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Partito Democratico di Roma e Lazio – cronologia e materiali

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com)

> Vai a Partito Democratico, materiali (in aggiornamento)

(a cura di Piero Filotico e Anna Maria Bianchi)

Dalla nascita alle elezioni di Roma 2016

2006 Walter Veltroni viene rieletto Sindaco di Roma, Presidente del Consiglio è Romano Prodi (che vince  con la coalizione di centro sinistra Unione), alla Regione Lazio da un anno c’è alla guida Piero Marrazzo con una giunta di centrosinista.

14 ottobre 2007: viene fondato il Partito Democratico dall’unione dei  Democratici di Sinistra e della Margherita, segretario nazionale è Walter Veltroni. Vengono  costituite, all’interno dell’assemblea, tre commissioni di cento componenti ciascuna per redigere rispettivamente lo Statuto, il Manifesto dei Valori e il Codice Etico nazionali del partito. Stante la struttura federale del PD, analoghi documenti a livello regionale vengono  redatti da parte delle Assemblee Costituenti Regionali.

La Federazione di Roma nasce insieme alle altre federazioni locali agli inizi dell’anno successivo, 2008,  a seguito del piano di radicamento del partito tramite le Assemblee convocate allo scopo. Come coordinatore-segretario romano viene nominato Riccardo Milana, che resterà in carica fino al 2010.

Nel gennaio 2008 cade il governo Prodi. Nel febbraio 2008 Veltroni si candida a leader della elezioni nazionali. A Roma il centrosinistra candida l’ex Sindaco Rutelli – senza consultazioni primarie –, che viene sconfitto dal centrodestra guidato da Alemanno. Sul fronte nazionale Silvio Berlusconi vince le elezioni politiche con il Popolo delle Libertà

Febbraio 2009. Veltroni si dimette e viene eletto segretario nazionale Franceschini. Il nuovo congresso dell’11 ottobre del 2009 e le  nuove elezioni primarie per il 25 ottobre sono vinte da Pier Luigi Bersani, che diventa segretario.

Nell’ottobre 2009 Marrazzo si dimette dalla presidenza della Regione dopo una vicenda di ricatti in cui è coinvolto. Nel marzo 2010 vincerà Renata Polverini alla guida di una coalizione di centro destra

25 ottobre 2009 Luigi Bersani vince le primarie per il segretario del Partito Democratico.

Dicembre del 2010 è nominato  segretario della federazione romana  Marco Miccoli, presidente Eugenio Patanè. Nel novembre 2011 si dimette Silvio Berlusconi e diventa presidente del Consiglio Monti.

Nel settembre 2012 la Polverini si dimette,  dopo  gli strascichi di un’inchiesta della magistratura che porta alla luce un sistema di  fondi elargiti ai membri del Consiglio, usati spesso per finalità non concernenti l’attività politica del gruppo ma per scopi privati.

29-30 dicembre  2012 Alle Primarie PD -SEL  per il Parlamento a Roma questi i risultati:  Fassina 11.770 voti, Argentin 6.898, Campana 6.803, Marroni 5.476, Orfini 4.993, Madia 4.967, Morassut 4.537, Cirinnà 4.464, Giachetti 4.243, Miccoli 4.019, Coscia, 3.987, Bonaccorsi 3.711, Tocci 3.586, Maturani 3.518, Valentini 2.655, Di Stefano 2.573, Della Portella 2.524, Laurealli 2.177, Quinto 1.261, Vita 1.243, Di Giovan Paolo 1.065

A cavallo degli anni 2012 e 2013, poco prima dell’annunciato collasso della Giunta Alemanno, una parte consistente della classe dirigente locale abbandona il livello della politica cittadina e si impegna per le elezioni regionali e nazionali. Per quelle nazionali, c’è un sistema nuovo di selezione dei candidati al Parlamento – le cosiddette “parlamentarie” – che permette con poche migliaia di preferenze – quante ne bastano per entrare in Consiglio Comunale e meno di quelle che servono per entrare in Consiglio Regionale – di  puntare all’ingresso in Parlamento. Tra fine 2012 e inizio 2014, si svolgono, oltre alle parlamentarie, due primarie “nazionali”, una primaria per il Segretario regionale, una per la scelta del candidato sindaco, un Congresso a due “turni” per l’elezione del Segretario cittadino, le primarie per la scelta dei candidati alle presidenze dei Municipi e i Congressi di circolo. Avviene anche in altre parti d’Italia, ma a Roma assume una frequenza da record.

Il neocostituito Laboratorio Carteinregola insieme ad Italia Nostra Salviamo il Paesaggio e altri comitati e associazioni organizza un presidio di 4 mesi in Campidoglio, dal 1 dicembre all’8 aprile contro le delibere urbanistiche di Alemanno.(> vai a Diario del Presidio Campidoglio 2012- 2013 giorno per giorno)

Il presidio di carteinregola e altre associazioni in Campidoglio dicembre 2012 aprile 2013

L’appoggio da parte del PD sarà molto limitato, solo alcuni consiglieri, in particolare Athos De Luca e Dario Nanni, si opporranno con forza alle delibere, e insieme a un pezzo del PD  romano (con segretario Miccoli e Presidente Patanè) insceneranno un sit in Campidoglio, che non smuoverà l’inerzia del PD capitolino.

nella foto: Miccoli’ Patanè, Masini, Nanni, De Luca e altri 25 gennaio 2013

Nel febbraio 2013 si tengono le elezioni politiche e nel marzo  le elezioni amministrative per la Regione Lazio, dove viene eletto Presidente Nicola Zingaretti. Molti ex consiglieri capitolini PD sono eletti in Consiglio regionale, come Valeriani, Zambelli, Quadrana.

La nuova Giunta Zingaretti

 La nuova Giunta Zingaretti 2013

Nell’ aprile del  2013 il segretario romano Marco Miccoli, eletto alla Camera dei deputati, viene  dichiarato decaduto per incompatibilità insieme ad altri 13 membri dell’esecutivo. La Federazione romana resta così senza una guida fino al 13 novembre dello stesso anno, quando viene eletto segretario Lionello Cosentino.

