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Regole per il Centro Storico e la città storica. Capitolo 3: Occupazioni del suolo pubblico (OSP) e Piani di massima occupabilità (PMO)

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Regole per il commercio nel Centro Storico e nella Città Storica

di Paolo Gelsomini

CAPITOLO 3) Occupazioni di suolo pubblico: il terzo capitolo affronta l’annoso problema delle Occupazioni del suolo pubblico (OSP) dei cosiddetti dehors di bar e ristoranti (sedie, tavoli, pedane, ombrelloni), e dei Piani di Massima Occupabilità (PMO) predisposti  dai Municipi della Città Storica (in realtà finora se ne è occupato solo  il I Municipio). Il settore ha come principali riferimenti normativi* le delibere comunali 39/2014 e 82/2018 nonché
le delibere del I Municipio che hanno istituito i PMO.

 

Premessa

I Piani di Massima Occupazione (PMO) sono uno strumento di governo del territorio e degli spazi pubblici nella Città Storica di Roma. Riguardano esclusivamente la pianificazione delle Occupazioni di Suolo Pubblico (OSP) dei locali di somministrazione (ristoranti, bar, pub ecc. ecc.), ovvero degli spazi di collocazione dei dehors ed arredi vari per le consumazioni all’aperto.

In pratica sono delle planimetrie di vie e piazze nei vari Rioni che indicano dove e come sono previste occupazioni di suolo pubblico dei pubblici esercizi.

Vedremo più avanti la differenza tra una pianificazione ordinaria delle occupazioni (OSP) ed una straordinaria (PMO) consentita ai Municipi della Città Storica dall’art. 4bis della del.AC 75/2010 modificata dalla del. AC 39/2014

Un po’ di storia delle OSP e dei PMO municipali e comunali. Regolamento ordinario e straordinario (per la Città Storica)

Il Regolamento del Comune di Roma in materia di occupazioni di suolo pubblico (OSP) Deliberazione di Assemblea Capitolina  n 39 del 2014 prevede due discipline:

1)una disciplina ordinaria per tutto il territorio;

2) una straordinaria per l’area della  “Città Storica” dove i Municipi interessati possono  adottare misure più stringenti al fine della tutela attraverso un Piano di Massima Occupabilità.  Il Piano Regolatore art 24 delle N.T.A.   individua la Città Storica  in questi termini al comma 1:

“ si intende l’insieme integrato costituito dall’area storica centrale interna alle mura, dalle parti urbane dell’espansione otto-novecentesca consolidata, interne ed esterne alle mura, e dai singoli siti e manufatti localizzati nell’intero territorio comunale, che presentano una identità storico-culturale definita da particolari qualità, riconoscibili e riconosciute dal punto di vista dei caratteri morfogenetici e strutturanti dell’impianto urbano e di quelli tipo-morfologici, architettonici e d’uso dei singoli tessuti, edifici e spazi aperti, anche in riferimento al senso e al significato da essi assunti nella memoria delle comunità insediate. 2. All’interno della Città storica, gli interventi edilizi e urbanistici, nonché le iniziative di promozione sociale ed economica, sono finalizzati alla conservazione e valorizzazione delle qualità esistenti, nel rispetto delle peculiarità di ciascuna delle componenti insediative “.

il Regolamento in materia di occupazione di suolo pubblico (OSP) fu approvato con la delibera C.C. 119/2005, e successivamente modificato con la deliberazione C.C. n.75/2010 e C.C. 39/2014 che all’Art.4 bis, comma 4 prevedono che “nell’ambito della città storica, i Municipi possono subordinare il rilascio di concessioni di suolo pubblico alle prescrizioni di appositi piani che individuino le aree di massima occupabilità (PMO) nelle aree di rispettiva competenza. Tali piani sono approvati dal Consiglio del Municipio acquisito il parere obbligatorio della Polizia Municipale, dell’Ufficio Città Storica, della Sovrintendenza del Comune di Roma, tenendo conto degli interessi pubblici relativi alla circolazione, igiene, sicurezza, estetica, ambiente e tutela del patrimonio culturale”.

Il comma 3 dello stesso art.4 bis che riguarda il rilascio in generale delle concessioni, precisa, secondo la legge, che per i luoghi sottoposti a vincolo ministeriale, va acquisito il parere della Soprintendenza Statale e in aree verdi il parere del Servizio Giardini, ma anche quello  del Dipartimento politiche per la mobilità per le vie classificate come principali, per quelle interessate dalla sosta tariffata o per le  strade percorse dal trasporto pubblico di linea.

In pratica la normativa comunale vigente consente ai Municipi della Città Storica  di individuare strade e piazze di particolare pregio o sottoposte a particolari pressioni e rischi, e di subordinare il rilascio di concessioni di occupazione di suolo pubblico a criteri e prescrizioni aggiuntive che individuino la massima occupabilità delle aree tenendo conto degli interessi pubblici relativi alla circolazione, igiene, sicurezza, ambiente e tutela del patrimonio culturale.

Le circa 30 Piazze tutelate dal cosiddetto Decreto Galasso (diventate materia del Codice dei Beni Culturali di cui al Decr.Lgs.vo 42/2004) invece sono competenza del Comune che adotta specifici Piani di massima occupabilità, come ad esempio quello di Piazza Navona.

– La del. G.C. 1/2012  approvò  la revisione e l’integrazione del “Piano di Massima Occupabilità” a sua volta approvato con deliberazione Giunta Comunale n. 139/2006, cosidetta dei “salotti della città” che conteneva i Piani di massima occupabilità di suolo pubblico delle aree della città storica (Municipio I – Roma Centro Storico) sottoposte alle disposizioni di tutela di cui al Decreto Lgs. 29 ottobre 1999, n. 490 sostituito dal Decreto Lgs. 22 gennaio 2004, n.42 (Codice dei Beni Culturali).

Questi Piani sono elaborati dagli uffici della Città Storica ma la loro applicazione è gestita dal primo Municipio.

Foto P.Gelsomini

Foto P.Gelsomini

Il senso dei PMO, le associazioni dei cittadini, i commercianti

Così i PMO, sia quelli municipali che quelli comunali, divennero  quello strumento decisivo di gestione, controllo, regolazione e pianificazione dell’uso del territorio, con la finalità di mantenere gli equilibri degli spazi urbani nel delicato e fragile contesto del centro storico.

I PMO individuano via per via, piazza per piazza, quanta parte degli spazi e luoghi pubblici possano essere concessi alle attività di somministrazione, e quanti debbano rimanere a disposizione della fruizione pubblica. Individuano inoltre come e dove possono essere collocate le OSP senza che interferiscano con le altre funzioni ed interessi generali.

