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Santa Maria della Pietà, colpo di scena: il Protocollo è già stato firmato

mappa padilgioni santa maria pieta

Aggiornamento 9 ottobre. Dopo  un ulteriore confronto tra la delibera regionale di luglio e la delibera comunale di agosto, abbiamo rielvato una difformità. Infatti all’art. 2  punto a, il testo, pressochè identico rispetto alla concessione in uso di 3  padiglioni a Roam Capitale,  reca l’aggiunta:”…ferma restante la volontà finalizzata  a delineare il Progetto Urbano della Centralità di santa Maria della Pietà..”  (vedi confronto in calce) (01). Per questo motivo la Giunta della Regione Lazio ha dovuto deliberare l’approvazione della modifica (02).

6 ottobre 2018 A sorpresa, ieri, in apertura della Commissione Urbanistica,  la Presidente Iorio ha comunicato che il “Protocollo d’intesa tra Roma Capitale, Regione Lazio, Azienda Sanitaria Locale (ASL), Città Metropolitana di Roma e  Municipio Roma XIV finalizzato alla realizzazione ed alla gestione, in forma condivisa e partecipata, del Progetto Urbano nella Città Metropolitana ed Urbana Santa Maria della Pietà” (1)  era già  “stato firmato nei giorni scorsi“. Quindi, contrariamente a quanto avevano chiesto i comitati – e anche Carteinregola – nel luglio scorso,  la Commissione è stata convocata dopo aver oltrepassato “il punto di non ritorno” della conclusione dell’accordo che riguarda il destino dei 35 padiglioni dell’ex ospedale psichiatrico (2). Anche se l’Assessore all’urbanistica Montuori ha più volte insistito, nel corso della Commissione, sul punto  che nulla è ancora stato deciso sulle destinazioni dei padiglioni e che con il previsto processo partecipativo  i cittadini potranno  esprimere bisogni e avanzare progetti. Però precisando che il Comune in tutto questo avrebbe un ruolo  di “negoziazione” con la Regione Lazio, che resta, a quanto pare, l’istituzione a cui spettano le decisioni finali.

E il Protocollo è – naturalmente – lo stesso che era stato approvato dalla Giunta Regionale (3), che avevamo già analizzato a luglio (1) sottolineando  come tale protocollo non si discosti o comunque non escluda i contenuti della  Delibera della Giunta Regionale, la 787 , che  approvava  ilProgramma di valorizzazione patrimoniale del complesso di Santa Maria della Pietà e il relativo stanziamento  finanziario pari ad un’ importo complessivo di € 9.601.367,33″, citata anche nelle premesse del Protocollo sottoscritto dalla Giunta Raggi: “è obiettivo delle parti, in particolare, valorizzare la funzione pubblica e l’attrattività del comprensorio, in linea  con l’idea del  ‘Parco della salute e del benessere’, promosso dalla ASL Roma 1  e dalla Regione Lazio (4). Tale idea,  sancisce di fatto una connotazione essenzialmente e prevalentemente sanitaria, ed era stata contestata strenuamente dai pentastellati capitolini e regionali (1). Ancora  il 1 agosto scorso, la consigliera regionale M5S Francesca De Vito  aveva  presentato  un emendamento volto  a riportare a 15 il massimo di padiglioni destinato ad usi sanitari, emendamento bocciato dal Consiglio regionale. (5)  

E  la connotazione prevalentemente sanitaria  stride con  la Delibera 40/2015  (6), votata a suo tempo dal PD ma anche dai M5S Raggi, De Vito e Stefàno, che prevedeva che “una porzione significativa del complesso, valutata indicativamente in 10 padiglioni” fosse  destinata  “ad uso culturale, artistico e sociale” e che il Comune contribuisse “al ripristino dell’uso previsto dei padiglioni 5-9-11-13-15, destinandoli ad Ostello della Gioventù” , accettando “l’utilizzo di parte del complesso per uso sanitario, fatta salva la definizione di limiti quantitativi, indicativamente non superiori a 15 padiglioni“, e soprattutto rivendicando “le proprie prerogative relativamente alle destinazioni funzionali degli edifici del Santa Maria della Pietà, essendo essi parte della Centralità Urbana prevista dal PRG(7)

Per la Presidente Iorio il Protocollo è in continuità con i principi della Delibera 40, mentre per  l’Assessore Montuori la Delibera di Marino “indicava dei principi e dei desiderata,  ma non essendo di proprietà [il complesso di santa Maria della Pietà NDR],  il Comune non può dire  in quegli edifici cosa ci sarà… può però, attraverso il Progetto urbano, indirizzare le trasformazioni…” E per questo conta sulla partecipazione costruttiva  dei cittadini.