Nell’aprile 2013 Bersani si dimette da segretario del partito e nel maggio gli succede  Guglielmo Epifani. Enrico Letta è il nuovo Presidente del Consiglio. Nel dicembre dello stesso anno il sindaco di Firenze Matteo Renzi vincerà le primarie e diventerà il nuovo segretario del PD

7 aprile 2013 a Roma si tengono le elezioni primarie di Roma Bene Comune  per il Sindaco e i Presidenti dei Municipi. Per la carica di  Sindaco corrono Ignazio Marino, Paolo Gentiloni,  David Sassoli e  Patrizia Prestipino (PD) più Gemma Azuni (SEL) e Di Tomaso (socialista). Per poter votare  gli elettori del centro sinistra devono  sottoscrivere la carta d’intenti del centrosinistra. (> Vai ai candidati sul sito PD) .100 mila persone si recano ai seggi e Marino vince  sfiorando  il 50% delle preferenze,  segue  l’europarlamentare David Sassoli con il 28%, al terzo posto l’ex ministro Paolo Gentiloni con il 14% (nonostante l’endorsement ufficiale di Renzi),  più staccati (sotto il 5%) la consigliera comunale di Sel Gemma Azuni (ma il partito di Vendola ha appoggiato Marino), la renziana Patrizia Prestipino e il socialista Mattia Di Tommaso.

Ai Municipi vincono Sabrina Alfonsi (Pd) al I; Giuseppe Gerace (Pd) al II; Paolo Marchionne (Pd) al III; Emiliano Sciascia (Pd) al IV; Giammarco Palmieri (Pd) al V, Marco Scipioni (Pd) al VI; Susanna Fantino (Sel) al VII; Andrea Catarci (Sel) all’VIII; Andrea Santoro (Pd) al IX, Andrea Tassone (Pd) al X; Maurizio Veloccia (Pd) all’XI; Cristina Maltese (Pd) al XII; Valentino Mancinelli (Pd) al XIII; Valerio Barletta (Pd) al XIV; Daniele Torquati (Pd) al XV.

Alle successive elezioni, al primo turno vanno a votare 1.246.000 elettori su 2.359.020 aventi diritto mentre al ballottaggio gli elettori scendono a  1.063.000 pari al 45%;  al primo turno Marino ottiene 513.000 voti, 43% , Alemanno 364.0000, 30%,  De Vito 150.000 voti , 12%,  Marchini 114.000, meno del 10%.  Aal ballottaggio il candidato del centro sinistra sale al 664.000, 64%,  il centro destra si ferma a  375.000, 36%. Nel voto di lista il Partito democratico è primo partito con 268.000 voti, 26%,  seguito dal Popolo della libertà con 196.000, 19%, dal Movimento cinque stelle con 131.000, 13%;  seguono le altre liste (sinistra ecologia e libertà  64.000 voti, poco più del 6%)

da #Mapparoma

L’analisi dei quartieri  dove hanno ottenuto i maggiori e minori risultati il PD e SEL nella coalizione di centrosinistra mostra che il voto per alcuni partiti è proporzionale alla distanza dal Campidoglio, poiché il centrosinistra (soprattutto il PD, ma anche SEL) raggiunge i risultati migliori al centro e nella periferia storica, mentre ottiene il minimo fuori dal GRA, e viceversa per il M5S, il cui messaggio fa maggiore presa nei quartieri più esterni e si indebolisce man mano che ci si avvicina al centro. Per il PD  le zone col maggiore consenso sono Testaccio (38%), Tor Tre Teste (35%), Tiburtino Sud, Torre Maura, Quarto Miglio e Grottaperfetta (32%), Trastevere, Casilino e Tiburtino Nord (31%). Ottiene invece i risultati peggiori sia nei quartieri benestanti come Parioli e Appia Antica Nord (17%), e in quelli a nord (Tor di Quinto, La Storta, Prima Porta, Farnesina e Acquatraversa 17-19%), sia nella nuova periferia est di Acqua Vergine (18%). (SEL mostra un andamento simile al PD, ovviamente su valori assoluti inferiori). Questa geografia “politica” che emerge anche dal confronto con le altre tavole di #mapparoma, consente anche di identificare in maniera abbastanza precisa l’elettore mediano delle singole liste, in termini di età, titolo di studio, nuclei familiari, posizione lavorativa. L’elettore “tipo” del centrosinistra vive nei quartieri centrali e semicentrali, ha un’età media elevata e una famiglia poco numerosa (o è single), è laureato e occupato. L’elettore del centrodestra, e ancora di più quello dei Cinque Stelle, vive in periferia fuori dal GRA con una famiglia numerosa, è giovane e spesso disoccupato.(estratto da mapparoma)scarica mapparoma6 elez. comunali 2013

Marino - non e Roma e politicaAlle elezioni della Capitale del giugno 2013 vince Ignazio Marino, sostenuto da uno schieramento che comprende PD,  Sinistra e libertà, Lista Civica Marino e Centro democratico.

Scarica il programma Programma_MarinoSindaco – PROGRAMMA_BREVE_MARINO

IL  SINDACO IGNAZIO MARINO

LA GIUNTA vice sindaco con delega al Patrimonio, Luigi Nieri (Sel); assessore alla Casa Daniele Ozzimo (Pd); ai Lavori Pubblici e Periferie Paolo Masini (Pd); al Turismo e Commercio Marta Leonori (Pd); alla Cultura Flavia Barca; agli Stili di vita e Sport Luca Pancalli; all’Ambiente e Rifiuti Estella Marino (Pd); alle Politiche Sociali Rita Cutini; all’Urbanistica Giovanni Caudo; agli Affari Generali e Scuola Alessandra Cattoi; ai Trasporti Guido Improta; al Bilancio e Razionalizzazione, il magistrato della Corte dei Conti, Daniela Morgante. Morgante lascerà dopo pochi mesi, il 16 aprile 2014,  in polemica con il Sindaco per le scelte riguardanti bilancio  e  metro C. Al suo posto entrerà Silvia Scozzese.

scarica le linee programmatichelineeprogrammatiche del Sindaco Marino 2013-2018

Foto dal sito di Roma Capitale dopo la nomina della Giunta nel giugno 2013

Foto dal sito di Roma Capitale dopo la nomina della Giunta nel giugno 2013

assemblea capitolina 21 ottobre

consiglieri PD e lista civica Marino nel 2015

Per l’attività svolta dalla Giunta Marino nei 2 anni e 4 mesi del suo governo della capitale  si veda la ricostruzione del sito dei suoi sostenitori TuttosuMarino.