Anche sotto l’aspetto della sicurezza delle componenti deboli del traffico (pedoni, ciclisti, disabili) i PMO incidono in maniera significativa poichè regolano l’uso degli angusti spazi del centro storico, ancora aperti al transito delle auto.

I PMO costituiscono uno strumento di controllo per individuare immediatamente abusi o comportamenti illegittimi, perchè fotografano e cristallizzano con precisione tutte le OSP presenti e concedibili: ogni variazione sarebbe rilevabile con la semplice consultazione delle planimetrie.

Occorre ricordare che le OSP sono “concessioni” ovvero un atto con il quale l’amministrazione “concede” al singolo l’uso limitato nel tempo e nello spazio di un luogo che rimane pubblico e sul quale il singolo, appunto per questo, non può e non potrà mai vantare un diritto a vedersene riconosciuto per sempre l’uso o la proprietà.

Le Associazioni dei cittadini non hanno mai preteso l’eliminazione delle OSP, ma una regolamentazione dell’uso degli spazi e luoghi pubblici, una corretta integrazione delle OSP con il tessuto urbano, la repressione dei fenomeni di abusivismo, la tutela del patrimonio culturale.

Non si possono mettere in alternativa le OSP alle automobili (“meglio i tavolini delle auto”). La risposta deve essere: “niente traffico di attraversamento nelle aree del centro storico (isole ambientali in tutti i Rioni), e tavolini secondo regole giuste, chiare e condivise”.

L’obiettivo è quello di regolare la pressione di questo tipo di fenomeni sul centro storico, nella prospettiva di salvaguardare non solo l’ambiente, gli spazi pubblici ed il patrimonio culturale, ma pure la vivibilità complessiva del centro, la funzione residenziale e gli stessi operatori commerciali che vogliono regole certe, uguali per tutti e tempi rapidi per permessi e concessioni.

Quanti e quali sono i PMO del primo Municipio

Il primo Municipio che oggi comprende tutto il centro storico più l’area dell’ex XVII Municipio di Prati-Mazzini, individuò all’inizio 171 PMO.

A questi si aggiunsero 48 schede di piano ad occupazione zero in vie e piazze individuate dove non c’era nessuna OSP.

Dei 171 PMO individuati, finora 137 sono approdati alle Commissioni Commercio ed Urbanistica che hanno dato finora il parere definitivo a un centinaio di schede di PMO successivamente approvati dal Consiglio, fino al 2013.  Ulteriori 11 vie e piazze sono state approvate dal Consiglio nel 2019. Inoltre, 12 schede di piano sono state approvate dalla Commissione tecnica dal 2011 al 2013 ma  sono ancora in attesa di approvazione da parte delle Commissioni politiche oltre a quelle del Tridente Mediceo che la Presidenza della Commissione non ritiene di approvare in virtù dell’impugnazione del vincolo del Tridente anche se la predisposizione di molte di queste non riguardano tale vincolo. Altre 30  schede circa di PMO debbono ancora essere varate dalla Commissione tecnica ed arrivare successivamente nelle Commissioni politiche. Alcune di queste sono pronte ma non vengono licenziate dalla Commissione tecnica.

A questi PMO che tardano a marciare si aggiungono altri 19 PMO che sono stati richiesti al primo Municipio da parte della Soprintendenza ai Beni architettonici e culturali.

Quindi allo stato attuale per arrivare ai 171 mancano ancora più di 60  schede di PMO ancora in lavorazione o non arrivati alle Commissioni politiche perché non varati dalla Commissione tecnica istituita dal Municipio.

Prima del 2013 sono stati approvati 48 Piani a zero occupazione tuttora vigenti che riguardano vie e piazze che precedentemente non avevano OSP.

Infine un decreto del MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) prevede piani ad occupazione zero su molte strade del Tridente tra cui le tre principali (Babuino, Corso, Ripetta).

Secondo la norma comunale dovevano esser approvate entro un anno, ormai passato, tutte le vie dell’Isola ambientale di Borgo Pio.

Alla fine di questo capitolo del Manuale sono riportati gli elenchi completi dei PMO approvati dal Consiglio del primo Municipio, dei PMO che la Commissione tecnica ancora non ha predisposto e di quelli che invece aspettano di essere approvati dal Consiglio anche se sono stati predisposti dalla Commissione tecnica. Inoltre è riportato l’elenco delle schede di PMO ad occupazione zero dove non ci sono mai state OSP.

Questi dati dettagliati riportati nelle tabelle a fondo capitolo ed aggiornati ad oggi, sono stati forniti dalla consigliera del primo Municipio Nathalie Naim che ha sempre studiato il fenomeno delle OSP con molta attenzione e che ringraziamo vivamente.

Come si è arrivati all’individuazione dei PMO da parte del primo Municipio

Nella consiliatura del 2006 fu avviato un percorso di studio e partecipazione con l’ausilio e la direzione dell’Università Roma 3  all’interno della Casa della Città per  elaborare le linee guida  a seguito di un analisi degli spazi pubblici e  di un ragionamento sui pubblici interessi che in tali spazi occorreva salvaguardare, tenendo conto anche delle necessità  delle attività commerciali presenti al fine di operare un bilanciamento, con un occhio particolare verso la tutela delle attività artigianali e piccole botteghe peculiari del territorio.

Su questo studio partecipativo è stato pubblicato un libro realizzato dall’Università Roma Tre.

Il Municipio I ex Centro Storico approvò  una prima delibera (del. 1 dell’11 gennaio 2008) con 30 vie  e piazze, non attuata;  poi nel corso delle consiliature, con  successive altre deliberazioni  (del. 2 del 2008 e del.6 del 2011) ha integrato diversi luoghi in ogni rione arrivando a oltre  200 fra vie e piazze e avviato l’iter per l’approvazione dei piani  e per la conclusione della loro applicazione con i necessari atti amministrativi.

L’urgenza di questo riordino si rese ancor più necessaria quando nel 2009 da parte del Presidente del Municipio fu rilevato e comunicato al Consiglio che moltissime concessioni rilasciate in passato  erano in contrasto con le norme vigenti e quindi illegittime, nonché in contrasto con importanti pubblici interessi costituzionalmente garantiti.

Si è trattato quindi di un riordino indispensabile.  Si è messa al lavoro la Commissione Tecnica presieduta e convocata dal Direttore del Municipio e formata da Soprintendenze, Uffici Tecnici del Municipio 1, Dipartimento Mobilità e del Verde, Polizia Locale, Vigili del Fuoco. Questa Commissione ha individuato dei criteri specifici per individuare i luoghi oggetto di PMO e per approntare gli elaborati delle vie e piazze (schede di PMO) dopo una ricognizione dei luoghi stessi. I criteri individuati e adottati sono basati sulle norme vigenti. In seguito la Commissione ha redatto una scheda  per ogni via  e piazza in conformità alle prescrizioni di legge.

