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Voliamo alto, lavoriamo insieme di Ferdinando Suraci

00-hangar forte tironale dip urbanistica

Hangar del Forte Trionfale dal sito del Dip.Urbanistica

UN CONTRIBUTO PER LAVORARE INSIEME. E PER VOLARE ALTO.

(continua  il dibattito su Urban center Casa del Municipio XIV)

di Ferdinando Suraci – Presidente Associazione Comitato Parco Casal del Marmo.

La casa del Municipio- Urban Center XIV è uno strumento istituzionale innovativo per la partecipazione dei cittadini singoli o associati allo sviluppo urbanistico del territorio municipale. Una partecipazione che si sviluppa nei quattro livelli definiti dalla Delibera Comunale 57 del 2006 a partire dalla Informazione, passando alla Consultazione e ai processi partecipati e quindi al monitoraggio e verifica.

Il processo partecipativo deve aver carattere di continuità, strutturazione e di non occasionalità e non dovrà limitarsi ai soli aspetti di informazione e consultazione. La partecipazione quindi non è finalizzata soltanto alla elaborazione di piani e progetti ma anche alla discussione, valutazione e costruzione di politiche o di quadri strategici a sintesi dei processi partecipati.

L’Urban Center XIV- Casa del Municipio nasce attraverso una gestazione durata “nove mesi” partendo da un gruppo misto paritario formato da sei membri ( tre istituzionali e tre tutor della società civile organizzata più attivi durante la Conferenza Urbanistica) con Delibera di Giunta Barletta nel 2015 poi con Viaggio autofinanziato ( sia componente istituzionale che società civile organizzata) a Scandicci (FI) per un incontro nazionale sulle esperienze degli Urban Center di tutta Italia per capire quali dovessero essere le linee portanti del nuovo strumento che era tutto da valutare e da creare.

Il convincimento diffuso e condiviso che si dovesse sperimentare un modello di partecipazione che prevedesse un ruolo fortemente attivo della cittadinanza e con una presenza maggioritaria rispetto alla parte istituzionale qualificata, con la consapevolezza che la parte istituzionale avesse già tanti strumenti di elaborazione, indirizzo e controllo (la Giunta Municipale, Le commissioni Municipali, i Presidenti delle commissioni, il Consiglio Municipale, i gruppi municipali, le riunioni di maggioranza etc.). La sfida era mettere a punto un nuovo strumento che fosse d’avanguardia e innovazione, che facesse uscire dal campo meramente istituzionale-amministrativo quelle scelte sullo sviluppo urbanistico- socio- economico del territorio municipale favorendo un processo di consapevolezza e condivisione delle decisioni con la cittadinanza e con le realtà da tanto tempo impegnate per l’interesse pubblico, del quartiere e della città (il tema merita naturalmente ulteriori approfondimenti e un dibattito allargato e che continua nel tempo) Anche allora, nella discussione del regolamento, fu difficile trovare la formula giusta, che poi portò al riconoscimento del ruolo numericamente maggioritario della società civile organizzata nella prima fase delle norme transitorie che sarebbe poi stato contratto nella fase definitiva passando dagli otto membri civici sul totale dodici a quella di sei membri civici su totale di dieci. Una soluzione che portò alla nascita dell’Urban Center XIV con il primo comitato partecipativo nominando gli otto tutor della Conferenza Urbanistica Municipale che si erano distinti sul campo nella organizzazione e nello svolgimento dei quattro laboratori.

