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La proposta della Giunta Raggi per bar e ristoranti: più spazi per i tavoli, zero burocrazia, autocertificazioni e controlli a posteriori

centro storico mapUna Proposta  che andrà al  voto dell’Assemblea Capitolina, i cui effetti  partiranno immediatamente,   prevede misure straordinarie a sostegno di bar e ristoranti: subito più spazi per i tavoli con le autocertificazioni e controlli “a posteriori”.

di Paolo Gelsomini

La Giunta Capitolina ha varato la Proposta di delibera per il sostegno alle attività economiche in applicazione all’art.181 del Decreto Legge n.34 del 19 maggio 2020 (1) che dovrà essere approvata dall’Assemblea capitolina, e contestualmente ha approvato una Delibera di Giunta  contenente le “Linee Guida di immediata applicazione delle misure di sostegno per le imprese di pubblico esercizio di cui all’art. 181 del D.L. n. 34 del19.5.2020 (2) . Questa delibera di Giunta anticipa di fatto l’attuazione della  Proposta di Delibera che andrà al voto dell’Aula, rimandando i controlli ad un periodo successivo. Tra le valutazioni di questa ultima delibera di immediata applicazione è scritto:

Occorre effettuare una ponderazione degli interessi pubblici coinvolti con particolare riguardo all’esigenza di sostegno delle attività produttive in relazione alla particolare congiuntura economica determinatasi a seguito dell’emergenza Covid-19, nonché alla necessità che sia assicurato il corretto insediamento delle occupazioni di suolo pubblico in ambito urbano onde garantire il decoro, la visibilità e la godibilità degli spazi pubblici, la percezione dello spazio architettonico e/o paesaggistico, la pubblica fruizione e la sicurezza delle aree interessate, nonché la migliore applicazione delle prescrizioni in tema di distanziamento sociale, garantendo attraverso l’azione di controllo da parte della Polizia Locale il diritto al riposo dei residenti”.

In estrema sintesi la proposta si incentra sui seguenti punti:

1) I bar e ristoranti possono ampliare del 35% l’area di Occupazione Suolo Pubblico (OSP) se già in possesso di concessione ordinaria di OSP e, in caso non ne fossero in possesso, possono chiedere una nuova concessione per occupare all’esterno il 35% dello spazio di somministrazione di alimenti e bevande interno al locale;

2) In caso di impossibilità di ampliamento della vecchia concessione di OSP, o di nuova concessione in area attigua all’esercizio e/o confinante con l’area già autorizzata, è data facoltà di richiedere occupazione del suolo, sia per nuova concessione che per estensione dell’esistente, nelle immediate vicinanze con una distanza massima pari a metri  venticinque dal fronte dell’esercizio, a condizione che siano rispettate le norme igienico sanitarie relative al trasporto di generi alimentari;

3) Esonero del pagamento del canone Cosap di occupazione suolo pubblico;

4) La domanda, corredata da planimetria, è consegnata con autocertificazione in via telematica al Municipio di competenza;

5) Il procedimento di rilascio della concessione è concluso entro 60 giorni ma già dal giorno stesso della consegna dell’autocertificazione il gestore può occupare lo spazio richiesto per il quale viene autocertificato il rispetto dei criteri minimi in materia di sicurezza, codice della strada e tutela dei monumenti;

6) Individuazione da parte degli Uffici competenti, d’intesa con la Soprintendenza Statale, il Comando Generale di P.L.R.C. e la Sovrintendenza Capitolina, dei criteri tecnici minimi essenziali per l’istruttoria delle domande sopra descritte

7) In caso di accertamento negativo della OSP, questa dovrà essere rimossa entro sette giorni dalla comunicazione del rigetto della domanda;

8) Il rilascio della concessione avviene nel rispetto delle prescrizioni del Codice della Strada, nonché di quelle derivanti da fonti normative nazionali e/o relative alla  sicurezza della circolazione stradale;

9) L’applicazione dei Piani di massima occupabilità (PMO) previsti dall’art.4 comma 4 del Regolamento, nonché del Catalogo degli Arredi allegato al Regolamento è sospesa fino al 31 dicembre 2020;

10) Nessun provvedimento applicativo della Delibera potrà costituire titolo per vantare in futuro nei confronti dell’Amministrazione capitolina un diritto o un vantaggio acquisito né valere quale criterio da utilizzare per la predisposizione o revisione dei Piani di Massima Occupabilità;

11) La concessione ha durata temporanea fino al massimo al 31 dicembre 2020, nel rispetto delle prescrizioni di legge e dei vigenti regolamenti, e decorre dalla data di inizio dell’occupazione, a condizione che la domanda sia presentata entro il 31 ottobre 2020.

