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Raggi X: le patate bollenti – cosa è successo

patate bollenti definitivo

(pagina aggiornata al 25 luglio 2017)

Tra le domande che abbiamo inviato ai candidati Sindaco nel maggio 2016, alcune riguardavano progetti urbani precedenti o criticità urbanistiche da tempo sul tavolo.

Riportiamo alcuni aggiornamenti, riservandoci di approfondire ulteriormente  le questioni più complesse e spinose come i Piani di Zona  e i Punti Verde Qualità.

Due i temi che hano già avuto un esito definitivo: le Olimpiadi Roma2024, che l’Assemblea Capitolina ha definitivamente archiviato, e il progetto del Nuovo Stadio della Roma, che la Giunta Raggi ha invece resuscitato da una morte certa in conferenza dei servizi decisoria, conclusa con parere negativo all’inizio di aprile,  con un’operazione di maquillage che taglia le cubature private ma anche servizi pubblici essenziali (Vedi nostra scheda Nuovo Stadio della Roma, cronologia e materiali).

Degli altri progetti, molti sono stati interrotti senza che venissero messe in campo alternative. E’ il caso del  protocollo di intesa con Demanio e Ministero della Difesa  siglato dalla Giunta Marino nell’agosto 2014, di fatto disatteso e accantonato. Nessun seguito ci risulta essere stato avviato rispetto alle proposte del Comune  Caserma Donato al Trullo, Caserma Ruffo, Casema Angelico. Epilogo negativo anche per il Forte Trionfale, che aveva visto impegnati molti comitati di quartiere e cittadini in un processo molto partecipato, che la scadenza del protocollo lasciata passare senza rinnovare l’accordo con il Demanio il 28 maggio scorso rischia di mandare su un binario morto (Vedi l’articolo: Salviamo il Forte Trionfale)

Nulla di fatto finora anche per gli ex stabilimenti militari di Via Guido Reni al Flaminio davanti al MAXXI: dopo un incontro dei cittadini e delle associazioni a novembre con l’allora Assessore Berdini,  in cui l’assessore si era dichiarato   favorevole al proseguimento del progetto, ma aveva detto di  non condividere la destinazione della parte pubblica a Città della Scienza, senza tuttavia precisare quale altra destinazione avesse  in mente la Giunta Raggi, nel  2017 si è chiusa la conferenza dei servizi. E nonostante la nuova serie di incontri organizzati dal Municipio II con i rappresentanti delle associazioni del quartiere e di Cassa Depositi e Prestiti  per la progettazione dei locali pubblici al servizio del quartiere,  non si hanno notizie del Piano di recupero che dovrebbe essere approvato dalla Giunta e dall’Assemblea entro agosto. (Vedi Progetto Flaminio cronologia materiali)

Punto interrogativo anche sul destino delle Torri dell’EUR, che dopo la revoca del Permesso di costruire da parte del Comune – poi annullata dal TAR – ha visto comunque allontanarsi l’ipotesi di un recupero a breve, dato che Telecom, che doveva trasferirvi gli uffici, si è potuta  tirare indietro senza penali (vedi Scheda Torri dell’EUR)

Sulle rimesse ATAC nessuna notizia, mentre sul Progetto Fori l’abbattimento in corso della Via Alessandrina (oggetto di un intervento del dossier di Vezio De Lucia) sembra aver messo una pietra tombale (l’iniziativa però è partita dalla Giunta marino, l’attuale Giunta ha lasciato che i lavori facessero il loro corso e iniziassero quest’autunno)

Invece sui Piani di Zona la nuova amministrazione ha fatto passi avanti:l’Assemblea Capitolina ha infatti  approvato due delibere di revoca di convenzione, la n. 13 del 30.03.2017 – parziale poiché relativa solo ad 8 appartamenti –  nel PdZ Tor Vergata per inadempienza nell’applicazione dei PMC, e  la n. 33 del 21.06.2017  relativa ad un’intera palazzina nel PdZ Castelverde causa il fallimento dell’operatore; quest’ultima  decisione dell’assemblea capitolina può relamente definirsi storica,  in quanto, oltre  che dalle tante irregolarità successive ed al fallimento della ditta,  è stata determinata dalla constatazione della mancanza di un requisito essenziale per la stessa convenzione e cioè la mancanza del finanziamento pubblico di cui alla legge 118/85 di cui invece la convenzione presupponeva l’esistenza.

E’ stata inoltre  istituita la Commissione Speciale Capitolina di Indagine Amministrativa sui Piani di Zona per l’Edilizia Economica e Popolare http://www.comune.roma.it/pcr/it/comm_speci_ind_ammin_piani.page . Tale  Commissione, essendo di Indagine su quanto e come attuato nei Piani di Zona romani, non tratta il tema delle Affrancazioni e Trasformazioni, che rimane di competenza esclusiva della Commissione Capitolina Urbanistica, che dal canto suo  ha  avviato una serie di riunioni sullo stato attuale di diversi PdZ invitando cittadini e CdQ a presenziare. (> Vai a Piani di Zona cronologia e materiali)

 

(altri punti in costruzione)

PATATE BOLLENTI: 12 domande che nessuno fa ai candidati Sindaco

1) Progetti urbani precedenti

La nuova amministrazione continuerà il percorso avviato dalla precedente per quanto riguarda le conferenze urbanistiche nei Municipi, il progetto Roma 2025 con le università italiane e straniere, il progetto Roma città Resiliente?