L’iter di un PMO dopo la sua individuazione fino alla sua approvazione e applicazione

L’iter adottato prevede che tali proposte della Commissione tecnica siano visionate dalla Commissione consigliare, che raccoglie le osservazioni delle associazioni di residenti e di categoria per i quali le schede rimangono visibili presso il Consiglio per circa 10 giorni. Le osservazioni comprese quelle dei consiglieri vengono inviate di nuovo alla Commissione Tecnica che le valuta, le accoglie o le respinge motivando. Il tutto riportato a verbale.  A questo punto le schede vengono approvate dal Consiglio Municipale.

Subito dopo gli uffici del commercio municipali inviano le revoche delle vecchie concessioni, potendo prevedere una diminuzione, la revoca, l’ampliamento o nuove concessioni. Il tutto per circa 200 vie e piazze è stato completato nel 2013.

La normativa ordinaria comunale: Le Delibere C.C.119/2005 e C.C.75/2010 fino alla Del.C.C.39/2014.

La Delibera 39/2014 modifica la precedente delibera 75/2010 in materia di tariffe e coefficienti in materia di OSP e del canone Cosap, ma in particolare modifica gli articoli 18 e 19 del Regolamento OSP per le occupazioni temporanee e procede alla ripubblicazione integrale del Regolamento in materia di OSP e del canone Cosap comprensivo delle norme attuative del PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano).

Esaminiamo sinteticamente i principali articoli della Delibera di Consiglio Comunale n.39 del 2014.

Concessione e occupazioni di suolo pubblico temporanee e permanenti

Art.1 e Art.1 bis

La concessione è l’atto amministrativo che consente l’occupazione di suolo pubblico, stabilisce i diritti e gli obblighi e determina il canone corrispettivo.

Le occupazioni di suolo pubblico (OSP) sono temporanee o permanenti.

E’ temporanea l’occupazione autorizzata per un periodo inferiore ad un anno. Per i cantieri edili e stradali l’OSP è da intendersi temporanea fino alla conclusione dei lavori.

E’ permanente l’OSP autorizzata in base ad una concessione con effetto permanente per l’intero anno oppure per un periodo di almeno 60 giorni ricorrente per almeno due anni consecutivi, a condizione che conservi le stesse caratteristiche quali la tipologia, il periodo e la superficie.

Art.2 comma 2

L’occupazione può essere vietata per motivi di interesse pubblico, per contrasto con disposizioni di legge o regolamenti, nonché per eventuali prescrizioni, in particolare sotto il profilo del decoro, della viabilità e della sicurezza. A tal fine, la Giunta comunale individua con deliberazione le aree che non possono costituire oggetto di concessione.

Pareri preventivi obbligatori per la richiesta di OSP nella Città Storica

Art.4 bis comma 3

Per il rilascio di concessioni di OSP nel territorio della Città Storica deve essere acquisito il parere preventivo e obbligatorio dell’Ufficio per la Città Storica e della Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma. Per le ville storiche e per le zone sottoposte alla tutela di cui al Decreto del Ministro dei Beni Culturali e Ambientali del 3 giugno 1986 (comunemente noto come Decreto Galasso), devono essere acquisiti preventivamente gli ulteriori pareri della Sovrintendenza ai Beni Archeologici e Monumentali di Roma e della Sovrintendenza per i  Beni Ambientali ed Architettonici di Roma, del Servizio Giardini, secondo le rispettive competenze.

Art.4 bis comma 4

L’origine dei PMO (Piani di massima occupabilità)

Nell’ambito della Città Storica i Municipi possono subordinare il rilascio di concessioni di suolo pubblico alle prescrizioni di appositi piani che individuino la massima occupabilità delle aree di rispettiva competenza. Tali piani sono approvati dal Consiglio del Municipio, acquisito il parere obbligatorio della Polizia Municipale, dell’Ufficio per la Città Storica e della Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, tenendo conto degli interessi pubblici relativi alla circolazione, igiene, sicurezza, estetica, ambiente e tutela del patrimonio culturale.

Chi può usufruire delle OSP?

Art.4 ter commi 1 e 2

Sono legittimati ad usufruire delle concessioni di OSP realizzate con tavoli, sedie, tende ed ombrelloni  soltanto i titolari di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande per i quali è consentita la consumazione al tavolo o i titolari di esercizi in cui l’attività di somministrazione è prevalente. Agli altri esercizi commerciali possono essere concesse OSP funzionali all’esercizio dell’attività che comunque non costituiscono ampliamento della superficie di vendita o espositiva. Come può essere definita la superficie di vendita di un esercizio commerciale?


Per superficie di vendita di un esercizio commerciale si intende, ai sensi dell’art. 4 del D. Lgs 114/98, l’area o le aree destinate alla vendita, comprese quelle occupate da banchi, scaffalature, vetrine e quelle dei locali frequentabili dai clienti, adibiti all’esposizione delle merci e collegati direttamente all’esercizio di vendita.  Non costituisce superficie di vendita quella  dei locali destinati a magazzini, depositi, lavorazioni, uffici, servizi igienici, impianti tecnici e altri servizi per i quali non è previsto l’ingresso dei clienti, nonchè gli spazi di avancassa purchè non adibiti all’esposizione di merci.

Quindi, interpretando l’art.4 della del.CC 39/2014 e l’art.4 del D.Lgs.vo 114/98 sopra esposti, si può concludere che esercizi commerciali che non siano pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande (bar e ristoranti), non possono usufruire di OSP in quanto questo costituirebbe ampliamento della superficie di vendita dell’esercizio.

Quali sono i limiti alla concessione di OSP?

Art.4 quater

comma 2

Non sono consentite nuove OSP sulle sedi stradali della viabilità principale salvo i seguenti casi:

  1. sui marciapiedi a condizione che non ricadano nei casi dei punti d,e,f,g,h del successivo comma 4;

comma3

Su tutte le aree di sosta tariffata insistenti su viabilità principale non sono consentite nuove OSP. Le OSP che interrompono la continuità dei posti auto tariffati non potranno essere rinnovate alla scadenza salvo i posteggi individuati con le deliberazioni di Giunta comunale  decennali e rinnovabili assegnati agli operatori rotativi di somministrazione alimenti e bevande qualora non sussistano i requisiti normativi per la loro ricollocazione sui marciapiedi antistanti.

comma 4

Sulla viabilità locale le nuove OSP non possono essere rilasciate:

  1. sulle isole spartitraffico quando all’interno delle stesse non sia possibile e consentito il transito pedonale e, comunque, quando la loro larghezza sia inferiore a metri 10;
  2. sulle isole di traffico;
  3. in prossimità di monumenti e, comunque, ad una distanza inferiore a metri 5 dagli stessi;
  4. in corrispondenza di impianti semaforici e di aree di fermata del trasporto pubblico di linea se ricadono in un’area di lunghezza inferiore a metri 10 dagli impianti e dalle paline di fermata e per un fascia di larghezza di metri 2 di profondità calcolata dal ciglio del marciapiede. Nel caso di presenza di pensilina alla fermata, la profondità deve essere misurata al limite della pensilina opposto alla carreggiata;
  5. nelle curve, in prossimità delle stesse, in corrispondenza delle intersezioni e relativi triangoli di visibilità, secondo quanto previsto dal nuovo Codice della Strada;
  6. in corrispondenza di rampe di intersezione, di corsie di canalizzazione o di preselezione;
  7. in corrispondenza di attraversamenti pedonali;
  8. in posizione antistante l’ingresso di parchi, giardini, stazioni ferroviarie e metropolitane, edifici pubblici e di interesse pubblico, sale cinematografiche, attività di media e grande distribuzione, accessi ad abitazioni , locali in genere e finestre ubicate a mezzanino, salvo che in questo ultimo caso non venga presentata apposita dichiarazione liberatoria con firma autenticata rilasciata da terzi aventi diritto di affaccio sull’area oggetto di richiesta di OSP;
  9. sulle carreggiate stradali tranne che:
  • all’interno delle isole pedonali e nelle aree in cui è prevista l’esclusione totale o parziale del traffico, rispettando le condizioni di cui al successivo art.4 quinquies;
  • nelle strade ove sia possibile sottrarre porzioni di carreggiata non necessaria alla partita carrabile e pedonale senza che ciò comprometta la circolazione veicolare e pedonale. In tal caso le OSP dovranno essere protette da pedane a filo del marciapiede e da elementi dissuasori di sosta. Tale ipotesi ricorre solo nel caso in cui, per le dimensioni del marciapiede, il rilascio della OSP non possa essere consentito ai sensi di quanto previsto dal nuovo Codice della Strada.

comma 6

Le disposizioni di cui ai precedenti commi 2,3 e 4 si applicano alle seguenti OSP:

  • chioschi e banchi per la vendita di generi del settore alimentare, non alimentare e somministrazione;
  • venditori su autoveicoli;
  • tavoli, vasi, fioriere e coperture con ombrelloni;
  • macchine automatiche per la distribuzione di fototessere, fotocopie e simili;
  • vendita frutta stagionale;
  • edicole per vendita giornali;
  • cabine telefoniche.

comma 7

I Municipi, entro tre anni dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, provvedono, di concerto con il Dipartimento VIII, alla predisposizione di piani per la ricollocazione di OSP ubicate sulle sedi stradali della viabilità principale, salvo quelle di competenza del Dip.VIII (rotazioni).

comma 8

I piani di cui al comma 7 prevedono il trasferimento sulla viabilità locale o su aree ad essa limitrofe, delle OSP ricadenti sulle sedi stradali della viabilità principale.

I piani potranno prevedere la permanenza sulla viabilità principale delle OSP ubicate:

  • su aree riservate alla sosta ed opportunamente recintate con elementi fissi ed aventi accessi ed uscite ben definite;
  • su marciapiedi, a condizione che non ricadano in uno dei punti d,e,f,g,h del comma 4 o su strade classificate di scorrimento. I marciapiedi debbono essere di larghezza non inferiore a quanto prescrive il nuovo Codice della strada.

comma 10

I piani prevedono anche la ricollocazione delle OSP ubicate sulla viabilità locale non conformi al Codice della strada e non suscettibili di adeguamento nonché di quelle eventualmente ricadenti in uno dei punti del comma 4 del presente articolo.

Art.4 quinques

comma 1

Fermo restando quanto disposto nell’art.4 quater per le occupazioni ricadenti sui marciapiedi devono essere rispettate le seguenti prescrizioni:

  1. la fascia libera di marciapiede destinata al transito pedonale non deve essere inferiore a 2 metri, sia se adiacente al fabbricato che a filo marciapiede;
  2. l’occupazione adiacente ai muri perimetrali dei fabbricati o al filo interno del marciapiede, non deve superare la profondità di ½ della larghezza del marciapiede;
  3. ove la larghezza del marciapiede lo consenta, l’occupazione potrà avvenire sul lato esterno del marciapiede stesso a non meno di centimetri 50 dal ciglio del marciapiede purchè non in corrispondenza di attraversamenti pedonali, fatto salvo quanto previsto al precedente art.4 quater comma 4 lett.h;
  4. per l’OSP di lunghezza superiore a metri 20, anche se di pertinenza di esercizi diversi, dovranno essere garantiti l’attraversamento ed il passaggio pedonale mediante l’apertura di varchi non inferiori a metri 2. La distanza massima tra varchi successivi non potrà essere maggiore di metri 20;
  5. per le OSP di pertinenza di esercizi diversi ma contigui, la cui estensione complessiva supera i 20 metri di lunghezza, il varco verrà realizzato nel punto di confine tra le due OSP, oppure in corrispondenza di eventuali accessi ai fabbricati di civile abitazione;
  6. durante l’orario di apertura dei negozi, la superficie occupata, se adiacente al muro perimetrale del fabbricato, non potrà essere superiore al fronte dell’esercizio;
  7. ove sia possibile un’occupazione posta sul lato esterno del marciapiede, potranno essere concesse anche OSP di aree eccedenti il fronte del relativo esercizio, previo assenso scritto di tutti gli aventi diritto di affaccio sul marciapiede dell’area eccedente, a condizione che sia mantenuta libera una fascia per la percorrenza pedonale non inferiore alla metà della larghezza del marciapiede e comunque non inferiore a metri 2;
  8. le coperture con ombrelloni o tende non dovranno aggettare oltre l’area concessa, né dovranno avere chiusure laterali di alcun genere, né essere infisse al suolo;
  9. il collocamento di tavoli, fioriere, vasi, apparecchi di illuminazione, pannelli frangivento di perimetrazione debbono rispettare le norme di sicurezza;
  10. per le OSP ricadenti nella Città Storica, realizzate con vasi, fioriere, cigli, tende, ombrelloni ed altro, debbono essere rispettate le misure massime previste per l’occupazione e la conformità ai tipi descritti nell’allegato B;
  11. per le occupazioni su aree private, l’autorizzazione sarà resa con salvezza dei diritti dei terzi ed è subordinata al rilascio, ove occorra, del necessario provvedimento abilitativo edilizio.

Comma 2

Per tutti i casi di rilascio di concessione di OSP deve essere sempre e comunque garantita, in modo assoluto e inderogabile, la possibilità di percorrenza e di immediato accesso da ogni entrata di via, piazze e strade anche se private ma aperte al pubblico transito, senza eccezione alcuna, ai mezzi di Pronto soccorso e di Pronto intervento.