Noi vogliamo ricordare, a fronte di numerose iniziative virtuose (e spesso osteggiate anche dalla sua stessa maggioranza) come la cancellazione della delibera degli ambiti di riserva, la chiusura della discarica di Malagrotta, il progetto Flaminio- Città della Scienza, il regolamento per i cartelloni, il piano per il recupero delle Torri dell’EUR, e molti altri, le controverse operazioni  Stadio della Roma a Tor di Valle e  l’approvazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024. A cui si aggiunge l’immobilismo rispetto al Piano Urbano Parcheggi e alla Metro C, e l’archiviazione di alcune promesse elettorali come il progetto Fori.

8 dicembre 2013, dopo le consultazioni primarie, Matteo Renzi diventa Segretario nazionale del Partito Democratico con 2.814.881  voti

Il 13 febbraio 2014 il premier Enrico Letta si dimette dopo  una  mozione di sfiducia di Matteo Renzi nella Direzione Nazionale del Partito Democratico.  Renzi riceve quindi l’incarico dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di formare un nuovo “governo di larghe intese”: la sua squadra sarà  composta da esponenti di diversa provenienza politica, dal Nuovo Centrodestra a Scelta Civica, oltre che da alcuni indipendenti e da altri partiti minori.

ottobre 2014 Scoppia il caso “sondaggio Swg su Marino”, pubblicato su Repubblica,  commissionato dal capogruppo capitolino Partito Democratico,  che poi si dimetterà da capogruppo e infine da consigliere.

Corriere sito multe marino 7 novembre7 novembre 2014 Scoppia in Campidoglio il “caso multe”: per il mancato rinnovo del permesso (a cui aveva  diritto) di accesso alla ZTL della sua Panda rossa e il mancato pagamento di  8 multe ricevute per la mancanza del permesso, l’opposizione – ma anche pezzi della maggioranza – insorge contro il sindaco Marino, chiedendone addirittura le dimissioni. Il Sindaco  va in Aula il 17 novembre fornendo tutte le spiegazioni   (> vedi nostro articolo “Il Sindaco le Multe e l’informazione”)

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Intervento dell'on. Causi alla conferenza programmatica del PD il 27 novembre 2014

Intervento dell’on. Causi alla conferenza programmatica del PD il 27 novembre 2014

28 29 novembre 2014 conferenza programmatica al Teatro Quirino: Per ROMA.Libero confronto di idee, proposte, contributi promosso dal PD Roma – Intervento di apertura dell’on. Causi, tra gli interventi quello del Sindaco Marino e del procuratore Pignatone, conclusioni del segretario Lionello Cosentino  (interviene anche Carteinregola > vai all’intervento Per un rapporto nuovo tra politica e società civile)

3 dicembre 2014 – esplode lo scandalo battezzato “Mafia Capitale” (poi la parola “mafia” verrà cancellata qualche anno dopo dalla sentenza della Cassazione che non riconsocerà il 416 bis, ma solo il 416, associazione per delinquere ordinaria),  a seguito dell’inchiesta “Mondo di mezzo”,  con una prima serie di perquisizioni, indagati e arresti, a cui si sommerà una seconda tranche il 4 giugno 2015. Alla fine il bilancio per il Partito democratico è pesante: vengono arrestate e indagate  decine di persone, tra cui  Daniele Ozzimo, un assessore della Giunta Marino, consigliere PD dal 2008,  che ha cominciato la sua carriera politica nel 2000, come segretario DS del V Municipio,  Mirko Coratti,   Presidente dell’Assemblea Capitolina (traghettato nel PD dall’ UDEUR di Mastella come Marco Di Stefano, ex consigliere regionale arrestato per altre vicende), il Presidente della Commissione Patrimonio Pier Paolo Pedetti, una militanza cominciata nella Sinistra Giovanile che lo porta alla presidenza dell’ associazione che si occupa della costruzione del programma del Partito Democratico di Roma e, dal 2012, a entrare nella direzione regionale del PD. E ancora: Andrea Tassone, Presidente del Municipio X con un passato nella segreteria giovanile della Democrazia Cristiana, poi nella segreteria politica nella Margherita, e dal 2008 nella Direzione Romana del Pd. Tantissimi i nomi di politici PD che ricorrono nelle intercettazioni (non indagati): alcuni si autosospendono dal partito, come il presidente PD della Commissione bilancio Francesco Ferrari (in Campidoglio dal 2006),  il capogruppo PD in Regione Marco Vincenzi (prima consigliere e assessore alla Provincia),  e  Luca Giansanti, lista civica Marino ma già consigliere della Margherita con Veltroni. Francesco D’Ausilio, ex capogruppo PD in Campidoglio, si dimette anche da consigliere. Rassegna le sue dimissioni anche Maurizio Venafro, il capogabinetto  del presidente Zingaretti (già capogabinetto di  Veltroni e  dello stesso Zingaretti alla Provincia), rinviato a giudizio. Alcuni saranno poi scagionati, mentre  saranno poi condannati in via definitiva nel luglio 2017 Ozzimo,  nell’ottobre 2019 Mirko Coratti (4anni e 6 mesi),  Andrea Tassone (5 anni), 2017 Invece per Pedetti, condannato in primo e secondo grado, la Cassazione ha stabilito  che dovrà essere rideterminata la pena

inizio  dicembre 2014  Lionello Cosentino, segretario del PD Roma  si dimette, il segretario del Pd Renzi nomina commissario della Federazione romana Matteo Orfini, presidente del partito . Orfini   affida una verifica  sul  tesseramento dei circoli a un gruppo di Giovani Democratici e  un’indagine sui circoli romani a  Fabrizio Barca,#mappailPDA maggio Orfini promette  il  congresso prima dell’inizio del Giubileo (8 dicembre 2015).