Queste sono le prossime tappe procedurali previste dal Protocollo, che non si pongono in alternativa ma in parallelo a quanto già previsto del Regolamento per l’attivazione del processo di partecipazione dei cittadini alle scelte di trasformazione urbana del 2006, sempre vigente (8): i 4 enti sottoscrittori entro 6 mesi devono predisporre uno “Schema di assetto preliminare” per poi procedere alla  redazione del “Progetto Urbano della centralità urbana Santa maria della Pietà“; entro 30 giorni dalla firma del Protocollo, si istituisce un tavolo Tecnico di Coordinamento riservato ai tecnici degli uffici. Contemporaneamente verrà data  attuazione a quanto deliberato dalla D. A.C. n. 40/2015, circa l’istituzione della Consulta che “promuova e verifichi le linee e gli indirizzi” della Giunta, Consulta  di cui faranno parte, oltre a rappresentanti degli Assessorati Capitolini competenti (Assessorato alla Trasformazione e Rigenerazione Urbana e Assessorato al Patrimonio), rappresentanti della Regione Lazio, dell’ Amministrazione Municipale, e  anche rappresentanti  della Consulta Cittadina per la Salute Mentale, del Comitato Promotore della deliberazione di iniziativa popolare sul riuso del S. Maria della Pietà, e della Rete Associativa del Municipio Roma XIV.

Condividiamo le considerazioni espresse dall’Assessore sul fatto che il complesso di Santa Maria della Pietà sia un patrimonio della città e oltre, e che quindi la partecipazione debba essere il più larga possibile. Tuttavia per raggiungere questo obiettivo, come abbiamo fatto presente in Commissione, le istituzioni dovrebbero impegnarsi in un’informazione alla cittadinanza assai più estesa e  incisiva, e soprattutto a mettere in atto una trasparenza totale. Mentre nel Protocollo sottoscritto dalla Sindaca è rimasto quell’articolo 6 che si intitola  “Riservatezza”, in cui   si dice che “documenti o altri materiali che verranno scambiati tra le parti dovranno essere considerati “informazioni  riservate” ove qualificati  tali dalla parte che comunica“. Davvero notevole per delle amministrazioni – 3 su 5/6 – targate Cinquestelle, dato che riguarda scambi tra soggetti pubblici, dove l’oggetto è una trasformazione urbana e non certo dati sensibili delle persone.

Anna Maria Bianchi Missaglia

Post scriptum: il Presidente del XIV Municipio Campagna, che ha sosttoscritto il protocollo già l’11 luglio 2018 (9),  nel corso della Commissione del 5 ottobre, ha dichiarato che “questo protocollo è stato condiviso con il comitato Sipuòfare prima della firma“. Non è chiaro allora come mai il comitato in questione, insieme ad altri comitati cittadini, abbiano indetto per oggi sabato 6 ottobre, un Manifestazione sotto il  Campidoglio.

Per un approfondimento della vicenda vedi il nostro articolo del 23 luglio 2018  Santa Maria della Pietà: i consiglieri capitolini M5S hanno cambiato idea?

