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M5S: un nuovo statuto e un nuovo regolamento per le prossime elezioni

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(a cura del laboratorio per una Politica trasparente e democratica) Il 30 dicembre sul blog di Beppe Grillo sono stati pubblicati  i nuovi Codice etico e Statuto e le regole per le candidature, con  alcune novità che segnano un cambiamento di linea rispetto al passato del MoVimento. La figura del Garante, fino ad oggi attribuita al padre fondatore Beppe Grillo,  diventa elettiva  e si inserisce tra gli organi quello dell’Assemblea degli iscritti. Ma soprattutto cade il divieto “di associarsi ad altri partiti”, quindi, come da giorni ripete il leader Di Maio, il M5s la sera del voto si presenterà agli altri con i voti ottenuti e lascerà aperta la porta a chi vuole partecipare alla realizzazione del  programma pentastellato. Novità anche per  le candidature: si  aprono le liste  anche agli esterni – non più solo attivisti ma anche figure della società civile –  e  si prevede un filtro di qualità con il Capo politico (Di Maio) e il Garante (Grillo) che possono intervenire fino alla consegna delle liste. Restano  confermate, con conseguenti polemiche, le restrizioni per gli eletti a partire dalla spada di damocle della “multa”  per gli espulsi (che però, come da tempo acclarato, non sarebbe giuridicamente applicabile),  a cui si aggiunge l’obbligo di votare la fiducia e altri obblighi   Riportiamo in calce un articolo di Il fatto quotidiano 30 dicembre 2017, un estratto della presentazione di Di Maio sul blog di Beppegrillo  e i documenti originali pubblicati sul sito M5S, riservandoci di publbicare nei prossimi giorni una più approfondita analisi delle nuove regole del moVimento (AMBM)

Vedi anche M5S, cronologia e materiali

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Il fatto quotidiano 30 dicembre 2017, M5s, rivoluzione di Statuto e Codice etico: il Garante diventa elettivo, nasce l’Assemblea iscritti e apertura agli altri partiti di

Il Movimento 5 stelle che sogna di governare, intanto fa le rivoluzioni in casa. Fino a pensare l’impensabile: l’elezione diretta del prossimo Beppe Grillo, che per ora non si tocca, ma domani chissà. Se loro preferiscono parlare di “transizione obbligatoria” perché “è finita l’epoca dell’opposizione”, di fatto in queste ore sta avvenendo un cambio, quello sì epocale, per la forza entrata in Parlamento nel 2013. Nel primo pomeriggio il blog, dopo le indiscrezioni delle scorse ore, ha pubblicato i nuovi Codice etico e Statuto e le regole per le candidature. In quelle poche decine di pagine sono contenute alcune novità che fino a pochi anni fa sarebbero state inimmaginabili. Innanzitutto c’è più spazio per gli attivisti, a tal punto che la figura del Garante, fino ad oggi indiscutibilmente nelle mani del comico, diventa elettiva. Inoltre si inserisce tra gli organi quello dell’Assemblea degli iscritti. Poi, dettaglio importante in vista delle elezioni, cade il divieto “di associarsi ad altri partiti”. Che significa, come ripete Luigi Di Maio da giorni, che il M5s la sera del voto si presenterà agli altri con i voti ottenuti e lascerà aperta la porta a chi vuole partecipare alla realizzazione del “programma grillino”. Infine, c’è anche un’importante svolta per quanto riguarda le candidature: non solo ci si apre anche agli esterni, ma si prevede un filtro di qualità con il Capo politico (Di Maio) e il Garante (Grillo) che possono intervenire fino alla consegna delle liste. Resta la grande stretta, con conseguenti polemiche, su chi viene eletto con misure che vanno dalla maxi-multa per gli espulsi all’obbligo di votare la fiducia per un totale di 27 obblighi.