Alcune  associazioni, tra le quali Carteinregola, si sono impegnate  per arrivare ad una normativa straordinaria per il solo periodo emergenziale, accettabile dal punto di vista della compatibilità con lo spazio pubblico, con la sicurezza stradale, con la tutela dei monumenti.

L’azione della società civile si è dispiegata non sempre in maniera univoca, anche perchè non era chiaro  quali tipi  deroghe sarebbero state applicate rispetto alla tutela dei beni culturali: ora l’art.181 del Decreto Legge n.34 del 19 maggio di fatto  congela temporaneamente la facoltà delle Soprintendenze statali e delle Sovrintendenze comunali di dare nulla osta e autorizzazioni per la tutela dei monumenti e del paesaggio.  E in proposito nella delibera di Giunta di Roma Capitale  si parla solo di non meglio precisate intese prese con la Soprintendenza.

Gli altri criteri sono relativi al Codice della strada e alle normative antiCovid19. Non c’è un controllo preventivo della domanda ma solo ad occupazione avvenuta si potrà intervenire nel caso ci fossero difformità con le norme sottoscritte nella domanda o attuazioni delle OSP difformi dalla domanda stessa.

Quindi tutto bene? No, perché il problema si manifesterà quando la proposta di delibera andrà in Aula per l’approvazione. E’ proprio in Aula che  si confronteranno  posizioni anche piuttosto difformi, sia all’interno del M5S (dove sembrano fronteggiarsi  un asse Sindaca-Assessore Cafarotti da una parte ed asse presidente Commissione Commercio Coia-parte dell’Assemblea dall’altro), oltre alle proposte di delibera PD, Fratelli di Italia, Lega. del resto c’è  aria di campagna elettorale ed i voti delle categorie dei gestori di bar e ristoranti sono molto appetibili.

Le associazioni dei cittadini dovranno sollecitare le istituzioni e le forze politiche  affinchè non ci siano cedimenti o snaturamenti di un equilibrio faticosamente raggiunto e per il quale noi abbiamo lavorato,  a costo di distinguerci   da chi è radicalmente  contrario  a qualunque soluzione di ampliamento dell’occupazione di suolo  che permetta agli esercenti di mantenere le attività in questo momento di difficoltà. Di fronte a un’emergenza che avrà pesanti ripercurssioni sulla  vita economica della città, pensiamo sia necessaria una presa di responsabilità anche da parte dei cittadini, senza rinunciare al  ruolo di vigilanza e confronto con le istituzioni. Ora occorre un impegno ancora maggiore per vigilare  affinchè Roma, e il centro  in particolare, non vengano   ancora più stravolti con l’alibi dell’emergenza economica,  ma soprattutto  perchè l’esperienza passata ci spinga a ricostruire un nuovo modello di città e a  dare  una nuova forma al suo Centro Storico.

(ultimo aggiornamento 25 maggio 2020)

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

vedi anche:

Occupazioni Suolo Pubblico: continua il dibattito (lettera aperta di Paolo Gelsomini) 4 maggio 2020 Continua#

Difendiamo le attività economiche ma non a discapito del pubblico interesse di Paolo Gelsomini 20 aprile 2020

Ma perchè il sostegno alle attività produttive deve essere a scapito dei Beni Culturali ? 20 aprile 2020 – di Anna Maria Bianchi Missaglia

Le novità della delibera Coia sulla modifica del Regolamento Occupazione Suolo Pubblico di Paolo Gelsomini 11 dicembre 2019
Ecco le maggiori novità della delibera Coia sulla modifica del Regolamento OSP e del canone COSAP  della proposta di delibera approvata il  5 dicembre dall’Assemblea capitolina…Continua#
La proposta di modifica del Regolamento occupazione suolo pubblico: poche luci e molte ombre21 novembre 2019Continua#
Le regole per il commercio nel Centro Storico e nella Città Storica – Un manuale per il cittadino 23 settembre 2019di Paolo Gelsomini Continua#