(01)

delib santa maria regione luglio 2018 art 2 punto a

Delibera regionale 10 luglio 2018

delib santa maria comune roma agosto 2018 art 2 punto a

Dlibera comunale agosto 2018

02) scarica Delibera regione santa maria pieta 484 2018-5726

(1)Scarica deliberazione Giunta Capitolina n 153 del 7 agosto 2018 Santa Maria Pieta

(2) Vedi Santa Maria della Pietà: i consiglieri capitolini M5S hanno cambiato idea? 23 luglio 2018

Vedi anche

Santa Maria della Pietà: arriva l’invito alla Commissione il giorno prima della manifestazione  5 ottobre 2018

(3) delibera regione lazio santa maria pieta 10 luglio 2018 2018-4498

(4) Sul sito della ASL  Roma 1  (4) Il Parco della salute e del benessere viene definito uno “spazio pubblico che la ASL Roma 1 sta valorizzando e gestendo con progettualità sostenibili, nell’interesse della collettività”. Il punto della Delibera indica come “obiettivo delle parti, in particolare, valorizzare la funzione pubblica e l’attrattività del comprensorio, in linea  con l’idea del  ‘Parco della salute e del benessere’, promosso dalla ASL Roma 1  e dalla Regione Lazio condividendo anche la necessità di destinare alcuni padiglioni  per attiovità socio culturali etc”, ma di fatto tutta la delibera sancisce una connotazione essenzialmente e prevalentemente sanitaria per il complesso

(5) 1  agosto 2018  : Francesca De Vito consigliera regionale M5S ha presentato  un emendamento alla proposta di Legge 55  che punta a riportare a 15 il massimo di padiglioni destinato ad usi sanitari a definire la cessione al Comune di 6 padiglioni per usi amministrativi e culturali ed a ripristinare le funzioni di ricettività turistica ai padiglioni realizzati per il Giubileo 2000 e smantellati dalla ASL RM1 dopo due anni.  L’emendamento prevederebbe anche la sospensione delle azioni di Regione ed ASL su proprietà ed usi fino a che non si sia realizzato il Progetto Urbano previsto dal Piano Regolatore e messi in atto tutti i percorsi e gli strumenti della Partecipazione (fonte sipuòfare)

(6) Il Programma di valorizzazione patrimoniale del complesso di Santa Maria della Pietà e il relativo stanziamento  finanziario pari ad un’ importo complessivo di € 9.601.367,33, è stato stilato  nella prospettiva di realizzare nell’ex ospedale psichiatrico il  ‘Parco della salute e del benessere, che sul sito della ASL viene definito uno “spazio pubblico che la ASL Roma 1 sta valorizzando e gestendo con progettualità sostenibili, nell’interesse della collettività”, che sancisce di fatto una connotazione essenzialmente e prevalentemente sanitaria. Infatti,  in base alla 787, ben 21 padiglioni resterebbero/passerebbero in uso alla ASL, 5 alla Regione per destinazioni direzionali o amministrative, 5 al Municipio XIV (che otterrebbe 2 nuovi edifici), con la trasformazione di due padiglioni in ostelli – da tempo prevista  – e la definitiva destinazione del padiglione 31, la Ex lavanderia,  “ad attività di interesse culturale, anche con sub concessione a enti o aziende pubbliche o ad associazioni non aventi fini di lucro” (con esclusione di attività commerciali)

(5) Scarica DACDelib. N 40 del 21.07.2015 santa maria della Pietà

(6) Questo il testo della Delibera 40/2015

78a Proposta (di iniziativa consiliare)

dei Consiglieri Tempesta, Panecaldo, Giansanti, Peciola, Caprari, Raggi, Stampete, Erica Battaglia, Grippo

Attuazione della centralità urbana del Santa Maria della Pietà.

Premesso che il Comprensorio del Santa Maria della Pietà rappresenta un patrimonio straordinario dal punto di vista ambientale, architettonico, storico e sociale;

Che, in vari atti, l’Amministrazione Capitolina ha indicato le proprie linee guida sull’utilizzo del Complesso dell’Ex Manicomio di Roma e dell’area in cui esso è inserito;

Che, in particolare, l’art. 65 delle NTA del PRG di Roma Capitale inserisce l’area del Santa Maria della Pietà tra le Centralità Urbane da Pianificare;

Che la Centralità Urbana del Santa Maria della Pietà è completamente di proprietà pubblica ed è interesse e volontà dell’Amministrazione Capitolina che non si proceda in alcun modo a dismissioni, vendite o cartolarizzazioni;

Che l’art. 15 delle NTA prevede l’obbligatorietà della definizione di un “Progetto Urbano” relativamente alle Centralità Urbane da pianificare;

