del portico che originariamente delimitava la piazza forense traianea. Con i ritrovamenti avvenuti nel corso dello scavo archeologico di via Alessandrina è stato infatti implementato il numero dei frammenti attribuibili ai fusti in pavonazzetto delle colonne del portico rispetto a quello raggiunto negli scavi degli anni Trenta, per un totale attualmente valutabile in circa 40 elementi. Sebbene in minor quantità, lo stesso vale per le corrispondenti basi, delle quali 5 quasi integre.

Per programmare la ricostruzione di alcune colonne del fronte del portico, in linea con le tre colonne ricomposte negli anni Novanta del secolo scorso, sarà necessario prevedere:

  • Accurata mappatura dei numerosi frammenti conservati a terra e nei depositi;
  • Trasporto in sicurezza e raccolta in un’area di lavoro /stoccaggio
  • Analisi tipologica e selezione
  • Analisi dello stato conservativo e analisi petrografiche degli elementi selezionati;
  • Rilievo digitale dei singoli elementi e modellazione 3d in formato OBJ: anche in questa fase deve essere prevista l’assistenza alla movimentazione e per l’allestimento di appositi sostegni per il rilievo dei frammenti;

• Assistenza per la simulazione (da effettuarsi con programmi specifici per la gestione di modelli tridimensionali) dell’assemblaggio dei frammenti per verificare, in base a criteri metrico-formali, l’effettiva fattibilità della ricontestualizzazione dell’alzato base-fusto e l’esistenza di eventuali attacchi; • Indagini geo-gnostiche (geo-radar e indagini di scavo) per verificare la consistenza del suolo, come richiesto per le verifiche del Genio Civile nel caso di anastilosi;

• Documento di indirizzo con linee guida per la progettazione ad opera di un comitato scientifico (integrazione materica o con mattoncini in linea con le precedenti ricostruzioni, altezza e numero delle ricostruzioni, scelta della loro collocazione nell’ambito del paesaggio archeologico).

CRONOPROGRAMMA

  • III-IV  2025 esecuzione lavori
  • I-III 2026 esecuzione lavori
  • IV 2026 collaudo

INTERVENTO N. 28 Centro Archeologico Monumentale – ambito via dei Fori Imperiali: nuovo accesso al Foro di Cesare

  • Amministrazione proponente: Roma Capitale
    Ambito di intervento: Riqualificazione e valorizzazione -Riqualificazione dello spazio pubblico
  • Soggetto attuatore Roma Capitale
  • Tipologia di intervento Essenziale
  • Importo totale 1.098.000,00 €  Risorse Giubileo 2025 1.098.000,00 €

Descrizione

Il progetto mira a migliorare la fruizione dell’Area dei Fori Imperiali, realizzando un nuovo ingresso sul lato occidentale del Foro di Cesare, nei pressi della Chiesa dei Ss. Luca e Martina e del Carcere Tulliano, che permetterà di facilitare l’afflusso dei visitatori provenienti dal Campidoglio (fig. 1).

L’area scelta è coerente con il flusso attuale dei visitatori che ad oggi non può accedere da ovest ai Fori Imperiali. La proposta è inoltre coerente e in sintesi con l’accesso al Foro Romano di viadell’Arco di Settimio, di recente creato dal Parco Archeologico del Colosseo.

Il nuovo ingresso ai Fori Imperiali sarà dotato di un ascensore per il superamento delle barriere architettoniche. L’inserimento nei contesti antichi e naturalistici del Foro di Cesare sarà realizzato senza prevaricare in alcun modo il valore ambientale e storico-monumentale del contesto.

Le infrastrutture per il nuovo ingresso troveranno sede negli spazi di via del Tulliano, adiacenti al Foro di Cesare, e comprenderanno un nuovo ambiente, destinato a contenere l’area ticket e a raccordarla agli accessi tramite scale e ascensore. Da valutare la possibile aggiunta di spazi bookshop e caffetteria.

Per la costruzione dell’ambiente e dell’ascensore verranno scelti materiali compatibili e coerenti con il paesaggio, a basso impatto ambientale ma ad altissimo livello di qualità; come strutture in cristallo e acciaio, pavimentazioni con miscele di calce, terre naturali e inerti di differenti pozzolane romane.

