Roma tra Città metropolitana e Capitale: quali prospettive, insieme ai cittadini, il video e i materiali
Autore : Redazione
Mercoledì 7 luglio 2021 dalle 18 alle 19.30 Backstage Roma 2021: Roma tra Città metropolitana e Capitale: quali prospettive, insieme ai cittadini. Prima parte: Roma città metropolitana a cura di Carteinregola e Eutropian. Con Mauro Baioni, Roberto Corbella, Ernesto d’Albergo, Fabio Giglioni, Salvatore Monni, Giorgio Panizzi, Alessandro Sterpa. Coordina Anna Maria Bianchi. (in calce la scaletta degli interventi)
Roma è molte cose: la Capitale d’Italia, ma anche una metropoli grande come 9 città italiane. Un territorio diviso in 15 Municipi che partono dal centro e superano il Grande Raccordo Anulare. Una corona di comuni che si mescolano ai quartieri più periferici e che accolgono i residenti “espulsi” da una città troppo cara e difficile, che però continuano a lavorare nella Capitale. Una ex Provincia “Romanocentrica” con un potenziale che potrebbe essere moltiplicato da un diverso scambio con i comuni e i territori. Un gigantesco Comune in affanno, che non riesce a garantire servizi efficienti come trasporti e raccolta rifiuti e 15 Municipi privi di poteri e risorse. Una Città metropolitana ridotta a mero apparato burocratico, scomparsa dai radar e dalla partecipazione dei cittadini dopo la trasformazione del voto popolare in voto di secondo grado, di eletti dagli eletti dei comuni. Una Capitale per cui si invocano più soldi, più poteri, anche “speciali”.
La riforma avviata anni fa per ridisegnare l’ordinamento istituzionale, con il trasferimento di fondi e competenze da Comune a Municipi, e da Comune e Regione a Città metropolitana, non è mai stata conclusa. E la classe politica che invoca periodicamente più fondi e poteri speciali per la Capitale, sembra poco interessata a quelle riforme che posso cambiare concretamente la vita dei cittadini, creando enti di prossimità in grado di rispondere concretamente ai loro bisogni, e attribuendo alla città metropolitana la programmazione e l’organizzazione delle infrastrutture e dei servizi di “area vasta”. Ma senza la partecipazione dei cittadini ogni proposta è destinata a restare sulla carta e nei convegni.
[Al webinar farà seguito la seconda parte in data da definire, che affronterà i temi dal punto di vista delle prerogative e dei poteri dell’essere Capitale]
IL VIDEO – SCALETTA DEGLI INTERVENTI
00.00 saluto
04.00 Roma tra Città metropolitana e Capitale: una governance complessa. La complessità della regolazione e del coordinamento dei diversi livelli di governo, Stato, Regioni e enti locali, nell’area della Capitale, inclusi i tentativi di attuazione – Alessandro Sterpa -Professore in Istituzioni di diritto pubblico nell’Università degli Studi della Tuscia
17.44 #MappaRoma: Comune di Roma /Città metropolitana di Roma/altre città metropolitane italiane, attarverso i dati – Salvatore Monni Professore presso il Dipartimento di Economia dell’Università Roma Tre, co-fondatore di #mapparoma.
31.40 Roma 100×100. Da campagna a metropoli senza passare per la città – Ricerca università su aggregazioni urbane spontanee ma efficienti che modificano le tradizionali mappe territoriali – Mauro Baioni Urbanista, dottore di ricerca in Politiche urbane presso l’Università degli studi Roma Tre, Presidente Associazione Eddyburg scarica la presentazione Pres. Baioni 07 07 2021
44.39 L’Osservatorio parlamentare su Roma Capitale – obiettivi e attività dell’Osservatorio – le proposte di legge per un nuovo ordinamento amministrativo territoriale – Roberto Corbella fondatore e Segretario Generale Associazione Per Roma e dell’ Osservatorio Parlamentare Per Roma
55.30 I sentieri per le riforme di Roma Capitale – i passaggi legislativi e i tempi delle proposte di riforma dell’ordinamento e le possibilità a normativa vigente – Fabio Giglioni Professore di Diritto amministrativo, dell’ambiente e della salute Univ. La sapienza. Membro del Consiglio direttivo del Centro nazionale di studi per le politiche urbane e del Laboratorio per la Sussidiarietà.