giunta_marino_bis_d023 dicembre 2014 Cambiamenti nella Giunta capitolina: arrivano il magistrato Alfonso  Sabella (legalità), Maurizio Pucci (Lavori Pubblici)  e Francesca Danese (sociale);  Paolo Masini passa allo sport lasciato a  fine novembre da Luca Pancalli (alla cultura Giovanna Marinelli ha preso il posto di Flavia Barca dal 14 luglio 2014)

3 giugno 2015 Il PD avanza una proposta di legge a firma Guerini Lorenzo Orfini Stumpo De Maria Migliore dal titolo Disposizioni per l’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione in materia di democrazia interna dei partiti. Delega al Governo per l’adozione di un testo unico delle norme riguardanti la disciplina dei partiti (scarica proposta-di-legge-art.-49-Guerini partiti)

Il 10 giugno la Direzione romana approva una delibera proposta dal Commissario Orfini sull’organizzazione dei circoli e sul tesseramento 2015 che ne rivoluziona l’organizzazione. scaricaPROP_Regolamento_del_tesseramento 10 giugno 2015

Barca e mappa di Roma13 giugno 2015 – Fabrizio Barca con i suoi “Luoghi Ideali” presenta i risultati della sua  Officina per l’attivismo territoriale (vai a Una proposta per il PD)

Il 19 giugno 2015   Barca  rende noti i risultati  dell’indagine #MappailPD nel corso della Festa dell’Unità, definendo il PD  “partito cattivo, pericoloso e clientelare” (il rapporto conclusivo divide i circoli sulla base di  6 tipologie, che vanno dai “circoli progetto” – quelli  più virtuosi, che hanno la  capacità di coinvolgere i cittadini in iniziative per il territorio,  a quelli all’estremo opposto,  denominati “potere per il potere”, dove l’interesse collettivo si è perso per strada e prevalgono gli interessi particolari) (scarica il rapporto conclusivo Mappa-Il-PD-Relazione-finale-) Vedi anche 21 giugno 2015 Il Tempo: Ecco i 27 circoli “dannosi” del partito democratico

18 luglio 2015 nel corso dell’Assemblea nazionale viene approvato su proposta del Commissario Orfini  un pacchetto di modifiche allo Statuto, tra cui l’art.17 che disciplina il commissariamento (1)

Rimpasto nella Giunta Marino: entrano i parlamentari Marco Causi vicesindaco e assessore al bilancio, e Stefano Esposito ai Trasporti. Entrano anche Marco Rossi Doria alla Scuola e Luigina Di Liegro, nipote del fondatore della Caritas diocesana di Roma, Don Luigi Di Liegro, al Turismo.

La presentazione della nuova giunta. (Foto Omniroma)

La Giunta Marino -28 luglio 2015

3 settembre 2015 Il PD promuove una manifestazione davanti  alla Chiesa Don Bosco, dove qualche settimana prima era andato in scena il funerale Casamonica, a cui aderiscono istituzioni comunali, municipali e regionali e anche pezzi della società civile.

Il 21 settembre un gruppo di militanti cita in giudizio la Federazione accusandola di  non aver rispettato il Regolamento (2) Lo stesso giorno Orfini chiede l’attivazione del nuovo art.17 per la Federazione romana,  e il 24 gli viene data riposta positiva con l’avallo, il giorno successivo, della Commissione di garanzia interpellata per via telematica. A seguito di ciò, il commissario pubblica una seconda delibera sull’organizzazione dei circoli e delle sezioni. scarica regolamento PD roma delibera 25 9 _2015

L’8 ottobre 2015 il Sindaco Marino, dopo essere stato tirato in ballo dall’accusa di aver effettuato spese personali con soldi pubblici (il “caso scocntrini”)  annuncia le dimissioni, formalizzate poi il 12 ottobre successivo. Il 29 ottobre, anche a seguito di un sit-in dei suoi sostenitori in Piazza del Campidoglio il 25 ottobre, ritira le dimissioni da Sindaco,  ma il 30 ottobre , a seguito delle dimissioni di 26 consiglieri comunali (del PD  e di altri partiti d’opposizione di Fratelli d’Italia, Forza Italia  e di Lista Marchini) depositate davanti a un notaio, decade l’Assemblea capitolina e quindi anche il Sindaco e la Giunta .Il Sindaco Marino sarà poi assolto in primo grado e, nell’aprile 2019, definitivamente  in Cassazione, da tutte le accuse.

13 ottobre 2015 esce il libro di Walter Tocci, senatore e  ex vicesindaco e assessore alla mobilità nelle Giunte Rutelli, dal titolo “Roma – Non si piange su una città coloniale. Note sulla politica romana” che ripercorrre l’esperienza del centor sinistra e del PD in particolare dalle giunte Rutelli e Veltroni a Marino, con forti accenti autocritici  scarica il libro gratuitamente qui

Il 1º  novembre 2015 viene nominato commissario di Roma il prefetto Francesco Paolo Tronca,  che governerà la città fino all’insediamento della nuova amministrazione, dopo nuove elezioni indette a giugno 2016.

Il 22 ottobre 2015 Il commissariamento di Orfini viene  definitivamente approvato dalla Direzione e quindi automaticamente prolungato di un anno, suscitando molte  polemiche per l’assenza di un dibattito tra i membri della direzione che hanno avallato al scelta con una semplice mail. In molti circoli si tengono  discussioni  infuocate.

barca orfini foto LF

fabrizio Barca e Matteo Orfini durante l’incontro organizzato da laboratorio per la Politica Trasparente

1 dicembre 2015: incontro organizzato dal Laboratorio per una Politica trasparente e democratica con Matteo Orfini e Fabrizio Barca dal titolo: partito Democratico o feudale?) > Vai al video e ai materiali di “Partito Democratico o Feudale?”

