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Stadio a Pietralata: il dibattito in Assemblea Capitolina

Assemblea Capitolina giovedì 4 maggio 2023 (dalle ore 10 alle 18): in calce la scaletta degli interventi, la trascrizione di un passaggio dell’intervento dell’Assessore Veloccia sui finanziamenti delle infrastrutture della mobilità e il post del Consigliere Caudo (Roma futura), assente, che ha pubblicato su Facebook il suo commento su alcuni punti critici.

L’Assemblea capitolina inizia a 1h 35′ circa, con l’intervento dell’Assessore all’urbanistica Veloccia. Nel suo discorso affronta soprattutto il tema della mobilità, che come vedremo sarà oggetto anche della maggior parte degli interventi dei consiglieri, dato che gli uffici stessi e vari enti hanno segnalato numerose criticità. In proposito l’Assessore si è soffermato sul tema, assai importante, di chi debba finanziare le opere infrastrutturali e il necessario potenziamento di quelle esistenti evidenziato dai vari pareri espressi alla Conferenza dei servizi preliminare. In calce la trascrizione del relativo passaggio dell’intervento dell’Assessore, a circa 1h 50′ dall’inizio (1). Un altro punto affrontato è stato quello della percentuale di utenti dello stadio attraverso trasporto pubblico su ferro, oggetto di uno scambio con il consigliere Caudo (2).

La maggior parte degli interventi si è occupata di mobilità e parcheggi, ma anche dell’ inquinamento acustico, dell’ospedale Pertini e degli espropri. A parte il consigliere Nando Bonessio di Europa Verde, e, indirettamente perchè assente, da Giovanni Caudo di Roma Futura (2), il problema della riduzione e la farmmentazione del verde pubblico non è stato citato da nessuna consigliera e consigliere, nonostante le aperture alle osservazioni e alle richieste di Carteinregola durante la nostra audizione alla Commissione Ambiente dello scorso 24 aprile.

Sono quindi intervenuti (inseriamo a fianco una sintesi della posizione espressa*) :

1h 54’50” Consigliere Carpano (Azione) – favorevole (fa notare che la proposta era stata avanzata da Azione fin dalla campagna elettorale e si dice d’accordo a “non pressare l’investitore, ad esempio accollando i costi del rinnovo del sistema di segnalamento in parte o interamente a Roam Capitale)

2h 3′ Consigliera Masi (Fratelli d’Italia) – favorevole – posizione collaborativa, oltre ai temi generali sottolinea l’importanza del confronto con la cittadinanza e decisioni sul destino dello Stadio Olimpico.

2h 13’40” Consigliere Di Stefano (Forza Italia – UDC) d’accordo sulla realizzazione dello Stadio, ma ha predisposto emendamenti per varie cirticità, oltre a mobilità e parcheggi chiede che sia coinvolto anche il II Municipio, limitrofo all’area dello Stadio, pone il problema del verde pubblico dal punto di vista di chi si farà carico della manutenzione (chiede che sia il proponente)

2h Consigliere Santori (Lega per Salvini) (annuncia voto negativo) Considera l’intervento una “cortesia” alla AS Roma, spera che si avvierà un’analogo intervento per la Lazio, sottolinea le criticità dei parcheggi, e ritiene – questa è una delle richieste di caretinregola – che si debba applicare in toto lo schema di convenzioen predisposto da ANAC

2h 45′ ca Consigliera Meleo (M5S) L’ex asessora alla mobilità della Giunta Raggi fa una circostanziata disamina delle criticità della mobilità, cita il “tema del verde in generale” di cui “lo studio di fattibilità sembrerebbe prevedere una riduzione“. Annuncia una “opposizione costruttiva” con emendamenti e ODG”.

2h56’40” Consigliera Melito (PD) annuncia il risultato del lavoro delle forze della maggioranza alla base del maxi emendamento dalla Proposta approvata dalla Giunta che sarà presentato in Aula: dopo aver dichiarato che nel progetto non ci sarà cubatura residenziale – ma questo lo imponevano i famosi commi sugli stadi (3) e lo impone anche la legge nazionale sugli impianti sportivi in vigore dal 1 gennaio 2023 (4) – parla di obbligazioni per il proponente per opere urbanistiche, parcheggi, nodi di scambio, trasporto su ferro e impatto acustico, ma nessuna che riguardi il verde pubblico, concludendo che “l’obiettivo primario è la vivibilità dell’area peer i cittadini“.

3h 6’45” Consigliere Casini (Italia Viva) annuncia il suo voto favorevole illustrando tutti gli aspetti virtuosi del progetto che considera un'”opportunità irrinunciabile”, parlando della mobilità e del verde in quanto a Pietralata “mancano spazi verdi curati“.

