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Lo Stadio della Roma e il Ponte di Traiano: come volevasi dimostrare

collegamento stadio autostrada da progetto delibera caudo Marino

Della serie”noi l’avevamo detto”:  il  Ministero delle Infrastrutture ha bocciato  la cancellazione del Ponte di Traiano che consentiva l’accesso al nuovo polo sportivo commerciale direzionale di Tor di Valle dall’autostrada Roma- Fiumicino

Fin dal marzo 2017, quando si è cominciato a parlarne, ci siamo uniti alle tante voci  che si sono levate contro l’abolizione del Ponte di Traiano, che nel progetto iniziale (Marino/Caudo)   avrebbe dovuto connettere il nuovo Stadio e tutti gli annessi commerciali e direzionali all’autostrada Roma-Fiumicino e quindi all’areoporto, ma soprattutto offrire un secondo  accesso  a un’area circondata in buona parte dal Tevere, che oggi ha come unico ingresso quello dalla ultra trafficata Ostiense/Via del Mare. Un ponte di cui  secondo l’assessore Berdini, prima, e secondo il suo successore Montuori poi, si poteva fare  a meno, soprattutto in vista della costruzione del  Ponte dei Congressi, previsto da tempo e finanziato da fondi statali.  Una modifica pesante per l’economia trasportistica del progetto, che la nuova Giunta avrebbe tagliato per ridurre le cubature edilizie che la Delibera Marino/Caudo prevedeva di concedere al proponente privato in cambio della realizzazione di alcune infrastrutture pubbliche non esclusivamente funzionali all’impianto sportivo. E se da un lato può avere una sua consistenza il ragionamento che lo svincolo e il ponte sarebbero  stati essenzialmente funzionali alle stadio e alle altre strutture private e quindi non avrebbe dovuto essere “messo nel conto” delle cubature riconosciute dal Comune a Eurnova  –  ricordiamo che nel calcolo non  sono comunque comprese le opere “standard” per lo stadio come i parcheggi etc – ci è sempre apparsa  una scelta disastrosa quella di cancellarlo tout court, senza subordinarne la realizzazione al  “via libera” allo Stadio. Infatti l’edificando  Ponte dei congressi  immetterebbe il traffico  sulla stessa direttrice Ostiense/via del Mare, aggravandone addirittura le criticità già esistenti, e non risolverebbe i rischi,  anche dal punto di vista della sicurezza, della concentrazione di grandi masse e quindi tanti  mezzi in un’area che ha un unico accesso  automobilistico. Una scelta  giustificata soprattutto  dalla necessità di ridurre  il volume edificatorio privato,   attenuando il voltafaccia  pentastellato  sul progetto Stadio della Roma a Tor di Valle,  che  fino a un anno fa l’attuale maggioranza avversava con forza (ed esposti). Una scelta dettata quindi  da motivazioni politiche e non dalle esigenze della sostenibilità dell’intervento per la città e della sicurezza dei cittadini. Ma siccome, almeno ogni tanto, i nodi vengono al pettine, apprendiamo da fonti giornalistiche(1) e da un post su Facebook dell’ex assessore Caudo (che riportiamo in calce)   che nel documento  protocollato  ieri in Regione Lazio dal rappresentante unico dello Stato, in cui sono riportati i pareri dei vari enti statali chiamati a pronunciarsi sul nuovo progetto dello Stadio – eufemisticamente chiamato dai proponenti e dai vari  responsabili istituzionali “Progetto allegato alle Osservazioni del proponente” (altrove “Progetto definitivo adeguato“) come se fosse sempre quello della Delibera  “Marino Caudo” con modifiche – il Ministero dei Trasporti, che nella conferenza dei servizi decisoria sul progetto iniziale aveva dato un parere positivo con prescrizioni,  ha clamorosamente bocciato il nuovo progetto, in quanto “la realizzazione del Ponte di Traiano… e del nuovo svincolo “Parco dei Medici” non può ritenersi, dal punto di vista tecnico-funzionale alternativa al ponte dei Congressi” e non è  possibile  “una corretta valutazione …degli aspetti viabilistici e della sicurezza stradale” nonchè della sicurezza pubblica. E resta aperta – da sempre- la questione della tempistica della realizzazione delle opere: il Ministero dei trasporti aveva prescritto per il vecchio progetto che lo svincolo “Parco de’ Medici-Stadio e tutti gli interventi previsti fossero realizzati prima della realizzazione dello Stadio e degli annessi.  Obiettivo assai arduo. Anche a limitarsi alla sola costruzione del Ponte dei Congressi, resta un mistero su come potrebbe essere  completato prima dell’apertura del nuovo polo Tor di Valle, dato che a febbraio  il progetto è stato bocciato per motivi tecnici e anche se il Comune è tornato alla carica a maggio(2), considerando il tempo necessario all’avvio e alla realizzazione di un’opera pubblica da 140 milioni di euro,  si può dire che il Ponte dei Congressi sia ancora in altissimo mare…