5 novembre 2015 inizia il processo battezzato “Mafia Capitale” (nell’ottobre 2019 la Cassazione, non riconoscerà l’aggravante mafiosa e la condanna per 416 bis a Buzzi e Carminati e agli altri imputati per associazione mafiosa (restano le condanne per associazione a delinquere e gli altri reati)

 1 aprile 2016 il Presidente della regione Lazio Zingaretti (PD) e il suo vice Massimiliano Smeriglio (SEL) organizzano un’iniziativa “La Regione per Roma” in cui illustrano azioni e progetti per la Capitale. Ma l’intento – affatto velato – è ricompattare il centrosinistra ricreando l’asse PD/SEL(SI). Un “aiuto” a quella parte di SEL/SI – incarnata dal vicepresidente della Regione – che da tempo rema contro alla candidatura di Stefano Fassina. Ma sia Roberto Giachetti, che Stefano Fassina, seduti in prima fila, escludono di poter procedere a una riunificazione elettorale.

20 aprile 2016 Pubblicate  le liste a supporto del candidato del Partito Democratico: sono  7, con un elenco in cui figurano tanti ripescaggi e molti candidati civici, che  Giachetti ha subito consegnato alla Commissione Antimafia per un controllo preventivo sui carichi pendenti

20 maggio  2016 Il tribunale civile accoglie parte delle istanze  dei militanti pd  contro le scelte del commissario Orfini (ANSA) – Pd:Tribunale,sospesa riorganizzazione Roma, ok nomina Orfini. Il Tribunale civile di Roma ha sospeso in via cautelare la delibera con la quale il commissario del Pd di Roma Matteo Orfini nel settembre 2015 ha riorganizzato il partito romano riformando i criteri di tesseramento e i circoli. Rigettato invece il ricorso che chiedeva la sospensione della nomina dello stesso commissario.In sostanza il Tribunale civile in un’ordinanza ha accolto le istanze di alcuni iscritti del PD romano e ha sospeso la delibera che disciplina il tesseramento 2015 e la riorganizzazione dei circoli della Federazione romana del Partito Democratico arrivata dopo l’inchiesta Mafia Capitale che ha travolto anche alcuni esponenti del PD capitolino. Il Tribunale osserva che “la delibera del Commissario appare in contrasto sotto vari aspetti con gli Statuti nazionale e regionale (del Pd, ndr), rischiando di limitare le facolta’ riconosciute agli iscritti (…).” (> leggi l’articolo del Corriere della Sera) (>leggi l’intervista a Orfini su Cinquequotidiano)

23 maggio  2016 Il candidato Sindaco del PD Roberto Giachetti  annuncia  in diretta sul social network i nomi della squadra che in caso di vittoria farebbero parte della sua giunta: sei donne e tre uomini.  A parte Livia Turco – ex deputata, ex Ministro della salute  di Prodi e attualmente funzionaria del PD – tutti gli altri potenziali assessori non provengono dalla politica. Così  li descrive Giachetti:    “romani per nascita, per adozione, per scelta”, tutti selezionati per “competenza, integrità e prestigio“, nessuno di loro è “espressione di partiti, lobbies, correnti”, tutti “amici di Roma“. Ecco i nomi:  Livia Turco ai Servizi sociali e welfare, Silvia Scozzese (responsabile Finanza locale dell’Anci, già assessore al bilancio con il Sindaco Marino e poi nominata commissario governativo per il debito di Roma Capitale),  al bilancio  Lorenza Baroncelli (architetto, ha lavorato nello studio Boeri collaborando al concept masterlan dei Expo 2015, ora   assessore all’urbanistica di Mantova), alla Rigenerazione urbana, Carla Ciavarella* (dirigente penitenziario) a Casa e Patrimonio, Claudia Servillo*, (dirigente del ministero dell’Ambiente) all’ambiente e ai Rifiuti, Stefania Di Serio* (docente di Mobilità sostenibile, lavoro con Atac e per Umbria Mobilità, già consigliera del I municipio),  ai Trasporti. Francesco Tagliente (ex Prefetto di Pisa e ex questore di Roma), alla Sicurezza della città,  tornerebbe Marco Rossi Doria (già assessore con Marino, sottosegretario all’Istruzione, membro della delegazione Onu per i diritti per l’infanzia) alla Scuola.  Marino Sinibaldi (direttore di Radio Tre, presidente del Teatro di Roma) a Cultura e Turismo. Un ruolo nello staff  è previsto anche per il magistrato ed ex membro del pool antimafia di Palermo, già  assessore alal legalità della giunta Marino,   Alfonso Sabella.  (> leggi l’articolo di Roma Today) (> leggi il testo della presentazione di Giachetti) *link a curricula istituzionali (non sempre aggiornati)

26 maggio Roberto Giachetti presenta il suo programma(> Vai al programma)

A Roma Carteinregola promuove il  Laboratorio per una Politica trasparente e democratica che, insieme a Open Polis e a Cittadinanzattiva Lazio  invita  i candidati ad aderire alla Carta della candidata e del candidato trasparente, che prevede che i candidati sindaco, consigliere comunale e municipale  si impegnino, già durante la campagna elettorale, ad adottare  la massima trasparenza sulle proprie  biografie, sugli  eventuali rapporti economici con soggetti pubblici e privati e sui finanziamenti ricevuti  e sulle spese sostenute per la  competizione elettorale, e dopo l’elezione, a sottoscrivere la Carta di Avviso Pubblico. (3). La sottoscrivono candidati al Comune e ai Municipi del PD e di altri partiti, ma dal candidato Sindaco Giachetti non perverrà alcuna risposta. (> vai alla pagina con i sottoscrittori)

Ponte della Musica Comizio finale di Giachetti

Ponte della Musica Comizio finale di Giachetti

Dalle elezioni amministrative di Roma del giugno 2016 alle primarie 2017

(a cura di Piero Filotico)

Le consultazioni si tengono  il 5 e il 19 giugno 2016 e coinvolgono, tra gli oltre 1300 comuni, 26 comuni capoluogo tra cui Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste e Cagliari. Nelle città metropolitane di Roma, Milano e Napoli sarebbe stata  prevista l’elezione diretta del Sindaco e degli organi metropolitani; tuttavia, in assenza della necessaria legge elettorale, si è  applicato anche ad esse il sistema ad elezione indiretta previsto per le altre città metropolitane.