Foto P.Gelsomini

Foto P.Gelsomini

L’abusivismo

Art.14

comma 1

E’ considerata abusiva:

  1. l’occupazione realizzata senza il rilascio dell’atto di concessione;
  2. l’occupazione eccedente lo spazio autorizzato dall’atto di concessione;
  3. l’occupazione non rimossa alla scadenza oppure che permanga dopo decadenza, estinzione, modifica, sospensione, revoca, disdetta o annullamento dell’atto di concessione.

I Piani di massima occupabilità dei Municipi della Città Storica

Si ricorda che, già dalla originaria delibera CC 119/2005 e dalla successiva del.CC  75/2010, secondo l’art.4 bis comma 4 nell’ambito della Città Storica i Municipi possono subordinare il rilascio di concessioni di suolo pubblico alle prescrizioni di appositi piani che individuino la massima occupabilità delle aree di rispettiva competenza. Questa possibilità è stata confermata nell’ultima delibera CC 39/2014.

I criteri

La Commissione PMO in seduta del 9/11/2010 ha approvato i criteri da adottare per la redazione delle schede di dettaglio dei PMO e per l’individuazione di vie, vicoli  e piazze ove istituire i PMO.

I criteri adottati per formulare i PMO, più che aggiungere, precisano delle linee guida desunte dalla originaria Delibera di Consiglio comunale n.119/2005 e dalle successive modificazioni delle delibere CC 75/2010 e 39/2014.

Infatti nei criteri adottati di fatto solo dal primo Municipio si è tenuto conto dei pareri espressi dal Comando dei Vigili del Fuoco, del Ministero dei Trasporti, del Codice della strada, della Prefettura in materia di sicurezza, e delle misure minime per garantire l’accesso dei mezzi di soccorso.

Infine gli uffici competenti della Sovrintendenza comunale dànno parere obbligatorio ad ogni PMO approvato dal Consiglio del Municipio insieme alla Polizia municipale, dell’Ufficio Città Storica, del Servizio Giardini.

Passiamo in rapida rassegna i titoli dei criteri adottati per la individuazione delle aree ove istituire i PMO e per la redazione dei PMO stessi. (cfr. scheda completa allegata sui criteri per la redazione dei PMO nel territorio del primo Municipio).

I criteri, ispirati dai pareri espressi (vedi sopra in questo stesso paragrafo) riguardano:

larghezza minima di sezioni stradali per il transito veicolare, sezione minima per il transito pedonale su marciapiede, divieto di OSP in zone con divieto di sosta o di fermata, divieto di OSP in zone tariffate o con parcheggio codificato assoluto o misto (tariffato e non), distanze minime OSP dal fabbricato, massimo ingombro OSP sul marciapiede in metri quadrati e in metri lineari, minima sezione lasciata libera tra ingombri massimi lineari, minima distanza dai monumenti, minima distanza da impianti semaforici ed aree di fermata del trasporto pubblico locale, minima distanza dalle stazioni di uscita della metropolitana, distanza minima da aperture vicine, distanza minima dai passi carrabili, distanza minima da arredi pubblici, divieto di OSP su piste ciclabili, distanze minime in prossimità di attraversamenti pedonali, distanza minima dall’intersezione stradale, liberatoria su pertinenze di terzi, divieto di installare impianti di diffusione sonora, divieto di installare impianti di riscaldamento, divieto di installare apparecchi o congegni da divertimento o intrattenimento, condizioni per OSP in aree pedonali o Zone a transito pedonale protetto, condizioni per lasciare una sezione di transito dei pedoni in un percorso senza marciapiede rialzato, massima profondità delle OSP in piazze e slarghi, massima profondità delle OSP in strade senza marciapiede, massima profondità delle OSP in portici o spazi pedonali coperti, sezione libera minima per i pedoni in portici o spazi pedonali coperti.

Come sono state individuate le aree di istituzione dei PMO del primo Municipio.

Le delibere del Consiglio del primo Municipio (DCM) di approvazione dei PMO.

Con la delibera n.1/2008 il Consiglio del primo Municipio individua delle aree dove non è consentita nessuna OSP (i cosiddetti piani zero) in quanto non insistono precedenti OSP autorizzate e con la motivazione che per la loro particolare ubicazione necessitano di maggiori tutele poiché poste in aree di valore storico e monumentale limitrofe a zone già sature di attività di somministrazione.

Queste aree ad OSP zero sono: piazza Costaguti, piazza Mattei, via Baccina, piazza degli Zingari, piazza Paganica, piazza della Quercia, piazza dell’Enciclopedia, piazza S.Nicola dè Cesarini, largo dè Carcarari, piazza del Monte di Pietà, piazza S.Salvatore in Campo, via dei Pettinari, via dei Coronari, via Ripetta, via di Campo Marzio.

Da notare che, nella predisposizioni degli elaborati si è verificato che alcune strade indicate come Piani di Massima Occupabilità zero non potevano essere considerati tali in quanto gravati da occupazioni di suolo pubblico già rilasciate e che, pertanto si è deciso di inserirli nell’elenco dei Piani di Massima Occupabilità (cfr. DCM n.6/2010).

Inoltre, la del.1/2008 del primo Municipio avvia l’iter per la definizione dei primi PMO nelle seguenti vie: Babuino, Bocca di Leone, Baullari, Carrozze,  Corso, Croce, Frattina, Giulia, Governo Vecchio, San Paolo della Regola, Madonna dei Monti, Margutta, Mario dè Fiori, Moro, Pace, San Giovanni in Laterano (tratto Colosseo-Ostilia), San Salvatore in Lauro, Vite, Vittoria, vicolo del Cinque, vicolo del Fico, vicolo del Giglio, vicolo delle Grotte, vicolo Montevecchio, piazza della Quercia.

Successivamente, con Delibera del Consiglio del Municipio Roma Centro Storico n° 1/2009 si è proceduto ad individuare le aree in cui istituire i piani di massima occupabilità quale strumenti di pianificazione del territorio.

Seguono le delibere n.6/2010, n.2/2011 (approvazione delle prime 9 schede di dettaglio del PMO), n.25/2011 (approvazione di altre 10 schede di PMO), n.28/2011 (approvazione di 13 schede di PMO), n.1/2012 (approvazione di 5 schede di PMO), n.21/2012 (approvazione di 11 schede di PMO),  n.28/2012 (approvazione di 16 schede di PMO), n.6/2013 (approvazione di 41 schede di PMO). Inoltre, nel susseguirsi delle delibere, vengono individuate altre aree ove istituire PMO secondo i criteri approvati.

