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Variante 49/2020, ridotta la perimetrazione del Centro storico – le osservazioni di Carteinregola

La Giunta Regionale con la DGR 49 del 13 febbraio ha adottato una variante del Piano Territoriale Paesistico Regionale (1).Era stato il Consiglio regionale, in occasione dell’approvazione del PTPR, il 2 agosto 2019, a dare mandato alla Giunta regionale di procedere, tramite la struttura regionale competente, a stralciare, prima della pubblicazione del piano sul Bollettino ufficiale della Regione del PTPR approvato, i beni paesaggistici che avrebbero dovuto essere oggetto di perfezionamento della fase pubblicistica (cioè della pubblicazione e della raccolta delle osservazioni dei soggetti interessati): “…a porre in essere gli atti necessari all’individuazione delle integrazioni e rettifiche dei beni non riportati nell’elaborato 02.03 “Tavole B”, dei beni oggetto di stralcio dall’elaborato 02.03 (Tavole B) e degli ulteriori ed eventuali beni di cui all’articolo 142 del Codice non ricogniti alla data di approvazione del PTPR;
Tuttavia nell’allegato 3 della DGR 49 (2), relativo alla precisazione e rettifica di beni paesaggistici …INSEDIAMENTI URBANI STORICI E RELATIVA FASCIA DI RISPETTO aggiornamento elenco beni da sottoporre a tutela Articolo 44 delle norme del PTPR , è stata  effettuata  la modifica della tavola B ,  riducendo la perimetrazione del Centro storico di Roma, stralciando “d’ufficio” un’ampia porzione interna alle mura Aureliane.
PTPR DGR 49:2020 TAV B all. 3 pag.122
 Nella tavola, alla pagina sono evidenziate come “porzioni ridotte rispetto all’adozione 2007” la Città del Vaticano e una porzione all’interno delle Mura aureliane  che si incunea fino al Colosseo.

Considerato che il PTPR adottato  contiene due elaborati delle Tavole B: la Tavola 24_374_B10 (in scala 1:10.000) (pubblicata nel BUR n.6 del 14 febbraio 2008 S.O. n. 14) che perimetra, nel dettaglio della scala 1: 10.000, i beni paesaggistici interni al Centro storico di Roma ivi inclusi i beni paesaggistici ricadenti nel PTP 12/15 dell’Appia Antica, non presenti nella Tavola 24_374_B redatta, come le altre, in scala 1: 25.000 (2)

Tav_24_374_B10 novembre 2007

e la Tavola 24_374_B, in scala 1:25.000, (pubblicata insieme alla Tavola 24_374_B10 sul BUR n.6 del 14 febbraio 2008 S.O. n. 14) (3) che contiene esclusivamente la perimetrazione dei  beni paesaggistici esterni al centro storico di Roma

Tavola 24_374_B novembre 2007

Va detto che una parte dell’area stralciata, è sottoposta comunque a vincoli paesistici, grazie a due decreti ministeriali , rispettivamente del 1956 (4) (perimetro compreso tra Piazzale Numa Pompilio, Via di Porta Latina, Viale delle Mura Aureliane, Viale di Porta Ardeatina e Viale delle Terme di caracalla) e del 1971 (5)(perimetro compreso tra Via di Porta Latina, Viale Metronio e Via Druso).

Mappa centro storico con riduzione PTPR 2019 1Resta “scoperta” quindi l’area che va dal Colosseo/Celio alle Mura Aureliane a ovest di Viale delle Terme di Caracalla (segnata in rosso nell’immagine sottostante)