Il 12 aprile era stato  intanto completato l’iter per la riforma della seconda parte della Costituzione che sanciva il superamento del cosiddetto bicameralismo paritario, con la sua approvazione, in sesta lettura, alla Camera dei deputati. Si entrava così nella campagna elettorale per le già dette elezioni amministrative cui il Pd si presentava con varie alleanze e schieramenti(4), con  risultati elettorali che vedono numerose  sconfitte dei candidato del PD  in  città  importanti  (5):

  • A Milano il candidato del PD alleato con Sinistra Italiana , l’ex Commissario di Expo Beppe Sala,   vince il primo turno con il 41,7% con circa un punto di vantaggio sul candidato del Centrodestra Stefano Parisi. Al Ballottaggio Sala vince con il 51,7% dei voti;
  • A Napoli  la deputata PD Valeria Valente  (il PD è  alleato  con Area Popolare e ALA ) non riesce ad entrare al Ballottaggio, arrivando terza con il 21,13%;
  • A Torino il Sindaco uscente Piero Fassino vince il primo turno con il 41,8% ma perde il Ballottaggio contro la candidata del M5S, Chiara Appendino, prendendo solo il 45,44%;
  • A Bologna il Sindaco PD uscente Virginio Merola vince il primo turno con il 39,46% con circa venti punti di vantaggio sulla candidata del Centrodestra Lucia Borgonzoni. Al Ballottaggio Merola vince con il 54,64%;
  • A Trieste il PD alleato  con Sinistra Italiana che ha  candidato il Sindaco uscenteRoberto Cosolini,   al primo turno arriva secondo con il 29,21% e al Ballottaggio perde contro il candidato del Centrodestra, l’ex Sindaco,Roberto Dipiazza, prendendo il 47,37%.
  • A Cagliari  il Sindaco uscente Massimo Zedda sostenuto  dal PD, alleato  con Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista,   vince al primo turno con il 50,86%.

Elemento comune a tutte le consultazioni appare l’astensionismo, in crescita ovunque salvo che a Roma. Riguardo ai risultati nella Capitale e all’affluenza, Openpolis (6) così commenta : ”Diverso l’andamento a Roma. Qui il confronto risale a maggio 2013, quando Ignazio Marino venne eletto primo cittadino con il Partito democratico. In quell’occasione l’affluenza fu del 52,81% al primo turno, e del 45,05% al secondo. Oggi invece Roma è l’unica città in controtendenza, con il dato della partecipazione in crescitaIl 5 giugno la sfida per il Campidoglio ha coinvolto il 57,60% degli elettori romani. Al ballottaggio la partecipazione è diminuita, ma è comunque rimasta su un livello più alto rispetto alla tornata del 2013: per la sfida tra Raggi e Giachetti l’affluenza è stata del 50,46%.

Va sottolineato che il trend generale dell’affluenza a Roma è in calo (solo per fare qualche esempio, negli anni ’90 superava il 78%, e ancora nel 2008 al primo turno superava il 73%), ma la crescita rispetto al 2013 è comunque degna di nota: circa 100mila elettori in più sia al primo che al secondo turno hanno partecipato all’elezione della prima sindaca di Roma.

Il 5 giugno 2016 si svolgono le elezioni per il Sindaco, l’Assemblea capitolina e i Consigli municipali.

mapparoma elezioni comunali 2016 ballottaggio Virginia Raggi /Giachetti

Alle elezioni comunali del 2016,al primo turno il centro sinistra ottiene 325.835, il 24,9 %, così ripartiti : Partito Democratico 204.637 voti, 17,19 %, con 6 seggi, la lista Civica – #romatornaroma 49.457 voti, 4,15% con 1 seggio. Le altre liste,Lista Civica – Democratici e Popolari, Radicali Federalisti Laici Ecologisti,Laici Civici Socialisti, Verdi, Italia dei Valori, tutte sotto il 2% non ottengono alcun seggio. Al ballottaggio, Virginia Raggi e il M5S ottengono 770.564 voti, il 67,15% rispetto al 32,8% dello sfidante di centrosinistra, Giachetti (PD e 6 liste civiche)  in particolare, la neo-sindaca ottiene il massimo nei municipi VI e X con quasi l’80%, un dato enorme e senza precedenti (per fare un confronto, Veltroni nel 2006 vinse nell’attuale IV municipio col 66%), e il minimo nel I e nel II con circa il 52% (dove invece i due candidati presidenti del M5S hanno perso, seppure di poco (da #Mapparoma) > vai alla pagina con tutti i numeri > Vai agli scenari post ballottaggio e alcune considerazioni dopo il voto > Vai alla pagina sui ballottaggi nei Municipi

La perdita per l’area democratica composta da PD e Lista civica per Giachetti, rispetto al PD nel 2014, mostrata nella mappa in basso a destra, è pesante ovunque, e peraltro in parte coincidente con i più forti avanzamenti del M5S. Il calo è più limitato nelle periferie esterne al GRA dove i consensi alle europee si erano fermati intorno al 30%: Cesano (-14,3 punti percentuali), Prima Porta (-15,6) e Santa Cornelia (-16,8) a nord, San Vittorino a sud (-16,7), Ponte Galeria e Porta Medaglia a sud (circa -17). Al contrario, la perdita è stata molto forte dove i voti del PD nel 2014 superavano il 40%, sia nella periferia storica nel quadrante est di San Basilio (-25,2 punti percentuali), Tiburtino Nord (-24,6) e Sud (-24,3) e Gordiani (-24,1), sia in zone prossime o esterne al GRA come Settebagni a nord (-24,9), Mezzocamino e Cecchignola a sud (circa -24,5), Ostia Sud e Acilia Nord sul litorale (circa -23,5).(estratto da #mapparoma11 – Elezioni comunali 2016: l’anno del M5S https://www.mapparoma.info/mapparoma11-elezioni-comunali-2016-lanno-del-m5s/) scarica mapparoma11 elez. comunali 2016