Due anni di grande volontà di partecipazione , non di studio a tavolino di modelli organizzativi ma di sperimentazione viva, nel pieno dello sviluppo delle esigenze che scaturivano dalla discussione e dal coinvolgimento della cittadinanza. Si sono formati così i Tavoli Tecnici come strumento di trasmissione diretta delle informazioni tra gli uffici tecnici comunali e municipali, i membri dell’ Urban Center ma maggiormente dei cittadini singoli e associati. Si è poi passati alla formazione di Gruppi di Lavoro misti tra i membri del comitato partecipativo, con la presenza di singoli cittadini e delle associazioni e comitati di quartiere più attivi e interessati, per allargare la partecipazione, gruppi di lavoro che servono proprio a valutare alcuni aspetti tecnici e specifici . La partecipazione dei membri del comitato partecipativo alla Commissioni Municipali su tematiche specifiche richieste avanzate principalmente dei presidenti di commissione.

Cosa possa aver modificato il rapporto fecondo instaurato tra la attuale amministrazione Municipale e l’Urban Center XIV/ casa del Municipio non è dato di sapere con certezza . Certamente risale alla conclusione del processo partecipativo sul Forte Trionfale e al lungo tempo trascorso in attesa della delibera di Giunta, che è stata rimandata con l’intento – stando alle dichiarazioni dell’attuale assessore comunale all’Urbanistica – di approfondire la possibilità di nuovi accordi con la Agenzia del Demanio/ Ministero della Difesa per risparmiare del suolo dalla cementificazione ( certamente un valore marginale se rapportato con il Piano di Recupero di Selva Candida oggi oggetto di un processo partecipato). Una scelta che ha destato la forte preoccupazione per la perdita eventuale del Progetto di Co-working da 3 milioni di Euro del Bando sulle Periferie da sviluppare nel Forte Trionfale, e anche una generale delusione rispetto alla possibilità di poter ottenere, con la firma dell’accordo da parte dell’Agenzia del Demanio e il Comune di Roma, a titolo gratuito tutto il compendio del Forte Trionfale, con il Parco e l’Hangar, definendo così anche il Contributo Straordinario che il comune di Roma avrebbe dovuto ottenere, assicurando al Patrimonio Comunale una proprietà di almeno 30 milioni di Euro che avrebbe permesso di ridurre il deficit capitolino.

Cosa si può chiedere a tutti gli attori di questa vicenda che è partita da una tempesta in un bicchiere d’acqua ed è finita in un “Cul de Sac” che sembra non avere vie di uscita, con un crescendo di toni e di reciproche diffidenze che ha assunto una valenza di scontro politico ?

Che cosa si può chiedere a tutti i protagonisti, civici e istituzioonali? Certamente un periodo di riflessione collegiale, nel rispetto delle autonomie e dei ruoli, valutando bene cosa si può perdere ma maggiormente cosa si può guadagnare.

Queste alcune proposte per cercare un percorso a tappe per trovare la via di uscita:

Primo: bisognerebbe vedere lo stato attuale a cui siamo arrivati con uno sguardo che abbracci questa meravigliosa avventura durata due anni, per valutarne tutti gli aspetti positivi e quelli migliorabili, considerando che l’esperienza della casa del Municipio XIV:

  • ha attraversato due consiliature municipali, con la Giunta Barletta e con la Giunta Campagna
  • ha avuto un cambio della componente istituzionale del comitato partecipativo a seguito delle elezioni del 2016
  • ha avuto una proroga a fine 2016 per permettere di arrivare alle elezioni del 4 luglio 2017 della nuova componente della società civile
  • ha effettuato due processi partecipativi sul Forte Trionfale che hanno coinvolto centinaia di cittadini e almeno trenta tra associazioni e CdQ, con una stretta collaborazione con il dipartimento PAU del comune di Roma
  • ha affrontato l’avvio di un dialogo tra le istituzioni (Regione, Comune di Roma, Municipio) sulla Centralità Urbana del Santa Maria della Pietà, mettendo a fuoco la opportunità di un tavolo tecnico tra Regione e comune di Roma,
  • ha condotto il primo incontro a livello romano sui piani di Zona ( Torresina, PianSaccoccia, La Storta) scoperchiando un incredibile intreccio di interessi e connivenze ai danni dei cittadini soci
  • ha avviato un progetto sulla centralità di Largo Millesimo,
  • ha affrontato le questioni della Striscia dei servizi Palmarola Ottavia
  • ha effettuato 20 riunioni del Comitato Partecipativo, decine di incontri tra tavoli tecnici e gruppi di lavoro con la partecipazione della società civile organizzata e la cittadinanza.