Anna  Maria Bianchi Missaglia

Per osservazioni e precisazioni laboratoriocarteinregola@gmail.com

> vai a Stadio della Roma cronologia materiali

[…] si evidenzia quindi che l’impostazione della Del. 32/17 di Roma Capitale, limitatamente alle opere viarie di interesse generale in essa indicate, comporta un impatto significativo sulla viabilità statale, […] e non si può quindi concordare, da un punto di vista tecnico-funzionale, con la realizzazione del nuovo Stadio senza la preventiva e propedeutica realizzazione del nuovo svincolo “Parco dei Medici” e del Ponte di Traiano.”[…]Pertanto, per tutto quanto sopra rappresentato, e per quanto di competenza di questa Direzione Generale, si esprime parere negativo sulla nuova soluzione progettuale “Progetto definitivo adeguato”,

Estratti dal parere del Ministero dei Trasporti, Direzione strade e autostrade del 27.07.2017, sul Progetto dello Stadio come modificato dalla Giunta Raggi

(dal post di Giovanni Caudo, Assessore all’urbanistica della Giunta Marino)

Il Ministero infrastrutture e trasporti (ma anche il Dipartimento mobilità del Comune di Roma) boccia il progetto della Raggi. Il Taglio alle opere di interesse pubblico e soprattutto del collegamento viario con l’Autostrada Roma Fiumicino (il Ponte di Traiano) voluto ideologicamente dalla giunta Raggi, dall’ex assessore Paolo Berdini e difeso in assemblea capitolina dal nuovo assessore Luca Montuori non si può fare perché si determinerebbe un impatto insostenibile per la città.

Con la lettera inviata al Presidente dell’Assemblea Capitolina De Vito, in occasione del dibattito della nuova delibera sullo stadio, avevo richiamato l’esigenza di una riflessione approfondita sulle modifiche apportate al progetto della delibera del dicembre 2014(*). La fretta e qualche forzatura di troppo hanno fatto fare scelte sbagliate sulla pelle della città. Il progetto Raggi è solo a vantaggio del proponente privato e se realizzato apporta un danno ai cittadini romani.

Qui di seguito alcuni stralci del parere del Ministero dei trasporti:
[…] Il Ponte di Traiano, con il connesso svincolo “Parco de’ Medici-Stadio” sull’A91, costituisce invece la principale via di accesso allo Stadio e non può considerarsi in alcun modo alternativo al Ponte dei Congressi, poiché i due ponti di attraversamento del Tevere svolgono funzioni completamente diverse nell’ambito della rete infrastrutturale stradale. […] Pertanto l’affermazione che “il Ponte di Traiano, lo svincolo A91 e dil viadotto di approccio, sono stati stralciati dal progetto dello Stadio (sostituiti dal cd “Ponte dei Congressi, con finanziamento statale)” non risulta condivisibile, come già rappresentato anche nella riunione del 08.06.17 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, perché la realizzazione del Ponte di Traiano” e del nuovo svincolo “Parco dei Medici” non può ritenersi, dal punto di vista tecnico-funzionale alternativa al ponte dei Congressi.

“Tale approccio del nuovo progetto definitivo risulta pertanto fuorviante poiché non delimita chiaramente i limiti ed i contenuti degli interventi previsti ed in particolare delle opere di interesse generale, non consentendo una corretta valutazione sia da parte degli enti preposti alla valutazione degli aspetti viabilistici e della sicurezza stradale, cui tale ambiguità non è certamente sfuggita, sia da parte degli altri enti ed in particolare da quelli interessati alla valutazione della sicurezza pubblica.”

(*) Nota: Il 24 gennaio 2017 la stessa direzione aveva dato e trasmesso alla Regione Lazio Parere positivo sul progetto (quello della delibera Marino) presentato in Conferenza di servizi decisoria e aveva indicato la seguente prescrizione: “che lo svincolo “Parco de’ Medici-Stadio” deve essere realizzato in modo integrato e quindi tutti gli interventi previsti …devono essere realizzati prima della realizzazione dello Stadio e dell’intervento urbanistico”.

 

(1) vedi

Il tempo 9 agosto 2017 – (dal blog Athos o della Limpidezza) Niente ponte nienet Stadio, il progetto Raggi senza ponte è da buttare di Fernando magliaro  http://fmmagliaro.blogspot.it/2017/08/stadio-mininfrastrutture-rimettere-il.html

Repubblica 9 agosto 2017  “Senza il ponte niente stadio”. Il Mit ipoteca il futuro impianto di Lorenzo D’Albergo (tramite laRoma24) http://www.laroma24.it/rubriche/la-penna-degli-altri/2017/08/senza-il-ponte-niente-stadio-il-mit-ipoteca-il-futuro-impianto

(2) Roma Today 15 febbraio 2017  Bocciato il Ponte dei Congressi: “E’ uno schiaffo per Magliana”L’attesa infrastruttura in grado di collegare l’Eur con Fiumicino passando per Magliana non ha passato il vaglio del Consiglio dei lavori pubblici. Occorre rimettere mano alla progettazione definitivaFabio Grilli

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