Una delle novità più grandi è prevista all’articolo 8 dello Statuto: l’elezione diretta del Garante. Stiamo parlando di Beppe Grillo, l’unico dogma mai messo in discussione fino a questo momento, colui che ha creato tutta la baracca e che se l’è ripresa in mano ad ogni sentore di crisi. Per il momento, quello che dicono all’interno sperticandosi in rassicurazioni, non è prevista alcuna sua rinuncia, ma intanto le regole per il suo addio eventuale sono state stabilite nel dettaglio. E, sorpresa, si prevede una elezione tra una rosa di candidati “non inferiore a tre” proposta dal comitato di Garanzia che sceglie tra “figure che si siano distinte per il determinante contributo alla storia e all’azione politica del Movimento 5 stelle”. Ma non solo. Il Garante rimane in carica “a tempo indeterminato”, ma può essere revocato su proposta del comitato di Garanzia “a maggioranza assoluta” e ratificato dagli iscritti in rete. Se non ratificano, il comitato decade. E ne dovrà essere eletto uno nuovo. Che detto oltre i tecnicismi è una rivoluzione mai vista per il Movimento: si sta preparando una exit strategy per qualsiasi eventualità e per far sì che il Movimento possa vivere oltre qualsiasi terremoto politico e che possa, soprattutto, essere saldamente controllato dagli iscritti.

In realtà Di Maio l’ha detto chiaramente. “Oggi è un giorno storico”, ha scritto nel post del blog. E storico lo è soprattutto per la cosiddetta base, gli attivisti che nel Movimento ci sono nati e che forse non si sarebbero aspettati di vedere un cambio simile così in fretta. E’ questo invece il segno che Davide Casaleggio e Beppe Grillo fanno sul serio: vogliono partecipare alle elezioni e farlo per vincere, anche a patto di snaturarsi un po’. Sbagliato pensare che Gianroberto Casaleggio non avrebbe voluto tutto questo: l’evoluzione era nella sua testa da sempre e, a quanto pare, ha istruito il figlio nel dettaglio. Il risultato è frutto di un lungo lavoro di discussione interna. Chi frequenta le riunioni che contano sa ad esempio quanto è stata sofferta l’introduzione del filtro delle candidature: significa all’improvviso che “uno vale uno” non può essere vero per sempre (lo ha detto lo stesso Di Maio pochi giorni fa) e che invece bisogna cercare di armarsi per vincere e presentare nomi di spessore. Saranno Di Maio e Grillo direttamente a scegliere chi va in testa ai collegi uninominali ad esempio e questo in tanti, quelli che già un mandato lo hanno fatto, lo chiedevano. Ci si apre a tutti a patto che non siano degli ex espulsi dal Movimento, che non siano stati iscritti in altri partiti. Possono correre anche gli indagati, anche se c’è un potere di discrezionalità in base al peso dell’inchiesta.

Con il nuovo Statuto inoltre non bisogna dimenticare che nasce una nuova associazione del Movimento 5 stelle. E precisamente la terza da quando è nato il M5s. Questa ha sede a Roma (e non più a casa di Beppe Grillo a Genova) e userà il vecchio simbolo del 2009, come da concessione del Garante. Qui arriva poi un’altra delle novità più grandi: si introduce tra gli organi del Movimento (oltre al Capo politico, al Garante, al Comitato di garanzia, al Collegio dei probiviri, al Tesoriere) l’Assemblea “formata da tutti gli iscritti con iscrizione in corso di validità al momento della convocazione”. Viene convocata in luogo fisico o online almeno una volta all’anno e, in questa sede sì, possono essere fatte delle restrizioni di partecipazione in base all’anzianità. L’assenza di una struttura collettiva di partecipazione alla vita del Movimento è stata contestata negli anni più volte a Grillo e Casaleggio, che avevano sempre risposto parlando dei Meetup e dei raduni annuali. Ora, per la prima volta si danno delle regole precise e colmano una lacuna che più volte li ha messi in difficoltà. La votazione dell’organo è valida a prescindere dal numero dei partecipanti, salvo per le modifiche dello Statuto per cui saranno necessari “la metà più uno degli iscritti”. Un occhio alla democrazia interna che sorprende dopo anni in cui si era andati in diversa direzione. Certo era una necessità dettata anche alle tante cause indette nei tribunali dagli espulsi e dissidenti, ma nel concreto restituisce una nuova immagine del Movimento. Gli utenti possono ora partecipare all’elezione di tutti gli organi dell’Associazione, un’eventualità fino adesso esclusa. Il Capo politico rimane in carica massimo dieci anni, quindi fa un mandato di 5 anni rinnovabile una sola volta. E può essere sfiduciato. Mentre il Collegio dei probiviri e il Comitato di garanzia vengono scelti tra una rosa di nomi indicata dal Garante che deve tenere conto della rappresentanza di genere e delle minoranze. Per il momento sono confermati quelli in carica: nel primo Giancarlo Cancelleri, Vito Crimi e Roberta Lombardi; nel secondo Paola Carinelli, Nunzia Catalfo e Riccardo Fraccaro.