 NOTE

(1)DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34  Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20G00052) (GU Serie Generale n.128 del 19-05-2020 – Suppl. Ordinario n. 21) note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/05/2020 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/19/20G00052/sg

ART. 181

 
                              Art. 181 
 
            Sostegno delle imprese di pubblico esercizio 
 
    
  1.  Anche  al  fine  di  promuovere  la  ripresa  delle   attivita'
turistiche, danneggiate dall'emergenza epidemiologica da COVID-19, le
imprese di pubblico esercizio di cui all'articolo 5  della  legge  25
agosto 1991, n. 287, titolari  di  concessioni  o  di  autorizzazioni
concernenti l'utilizzazione  del  suolo  pubblico,  tenuto  conto  di
quanto stabilito dall'articolo 4, comma 3-quater,  del  decreto-legge
30 dicembre 2019, n. 162, convertito con modificazioni dalla legge 28
febbraio 2020, n.8, sono esonerati dal 1° maggio fino al  31  ottobre
2020 dal pagamento della tassa per l'occupazione  di  spazi  ed  aree
pubbliche di cui al Capo II del decreto legislativo 15 novembre 1993,
n. 507 e dal canone di cui all'articolo 63 del decreto legislativo 15
dicembre 1997, n. 446. 
  2. A far data dallo stesso termine di cui al comma 1 e fino  al  31
ottobre 2020, le domande di nuove concessioni  per  l'occupazione  di
suolo pubblico ovvero di ampliamento delle  superfici  gia'  concesse
sono presentate in via telematica  all'ufficio  competente  dell'Ente
locale, con allegata la sola planimetria, in deroga  al  decreto  del
Presidente  della  Repubblica  7  settembre  2010,  n.  160  e  senza
applicazione dell'imposta di bollo di cui al decreto  del  Presidente
della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642. 
  3.  Ai  soli  fini  di  assicurare  il  rispetto  delle  misure  di
distanziamento connesse all'emergenza da  COVID-19,  e  comunque  non
oltre il 31 ottobre 2020, la posa in opera temporanea su vie, piazze,
strade e altri spazi aperti di interesse culturale  o  paesaggistico,
da parte dei soggetti di cui al  comma  1,  di  strutture  amovibili,
quali  dehors,  elementi  di  arredo  urbano,  attrezzature,  pedane,
tavolini, sedute e ombrelloni, purche'  funzionali  all'attivita'  di
cui all'articolo 5 della legge  n. 287 del 1991, non  e'  subordinata
alle autorizzazioni di  cui  agli  articoli  21  e  146  del  decreto
legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. 
  4. Per la posa in opera delle strutture amovibili di cui al comma 3
e' disapplicato il limite temporale di cui all'articolo  6  comma  1,
lettera e-bis), del decreto del Presidente della Repubblica 6  giugno
2001, n. 380. 
  5. Per il ristoro ai comuni  delle  minori  entrate  derivanti  dal
comma 1, e'  istituito,  nello  stato  di  previsione  del  Ministero
dell'interno, un fondo con una dotazione di 127,5 milioni di euro per
l'anno 2020. Alla ripartizione del Fondo tra gli enti interessati  si
provvede con decreto del Ministro dell'interno  di  concerto  con  il
Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa  con  la  Conferenza
Stato-citta' ed autonomie locali  da  adottare  entro  trenta  giorni
dall'entrata in vigore del presente decreto. Nel caso in cui  ricorra
la condizione prevista  dal  comma  3  dell'articolo  3  del  decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281 il decreto  medesimo  e'  comunque
adottato. 
  6. All'onere derivante dal presente articolo, pari a 127,5  milioni
di euro per l'anno 2020, si provvede ai sensi dell'art. 265. 
 