Considerato che tale stralcio, oltre a disattendere espressamente il mandato del Consiglio Regionale non ottemperando a quanto indicato, elimina una porzione rilevante del centro storico di Roma quale bene paesaggistico disciplinato dall’articolo 44 del PTPR approvato, sottraendolo in tal modo alla disciplina del PTPR, di cui si fa menzione all’ultimo comma, che in ogni caso interviene e prevale sulle porzioni di territorio non sottoposte a bene paesaggistico ancorché ricadenti all’interno del PTP 12/15 Ambito “Valle della Caffarella, Appia Antica e Acquedotti” del Comune di Roma approvato con deliberazione di Consiglio Regionale n.70 del 2010 (6)

area deperimetrata colosseo mura aureliane 1area deperimetrata colosseo mura aureliane 2
Ritenuta tale precisazione in contrasto con le indicazioni del Consiglio Regionale anche un evidente abbassamento dei livelli di tutela del PTPR; ritenuto inoltre del tutto incomprensibile ed errato che la “precisazione e rettifica di beni paesaggistici  articolo 134, comma 1, lettera c) D.Lgs n. 42/2004” come espressamente richiamato nel frontespizio dell’ALLEGATO 3 e assunta con la DGR in oggetto, non sia individuata quale stralcio della tavola B del PTPR, appunto dei Beni paesaggistici, bensì sia riportata come stralcio della Tavola A del PTPR

 (AMBM)
17 giugno 2020
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
 NOTE
(1) “Variante di integrazione al PTPR Approvato” DGR n. 49 del 13 febbraio 2020 – Adozione variante di integrazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), ai sensi dell’articolo 23 della L.R. n. 24 del 6 luglio 1998 ed in ottemperanza degli artt. 135, 143 e 156 del D.Lgs. n. 42/2004, inerente alla rettifica e all’ampliamento dei beni paesaggistici di cui all’articolo 134, comma 1, lettere a), b) e c), del medesimo D.Lgs. n. 42/2004, contenuti negli elaborati del PTPR approvato con DCR n. 5 del 2 agosto 2019. (> Vai alla pagina http://www.regione.lazio.it/rl_urbanistica/?vw=contenutiDettaglio&id=256)
(2) Allegato 3 – beni paesaggistici di cui all’articolo 134, comma 1, lettera c), relativamente alla rettifica degli “insediamenti urbani storici e relativa fascia di rispetto” scarica PIANO TERRITORIALE PAESAGGISTICO REGIONALE  ALLEGATO 3 precisazione e rettifica di beni paesaggistici articolo 134, comma 1, lettera c) D.Lgs n. 42/2004 INSEDIAMENTI URBANI STORICI E RELATIVA FASCIA DI RISPETTO aggiornamento elenco beni da sottoporre a tutela Articolo 44 delle norme del PTPR
(4) Piano Territoriale Paesistico) 15/12  “Valle della Caffarella, Appia Antica ed acquedotti” del 10 febbraio 2010 (DCR n. 70) (scarica DCR_n_70_del_10_02_2010

scarica Istruttoria per l’approvazione del PTP 15/12 “Valle della Caffarella, Appia Antica ed acquedotti” https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2020/06/norme_tecniche-PTP-caffarella-appia-antica.pdf