Quali decisioni prenderà (continuità – prosecuzione con modifiche (quali) – cancellazione) riguardo a:

Stadio della Roma a Tor di Valle
Progetto Flaminio – Città della Scienza (ex stabilimenti militari di Via Guido Reni)
Ex caserme: quale prosieguo alle trasformazioni delle caserme Ulivelli e del Trullo
Ex rimesse ATAC: l’amministrazione Alemanno prevedeva una consistente valorizzazione immobiliare, che l’amministrazione Marino ha fermato senza tuttavia individuare nuove soluzioni e destinazioni.
Prolungamento Metro B a Casal Monastero con cospicue previsioni edificatorie per finanziare la tratta che una delibera della precedente amministrazione (non ancora approvata dal commissario Tronca) aveva drasticamente ridimensionato
Print – programmi integrati (140 proposte di interventi di privati, tre con delibere già adottate)
Progetto Fori: sarà portato avanti il progetto proposto negli anni dell’amministrazione Petroselli e ripreso dall’amministrazione Marino? La nuova amministrazione è favorevole alla ipotizzata demolizione della via dei Fori Imperiali per ripristinare la continuità del tessuto archeologico sottostante?
Piano Regolatore Generale: si continua, si cambia (dove), si ferma, si cancella? Lo strumento della compensazione urbanistica: è uno strumento utile che si deve continuare ad adottare, è un’eccezione che va cancellata appena esaurito quanto previsto dal PRG, è una soluzione che va rimessa in discussione anche per quanto riguarda gli interventi non ancora completati? Con quali strumenti anche partecipativi la nuova amministrazione intende aggiornare o rivedere da qui ai prossimi cinque anni il Piano Regolatore Generale?
2) Olimpiadi: la nuova amministrazione si adopererà perché i cittadini romani possano partecipare a un referendum sulle Olimpiadi? Quali ambiti decisionali ritiene che spettino al Comitato Promotore delle Olimpiadi e quali alla città di Roma nella persona del suo Sindaco? Ritiene che le decisioni che riguardano quale eredità debbano lasciare i giochi olimpici alla città – quali infrastrutture, quale sviluppo urbanistico – debbano essere prese attraverso un dibattito pubblico con la città o nelle segrete stanze di commissioni a cui partecipa qualche rappresentante dell’amministrazione capitolina? La nuova amministrazione entrerà nel merito di quelle scelte prettamente urbanistiche, come la collocazione del villaggio olimpico, riconsiderando l’orientamento finora seguito dal Comitato olimpico?

4) Punti Verde Qualità. Un’esposizione bancaria per il Comune di Roma di circa 550 milioni, frutto delle fideiussioni assicurate da tre delibere di tre amministrazioni diverse: Rutelli, Veltroni, Alemanno. Una colpevole mancanza di vigilanza da parte dell’amministrazione per molti anni. Una relazione del Comune di Roma che descrive una situazione drammatica, con molte strutture mai realizzate, nonostante i cospicui contributi erogati, e molte altre realizzate in modo irregolare o illegale. Il Comune ha proposto all’ANAC nel settembre scorso una sorta di sanatoria, che il Presidente Cantone ha ritenuto non applicabile. Il Commissario Tronca, con i poteri assembleari, nell’aprile scorso ha approvato una delibera che ipotizza una nuova valutazione, in nome dell’interesse pubblico, delle strutture già ultimate e funzionanti (spesso non collaudate e “incollaudabili”) e, per altri interventi eseguiti o ancora in corso, l’istituzione di una conferenza dei servizi interna all’amministrazione con l’obiettivo di approfondire la “possibile regolarizzazione degli interventi e il riconoscimento dell’immanenza dell’interesse pubblico”. Come sarà affrontata dalla nuova amministrazione la situazione dei Punti Verde Qualità? Si sceglierà la strada del rispetto delle norme e della legalità o si privilegeranno soluzioni che “riducano il danno” economico alla città di Roma attraverso lo strumento della sanatoria? Per evitare al Comune l’esborso delle cospicue fideiussioni, la nuova amministrazione, come già ventilato in passato, è disposta a dare in concessione a privati per decine di anni, o addirittura a cedere definitivamente, le aree e le strutture pubbliche che inizialmente dovevano essere rese fruibili ai cittadini con gli interventi?

5) Piani di Zona. Esistono pezzi di città dove da anni non si rispettano le regole. Dove cittadini che avrebbero dovuto avere alloggi di edilizia agevolata a canoni o prezzi di acquisto inferiori hanno pagato più del necessario. Dove da anni i residenti vivono in quartieri senza strade, fognature, luce, servizi. Ed esiste un’amministrazione che dopo anni di immobilismo ha cominciato a fare ordine, per imporre a chi ha costruito quei quartieri, a chi ha chiesto prezzi superiori, a chi non ha consegnato tutta la documentazione necessaria per stabilire prezzi equi, di mettersi in regola. La nuova amministrazione come intende affrontare e risolvere i tanti drammatici aspetti dei Piani di Zona? Intende far pagare le sanzioni previste ai consorzi e ai costruttori che non rispettano i prezzi massimi di cessione? Intende continuare l’opera di verifica da parte degli uffici anche per quanto riguarda le cosiddette “migliorie” e i consuntivi dei piani economici finanziari? Poiché fin dalla approvazione delle delibere di attuazione dei Pdz l’amministrazione era a conoscenza che gli oneri concessori non avrebbero coperto se non mediamente al 60/70% i costi di quanto progettato per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, come e in che tempi la nuova amministrazione intende reperire le risorse necessarie a dare finalmente vivibilità a quartieri che ancora oggi dopo oltre 7/10 anni sono ancora privi di molti servizi essenziali?

 

Quelle risposte mai arrivate …RISPOSTE REFRIGERANTI PER PATATE BOLLENTI“, il documento predispsto dal tavolo dell’urbanistica del M5S romano nel maggio 2016 che doveva essere inviato a Carteinregola dalla candidata Raggi in risposta alle 12 domande di “Patate bollenti” e mai pervenuto ( scaricapatate refrigerate)