In particolare la Delibera di Consiglio Municipale n.6/2010 recepisce ed approva gli elaborati tecnici relativi ai Piani di Massima Occupabilità zero elaborati dalla U.O. Tecnica del Municipio Roma Centro Storico così come previsto dal punto 1) della Delibera del Consiglio Municipale n° 1/2009. Pertanto, come previsto dalla Delibera del Consiglio Municipale n.1/2008 e dalla Delibera del Consiglio Municipale n.1/2009, in tali aree è inibito, senza eccezione, il rilascio di occupazioni di suolo pubblico.

Inoltre la stessa D.C.M. n.6/2010 prende atto delle integrazioni apportate ed approva il nuovo elenco delle strade per la definizione dei Piani di Massima Occupabilità: sono in totale 135 vie e piazze del primo Municipio.

Nelle tabelle riportate alle pagine seguenti sono riportati tutti i PMO varati dal primo Municipio (che è l’unico tra i Municipi della Città Storica ad aver usufruito di questa possibilità), quelli preparati dalla Commissione Tecnica municipale ed ancora in attesa e quelli che ancora non sono stati elaborati dalla Commissione Tecnica municipale.

Le occupazioni di suolo pubblico e le isole ambientali

Secondo la Delibera di Assemblea Capitolina n.82/2018 che, tra le altre cose, dà disposizioni in materia di isole ambientali, si legge testualmente: “Per le attività di somministrazione alimenti e bevande, a qualunque titolo autorizzate, che ricadono nell’ambito delle isole ambientali, come definite dal nuovo PGTU di Roma Capitale – approvato con Deliberazione di Assemblea Capitolina n.21/2015 – e ovunque realizzate nel territorio di Roma Capitale, il rilascio della relativa concessione di OSP è subordinato all’adozione, da parte dei Municipi territorialmente competenti, di appositi piani, che individuino la massima occupabilità dell’area concedibile all’interno delle isole ambientali medesime, nonché eventuali specifiche prescrizioni. Tali piani debbono essere adottati dai Municipi territorialmente competenti entro un anno dall’individuazione delle isole ambientali”.

Le “isole ambientali”, composte esclusivamente da strade locali, sono racchiuse dalle maglie della “rete principale urbana”. In queste zone gli interventi sono finalizzati al recupero della vivibilità degli spazi urbani. Il Piano Generale del Traffico Urbano del Comune di Roma ne prevede 14 nel centro storico con la prospettiva di estensione in altre zone semicentrali e periferiche.

Le  Isole Ambientali sono sistemi integrati di intervento che vanno oltre la concezione tradizionale di ZTL e della semplice disciplina del traffico e della sosta.

In generale si prevede per le isole ambientali la loro organizzazione in “Zone 30” (ossia con limitazione delle velocità veicolari a 30 km/h) e con sensi unici di tipo contrapposto per impedire il traffico di attraversamento che verrebbe deviato sulla viabilità principale perimetrale.

La Zona 30 viene delineata non come un modello fatto di sole regole di circolazione stradale (limite di velocità e precedenza ai pedoni) da applicare pedissequamente su un tessuto urbano già esistente, ma come una progettazione e realizzazione di opere e funzioni da costruire ed implementare sul reticolo stradale e tali garantire una maggiore sicurezza ai pedoni, tant’è che le Linee Guida inseriscono le zone 30 nella categoria degli interventi di Ingegneria, per i quali è necessaria la progettazione dell’intervento con l’indicazione delle opere da realizzare, la gestione degli spazi stradali e della tipologia degli spazi urbani con i relativi usi.

Le Isole Ambientali, la cui realizzazione in Italia è resa possibile dalla modifica del Codice della Strada, sono aree concepite e realizzate a misura delle utenze deboli (ciclisti e pedoni), nelle quali verranno adottate particolari politiche: limiti di velocità, divieti, sensi unici, regolamentazione della sosta, miglioramento dei trasporti pubblici e opere di arredo, differenziazione dei livelli e delle pavimentazioni, arredi, illuminazioni efficaci. Esse rientrano tra gli obiettivi di riqualificazione urbana dei rioni e dei quartieri e la loro realizzazione si attua attraverso interventi che interessano l’intera rete stradale  e l’intero sistema urbano di intervento.

Per intenderci, le linee guida per la realizzazione di un’isola ambientale come potrebbe essere quella di Monti, Celio, Tridente, Testaccio ecc. sono: la classificazione della maglia viaria (strade principali ai margini e strade di quartiere all’interno); l’Individuazione di confini naturali, storici, archeologici che delimitino l’isola ambientale; l’estensione dell’area in base alla definizione dei raggi di percorrenza pedonale in relazione ai servizi di quartiere e alle fermate del servizio pubblico; l’individuazione di percorsi ciclo-pedonali in sicurezza; la razionalizzazione dei luoghi storici o indotti di aggregazione; il rimodellamento generale della circolazione all’interno dell’isola; la risistemazione degli incroci stradali strategici; Il recupero di alcuni tracciati storici liberati dai flussi di attraversamento delle auto;  la regolamentazione delle OSP;  la definizione della geometria delle strade e dei marciapiedi; l’individuazione di aree per la costituzione di strutture di sosta per le auto; l’individuazione di aree per le isole ecologiche e per la raccolta differenziata dei rifiuti; l’inserimento armonico di aree verdi e di aree pedonali; la creazione di percorsi in sicurezza verso ed intorno alle scuole.

Solo all’interno di questo metodo progettuale si può pensare a disciplinare le Occupazioni di suolo pubblico che sono una variabile dipendente e non indipendente rispetto alla progettazione di un’isola ambientale.

All’interno della progettazione delle isole ambientali o di qualsiasi piano pubblico di riqualificazione degli spazi urbani si progettano anche gli spazi per i tavolini compatibili con tutto il resto

 

La situazione ad oggi dei PMO del primo Municipio

Questi dati dettagliati riportati nelle tabelle seguenti ed aggiornati ad oggi, sono stati forniti dalla consigliera del primo Municipio Nathalie Naim che ha sempre studiato il fenomeno delle OSP con molta attenzione e che ringraziamo vivamente.