(Dal Piano di gestione UNESCO) Il PTPR è composto da tre serie di elaborati: Tavole A – Sistemi e Ambiti di Paesaggio, Tavole B – Beni paesaggistici, Tavole C – Beni del patrimonio naturale e culturale e dalle relative norme. Questo piano ha efficacia diretta limitatamente alla parte del territorio interessato dai beni paesaggistici; pertanto i contenuti del piano relativi ai “Sistemi e ambiti di paesaggio” (tavole A e Norme relative) hanno valore prescrittivo solo in presenza di aree o beni paesaggistici (tavole B “Ricognizione dei beni paesaggistici”) e hanno invece negli altri casi valore propositivo e di indirizzo. Le tavole C del PTPR costituiscono essenzialmente un contributo conoscitivo.
Il PTPR ha comportato la ricognizione dei beni paesaggistici del territorio regionale e la individuazione, con il
piano, di ulteriori immobili e aree da sottoporre a tutela: all‟interno del perimetro del sito UNESCO sono
presenti beni paesaggistici riferiti a beni singoli per circa 14 ettari e a bellezze d‟insieme per circa 100 ettari,
oltre che alle fasce di rispetto del fiume Tevere. Per tali beni si applicano le relative modalità/disciplina di
tutela.
Inoltre il PTPR, ha individuato l‟intera area corrispondente al perimetro del sito UNESCO come “Insediamento urbano storico”. L‟individuazione degli insediamenti urbani storici nel piano paesaggistico regionale risponde anche alla esigenza di tutela e valorizzazione perseguita dalla Legge Regionale 38/99* che individua finalità, definizione e programmazione per la tutela e il recupero degli insediamenti urbani storici.
*Legge Regionale 38/99  Norme sul governo del territorio (1) (2) Numero della legge: 38 Data: 22 dicembre 1999 Numero BUR: 36 Data BUR: 30/12/1999 L.R. 22 Dicembre 1999, n. 38
(1)Pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione del 30 dicembre 1999, n. 36, s.o. n. 7
TITOLO V TUTELA E RECUPERO DEGLI INSEDIAMENTI URBANI STORICI
CAPO I FINALITA’
Art. 59 Finalità
1. All’interno degli insediamenti urbani storici aggregati o centri storici e degli insediamenti storici puntuali come definiti dall’articolo 60, gli interventi sono finalizzati a conservare od a ricostruire il patrimonio edilizio e le pertinenze inedificate per consentire la piena utilizzazione, rifunzionalizzazione ed immissione nel mercato immobiliare. Gli interventi perseguono, in particolare, i seguenti obiettivi:
a) la tutela dell’integrità fisica e la valorizzazione dell’identità culturale del centro storico;
b) il mantenimento od il ripristino dell’impianto urbano;
c) la tutela, la valorizzazione e la rivitalizzazione del patrimonio edilizio storico;
d) il recupero abitativo e sociale del patrimonio edilizio minore o di base;
e) l’integrazione di attrezzature e servizi mancanti, compatibilmente con la morfologia dell’impianto urbano e con i caratteri tipologici e stilistici-architettonici del patrimonio edilizio storico da riutilizzare;
f) l’ammodernamento e la riqualificazione dell’urbanizzazione primaria.Art. 60(Definizione degli insediamenti urbani storici aggregati o centri storici e degli insediamenti storici puntuali)
1. Sono centri storici gli organismi urbani di antica formazione che hanno dato origine alle città contemporanee. Essi si individuano come strutture urbane che hanno mantenuto la riconoscibilità delle tradizioni, dei processi e delle regole che hanno presieduto alla loro formazione e sono costituiti da patrimonio edilizio, rete viaria e spazi inedificati. La loro perimetrazione, in assenza di documentazione cartografica antecedente, si basa sulle configurazioni planimetriche illustrate nelle planimetrie catastali redatte dopo l’avvento dello stato unitario. L’eventuale sostituzione di parti, anche cospicue, dell’edilizia storica non influisce sui criteri indicati per eseguire la perimetrazione.2. Gli insediamenti storici puntuali sono costituiti da strutture edilizie comprensive di edifici e spazi inedificati, nonché da infrastrutture territoriali che testimoniano fasi dei particolari processi di antropizzazione del territorio. Essi sono ubicati anche al di fuori delle strutture urbane e costituiscono poli riconoscibili dell’organizzazione storica del territorio.(2) Dal 1° gennaio 2012 agli oneri derivanti dalla presente legge si provvede con il capitolo di spesa E71900

(4) D.M. 10.1.1956, designato come cd058_025 nella tavola B del PTPR Lazio adottato nel 2007 (perimetro compreso tra Piazzale Numa Pompilio, Via di Porta Latina, Viale delle Mura Aureliane, Viale di Porta Ardeatina e Viale delle Terme di caracalla) scarica DM 10 gennaio 1956_mura aureliane

(5) D.M. 5.6.1971, designato come cd050_092 nella tavola B del PTPR Lazio adottato nel 2007 (perimetro compreso tra Via di Porta Latina, Viale Metronio e Via Druso) scarica DM 05 giugno 1971_zona via latina viale metronio via druso