1h. 10.37 Perchè è difficile governare le aree metropolitane – Metropolizzazione e fabbisogni di governabilità. La varietà di soluzioni, gli approcci e i modelli principali, i fattori che possono favorire od ostacolare i cambiamenti di scala del governo e i loro esiti – Ernesto d’Albergo Professore di Sociologia politica e Sociologia delle politiche urbane Univ. di Roma «Sapienza», collabora con il Centro nazionale di studi per le politiche urbane scarica la Presentazione E d’Albergo
1h 26.45 La città metropolitana e l’identità culturale –Comprendere la città metropolitana come un sistema locale complesso, vivente ed evolutivo caratterizzato da una particolare densità di relazioni e da un senso di identità comunitaria anziché come una struttura amministrativa. Ne possono derivare indicazioni per sistemi di governance che necessitano comunque di strategie per coinvolgere strutture istituzionali e volontarie in obiettivi di sviluppo e in comportamenti consoni alle caratteristiche dei luoghi, alla necessità di viverli e dargli significato – Giorgio Panizzi Vicepresidente del Circolo Rosselli
Vedi anche : Roma città di città – come funzionano i Municipi e cosa serve per renderli più vicini ai bisogni dei cittadini” a cura di Carteinregola e Eutropian, con il Presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica Angelo Sturni e: Sabrina Alfonsi, Presidente I Municipio, Francesca Del Bello, Presidente II Municipio, Giovanni Caudo, Presidente III Municipio, Roberto Romanella, Presidente VI Municipio, Monica Lozzi, Presidente VII Municipio, Amedeo Ciaccheri, Presidente VIII Municipio, Marco Cerisola, Presidente del Consiglio del IX Municipio, Stefano Simonelli, Presidente del XV Municipio. (12 maggio 2021- > vai alla pagina con il video e i materiali)
2 luglio 2021 (ultimo aggiornamento 26 novembre 2021)
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
SEGNALAZIONI E CONTRIBUTI
Segnaliamo l’iniziativa di un gruppo di consiglieri municipali di varie provenienze e di associazioni di cittadini attivi, con l’organizzazione del Partito Radicale, che ha lanciato una raccolta firme per la Delibera di iniziativa popolare “Roma Democratica – Per trasformare i municipi in comuni metropolitani dotati di autonomia finanziaria” con i banchetti sparsi in tutta la Capitale. Il 10 giugno si è costituito in Campidoglio il “Comitato promotore” con 30 tra consiglieri municipali, esponenti della società civile, di associazioni come “Aurelio in Comune” e “Sogno Comune” e i Radicali di Roma. Da allora sono state raccolte circa 2.000 firme di cittadini romani.vai all’Appello Roma Democratica
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vito de russis - ADP
2 anni fa
Illuminati dalla Costituzione Repubblicana italiana, dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell’ONU e dalla Carta dei diritti fondamentali dei cittadini europei della CE, iniziare immediatamente – nella ROMA, città dell’automobile (mobilità auto circa 65% del totale), dell’indecoroso Trasporto pubblico locale-Tpl (appena sopra il 10%) e del massacrato pedone – l’azione per la VISION ZERO del rispetto delle regole.
Un punto molto significativo per manifestare/dimostrare la volontà politica sulla citata VISION ZERO è l’intervento immediato per normalizzare le aree di fermata dei bus pubblici (a feb. 2019 ne risultano rimaste appena n. 6.446).