(dal sito beppegrillo.it 30 dicembre 2017 ) E’ ora di pensare in grande: nuovo Statuto e regole per le candidature di Luigi Di Maio

(…) Per poterci presentare alle elezioni ci siamo dovuti dotare di un nuovo Statuto e di un nuovo Codice Etico. Il Garante resta Beppe Grillo, come sancito dalle votazioni online di settembre, io ho accettato la carica di Capo Politico con tutte le responsabilità che ne derivano: la presentazione delle liste, del simbolo e del programma e la definizione della squadra di governo. Ci saranno il Comitato di Garanzia e il Collegio dei Probiviri. I componenti del primo sono Giancarlo Cancelleri, Vito Crimi e Roberta Lombardi, quelli del secondo Paola Carinelli, Nunzia Catalfo e Riccardo Fraccaro.

Di seguito trovate tutti i nuovi documenti e le Regole per la selezione dei candidati nei collegi plurinominali e uninominali. Oggi iniziamo con le parlamentarie per i plurinominali, poi passeremo alla composizione degli uninominali. Per i collegi plurinominali il Rosatellum non prevede preferenze, ma le liste bloccate, per cui faremo, come detto sopra, le parlamentarie tra i nostri iscritti e per cui oggi si aprono le candidature.

Voglio fare un appello a tutti i cittadini di grande competenza ed esperienza, che sono stati esclusi dalla cosa pubblica perchè al loro posto venivano piazzati i burocrati di partito. Queste persone vedano nel MoVimento una possibilità di partecipazione irripetibile per cambiare il Paese. A queste persone chiediamo di iscriversi al MoVimento, condividerne il programma votato in Rete, rispettare le nostre poche e semplici regole (due mandati e a casa, non essere iscritti a partiti ecc), di impegnarsi a tagliarsi lo stipendio se eletti, di accettare tutti i punti del regolamento per i candidati e di mettersi al servizio di un sogno. Da oggi inizia la composizione del gruppo parlamentare che sosterrà il governo 5 Stelle, per cui questo è un appello a tutti gli italiani di buona volontà che vogliono dare un contributo al Paese: diamoci un’opportunità!

Il MoVimento 5 Stelle è un movimento aperto, il ponte tra i cittadini come te e le Istituzioni, il MoVimento degli italiani di buona volontà. E’ anche un movimento integerrimo: c’è spazio solo per chi esaudisce completamente i criteri di onestà, competenza e trasparenza. Non ci sarà mai spazio nelle liste per i condannati, per chi è in conflitto d’interesse, per i voltagabbana, per gli approfittatori, per chi vuole usarci come un taxi per andare in Parlamento, per chi vuole privilegi. (…)

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questi i documenti della Nuova Associazione e le regole per la selezione dei candidati:
NUOVO STATUTO ASSOCIAZIONE MOVIMENTO 5 STELLE scarica  statuto_MoVimento_2017
NUOVO CODICE ETICO scarica codice_etico_MoVimento_2017
ORGANIGRAMMA ASSOCIAZIONE MOVIMENTO 5 STELLE scarica organigramma_MoVimento_2017
REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEI CANDIDATI NEI COLLEGI PLURINOMINALI E UNINOMINALI scarica Regolamento_parlamentarie2018 

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