PD campidoglio  2016-07-12 alle 10.15.32In Campidoglio approdano 7  consiglieri PD e una consigliera della lista Roma torna Roma, Svetlana Celli.Tranne  Roberto Giachetti, candidato Sindaco non eletto  e Antongiulio Pelonzi (3.599 preferenze), già consigliere comunale dal 2006 al 2013,  tutti  gli eletti facevano parte della maggioranza della precedente consiliatura (e  hanno firmato le dimissioni dal  notaio per mandare a casa il Sindaco  Marino) : Michela Di Biase,  campionessa femminile di preferenze (5.186),  Marco Palumbo, (4.867),  Ilaria Piccolo (4.484),  Valeria Baglio (3.054),  Orlando Corsetti (3.008). A Palumbo va la presidenza della Commissione trasparenza, da sempre attribuita all’opposizione (e votata dai capi gruppo di opposizione)

> Vai alla pagina con le biografie dei consiglieri PD (in costruzione)

Nel  frattempo gli schieramenti a favore e contro la riforma costituzionale hanno cominciato a confrontarsi.  le ragioni del SI (7) Le ragioni del NO (8). Anche all’interno del PD si manifesta una corrente apertamente contraria, personificata da Massimo D’Alema, che annuncia l’organizzazione di iniziative in questo senso in tutta Italia, e da Pierluigi Bersani, che continua a chiedere modifiche all’Italicum condizionando il suo voto al referendum, sostenuto in questo da Roberto Speranza.

Il 4 dicembre 2016 si tiene il Referendum costituzionale che vede una partecipazione di circa il 65% degli italiani. Il risultato è  una vittoria del NO con il 59% contro il 41% degli elettori favorevoli. Quella stessa notte Renzi conferma le proprie dimissioni da Presidente del consiglio (come aveva più volte anticipato che avrebbe fatto in caso di sconfitta) ma le formalizza, come richiestogli dal Presidente Mattarella, solo dopo l’approvazione al Senato  della legge di Bilancio. Il 7 dicembre Renzi sale al Quirinale dove rassegna le proprie dimissioni e quelle del governo. Quattro giorni dopo Paolo Gentiloni riceve l’incarico di formare il nuovo governo, dove non sono presenti Scelta civica e ALA, che ottiene la fiducia delle camere  il 13 e 14 dicembre.

sito piazza santa chiara

sito piazza santa chiara

15 gennaio  2017 Assemblea indetta da 4 presidenti di Municipio PD che raggruppa  sotto la sigla “Piazza Santa Chiara” più di 300 iscritti, consiglieri municipali, ex iscritti, candidati delle liste Pd, Sel e liste civiche Marino e Giachetti che hanno sottoscritto il documento “che ora è”, una chiamata a raccolta delle anime PD che non condividono il prolungato commissariamento e che chiedono il congresso cittadino (>  vai a http://www.piazzasantachiara.it/ leggi il documento “Che ora è“;  leggi l’intervista a Sabrina Alfonsi Presidente del I Municipio

Il 18 febbraio 2017, alla vigilia dell’assemblea nazionale, in una affollata riunione al Teatro Vittoria di  Roma organizzata dalla minoranza PD rappresentata da Vittorio Emiliano (Presidente della Regione Puglia), Enrico Rossi (Presidente della Regione Toscana) e Roberto  Speranza  vengono lanciate una serie di richieste al segretario del PD Renzi per scongiurare  la scissione (9):  una conferenza programmatica, le primarie in autunno, l’impegno a sostenere il governo Gentiloni. Ma l’assemblea del PD che si tiene il giorno dopo approva la relazione del segretario dimissionario, Renzi, con 481 voti favorevoli, dieci contrari e due astenuti. (10). La scissione diviene pertanto inevitabile,  con una sopresa rappresentata da Michele Emiliano che dichiara che non intende lasciare il  partito e che vuole candidarsi per la segreteria. Il 23 febbraio anche il  Ministro della Gustizia Andrea Orlando dichiara di volersi candidare a diventare segretario del PD.

25 febbraio 2017: nasce Art.1-MDP (Movimento Democratici e Progressisti) (11), ad opera di esponenti della sinistra PD tra cui Bersani, Speranza, Rossi, Epifani. Si registrano spostamenti anche a Roma e nel Lazio: alla Regione nasce il gruppo MDP con cinque  consiglieri provenienti da SEL (Gino De Paolis, Marta Bonafoni) e  dal Pd  (Daniela Bianchi, Riccardo Agostini e Rosa Giancola). A loro si unisce Massimiliano Smeriglio, vicepresidente regionale di SEL. Non si segnalano spostamenti al Comune, mentre tra i militanti spiccano, tra le adesioni alla nuova formazione, Pietro Latini e Giulia Urso, storica segretaria della sezione di via de’ Giubbonari.

9 marzo  2017: il Tar, accogliendo un   ricorso del Pd di Roma, dichiara  eletta Giulia Tempesta al posto di Ignazio Cozzoli Poli (Gruppo misto, ex Lista Marchini) (il consigliere Cozzoli ha ottenuto la  sospensiva il 9 marzo in attesa della pronuncia del Consiglio di stato a cui si è rivolto con un ricorso).

L’11 marzo 2017, al  Teatro Brancaccio di Roma, l’ex Sindaco di Milano Giuliano Pisapia (area SEL) presenta il suo progetto, Campo progressista, e si candida come alternativa a Matteo Renzi. (12).