Da anni prima del 1999, molte Istituzioni romane – sincronizzate tra loro nell’ignorare l’esistenza di tutte quelle fermate inservibili ad un normale servizio – sostengono e consolidano l’immensa e diffusa violazione delle regole.(1)
Tutti i segnali orizzontali tracciati sulla strada per delimitare le fermate devono rispettare quanto stabilito nella Figura II 447 Art. 151 del Regolamento per l’esecuzione del CdS. Ove non siano delimitate, tracciare sulla strada la distanza di 15 metri prima e dopo la palina della fermata (Art. 158.2 d) del CdS). Responsabili diretti della inservibilità delle fermate romane e del non rispetto delle regole sono in tanti: politici, amministrativi e gestori Tpl; PLM e Ausiliari del Traffico; Conducenti Bus pubblici e sindacati del settore; Consulta Cittadina Sicurezza Stradale. Non significa “Tutti colpevoli, nessun colpevole”, ma chi è stato “cieco, sordo e muto” fino ad oggi, riacquisti la normalità e lavori alacramente per dare un trattamento umano civle e dignitoso ad oltre 1 milione di passeggeri/giorno dei bus pubblici romani. Tra quei passeggeri ci sono gli studenti che usano il Tpl: perderanno l’attuale Accademia che insegna loro la cultura del non rispetto delle regole per acquisire la cultura del rispetto delle regole e della sicurezza stradale che educa alla “convivenza civile”.
Quelle stesse Istituzioni – in parallelo – riacquistino la (fondamentale) “Libertà dalla paura”, denominando “Marciapiede ortogonale” l’attuale infrastruttura stradale “attraversamento pedonale rialzato”.
Riteniamo offensivo all’ intelligenza degli addetti alla mobilità urbana aggiungere qualche parola illustrativa.
Una ritardata partenza operativa su questi due mastodontici ostacoli alla normale vivibilità della mobilità romana, genererà preoccupazioni sulla credibilità anche dei nuovi “abitanti dei Palazzi”.
[…] Roma tra Città metropolitana e Capitale: una governance complessa. Prima parte: Roma città metropolitana 7 luglio 2021 dalle 18 alle 19.30 in diretta sulla pagina Facebook di Carteinregola (> vai alla presentazione) […]
Illuminati dalla Costituzione Repubblicana italiana, dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell’ONU e dalla Carta dei diritti fondamentali dei cittadini europei della CE, iniziare immediatamente – nella ROMA, città dell’automobile (mobilità auto circa 65% del totale), dell’indecoroso Trasporto pubblico locale-Tpl (appena sopra il 10%) e del massacrato pedone – l’azione per la VISION ZERO del rispetto delle regole.
Un punto molto significativo per manifestare/dimostrare la volontà politica sulla citata VISION ZERO è l’intervento immediato per normalizzare le aree di fermata dei bus pubblici (a feb. 2019 ne risultano rimaste appena n. 6.446).
Da anni prima del 1999, molte Istituzioni romane – sincronizzate tra loro nell’ignorare l’esistenza di tutte quelle fermate inservibili ad un normale servizio – sostengono e consolidano l’immensa e diffusa violazione delle regole.(1)
Tutti i segnali orizzontali tracciati sulla strada per delimitare le fermate devono rispettare quanto stabilito nella Figura II 447 Art. 151 del Regolamento per l’esecuzione del CdS. Ove non siano delimitate, tracciare sulla strada la distanza di 15 metri prima e dopo la palina della fermata (Art. 158.2 d) del CdS). Responsabili diretti della inservibilità delle fermate romane e del non rispetto delle regole sono in tanti: politici, amministrativi e gestori Tpl; PLM e Ausiliari del Traffico; Conducenti Bus pubblici e sindacati del settore; Consulta Cittadina Sicurezza Stradale. Non significa “Tutti colpevoli, nessun colpevole”, ma chi è stato “cieco, sordo e muto” fino ad oggi, riacquisti la normalità e lavori alacramente per dare un trattamento umano civle e dignitoso ad oltre 1 milione di passeggeri/giorno dei bus pubblici romani. Tra quei passeggeri ci sono gli studenti che usano il Tpl: perderanno l’attuale Accademia che insegna loro la cultura del non rispetto delle regole per acquisire la cultura del rispetto delle regole e della sicurezza stradale che educa alla “convivenza civile”.
Quelle stesse Istituzioni – in parallelo – riacquistino la (fondamentale) “Libertà dalla paura”, denominando “Marciapiede ortogonale” l’attuale infrastruttura stradale “attraversamento pedonale rialzato”.
Riteniamo offensivo all’ intelligenza degli addetti alla mobilità urbana aggiungere qualche parola illustrativa.
Una ritardata partenza operativa su questi due mastodontici ostacoli alla normale vivibilità della mobilità romana, genererà preoccupazioni sulla credibilità anche dei nuovi “abitanti dei Palazzi”.
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