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Piano urbano del traffico – le tappe

 

a cura di ADP Ass. Diritti dI Pedoni Roma e Lazio

PUT – Piani Urbani del Traffico.

1992

Il nuovo Codice della Strada, D.L.vo 30.4.1992, N. 85, prevede i PUT all’Art. 36

*Art. 36 (Piani urbani del traffico e piani del traffico per la viabilità extraurbana)

  • 1.         Ai Comuni, con popolazione residente superiore a  trentaduemila  abitanti, è fatto obbligo dell’adozione del piano urbano del traffico.…… (omissis) …..
  • 4.         I piani di traffico sono finalizzati ad ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico, ed il risparmio energetico, in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e con i piani di trasporto e nel rispetto dei valori ambientali, stabilendo le priorità e i tempi di attuazione degli interventi.  …… (omissis) …..
  • 5.         Il piano urbano del traffico viene aggiornato ogni due anni.    …… (omissis) …..
  • 6.         La redazione dei piani di traffico deve essere predisposta nel rispetto delle direttive emanate dal Ministro dei lavori pubblici, di concerto con il Ministro dell’ambiente ed il Ministro per i problemi delle aree urbane, sulla base delle indicazioni formulate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica -nel trasporto.  …… (omissis) …..
  • 10.       I Comuni e gli enti inadempienti sono invitati, su segnalazione del prefetto, dal Ministero dei lavori pubblici a provvedere, entro un termine assegnato, trascorso il quale il Ministero provvede alla esecuzione d’ufficio del piano ed alla sua realizzazione.*

Questo *Nuovo Codice della Strada* arriva 60 (sessanta) giorni dopo il DM 1 marzo 1992 che ufficializza – alla lettera *d Mobilità* – l’*Elenco degli Interventi del Programma per Roma Capitale* (L. 15 dicembre 1990, n. 396. La legge che all’art. 1. *a) realizzare il S.D.O. e le connesse infrastrutture, ……..; d) adeguare la dotazione dei servizi e delle infrastrutture per la mobilità urbana e metropolitana anche ……..*  Per la realizzazione delle opere col codice (lettera) *d* sono stanziati circa 209 miliardi di lire.

Se non arrivano le direttive previste al punto *6*, il PUT non può essere redatto.

1995

Viene presentata la linea metropolitana *C* (L. 396/1990, codice *d4.2.8 – Indagini e progettazioni della linea C e degli interventi connessi all’inserimento urbano delle stazioni*; stanziati 67,4 miliardi di lire): passa nel sottosuolo del centro storico questa linea di trasporto *pesante*: portata superiore ai 20.000 pass./ora per direzione; 29 km e 37 fermate.

La Direttiva Ministero Lavori Pubblici arriva il 24 giugno 1995. Sono trascorsi 1.120 giorni (oltre 3 anni).

Ricordiamo che gli scopi del PUT – strumento tecnico-amministrativo – sono quelli del c. 4 dell’art. 36 del CdS, cioè:

  • –     migliorare le condizioni della circolazione e della sicurezza stradale;
  • –     ridurre gli inquinamenti (acustico ed atmosferico);
  • –     realizzare il risparmio energetico (ovvero il contenimento dei consumi energetici).

Ricordiamo che la struttura del PUT è articolata su 3 livelli progettuali: 1) il *PGTU – Piano Generale del Traffico Urbano*;  2) i Piani Particolareggiati per le singole zone; 3) i Piani Esecutivi (progetti esecutivi).

1997

Il 27 ottobre 1997, viene presentato *Attraverso Roma – Programmi e strategie per la mobilità*. Nella circostanza riceviamo l’informazione che oltre 20 persone sono impegnate nella preparazione del PGTU

1998

A fine anno – 30 dicembre 1998 – arriva la *Carta della Mobilità* (DPCM 30.12.1998).