L’Urban center ha quindi rivitalizzato il rapporto tra la Amministrazione municipale/comunale e la società civile organizzata e la cittadinanza” sulle principali tematiche messe a fuoco dalla Carta dei Valori a partire dai cinque macrotemi usciti dalla Conferenza Urbanistica Municipale.

Secondo: bisognerebbe trovare un punto di incontro tra le varie voci, nel rispetto delle reciproche autonomie e dei differenti ruoli, magari allargando il dibattito ad altri soggetti coinvolti, come per esempio l’Assessorato comunale alla Partecipazione. E valutare insieme, con un nuovo percorso partecipativo, le modifiche da introdurre al regolamento vigente dell’Urban Center XIV, proponendo lo stesso percorso di condivisione utilizzato nella fase costituente, con la formazione di una commissione paritaria (tre soggetti civili e tre istituzionali) e con una serie di incontri e Assemblee con le associazioni e i CdQ che affronti, non già la questione generale della partecipazione, ma quella specifica della evoluzione dell’Urban Center XIV Casa del Municipio, con la consapevolezza che il Comune di Roma potrebbe partire da questa esperienza per allargarne la sperimentazione in altri Municipi.

Terzo: favorire la iscrizione all’Albo delle Libere Forme Associative di tante Associazioni e i Comitati di Quartiere presenti nel territorio municipale

Quarto: favorire il monitoraggio e la verifica dei processi partecipativi avviati rilanciando i processi partecipativi di co-progettazione come proposti dal Dipartimento PAU, mediante l’organizzazione di incontri, forum, laboratori di quartiere e territoriali con il supporto tecnico della Casa della Città e quindi della Casa del Municipio- U.C.XIV.

Quinto: Dare applicazione sistematica al coinvolgimento dell’U.C. XVI Casa del Municipio e della casa della Città quando è espressamente richiesta da bandi o normative regionali, nazionali ed europee (in particolare dalla Delibera Comunale 57 del 2006, che lo prescrive come obbligatorio) e anche quando è raccomandata, cioè nei casi in cui la rilevanza e complessità dell’intervento urbanistico proposto consiglia un processo consensuale con gli attori del territorio per favorire una lettura ed interpretazione delle necessità e vocazioni del territorio in chiave ambientale strategica, con lo scopo di valutare la sostenibilità socioeconomica e fisica degli interventi proposti.

Sesto : Sperimentare una stretta collaborazione tra l’Urban Center XIV- Casa del Municipio con la commissione Urbanistica municipale attraverso uno scambio reciproco di esperienze e percorsi comuni innovativi condivisi di nuove trasformazioni urbanistiche municipali.

Settimo: Dopo l’ approvazione del nuovo regolamento dell’Urban Center XIV Casa del Municipio, con il percorso condiviso già sperimentato, valutare la possibilità di indire nuove elezioni per la componente Civica del Comitato Partecipativo dell’organo gestionale e la revisione della componente istituzionale.

Certamente la visione di una democrazia moderna basata sulla definizione dei tre ambiti – i partiti/movimenti , le organizzazioni del mondo del lavoro e le tante anime della società civile organizzata – nei quali riconoscersi per concorrere alla definizione degli obiettivi nazionali e locali, può permettere una rinascita della partecipazione dei cittadini e la creazione di una rete di relazioni tra questi ambiti, sviluppando una stretta interazione tra loro e creando quindi quella “ città ideale” a cui poter aspirare.

Voliamo in alto, lavoriamo insieme.

Ferdinando Suraci – Presidente Associazione Comitato Parco Casal del Marmo.