Piani di Massima Occupabilità DI indirizzo della giunta che la Commissione Tecnica non ha ancora predisposto.

totale 49 ( 30 previsti da delibera e  19 chiesti da soprintendenza)

 

(Previsti dalle Deliberazioni Municipali)

  1. Largo della Polveriera
  2. Piazza Testaccio
  3. Via Bocca di Leone
  4. Via del Babbuino
  5. Via del Corso
  6. Via della Croce
  7. Via della Vite
  8. Via delle Carrozze
  9. Via delle Muratte
  10. Via Frattina
  11. Via Margutta
  12. Via Mario de’ Fiori
  13. Via Merulana
  14. Via Metastasio
  15. Via Palermo
  16. Viale Aventino
  17. Via della Scala
  18. Via del Politeama
  19. Via Benedetta
  20. Via di Ponte Sisto
  21. Largo Tassoni
  22. Via Clementina
  23. Via dei Ciancaleoni
  24. Via degli Zingari
  25. Via Cimarra
  26. Via del Cardello
  27. Largo Gaetana Agnesi
  28. Via della Polveriera
  29. Via dei Ciancaleoni
  30. Via degli Zingari

(Piani richiesti formalmente al Municipio dalla Soprintendenza)

  1. Borgo Pio
  2. Borgo Vittorio
  3. Piazza Pasquino
  4. Piazza Cavour
  5. Piazza Risorgimento
  6. Piazza dei Mercanti
  7. Piazza San Cosimato
  8. Piazzai Arquati
  9. Piazza della Consolazione
  10. Via del Mascherino
  11. Via di Porta Angelica
  12. Via Claudia
  13. Via Belsiana
  14. Via Borgognona
  15. Via Gregoriana
  16. Via Sistina
  17. Via dei Fienili
  18. Via Veneto
  19. Viale Trastevere

PIANI CHE LA COMMISSIONE TECNICA DEVE PREDISPORRE E IL CONSIGLIO APPROVARE ENTRO UN ANNO NELLE ISOLE AMBIENTALI SECONDO IL REGOLAMENTO COMUNALE, MODIFICATO E  APPROVATO NEL 2018.

Borgo Pio, tutte le strade comprese nella I A.

SCHEDE DI PIANO APPROVATE DALLA COMMISSIONE TECNICA DAL 2011-2012-2013 CHE ASPETTANO DI ESSERE APPROVATE DAL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO.  TOTALE 12 più vie Tridente Mediceo

1 Via delle Terme di Tito

2.Via dei Pastini

3.Via del Portico di Ottavia

4.Via di San Giovanni in Laterano

5.Via Luca della Robbia

6.Via Natale del Grande

7.Via S. Francesco a Ripa

8.Via S. Maria del Pianto

9.Via Vittoria

10.Piazza del Teatro di Pompeo

11.Piazza della Pollarola

12.Largo Gaetana Agnesi

Altre schede di vie del Tridente Mediceo

(i nomi delle vie sono nell’elenco della Commissione Tecnica)

Schede di Piano Approvati dal Consiglio del Municipio prima del 2013 SUI QUALI C’E’ LA RICHIESTA DEGLI IMPRENDITORI INTERESSATI di sospenSIONE e di modifica DEI PMO DI INIZIATIVA PRIVATA in base a criteri diversi e con modifica dello stato dei LUOGHI.  tot 100.

 

1.Corso Vittorio Emanuele             13  OSP

2.Largo dei Librari

3.Largo di Fontanella Borghese     1 OSP civ 86,86a,87  mt 6,90×1

4.Piazza Benedetto Cairoli

5.Piazza de’ Renzi                             1 OSP civ 14 mq 10

6.Piazza del Biscione                         3 OSP civ 82 mq 5,6; 84 mq 8; 92-93-94 mq 10,28

7.Piazza del Colosseo                     3 OSP  civ 1- 2  mt 7,20 x 0,80 ;civ 2° mt 3×080;civ 3a,3b mt 10×0,80

8.Piazza del Fico

9.Piazza dell’Accademia di S. Luca       0 OSP

10.Piazza della Cancelleria                    2 OSP(nella parte a vicolo) civ 74-75 mq 10; 80-81 mq 5

11.Piazza della Malva                              2 OSP 2 -2a; 14

12.Piazza della Quercia                           0 OSP

13.Piazza di S. Eustachio

14.Piazza di S. Rufina                             2 OSP civ 21  mq 9,60  civ 24 mq 4,56

15.Piazza di San Salvatore in Lauro   1 osp di 25 mq civ 177-178-179

16.Piazza in Campo Marzio

17.Piazza Mastai

18.Via del Pantheon                         1 OSP civ 53-54 mt 10×1,55

29.Piazza Costaguti                          0 OSP

20.Piazza dei Caprettari                  2 OSP : civ 56-57-58-59-60;  civ 63-64-66

21.Piazza San Paolo alla Regola     1 OSP  civ 40   mq 22,20

  1. Piazza San Silvestro 1 OSP 22-23-24  mq 21

23.Vicolo del Bologna                      1 OSP  civ 45-46 mq 8,2

24.Vicolo del Cinque                        6 OSP

25.Vicolo del Fico                              0 OSP

26.Vicolo del Giglio                           0 OSP

27.Vicolo del Leopardo                     0 OSP

28.Vicolo della Cancelleria

29.Vicolo delle Grotte                        0 OSP

30.Vicolo di Montevecchio                0 OSP

31.Vicolo Savelli                                   1 OSP  civ 14-15-16 mq  17,82

32.Vicolo Scanderbeg                          0 OSP

  1. Via Celimontana

34.Via dei Banchi Nuovi                        0 OSP

35.Via dei Banchi Vecchi                       0 OSP

36.Via dei Cappellari                              2  OSP  civ 64  mq 1,90 e civ 66 mq 1,00

37.Via dei Cestari                                    0 OSP

38.Via dei Chiavari                                  0 OSP

39.Via dei Crociferi

40.Via dei Giubbonari                           0 OSP

41.Via dei Salumi                                   0 OSP

42.Via dei Serpenti                               0 OSP

43.Via dei Soldati                                  0 OSP

44.Via dei SS. Quattro                          5 OSP  24-24a;30;48-49;62-63;66-65

45.Via dei Vascellari                             4 OSP:   civ 29; 35;37;39

46.Via del Banco di S. Spirito              1 OSP civ 19 mq 4,32

47.Via del Biscione                                 2 OSP   civ 73-74 mq 4,10; civ 79 mq 5,15

48.Via del Boschetto                             3 OSP   41 mq 9,80; civ 73-74 mq 16; civ 132 mq 8.7

49.Via del Corallo                                   1 OSP   civ 2  mq 3,77

50. Via del Governo Vecchio           2 OSP civ 79 mt 3,80 ; civ 123-123  mq 3,80

51.Via del Lavatore                                3 OSP   civ 24-25 mq 22,20;81-82 mq 12; 84 mq 5,2

52.Via del Mattonato                              0 OSP

53.Via del Moro                                       2 OSP:   civ 53-54  mq 5.1×1.5;  civ 59  mt 1×1,50

54.Via del Nazareno                                1 OSP 7b,7c,8, 8a,9  mq  15,00

55.Via del Teatro Pace                            3 OSP  civ 32 1 mq   ; 34-35  mq 2,09;  42a,43 mq 2,38.