Il progetto prevede inoltre, a livello dei Fori Imperiali, la valorizzazione di aree oggi non fruibili dal pubblico. Sarà così possibile implementare il percorso di visita, offrendo nuove prospettive visive ai visitatori. Ci si riferisce in primo luogo agli spazi delimitati dalle murature delle fondazioni dell’Accademia di San Luca, risalenti agli inizi degli anni Trenta del secolo scorso (su progetto di Gustavo Giovannoni), e alle due taberne del Foro di Cesare adiacenti a nord, ricostruite con i fondi per il Giubileo del 2000 (figg. 2-3).

In questi ambienti sarà possibile prevedere allestimenti museali con materiali lapidei provenienti dal Foro di Cesare. Il flusso dei visitatori da e per il nuovo accesso si legherà, a livello del Foro, tramite apposita passerella al percorso di sicurezza già esistente.

CRONOPROGRAMMA

  • III-IV  2025 esecuzione lavori
  • I-III 2026 esecuzione lavori
  • IV 2026 collaudo

INTERVENTO N. 29 Centro Archeologico Monumentale – ambito via dei Fori Imperiali: concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione e valorizzazione dell’area di via dei Fori Imperiali

  • Amministrazione proponente: Roma Capitale
    Ambito di intervento: Riqualificazione e valorizzazione -Riqualificazione dello spazio pubblico
  • Soggetto attuatore Roma Capitale
  • Tipologia di intervento Essenziale
  • Importo totale 300.000,00 €  Risorse Giubileo 2025 0;  300.000,00 € Bilancio Roma Capitale

Descrizione

Concorso di progettazione internazionale, ad un grado, ai sensi del Capo IV (art. 152 e seguenti) del D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii., per l’elaborazione del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica relativo a:

“Centro Archeologico Monumentale – Ambito Fori Imperiali: riqualificazione e valorizzazione dell’area di Via dei Fori Imperiali”.

Il Concorso riguarda la progettazione PFTE relativa ai seguenti interventi attuativi del programma Giubilare di competenza della Sovrintendenza Capitolina:

  • “Pedonalizzazione e riqualificazione di Via dei Fori Imperiali – € 10.500.000,00
  • “Ampliamento e riqualificazione Centro Servizi in Via del Tempio della Pace” – € 1.830.000,00;
  • “Valorizzazione dell’immagine urbana dell’Anello Archeologico” – € 1.586.000,00;
  • “ Collegamento trasversale Via Bonella” – € 1.100.000,00;
  • “Collegamento trasversale Campo Carleo – S. Urbano”- € 2.743.000,00

CRONOPROGRAMMA

  • II 2023 Predisposizione Documento di Indirizzo della Progettazione – Elaborazione Disciplinare e Bando di gara – Indizione gara.
  • III 2023 Presentazione proposte progettuali
  • IV 2023 Esame da parte della Commissione giudicatrice. Conferenza dei Servizi – Acquisizione pareri – Perfezionamento PFTE – Verifica e Validazione PFTE

INTERVENTO N. 30  Centro Archeologico Monumentale – ambito Parco archeologico del Celio: completamento Museo della Forma Urbis e giardino vitruviano, adeguamento Casina del Salvi e riqualificazione accesso al Claudianum

  • Amministrazione proponente: Roma Capitale
    Ambito di intervento: Riqualificazione e valorizzazione – Riqualificazione dello spazio pubblico
  • Soggetto attuatore Roma Capitale
  • Tipologia di intervento Essenziale
  • Importo totale 1.587.000,00 €  Risorse Giubileo 2025 1.587.000,00 €

Descrizione

Il recupero del complesso Museo della Forma Urbis, Casina del Salvi e Giardino Vitruviano (Antiquarium Celio. Restauro manufatto archeologico prospicente la Casina del Salvi. Valorizzazione e musealizzazione delle aree all’aperto e degli spazi interni della Casina del Salvi e dell’ex Palestra dei Vigili Documentazione completa sull’appalto: https://www.comune.roma.it/web/it/amministrazione- trasparente-atti-relativi-alle-procedure-perlaffidamento-di-appalti-pubblici.page? contentId=BGC461268) ha coinvolto edifici e spazi diversi per storia e stato di conservazione nell’ambito di un settore per il quale è prevista una riqualificazione complessiva e globale anche dalpunto di vista ambientale (vedi scheda “Recupero ambientale e riqualificazione delle aree verdi delParco del Celio”): l’area verde, pur suddivisa secondo modalità diverse, è infatti il tessuto connettivo dell’intero settore.