1999

E’ il 28 giugno 1999 quando il Consiglio Comunale approva la Delibera n. 84 / 1999 cioè il *PGTU – Piano Generale del Traffico Urbano*. Siamo al primo livello di progettazione del *PUT*.

Il Tasso di motorizzazione è di 81 veicoli ogni 100 abitanti, molto alto.

Nel primi giorni di agosto viene attivata nel IV Municipio (*esperimento*) la nuova mobilità del TPL compreso le *strade verdi* (nel tempo, si disse, da una diventeranno tante *strade verdi*).

2001

Il libro bianco della UE attiva la campagna della riduzione del 50% dei morti stradali entro il 31 dicembre 2010. Al 31.12. 2000: Italia, 6.649 morti; Roma, 296. Negli anni successivi Roma è in controtendenza, cioè, *aumenta*: 305 nel 2001; 362 nel 2002; 176 morti e 313 prognosi riservata nel 2003. Nel 2003 Roma registra oltre 2.400.000 veicoli per 2.810.931 abitanti.

2005

Dal 5 al 9 giugno 2005 si svolgerà a Roma il 56° Congresso Mondiale UITP sul tema *Il ferro nel TPL*.

A febbraio 2005, approvando la DGC n. 87/2005, si conclude il lavoro di 24 persone, 3 specialisti e 11 contributi. Tale documento non verrà mai discusso dal Consiglio Comunale.

2006

Dopo molte insistenze arriva il DPCM 4.8.2006 che consegna a Roma la *patente* di città con l’emergenza da traffico e mobilità. Il sindaco viene nominato Commissario delegato per uscire presto dalla anormalità.

L’emergenza vivrà nella invivibiltà cittadina ma non vi è traccia nei numerosi documenti prodotti in questi anni perchè *nessuno ne parla*.

2010

Roma prepara la sua candidatura a sede delle Olimpiadi 2020.

2012

14 febbraio 2012, il presidente del Consiglio dei Ministri Monti p.t. non firma la documentazione pe rla candidatura che resta a Roma e non arriva a Losanna..

2014

Sono trascorsi 22 anni dall’entrata in vigore del Codice della Strada (1992 – 2014) ed è in vigore il PGTU del 1999.

Intanto, senza incisivi provvedimenti cresce il disagio e l’emergenza.

*Negli ultimi tre anni il tasso di mobilità dei cittadini romani mostra un crollo del 5,2%: la quota delle persone uscite di casa è passata dall’87,2% nel 2010 all’82,0% del 2012. Diminuisce anche il nmero di spostamenti pro-capite della popolazione mobile, indipendentemente dal mezzo usato, passando da 3,1 del 2010 a 2,7 del 2012.* (pag. 239 del Rapporto 2013 ASPL).

Intanto, a causa della crisi mondiale, il consumo dei carburanti è diminuito del 16% dal 2007 (= 100) al 2012 (84). Meno consumo, meno circolazione, meno incidenti, meno morti, meno feriti. In assenza di provvedimenti strutturali, appena inizia la ripresa si aggraverà la mobilità.

In merito al costo del TPL. Non basta l’aumento delle tariffe che c’è stato (costo diretto pagato dai viaggiatori). Anche la partecipazione indiretta dei cittadini al costo del TPL – attraverso il prelievo fiscale a livello locale e nazionale – è in aumento: da 317 euro del 2011 si è arrivati ai 348 euro del 2012.

Che fare?

Attuare quell’azione onesta e dignitosa che alimenta la cultura dell’uso del TPL nelle nuove generazioni ed educa l’adulto alla mobilità col TPL. Basta fornire a tutti coloro in età da 1 giorno a 14 anni la tessera *codice fiscale* simile all’abbonamento magnetico ATAC. I minori accompagnati da un adulto viaggiano gratis (nel 2012 hanno pagato 348+348 euro!).

Sono cose che possono farsi in pochi secondi se …… c’è volontà politica.