3 h 15′ ca Consigliere Rocca (Fratelli d’Italia) giudizio critico sulla delibera, per espropri, mobilità, impatto acustico e ospedale Pertini, e quindi “l’interesse dei cittadini in quel quadrante va rivisto“, proporrà emendamenti

3h 24′ ca Consigliere Amodeo (presidente Comm. Urbanistica, Lista civica Gualtieri) commenta la richiesta di alcune opposizioni di maggiore tempo per approfondire le criticità dello studio di fattibilità, ricordando il lavoro fatto dalle Commissioni che comporterà l’inserimento di alcune condizioni inderogabili, e che in ogni caso l’Assemblea Capitolina sarà chiamata a esprimersi nuovamente sull’ effettivo rispetto di tali condizioni da parte del proponente. (fine a 3h 46’33” – seduta sospesa)

Riprende la seduta a 4 h 38′ ca Consigliere Nanni (Azione) favorevole, si augura che costruisca un proprio stadio anche al società sportiva Lazio

4h 49′ ca Consigliere Bonessio (Europa Verde) l’unico intervento che riprende e cita le richieste di Carteinregola sul verde (a breve pubblicheremo la trascrizione)

5h Consigliere Erbaggi (Fratelli d’Italia) non voterà a favore in quanto si tratta di un atto “pressapochista”, elenca le criticità, oltre a mobilità anche le problematiche dei residenti che saranno espropriati

5h 10′ ca Consigliere De Santis (Lista civica Raggi) interessante riepilogo degli investimenti privati nella costruzione degli stadi sostenuti in altre città europee e italiane, evidenziando i costi previsti per l’intervento dello stadio a Pietralata, decisamente inferiori, anche in proporzione alla capienza degli stadi

5h 21′ FINE

*in caso di lacune e imprecisioni sarà nostra cura integrare o correggere tempestivamente

8 maggio 2023

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

NOTE

(1)

Trascrizione estratto dall’intervento di apertura dell’AC del 4 maggio 2023 dell’Assessore Veloccia dalla registrazione sul sito istituzionale

1 h 50’ ca dall’inizio “…Il proponente si farà carico, certo, nel proprio piano economico finanziario, di far fronte a tutte quelle opere pubbliche connesse alla realizzazione e alla fruibilità dello stadio ed alla garanzia che lo stadio non pregiudichi la vivibilità e le funzioni essenziali del  quadrante. Ma  non sarà certo compito del proponente risolvere, in cambio di cubature aggiuntive, i problemi strutturali della città di cui la città e l’amministrazione si deve far carico.  L’idea, in alcuni casi tutta nostra, tutta romana, per cui l’investitore  privato deve risolvere i problemi in capo all’amministrazione, non solo è irragionevole, ma nel passato non ha portato buoni frutti, e nel tempo ha disincentivato a investire a Roma.

Ognuno deve fare il proprio mestiere, senza regalare niente nessuno,  chiedendo il massimo sforzo  a chi investe nella città ma senza alzare troppo la asticella delle richieste, per non arrivare a due esiti scontati: o rendere infattibile,  insostenibile, il progetto privato e dunque non realizzarlo, oppure dover prevedere di realizzare molto altro, oltre al progetto privato originario, tante cubature per ripagare le richieste infrastrutturali. E talvolta riuscire nel capolavoro di riuscire a fare entrambe le cose, come avvenuto nel passato, prevedere tante cubature in più e poi non riuscire a realizzare comunque i progetti.   

Ecco perché sarà fondamentale la fase che si apre domani, con il percorso verso la definizione  del progetto definitivo:  questa sarà la fase decisiva, permettetemi di dire, anche per affrontare il tema della mobilità, perché  uno dei nodi da sciogliere sarà quello di  trovare soluzioni atte a massimizzare il numero dei tifosi che possono arrivare con i mezzi pubblici e preminentemente  sfruttando le infrastrutture del trasporto su ferro, allo stadio.

Ma mi permetto di dire che,  al di là delle percentuali su carta,  di  quanto trasporto pubblico su ferro vogliamo, il tema vero sarà incentivare la scelta dei romani  a utilizzare il trasporto pubblico e lasciare a casa la macchina,  e di costruire delle politiche volte  a incentivare il trasporto pubblico per far  sì che quei numeri non rimangano solo su carta, e non si continui ad andare per i prossimi vent’anni, tutti in macchina all’Olimpico.

Ma  l’impegno di potenziare le infrastrutture,  anche ovviamente, con il  concorso del privato che ne beneficerà, è  prevalentemente nostra responsabilità,  e questo dobbiamo porcelo, credo, come priorità a prescindere dallo stadio.  

Dunque il progetto definitivo sarà il vero banco di prova e per questo rivendico la serietà  di un’altra decisione di  tornare in Aula prima di delegare il Sindaco a esprimersi sul progetto definitivo, perché vogliamo che l’Assemblea sia centrale anche nel passaggio decisivo della valutazione del progetto vero e proprio, anche qui, avendo fiducia nella capacità della politica con la P maiuscola di fare il bene dei cittadini rappresentati tramite i consiglieri dell’assemblea. (…)