Il Museo della Forma Urbis è in via di compimento, come pure la sistemazione degli spazi esterni. Per ilParco e tutti gli edifici è prevista la valorizzazione multimediale attraverso il finanziamento di Seconda Fase del progetto “Le porte del Celio, le chiavi della città” (Regione Lazio, bando a evidenza pubblica “Ricerca e sviluppo di tecnologie per la valorizzazione del patrimonio culturale” del DTC – Distretto Tecnologico per le nuove tecnologie applicate ai beni ed alle attività Culturali).

Con i fondi giubilari si completa questo articolato progetto e lo si arricchisce di ulteriori spazi e funzioni attraverso i seguenti ambiti di intervento:

1)  Ambito di intervento Museo: nell’edificio del Museo della Forma Urbis si è previsto uno spazio espositivo dedicato al Celio, punto di partenza di percorsi di quartiere. Con il trasferimento in altra sede della Banda dei Vigili Urbani si rendono poi disponibili nuovi locali, tra i quali la grande sala prove utilizzabile per esposizioni/conferenze.

2)  Ambito di intervento Giardino Vitruviano: è previsto il completamento dei percorsi del Giardino Vitruviano, che diventerà insieme un museo all’aperto e l’hub di un percorso culturale con nuovi servizi al pubblico.

3) Ambito di intervento Casina del Salvi: restituzione al pubblico della Casina del Salvi, sia attraverso il ripristino della originaria funzione di coffee-house sia per altre possibili finalità.

4) Ambito di intervento Claudianum: con la riqualificazione dell’accesso al Claudianum si persegue una dimensione globale attraverso un percorso spettacolare che distribuisce, senza appesantirli, flussi turistici di grande entità.

I quattro ambiti di intervento sono, nella loro diversità, tesi ad un recupero complessivo di tutte le potenzialità di un settore chiave dell’area centrale.

Specificamente all’ambito di intervento Museo si intende adeguare i locali liberati dalla Banda Musicale e contestualmente rivedere il progetto allestitivo. La revisione è resa necessaria dai nuovi spazi recuperati, che consentono di trasferire e organizzare i necessari ambienti di servizio in modo più razionale, permettendo altresì l’ampliamento degli spazi destinati all’esposizione. Contestualmente si deve provvedere alla progettazione per l’adeguamento dei locali recuperati a sala conferenze/auditorium e annessi servizi.

Nei locali destinati a sala conferenze/auditorium si deve provvedere alla fornitura di idonei arredi e impianti di amplificazione e proiezione e a quanto altro individuato come necessario in corso di progettazione.
Per quanto riguarda il piano superiore della sala soppalcata, è prevista la realizzazione di laboratori e la conseguente fornitura degli elementi di arredo necessari (tavoli, sedie, scaffalature, pc, ecc.) e dei relativi servizi di attivazione.
Negli spazi museali l’allestimento include attività di movimentazione di materiale archeologico, nonché di fornitura di adeguati supporti laddove necessario.
Per i locali liberati dalla Banda Musicale, come per il resto dell’edificio, è necessario procedere ad una verifica degli impianti elettrici e ad una sistematica revisione degli infissi, del tetto e dell’intonaco esterno.

Riguardo il secondo ambito intervento Giardino Vitruviano, si intende completare la sistemazione museale all’aperto dei materiali epigrafici e architettonici, attraverso attività di movimentazione finalizzata all’allestimento e -laddove necessario- ricorrendo alla fornitura di supporti espositivi. Si tratta di attività che riguardano elementi marmorei anche di grandi dimensioni e peso la cui movimentazione richiede personale qualificato e macchinari specifici. Per i materiali esposti sono necessarie attività di pulizia e restauro. La sistemazione finale del giardino potrà richiedere ulteriori attività di completamento da definire, come -ad esempio- la copertura delle pedane di cemento con ciottolato o l’implementazione del verde.

