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La risposta di Virginia Raggi a Stefano Fassina sulle Olimpiadi

Poichè non è arrivata alcuna risposta alle nostre “Patate bollenti” pubblichiamo la risposta di Virginia Raggi   a una domanda sulle Olimpiadi,  per molti versi simile alla nostra, di Stefano Fassina (ex candidato di Sinistra x Roma), contenuta all’interno di un elenco di domande a cui la candidata M5S ha risposto il 10 giugno (da Huffington Post 10/06/2016 A Fassina dico: fermerò la troika Pd e i Giochi del mattone)

2. Le Olimpiadi non sono un problema o un’opportunità nel 2024, ma subito: il comitato promotore ha chiesto al governo 140 milioni all’anno a partire dal 2017. Sono risorse preziose, quasi l’intero ammontare della spesa per investimenti del 2015. Potrebbero andare alla Roma-Lido o alle linee ferroviarie regionali. Eletto sindaco, promuoverà per l’autunno prossimo, in coincidenza con il referendum costituzionale, un referendum cittadino sulla candidatura di Roma per i giochi Olimpici del 2024?

Per quanto riguarda l’eventualità di un referendum, ci tengo a precisare come questo strumento di democrazia diretta sia sempre stato per il MoVimento 5 Stelle uno strumento prioritario di partecipazione dei cittadini e se dovessimo arrivare al governo della città ovviamente valuteremo l’opportunità che a esprimersi siano finalmente i romani. La posizione di M5S nei confronti delle Olimpiadi non è pregiudizialmente sfavorevole, ma è evidente che la Capitale, nelle condizioni in cui è stata lasciata, ha la necessità di occuparsi prima dell’ordinario e poi dello straordinario. Tra l’altro qui sembra che qualcuno parli dei Giochi Olimpici pensando ai “giochi del mattone”. Ricordo una celebre frase del Sindaco Argan negli anni ‘ 70: “Roma è una città di gente senza case e di case senza gente”. Sono passati 40 anni da allora, e non è cambiato molto, quindi direi di iniziare a pensare prima all’ordinario.

Queste le altre domande di Stefano Fassina e le relative risposte di Virginia Raggi

1. Eletto sindaco, come primo atto della sua amministrazione, rinegozierà il mutuo di 5 miliardi di euro sottoscritto dalla gestione commissariale al debito storico con Cassa Depositi e Prestiti a un tasso di interesse superiore al 5%? Con gli oltre 200 milioni di euro all’anno recuperabili per il bilancio capitolino, finanzierà investimenti per migliorare le strutture e aumentare il numero di asili nido e scuole d’infanzia comunali e stabilizzare educatrici e insegnanti precarie?

Assolutamente sì, come già annunciato in molteplici occasioni, il primo passo da compiere sarà fare un audit sul debito per capire da dove proviene e chi lo ha creato, ma soprattutto in che modo. La domanda da porsi è perché finora di tutte le amministrazioni precedenti e i partiti che le hanno composte nessuno ha mai pensato di approfondire l’argomento. Evidentemente perché c’era chi era interessato a continuare a regalare soldi alle banche: c’è stata una vera e propria “Troika” all’interno del governo del Pd che ha messo le mani sulla Capitale e che tutt’oggi, con Giachetti-Renzi-Verdini ha intenzione di svenderla al miglior offerente. Concluso l’audit, chiederemo una rinegoziazione del debito e quindi dei tassi di mutuo. Per quanto riguarda gli investimenti ricordo il tesoretto che il M5S ha individuato di un miliardo e 200 milioni di sprechi l’anno: punteremo, come da programma M5S, a sostenere ed aumentare gli asilo nido pubblici e le scuole comunali. Ovviamente ci occuperemo anche delle insegnanti e delle educatrici precarie finora totalmente abbandonate dalle precedenti amministrazioni. Continueremo a fare pressione sul ministro Madia affinché questa situazione venga risolta.

2. Le Olimpiadi…

3. Eletto sindaco, punterà sull’edilizia di riqualificazione e risparmio energetico a partire dalle periferie e assumerà per le politiche urbanistiche il principio guida “zero consumo di suolo”?

Il rispetto per l’ambiente, la riqualificazione degli stabili e il risparmio energetico sono dei principi cardine per il Movimento 5 Stelle. Il nostro programma punta ad una nuova visione di urbanistica per Roma. I cittadini avranno finalmente la possibilità di sentirsi al “centro” in ogni parte del territorio a partire dalle periferie. Il programma M5S prevede inoltre di censire tutto il patrimonio immobiliare romano, così da recuperare anche tutte le case disponibili. Bisogna inoltre ridurre gli affitti passivi che attualmente incidono con una spesa di oltre 120 milioni di euro sul bilancio delle casse capitoline. Il patrimonio immobiliare pubblico non andrà svenduto. Dai calcoli effettuati dalla commissione revisione della spesa che presiedevamo, possiamo recuperare centinaia di milioni di euro. È chiaro, quindi, che tra la consistenza del patrimonio immobiliare pubblico e quella privata non venduta né affittata (l’Istat stima oltre 100 mila appartamenti) non occorre costruire ancora, al contrario, bisogna fermare il consumo di suolo.

4. Eletto sindaco, confermerà l’attuale assetto proprietario di Ama, Atac, Acea, Farmacap e Assicurazioni di Roma e darà piena attuazione al referendum del 2011 sull’acqua mediante la costituzione di una società al 100% comunale dove collocare le attività idriche di Acea?

Di Acea posso dire francamente che difenderò strenuamente il 51% pubblico. Riguardo al management si vedrà l’operato e si faranno le opportune valutazioni, sicuramente daremo attuazione al referendum del 2011. È evidente che a fronte degli annunci di privatizzazioni selvagge scanditi dal Pd, il MoVimento 5 Stelle non solo in campagna elettorale ma fin dalla sua nascita si è sempre espresso per preservare il bene pubblico: Ama, Atac e qualsiasi altra azienda che svolge servizi pubblici per noi deve restare in controllo pubblico, affiancando un lavoro di vigilanza affrinchè l’erogazione dei servizi risulti migliorare qualitativamente nel tempo.

5. Eletto sindaco, porterà in uno dei primi consigli comunali una profonda riscrittura della Delibera 140, al fine di dedicare il patrimonio immobiliare del Comune di Roma a fini sociali?

Credo debba essere un compito fondamentale dell’Amministrazione sostenere tutti quei cittadini che si attivano e si mobilitano per fini sociali fungendo da aggregatori culturali nei quartieri. Ogni qualvolta ci sono cittadini che si riuniscono e sviluppano laboratori di idee per il bene della città, lo considero un valore aggiunto, sempre che questo avvenga nel rispetto della legalità. In questo senso ho voluto confrontarmi, e l’ho fatto al fianco anche di due altri candidati sindaco tra i quali proprio Stefano Fassina, con le realtà sociali al Nuovo Cinema Palazzo. Chi si sottrasse anche a quel confronto, come sappiamo, è qualcun altro. Per noi il bando pubblico, nel rispetto ovviamente di criteri quali la trasparenza e la legalità, resta uno strumento essenziale, ciononostante è evidente che chi negli ultimi anni ha dimostrato concretamente di essere parte socialmente attiva debba ricevere adeguata considerazione ed essere eventualmente coinvolto per focalizzare le principali esigenze del territorio.