Che sull’utilizzo del Santa Maria della Pietà, negli ultimi 17 anni, si sono pronunciati in varie forme migliaia di cittadini e numerose realtà associative, culturali e politiche;

Che è intenzione dell’Amministrazione promuovere un progetto di riutilizzo che tenga conto delle esigenze espresse dalla cittadinanza e delle potenzialità sociali ed urbane del Santa Maria della Pietà;

Considerato che dal 1996 Roma Capitale ha investito direttamente risorse economiche sul Comprensorio del Santa Maria, in particolare attraverso il finanziamento d e t e r m i n a t o d a l l a d e l i b e r a z io n e d i G i u n t a n . 1 6 5 6 / 1 9 9 9 e d a l l ’ a p p l i c a z io n e d e l l a Convenzione con la ASL RME del 1999, scaduta nel 2009;

Che, nel Giubileo del 2000, sia l’Amministrazione statale che quelle regionali e comunali decisero, con un investimento di circa 25 miliardi delle vecchie lire, che si procedesse alla ristrutturazione di alcuni padiglioni dell’ex ospedale psichiatrico, ad uso turistico alberghiero e connesse attività socio-culturali;

Che, durante l’Anno Santo del 2000, tale struttura venne realizzata e resa funzionante;

Che le strutture di ricettività turistica furono smantellate tra il 2002 ed il 2004, nonostante il vincolo imposto dalla Legge Regionale n. 20/1997 ed in contrasto con le finalità dell’Amministrazione Capitolina;

Che nel dicembre 2003 è stata presentata una proposta di deliberazione di Iniziativa Popolare, sottoscritta da circa 9.000 cittadini, che si sarebbe dovuta discutere entro 6 mesi dalla presentazione, in ossequio alle norme dello Statuto di Roma Capitale, e che essa non è mai stata discussa dal Consiglio Comunale;

Che il 7 febbraio 2005 il Consiglio Comunale ha approvato una mozione in cui:

  1. 1)  si valutava negativamente il processo di nuova sanitarizzazione del Comprensorio;
  2. 2)  si esprimeva l’intenzione di attivare un processo partecipativo che tenesse conto dellerichieste dei cittadini;
  3. 3)  si ribadiva la necessità di realizzare strutture di ricettività turistica, come previsto

dalle realizzazioni del Giubileo;

Che, nell’aprile 2007, Roma Capitale ha siglato il “Protocollo per il Riuso Funzionale del Santa Maria della Pietà”, nel quale si definivano le destinazioni dei 35 padiglioni del S. Maria della Pietà;

Che, nel suddetto protocollo, si ribadivano le linee indicate dalla Mozione del 7 febbraio 2005;

Che il suddetto protocollo vincolava il riutilizzo dei padiglioni alla definizione di un Accordo di Programma ed ai vincoli partecipativi previsti dalla deliberazione n. 57/2006;

Che non si è concluso l’iter previsto dal Protocollo di Intesa, né relativamente al progetto di pianificazione urbana né relativamente alla stipula di un Accordo di Programma;

Che l’ipotesi di utilizzo universitario di una porzione del Comprensorio è stata definitivamente stralciata dal C.d.A. dell’Università “La Sapienza” con deliberazione n. 68/10 del 16 marzo 2010;

Che la ASL RME non ha reso disponibili i padiglioni, come indicato dal Protocollo di Intesa, e che questa è stata la motivazione principale addotta dal C.d.A. della “Sapienza” per recedere dal Protocollo di Intesa;

Che l’attuale utilizzo del S. Maria della Pietà è segnato da confusione di competenze e titolarità e che parte del complesso risulta abbandonata c/o sottoutilizzata;

Che la legge n. 724/1994, e successive modificazioni, regola le modalità di gestione del patrimonio degli Ex O.P. ed in particolare destina detto patrimonio alla produzione di reddito finalizzato al sostegno dei progetti di Salute Mentale;

Che la Legge Regionale n. 14 dell’11 agosto 2008 prevede il trasferimento dei beni in gestione alle ASL, destinati alla produzione di reddito, dalle ASL stesse alla Regione Lazio;

Che la D.G.R. n. 152 del 5 marzo 2010 inserisce nell’inventario dei beni di proprietà della Regione Lazio 12 padiglioni del Santa Maria della Pietà;