Specificatamente all’ambito intervento Casina del Salvi si intende procedere affidando la progettazione ad un professionista esperto nel campo delle normative vigenti, relativamente alla realizzazione di tutto quanto attiene l’accessibilità (compresa la progettazione dell’ascensore sul lato destro dell’edificio, per la cui fattibilità si veda Indagini geognostiche nell’ambito dell’intervento Claudianum), i servizi igienici, gli spazi destinati a cucina e stoccaggio di generi alimentari e quelli a biblioteca e sala studio, nonché altre necessità/forniture che emergeranno in fase di progettazione. L’edificio si presenta in buone condizioni complessive –vista la recente ristrutturazione-, ma è non di meno necessario procedere ad una verifica degli impianti elettrici e una sistematica revisione degli infissi, porte e finestre, e del tetto. Da valutare in ambito progettuale la soluzione delle criticità connesse all’umidità dei locali seminterrati, e successiva bonifica. Si deve provvedere altresì all’allacciamento per la fornitura del gas all’edificio. In tutti gli ambienti della struttura dovrà essere predisposta l’accessibilità wi-fi.

Specificamente all’ambito di intervento Claudianum si è -come noto- in attesa del completamento del passaggio di proprietà delle emergenze monumentali perimetrali da parte dello Stato Città del Vaticano a Roma Capitale. L’acquisizione al patrimonio è funzionale alla manutenzione del monumento e alla possibilità di creare un collegamento concettuale -attraverso i percorsi storici del Celio- e panoramico tra Parco archeologico del Celio e Area Archeologica Centrale.

Sono state nel frattempo considerate tutte le potenziali criticità di un monumento che attende ad oggi un’opera complessiva di indagine e consolidamento.
Sono necessarie dunque delle attività preliminari alla progettazione che possono essere così riassunte: pulizia delle pendici afferenti il Parco archeologico e retrostanti la Casina del Salvi; rilievo archeologico delle strutture delle pendici afferenti il Parco Archeologico e retrostanti la Casina del Salvi; indagini geognostiche mirate sulle pendici di pertinenza del Parco Archeologico e sul lato destro della Casina del Salvi.

Tali indagini sono propedeutiche all’affidamento della progettazione esecutiva che tenga conto della situazione morfologica e archeologica e consenta poi la realizzazione del camminamento pedonale per accedere in sicurezza alla sommità del monumento.

CRONOPROGRAMMA

  • II/2025  I 26 esecuzione lavori
  • II/2026  Collaudo

INTERVENTO N. 31 Centro Archeologico Monumentale – ambito parco archeologico del Celio: recupero ambientale e riqualificazione aree verdi del parco del Celio

  • Amministrazione proponente: Roma Capitale
    Ambito di intervento: Riqualificazione e valorizzazione – Riqualificazione dello spazio pubblico
  • Soggetto attuatore Roma Capitale
  • Tipologia di intervento Essenziale
  • Importo totale 2.440.000,00 €  Risorse Giubileo 2025 2.440.000,00 €  Altre fonti di

Descrizione

Il Parco del Celio presenta attualmente una disomogeneità nel rapporto con l’area circostante. La dislocazione ad un rilevato superiore rispetto alla quota degli assi stradali sottostanti, Via di S.Gregorio, Via Celio Vibenna, crea una separazione fisica, ma anche del continuum con la Piazza del Colosseo e le aree verdi circostanti, riqualificate recentemente, nel 2021 in affaccio sui due assi sopracitati. L’intervento intende far dialogare l’area del Celio con la zona del Parco archeologico del Colosseo, il Palatino, il complesso della Casina del Salvi e l’area dell’Antiquarium, in un insieme paesaggistico di suggestioni visive ed emotive, ma anche di fruizione nell’immediato.

INTERVENTI Il dialogo con le preesistenze

Area in acclive lungo Via di S.Gregorio a partire dalla Casina Vignola Boccapaduli fino a Viale Celio Vibenna in corrispondenza di Via Claudia.
Il recente intervento di riassetto delle aiuole antistanti al Colosseo, poste lungo Via Celio Vibenna, frutto di una ricerca filologica su specie vegetali e soluzioni architettoniche di scelta, ci invita a stabilire una continuità di dialogo.