(2) Post su FB del Consigliere Giovanni caudo del 3 maggio 2023

Domani non potró essere in Aula Giulio Cesare per l’approvazione della delibera sullo Stadio perché in questi giorni sono all’estero per un impegno universitario programmato da tempo. Ma per onestà e trasparenza, come ho anticipato all’Assessore Veloccia, anche se fossi stato a Roma non avrei preso parte al voto sulla delibera.Il 50% di trasporto pubblico, comprese le bici e i pedoni, riportato nel maxi emendamento che modifica la delibera sullo Stadio non va bene perché significa che almeno il 60% di utenti andrà allo stadio con un mezzo su gomma, forse anche di più del 60%. Una condizione che non può essere accettata da un’Amministrazione che ha nel suo programma e nelle sue scelte la centralità del trasporto pubblico e la riduzione di quello privato.Inoltre, nel punto del testo che riguarda la variante non c’è la tutela della dotazione di verde già prevista nel piano dell’area di Pietralata. Questo consentirà di costruire lo Stadio anche riducendo la dotazione di verde già prevista nel comparto di Pietralata e che è stata al centro delle rivendicazioni dei cittadini, anche di quelli non contrari per principio all’opera.Due mancanze che giudico gravi, anche se do atto che nella discussione di queste settimane molti altri punti deboli della delibera sullo Stadio, come uscita dalla giunta e che avevo segnalato fin dall’inizio, sono stati affrontati e risolti. I due punti non accolti hanno, però, un peso specifico che non può non condizionare la mia valutazione complessiva sul voto della delibera come modificata.Per me, resta cruciale che tutti i progetti urbanistici si confrontino con l’innovazione. Tanto più nel caso di un intervento così importante e complesso come quello dello stadio che non puó non confrontarsi con i temi del nostro tempo e quello della riduzione della mobilità privata è uno di questi. Non aver accolto che almeno il 50% dei fruitori dello Stadio lo possano raggiungere con il trasporto su ferro in un’area in cui è presente la Stazione Tiburtina, con le linee regionali e nazionali e con la Metro B, appare una contraddizione inspiegabile.Come è inspiegabile non aver posto la condizione del rispetto della dotazione di aree a verde e servizi già prevista nel piano particolareggiato di Pietralata.Nella delibera è riportato giustamente il vincolo di mantenere le strade già realizzate e programmate ma non quello per mantenere la dotazione di verde, quindi si potrà costruire lo Stadio anche riducendolo.L’amministrazione Gualtieri è sembrata in questa occasione condizionata oltre misura nella possibilità di pretendere un progetto innovativo e coerente con i principi che essa stessa persegue. Penso alle limitazioni al traffico privato portate avanti con coraggio dall’Assessore alla Mobilità o dai contenuti della proposta di Roma per la corsa all’Expo che punta tutto sulla vivibilità dell’ambiente urbano contemporaneo. Sono convinto che c’è ancora spazio da qui alla presentazione del progetto definitivo e quindi al secondo pronunciamento dell’Aula, per modificare ancora e migliorare i contenuti del progetto urbanistico per la realizzazione dello Stadio nell’area di Pietralata. L’assenza dal voto è un segnale di attenzione e una esortazione a continuare a migliorare un progetto che è uscito debole dalla conferenza dei servizi preliminare, che ora grazie al lavoro della maggioranza e con la collaborazione di tutti è in alcune parti più solido, ma deve ancora essere migliorato nel prosieguo della procedura.Su questo il mio impegno fattivo non mancherà, come non è mancato in queste settimane.

(in seguito all’intervento in Aula dell’Assessore Veloccia, il consigliere Caudo ha integrato il post con un ulteriore commento del 4 maggio 2023:)

A margine del suo intervento in Aula Giulio Cesare, l’Assessore Veloccia ha chiarito che la quota di trasporto su ferro per lo Stadio potrà essere definita in fase di progetto definitivo e che questa complessivamente potrebbe anche crescere, portando il traffico privato su gomma a ridursi sotto il 50% come invece è definito oggi dalla delibera. È esattamente quello che ho chiesto in queste settimane, che allo Stadio ci si possa arrivare in prevalenza con il trasporto su ferro, sfruttando al meglio le potenzialità insite nel sito tra la stazione Tiburtina e le fermate della Metro B. Una condizione che è destinata ad assicurare un minore impatto ai residenti della zona e che riguarda anche tutti i romani. Infatti, il miglioramento della linea B con l’aumento delle frequenze delle corse (oggi del tutto insufficienti) sarà un vantaggio per tutti, non solo per i tifosi.Oggi si dice che non si può scrivere in delibera l’obiettivo della prevalenza del trasporto su ferro perché non si è in grado di dire se e come la As Roma potrà concorrere con Roma Capitale ai costi di un investimento pubblico sulla metro B. Ne prendo atto, ma è questa la vera differenza con Tor di Valle: lì Roma Capitale non metteva un euro ed era chiaro fin dalla delibera di pubblico interesse i ruoli, i compiti e chi pagava cosa e perché.

Commento di Carteinregola: sicuramente è fondamentale che sia definito nelle condizioni che conferiscono il pubblico interesse della Delibera il soggetto e le modalità di finanziamento del potenziamento del trasporto pubblico su ferro, ma dobbiamo ricordare che nel caso del progetto a Tor di Valle molte infrastrutture erano finanziate attraverso l’attribuzione al proponente di cubature direzionali, ricettive e commerciali, uno “scambio” che Carteinregola ha sempre contestato.

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