56.Via del Teatro Valle                            0 OSP

57.Via dell’Archetto                                0 OSP

58.Via della Corda                                   1 OSP  civ 3-4-5  mt 8.70x 1

59.Via della Cuccagna                            1 OSP  civ 14  mt 5×2

60.Via della Fossa                                   0 OSP

61.Via della Luce                                    3 OSP

62.Via della Lungara                              1 OSP  civ 16a mq 12

63.Via della  Via della Lungaretta

64.Via della Lupa                                    1 OSP    civ 6  mt 1×1

65.Via della Maddalena                        2 OSP  civ 18 mt 4×1; civ 46-47-48-49 mt 9×1

66.Via della Madonna dei Monti        1 OSP civ 53-56   mq 13

67.Via della Panetteria                          1 OSP   civ 37  mq 19,74

68.Via della Pelliccia                              0   OSP

69.Via della Rotonda                              0 OSP

70.Via della Seggiola                       1 OSP civ 12  mt 8,50×1

71.Via delle Botteghe Oscure        0 OSP

72.Via delle Scuderie del Quirinale   2 OSP :  civ 1 mq 11,36 ; civ 1 a mq 6,36

73.Via di Monte Giordano              1 OSP civ 35   mq 19,50

74.Via di Panico                                 1 OSP   civ 42-43   mq 13

75.Via di Parione                              2 OSP :  civ 34-35 mq 13,8   civ 41-42-43 mq 3,20

76.Via di S. Anna                               0  OSP

77.Via di S. Dorotea                          2 OSP civ 8-9; 21

78.Via di S. Maria in Monticelli       1 OSP civ 2-3   mt   4.5×1.6

79.Via di San Paolo alla Regola.      1 OSP   civ 29-30   mq 10

80.Via di Tor Millina                         2 OSP:   civ 27-29-30   mq 15; civ 32  mq 6,45

81. Via Frangipane 2 OSP  13a   mq 10  ;27a  mq 11,66

83.Via Franklin B.                             1 OSP mt 1,00×80 civ 15-17-19

84.Via Galvani                                  3 OSP

85.Via Gessi R.                                  0 OSP

86.Via Ghiberti L.                             0 OSP

87.Via Giulia                                     1  OSP civ 84  mq 1,50

88.Via in Arcione                              0 OSP

89.Via Leonina                                 4 OSP civ 17; civ 30-31;33; civ 44-90 –Salita dei Borgia ZERO OSP

90.Via Manuzio

91.Via Monterone                          1 OSP civ 15-16   mq 4,72

92.Via Monti della Farina              1 OSP  civ 28-29   mt 3,50×3,00

93.Via Ostilia                                    2 OSP  mq 7,2   civ 23   civ 25  mq 7,2

94.Via Panisperna                           0 OSP

95.Via Sant’ Eustacchio                  1 OSP civ 5 mq 12

96.Via Santa Maria dell’Anima      3 OSP: 8-8a-9 mq 24; civ 12 mq 20; civ 14-15 mq 17,80

97.Via Sora                                      1 OSP    civ 24a-24b mq 9,00

98.Via Urbana                                 5 OSP  civ 29-30; civ 47 mq 10,26; civ 67-68-69 mq 16; civ 71-70

mq 3,6; 137 mq 6,37

99.Piazza delle Coppelle                 7 OSP  civ 8; civ 11; civ 45; civ 47;civ 51;civ 53; civ 56

100. Via della Rosetta   1  OSP    civ 8-9-10 mq 7,2

 

Schede di Piano ZERO OSP approvati prima del 2013  e vigenti. Si TRATTA DI VIE  CHE NON AVEVANO PRESENZA DI OSP

TOTALE  48 

1.Via Sant’Agata dei Goti

2.Via Baccina

3.Largo de’ Calcarari

4.Via di Campo Marzio

5.Via della Cancelleria

6.Via dei Capocci

7.Via delle Carine

8.Vicolo del Cedro

9.Piazza delle Cinque lune

10. Via del Cipresso

11.Piazza S. Chiara

12.Via del Colosseo

13.Via dei Coronari

14.Piazza dell’Enciclopedia

15.Via Galileo Ferraris

16.Via dei Fienaroli

17.Via di San Francesco di Sales

18.Via dei Fori Imperiali

19Via dei Genovesi

20.Piazza Lovatelli

21.Piazza S. Macuto

22.Piazza Mattei

23.Piazza del Monte di Pietà

24.Via del Monte Oppio

25.Largo della Moretta

26.Vicolo Moroni

27.Piazza San Nicola de’ Cesarini

28.Piazza Paganica

29.Via dei Panieri

30.Vicolo dei Panieri

31Piazza S. Pantaleo

32.Via della Penitenza

33.Vicolo della Penitenza

34.Via dei Pettinari

35.Via della Pietà

36.Via dei Pompieri

37.Vicolo de’ Renzi

38.Via Ripetta

39.Vicolo di S. Rufina

40.Piazza San Salvatore in Campo

41.Via di Torre Argentina

42Via Vanvitelli

43.Piazza degli Zingari

44.Via In Selci

45.Via dei 4 Cantoni

46.San Pietro in Vincoli

47.Via di S. Martino ai Monti

48.Via Sforza

 

SCHEDE DI PIANI APPROVATE DALLA COMMISSIONE COMMERCIO E DAL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO DAL 2013 al 2019 TOT 11

1.Piazza Poli                           1 OSP

2.Via Cavour                        11 OSP

3.Via dei Baullari                  2 OSP

4.Via del Buon Consiglio     1 OSP

5.Via del Pellegrino                 0 OSP

6.Via della Pace                        0 OSP

7.Via della Scrofa                     2 OSP

8.Via Salvi                                  2 OSP

9.Largo Visconti Venosta          3 OSP

10.Piazza Firenze 1 OSP 30 mq

11. Piazza della Maddalena. 3 OSP

Foto P.Gelsomini

Foto P.Gelsomini


*Principali riferimenti normativi:

CRITERI PMO del Municipio

D.Lgs.vo n. 114/98; D.Lgs.vo n.114 31 marzo 1998

Delibera CC n.119/2005; delibera_119_2005

Delibera CC n.75/2010; del. AC 2010/75

Delibera CC n.39/2014; DAC_Delib_39_23_07_2014 regolamento suolo pubblico

Del.GC n.1/2012; del.GC 1/2012 PMO

Del. D.Lgs.vo n. 285/92 (Codice della strada); codice-della-strada 282/92

PGTU (Del.AC n. 21/2015); PGTU_aprile_2015

Del.AC n.82/2018; Deliberazione_Assemblea_Capitolina_n._82/2018

Delibera Consiglio primo Municipio (CM) n.1/2008; Del. Mun. n.1 /2008

Delibera CM n. 6/2010; Del.Mun. n. 6 del 2010

Delibera CM n. 2/2011; Del.Mun. n.2 /2011. pdf

Delibera CM n. 6/2013; Delib.MUN._n._6/2013