Interventi – Bonifica vegetazionale di tutta l’area della spalletta in affaccio su Via di S.Gregorio e Viale Celio Vibenna con scelta selettiva delle specie presenti. Limitazione delle numerose piante di oleandro presenti che impediscono una visuale aperta sul paesaggio circostante. Posa in opera di parapetti in ferro, della stessa tipologia presente in situ, sul lato superiore della scarpata su Via di S.Gregorio e nelle zone necessarie alla sicurezza dell’utenza (Viale del Celio in affaccio su Viale Celio Vibenna, ecc.)

Messa a dimora di specie, della famiglia delle rosacee, tipo Rosa gallica versicolor e Rosa damascena bifera (rifiorente) nell’area in corrispondenza di tutta la curva di Via Celio Vibenna e lungo alcuni tratti di Via S. Gregorio e Viale del Celio. Le altre piantagioni arbustive, di tipologia di tradizione antica (riferimento alle descrizioni di Plinio il Vecchio, affreschi , ecc), con un massimo sviluppo in altezza di cm 50, saranno poste a dimora in aree non impattanti sul paesaggio, con citazioni di modelli strutturali filologici di preesistenze del sito. Sarà realizzato un impianto di irrigazione lungo le aree interessate dalle nuove piantagioni arbustive e lungo i binari del tram.

Unificazione delle aree a verde tra l’ambito di affaccio su di Via Celio Vibenna e l’area del Claudium con eliminazione di parte della recinzione presente in situ. Archeotram su binari nel verde, evitando uso di asfalto.
In continuità con la scalinata esistente, di accesso all’ingresso sud del Colosseo sul lato opposto di Via Celio Vibenna, predisposizione di un percorso, attiguo al muro in laterizi in Via Celio Vibenna, in terra stabilizzata, adatto a persone con disabilità, vicino all’attuale scalinata sul colle Celio, allo scopo di invitare il visitatore alla conoscenza dell’antistante “Parco archeologico del Celio” e delle sue peculiarità: Archeotram, Antiquarium, Casina Salvi, aree archeologiche, punto ristoro, ecc. L’attraversamento potrebbe, in una prima fase, essere regolato da un semaforo pedonale, come avviene già in Via di S. Gregorio di fronte all’ingresso agli Horti Farnesiani .

Creazione di un Belvedere sul pianoro sommitale, della stessa tipologia di quello antistante del Colosseo, in affaccio su Via Celio Vibenna che permetta un’ampia veduta sull’area del Colosseo, il

Intervento n. 31 – Centro Archeologico Monumentale – ambito parco archeologico del Celio: recupero ambientale e riqualificazione aree verdi del parco del Celio

Colle Palatino, la zona archeologica sotto il Claudium l’area della Casina del Salvi, l’ Antiquarium, al fine di ottenere una percezione di continuità visive, ma anche di fruizioni spaziali di interconnessione tra di essi. Il pianoro, di forma derivante da una curva di livello naturale che la definisce, sarà connotato da un ampio spazio aperto in corrispondenza della curva in via Celio Vibenna, antistante all’altro Belvedere sul Colosseo (cfr planimetria allegata), per permettere una sosta pedonale di osservazione da parte del visitatore. Questo ampio spiazzo sarà in collegamento alla creazione di una nuova passeggiata lungo tutto l’argine su Via di S.Gregorio che si snoderà intorno all’area dell’Antiquarium

Area Antiquarium – Sistemazione dell’area verde, a giardino, presso l’Antiquarium, creazione di un affaccio con vista sul Palatino, Colosseo e Colle Celio. Realizzazione di un percorso multifunzionale per raggiungere e far dialogare l’Antiquarium, l’Archeotram, il Claudium, il lato della Casina del Salvi in un unicum organico.

Impianto di illuminazione – Tutta l’area verrà illuminata sia con potenziamento illuminante, utilizzando i pali dei lampioni di illuminazione stradale esistenti, sia con proiettori a led, con studio mirato e puntuale, su reperti e piante, del tipo già realizzato nell’area del Colosseo.
Il progetto è propedeutico alla volontà di apertura dei numerosi attuali cancelli presenti nel Parco del Celio, allo scopo di realizzare continuità nei vari ambiti della zona che hanno diverse competenze territoriali.