Che l’Amministrazione Capitolina utilizza tre padiglioni del Santa Maria della Pietà come sede del Municipio XIV ed è al vaglio dell’Amministrazione la possibilità di una differente collocazione della sede municipale;

Che detto utilizzo è legato a contratti di locazione con la ASL RME;

Tenuto conto che il Protocollo di Intesa è considerato come una linea guida del Santa Maria della Pietà;

Che la proprietà del patrimonio del Santa Maria della Pietà è della Regione Lazio;

Che l’ Amministrazione Capitolina intende rivendicare le proprie prerogative relativamente alle destinazioni funzionali degli edifici del Santa Maria della Pietà, essendo essi parte della Centralità Urbana prevista dal PRG;

Che intende attivare le procedure per l’acquisizione in comodato d’uso del Padiglione 31 a Roma Capitale, come previsto dalla D.G.R. n. 919/2007;

Che intende favorire un progetto di utilizzo che tenga conto delle esigenze socio-culturali espresse dal territorio e dalle realtà associative e che riguardi una porzione significativa del complesso, valutata indicativamente in 10 padiglioni da destinare ad uso culturale, artistico e sociale;

Che intende contribuire al ripristino dell’uso previsto dei padiglioni 5-9-11-13-15, destinandoli ad Ostello della Gioventù;

Che intende garantire la fruibilità del Parco del Santa Maria della Pietà attraverso la sua gestione, la pedonalizzazione e la realizzazione di una navetta elettrica;

Che intende valorizzare le aree esterne al comprensorio, confermando la scelta del PRG di non realizzare alcuna nuova cubatura e connettendo tale valorizzazione alla vocazione agricola del limitrofo Parco di Casal del Marmo;

Che intende avviare con la Regione Lazio una contrattazione volta a mantenere ad uso dell’Amministrazione i padiglioni attualmente utilizzati dalla sede del Municipio Roma XIV nonché dei padiglioni 16 e 90, per attività amministrative, sociali, partecipative, culturali promosse dall’Amministrazione stessa;

Che intende accettare l’utilizzo di parte del complesso per uso sanitario, fatta salva la definizione di limiti quantitativi, indicativamente non superiori a 15 padiglioni, e delle limitazioni già indicate dal Protocollo di Intesa che non consentiva l’utilizzo degli spazi del Santa Maria della Pietà per strutture legate all’accoglienza ed alla cura del disagio mentale;

Che l’Assemblea Capitolina auspica che il Consiglio Regionale del Lazio discuta, in tempi brevi, la Proposta di Legge di Iniziativa Popolare sul riassetto del Santa Maria della Pietà presentata dal Comitato Promotore “Si può fare”, ritenendo urgente una definizione chiara degli assetti e delle competenze dell’Ex Manicomio di Roma;

Che, in data 15 giugno 2015, il Direttore del Dipartimento Patrimonio, Sviluppo e Valorizzazione ha espresso il parere che di seguito si riporta: “Ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del Decreto Legislativo n. 267/2000, si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica della proposta di deliberazione indicata in oggetto.

Il Direttore F.to: P.L. Mattera”;

Che la Commissione VIII, nella seduta del 3 luglio 2015, ha espresso a maggioranza parere favorevole;

Visto il parere del Dirigente responsabile del Servizio, espresso, ai sensi dell’art. 49 del T.U.E.L., in ordine agli emendamenti approvati;