(2) scarica Deliberazione Giunta Capitolina spazi bar ristoranti ecc n.87 del 21_22 maggio 2020

IL COMUNICATO DAL SITO DEL COMUNE (22 MAGGIO 2020)
Occupazione suolo pubblico: da lunedì +35% subito per dehors e stop COSAP per tutto il 2020

22 maggio 2020

A partire da lunedì prossimo, 25 maggio, bar, ristoranti e altri esercizi di somministrazione di alimenti e bevande potranno procedere immediatamente a un ampliamento dell’occupazione di suolo pubblico (OSP), pari a un massimo del +35% da dedicare agli arredi esterni, e saranno esonerati dal pagamento del Canone di Occupazione del Suolo Pubblico (COSAP) per tutto il 2020.

È il cuore della misura straordinaria approvata oggi dalla Giunta capitolina, subito applicabile in virtù di una delibera che ne anticipa gli effetti fino al passaggio in Assemblea Capitolina. Dopo il vaglio dell’Aula, questi provvedimenti saranno estesi anche alle strutture ricettive alberghiere in possesso di abilitazione alla somministrazione anche per i non alloggiati e alle casistiche di impossibilità di concessione OSP entro un raggio massimo di 25 metri dall’ingresso del locale. L’Assemblea valuterà anche la proposta di eliminare l’obbligo per i gestori di adeguarsi al catalogo degli arredi urbani commerciali, e quella di mantenere l’ampliamento degli esterni per 12 mesi, con decorrenza dalla data d’invio della domanda.

Più spazio subito per i dehors delle attività commerciali, turistiche e di ristorazione, oltre all’esonero dal canone di occupazione di suolo pubblico per tutto il 2020. È una delle nostre ricette per rilanciare il tessuto produttivo di Roma: ampliare gli spazi esterni a disposizione dei locali consentirà di bilanciare la riduzione di quelli interni, dovuta all’obbligo di distanziamento fisico. Una soluzione rapidissima, considerato che prima l’iter delle concessioni poteva durare mesi e mesi, soprattutto nell’area del Centro Storico. Sosteniamo la ripartenza di queste attività e le persone che vi lavorano, sempre nel rispetto della pubblica sicurezza e della tutela del patrimonio artistico capitolino”, dichiara la Sindaca Virginia Raggi.

 

L’iter – semplificato al massimo – prevede tre casistiche principali:

• Gli esercenti già in possesso di concessione OSP possono procedere all’ampliamento della superficie di occupazione di suolo pubblico già autorizzata fino ad un massimo del 35%, subito dopo averla comunicata al Municipio territorialmente competente, unitamente a una planimetria. La domanda di concessione sarà trasmessa, a partire da lunedì, telematicamente al Municipio sui moduli predisposti, con l’indicazione da parte dell’esercente del giorno di installazione dell’occupazione. In caso di accertamento negativo dei requisiti, l’occupazione d’urgenza deve essere rimossa entro sette giorni dalla comunicazione del rigetto della domanda.

• Gli esercenti che non siano già in possesso di una concessione OSP possono, in via eccezionale, richiedere una occupazione di suolo pubblico per una superficie massima del 35% della superficie interna del locale adibita alla somministrazione. Sempre a partire da lunedì, la domanda va trasmessa nella stessa modalità sopra indicata.

• In caso di impossibilità di ampliamento dell’OSP, o di nuova concessione in area attigua all’esercizio o confinante con quella già autorizzata, dopo l’approvazione in Assemblea Capitolina sarà possibile richiedere un’occupazione del suolo nelle immediate vicinanze del locale, entro una distanza massima pari a 25 metri di diametro dal fronte dell’esercizio, a condizione che siano rispettate le norme igienico-sanitarie relative al trasporto di generi alimentari.

Si sostanzia oggi il risultato di un mese di intenso lavoro, a dimostrazione del supporto al tessuto produttivo. Dalle aperture in termini di concessioni, fino alla sburocratizzazione e velocizzazione dei processi, lavoriamo senza sosta per dare ristoro alle attività economiche colpite da quest’emergenza senza precedenti. Il mio particolare ringraziamento va alla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma (MIBACT) oltre che alla Sovrintendenza Capitolina e alla nostra Polizia Locale, che con professionalità ed efficienza hanno collaborato alla semplificazione dei criteri necessari”, commenta Carlo Cafarotti, Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale.

Quanto ai criteri tecnici minimi essenziali per l’istruttoria, sono già stati elaborati da una una task force composta da Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive di Roma Capitale, Soprintendenza Statale, Comando Generale di Polizia Locale e Sovrintendenza Capitolina.

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