La dislocazione dei reperti archeologici di vario genere, presenti in alcune zone del Parco, andrà valutata con la Sovrintendenza capitolina, in maniera da offrire la massima tutela e valorizzazione del loro inserimento nel contesto paesaggistico del sito.
La planimetria di progetto allegata ha una definizione indicativa di massima, in carenza di materiale topografico specifico.

L’importo stimato dell’opera, secondo il finanziamento stanziato nel programma del Giubileo, è di Euro 2.440.000 (IVA inclusa).
In realtà, secondo quanto risulta dal Documento di Fattibilità, già redatto, date le varie lavorazioni e passaggi da compiere necessari a trasformare l’attuale situazione di degrado e disomogeneità delle zone, in un “parco archeologico”, ivi compresa la eliminazione totale dell’asfalto nel sito, la somma stimata risulta di Euro 2.900.000,00; ciò anche tenendo in considerazione la superficie di mq 24.400 circa, interessata a questa fase di intervento.

CRONOPROGRAMMA

Esecuzione lavori da III/2024 a I/2026 (collaudo I/2026)

INTERVENTO N. 32
Centro Archeologico Monumentale – ambito via dei Cerchi/Circo Massimo: riqualificazione edificio via dei Cerchi primo lotto

  • Amministrazione proponente: Roma Capitale
    Ambito di intervento: Riqualificazione e valorizzazione – Riqualificazione dello spazio pubblico
  • Soggetto attuatore Roma Capitale
  • Tipologia di intervento Essenziale
  • Importo totale 2.410.000,00 €  Risorse Giubileo 2025 1.220.000,00 €  Altre fonti di finanziamento 1.190.000,00 €  Fondi PNRR

Descrizione

Gli ambienti oggetto dell’intervento fanno parte dell’edificio realizzato nell’ultimo quarto dell’Ottocento, a partire da fabbricati esistenti, per ospitare il pastificio Pantanella. A seguito della sua acquisizione nel 1928 da parte del Governatorato, e del suo restauro a cura di Antonio Munoz nell’ambito del programma di demolizioni e risistemazione urbana dell’area tra Campidoglio e Aventino, l’edificio divenne il Palazzo dei Musei di Roma. Al suo interno trovarono posto il Museo dell’Impero Romano, inaugurato nel 1929 e, l’anno successivo, il primo nucleo del Museo di Roma. Con la chiusura dei musei nel 1939, a seguito dello scoppio della Seconda guerramondiale ebbe termine la breve stagione di apertura al pubblico di questo edificio che nel secondo dopoguerra venne adibito a uffici comunali.

L’immobile di cui fanno parte i locali oggetto dell’intervento, strategicamente collocato a cerniera tra Campidoglio, Circo Massimo, Palatino e aperto verso l’ambito del Parco Archeologico dell’Appia, è stato oggetto di numerosi progetti di riqualificazione finalizzati alla realizzazione delMuseo di Roma, da inquadrare all’interno del programma di valorizzazione dell’area che rientra nelCentro Archeologico Monumentale di cui all’articolo 37 delle N.TA. del P.R.G. vigente.

Gli ambienti oggetto dell’intervento, situati al piano terra dell’edificio, sono interessati anche da finanziamenti previsti dal PNRR, Missione 1: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo – C3 Turismo e cultura 4.0 “CAPUT Mundi” Percorsi Giubilari 2025: Dalla Roma Pagana alla Roma Cristiana Intervento n. 65 (Edificio Via dei Cerchi: consolidamento, restauro conservativo e allestimento).

Per il finanziamento PNRR, destinato al consolidamento e al restauro degli ambienti in cui saranno allestiti spazi di deposito destinati a ospitare i materiali dell’Antiquarium, ambienti di lavoro e per esposizione dotati di sistemi multimediali di informazione, archiviazione e localizzazione dei materiali, è in corso di esecuzione il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica.

L’intervento in oggetto prevede la creazione di un centro di documentazione e di ascolto del Progetto Carme, che possa fungere da polo informativo multifunzionale.

Per la migliore e più coerente realizzazione dei due interventi, si deve prevedere una stretta collaborazione in tutte le fasi della progettazione e della realizzazione dei lavori, in modo che spazi e funzioni possano essere definiti e declinati in modo sinergico.

CRONOPROGRAMMA

  • I-III 2025  esecuzione lavori
  • IV 2025 collaudo

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

13 agosto 2023

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