Tutto cio’ premesso e considerato

L’ASSEMBLEA CAPITOLINA

DELIBERA

  • −  di promuovere l’attivazione di un Protocollo di Intesa con la Regione Lazio, avente la finalità di:
    1. 1)  sollecitare la Regione Lazio alla cessione in comodato d’uso del Padiglione 31 a Roma Capitale, al fine di garantire il suo utilizzo culturale previsto;
    2. 2)  sollecitare la Regione Lazio ad attivare le procedure per la realizzazione di un nuovo Ostello della Gioventù nei padiglioni ristrutturati, a tal fine, per il Giubileo 2000 ed in specifico i padiglioni n. 5-9-11-13-15;
    3. 3)  promuovere l’uso socio-culturale dei padiglioni destinati a polo universitario dal Protocollo di Intesa, in specifico i padiglioni 17-18-19-20-21-23-25-28;
    4. 4)  regolarizzare con la Regione Lazio i termini di utilizzo da parte di Roma Capitale dei padiglioni destinati ad ospitare servizi ed attività dell’Amministrazione e di verificare, in tempi ristretti, la consistenza del patrimonio capitolino affidato in gestione al Sistema Sanitario Regionale, per prefigurare atti di permuta di beni in prospettiva di un’acquisizione o di una presa in carico, senza oneri, dei padiglioni destinati a servizi ed attività dell’Amministrazione o di valutazione in termini di controvalore relativamente alle locazioni;
  • −  di verificare, in tempi ristretti, la disponibilità di patrimonio immobiliare capitolino da mettere a disposizione di strutture funzionali alla realizzazione di strutture territoriali di accoglienza e cura del disagio mentale, in linea con la legge n. 180/1978 e nel rispetto della legge n. 724/1994. T ale patrimonio può contribuire ad attivare meccanismi di permuta e scambio tra Roma Capitale e Regione Lazio, relativamente a parte del complesso del Santa Maria della Pietà;
  • −  di attivare le procedure per la presa in carico della gestione del Parco del Santa Maria della Pietà, operando per la sua pedonalizzazione e concordando con gli Enti coinvolti nell’ utilizzo del Comprensorio le forme di compartecipazio ne economica alla gestione del Parco stesso;
  • −  di attivare le procedure per la realizzazione del Progetto Urbano, previsto dalle NTA del PRG, in raccordo con il soggetto proprietario Regione Lazio;
  • −  di attivare le procedure previste dalla deliberazione n. 57/2006;
  • −  di costituire una Consulta che promuova e verifichi le linee e gli indirizzi sopraesposti, così composta:
    • −  2 rappresentanti degli Assessorati Capitolini competenti (Assessorato alla Trasformazione e Rigenerazione Urbana e Assessorato al Patrimonio);
    • −  2rappresentantidellaRegioneLazio;
    • −  1 rappresentante dell’ Amministrazione Municipale;
    • −  1rappresentantedellaConsultaCittadinaperlaSaluteMentale;
    • −  1rappresentantedelComitatoPromotoredelladeliberazionediiniziativapopolare sul riuso del S. Maria della Pietà, presentata nel 2003;
    • −  2rappresentantidelComitatoPromotoredelladeliberazionediiniziativapopolare, avente medesimo oggetto della presente;
    • −  2rappresentantidellaReteAssociativadelMunicipioRomaXIV;
  • −  tale Consulta ha come compiti: verificare tempi ed attuazione della presente deliberazione ed elaborare proposte da sottoporre agli Assessorati competenti; elaborare proposte per agevolare la realizzazione degli obiettivi della presente deliberazione; promuovere iniziative ed attività per favorire la conoscenza, la valorizzazione e la tutela del complesso del S. Maria della Pietà; elaborare proposte per il reperimento di risorse, anche attraverso la predisposizione di progetti europei; contribuire alla definizione del percorso partecipativo relativamente alla realizzazione del “Progetto Urbano”; promuovere l’integrazione con altri Enti;
  • −  tale Consulta è a titolo gratuito e si dota di un proprio Regolamento.Procedutosi alla votazione nella forma come sopra indicata, la Presidente, con l’assistenza dei Consiglieri Segretari, dichiara che la proposta risulta approvata con 20 voti favorevoli, 4 contrari e l’astensione dei Consiglieri Ferrari e Policastro.Hanno votato a favore i Consiglieri Azuni, Baglio, Battaglia E., Battaglia I., De Vito, Fannunza, Giansanti, Grippo, Mannocchi, Palumbo, Panecaldo, Paris G., Parrucci, Peciola, Piccolo, Proietti Cesaretti, Raggi, Stampete, Stefano e Tempesta.Hanno votato contro i Consiglieri Cozzoli Poli, Dinoi, Mennuni e Pomarici. La presente deliberazione assume il n. 40.

 

(8) Scarica Regolamento_partecipazione2006

(9) scarica Delibera Giunta Municipale n. 1 dell’11.07.2018 Santa Maria Pieta

 

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