Il 20 marzo 2017 viene depositata la sentenza a seguito della citazione in giudizio degli  iscritti che avevano contestato la delibera del  commissario Orfini  dell’11.6.2015 (2). La sentenza dichiara nulla  la delibera e condanna la Federazione a rinfondere le spese legali. Si prospettano pertanto problemi in ordine al futuro congresso cittadino, al momento ancora da definire…

Nel frattempo è stata avviata la macchina per le Primarie nazionali, fissate  il 30 aprile 2017.

copertina mozioni primarie pd 2017

A Roma i tre candidati alla segreteria nazionale si dividono i sostenitori tra i nomi localmente più di rilievo: Gentiloni e Madia, tra gli altri, per Renzi; il Presidente della Regione Nicola Zingaretti e il parlamentare europeo artefice del veltroniano “Modello Roma” Goffredo Bettini per Orlando.Roberto Morassut, il deputato  ex assessore veltroniano guida la mozione Renzi nel Lazio, l’ex capogruppo PD in Campidoglio all’epoca Alemanno, poi deputato Umberto Marroni per Emiliano.

In aula Giulio Cesare la capogruppo Michela Di Biase (nonché moglie del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini) guida  la mozione Renzi , che vanta il sostegno  anche – secondo il quotidiano La Repubblica – dei consiglieri Giachetti, Baglio, Corsetti, Pelonzi, mentre Orlando potrebbe contare sull’appoggio di Palumbo e Piccolo, e di 13 consiglieri regionali: tra questi, il coordinatore della mozione Mario Ciarla, il capogruppo Valeriani, Manzella, Favara, Forte, Petrangolini, oltre  alle due Presidenti di Municipio ( I e II) Alfonsi e Del Bello.

Ai primi di aprile 2017  si svolgono le primarie nazionali degli iscritti. Il risultato finale evidenzia che ha votato quasi il 60%, degli iscritti, 5-6 punti in più delle due precedenti occasioni, nel 2009 (quando prevalse Bersani) e nel 2013 (con Renzi vincitore) anche se una percentuale di affluenza così elevata dipende in primo luogo da una decisa riduzione degli iscritti (nel 2009 il partito poteva contare su più di 800 mila iscritti, contro i 450mila odierni). Il risultato finale nazionale vede Renzi al 67%,  contro il 25% di Orlando e  Emiliano all’8%.

A Roma Il voto degli iscritti premia la mozione dell’ex Premier che si attesta  a quota 4868, ovvero il 62,33% Andrea Orlando prende 2644 voti, equivalenti al 33,85%. Michele Emiliano  non raggiunge il 4%. Orlando vince solo in 2 municipi su 15 (V e XI).

il 12 aprile 2017 il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti annuncia l’intenzione di ricandidarsi alle regionali 2018

IL 30 aprile 2017 Matteo renzi si riconferma alla guida del PD con 1.848.658 voti

Il 22 maggio 2017 il commissario Orfini (il cui incarico è scaduto il 16 ottobre ma è rimasto in carica dal fino alla celebrazione del congresso romano) annuncia la data del congresso della Federazione cittadina che si terrà il 25 giugno. Agli inizi viene dato tra i più probabili candidati Luciano Nobili, già vicesegretario, ma nelle settimane seguenti emergono nuovi nomi, tra cui alcuni outsiders.

Il 12 giugno 2017 viene comunicata la rosa completa delle candidature: il più rapido è stato Livio Ricciardelli, giovane consigliere del I Municipio, che ha presentato la propria candidatura lo stesso giorno dell’annuncio da parte di Orfini. Ma, in funzione delle complesse trattative tra le correnti del partito, occorrono quasi tre settimane per avere gli altri nomi: sono Valeria Baglio, consigliera comunale, Andrea Santoro, (già presidente del IX Municipio e tra i promotori del gruppo Piazza Santa Chiara) e Andrea Casu (già consigliere del I Municipio e tra i i fondatori dei Giovani Democratici).

Non è stato facile giungere a definire il quadro finale: a parte i sospetti sulle modalità di raccolta delle firme per la presentazione delle candidature, “settimane di trattative, discussioni e vertici notturni non sono bastati. E non è stato risolutivo neanche l’intervento diretto dei vertici nazionali. Il Pd romano non ha trovato l’accordo sul nome del segretario: i dem andranno divisi al congresso del 25 giugno, il primo dopo il commissariamento post Mafia Capitale.”(Corriere della Sera)

Il 28 giugno 2017  il responso delle urne sancisce la vittoria di Casu, appoggiato dai vertici del Pd. Ne dà comunicazione nella sua pagina su Facebook (sul sito ufficiale del PD Roma non ve n’è traccia) l’ex-commissario Matteo Orfini.

Matteo Orfini 29 giugno alle ore 17:05 · Ieri sera si sono concluse le operazioni di voto nei circoli del Partito Democratico di Roma. La commissione per il congresso mi ha comunicato i dati ufficiali:

Voti Casu Lista “Avanti Insieme”: 1948
Voti Casu Lista “Eccoci”: 1492
Voti totali Casu: 3440
Voti Santoro: 1493
Voti Baglio: 994
Voti Ricciardelli: 380

Tuttavia i commenti non appaiono incoraggianti. L’Huffington Post parla di “strada in salita”per il nuovo segretario, mentre fanno discutere le analisi del voto in diversi circoli a suo tempo bollati dal rapporto Mappa il Pd di Barca, la scarsa partecipazione degli iscritti (hanno votato 6445 elettori, pari al 58,13% degli aventi diritto) e il prossimo passo dell’ex-commissario Orfini, che intenderebbe trasmettere alla Commissione di garanzia i nomi di “quelli che hanno rovinato il partito romano faticosamente rimesso in piedi dai suoi tre anni di commissariamento.”

orfini tweet congressoIl 10 luglio la nuova Assemblea proclama rispettivamente Andrea Casu segretario e presidente del Pd di Roma Sibi Mani Kumaramangalam, la cui nomina suscita però nuove polemiche all’interno della federazione romana.

Il 12 luglio il segretario del Pd Renzi presenta il suo libro, Avanti, al MAXXI di Roma (13). Gli incontri pubblici proseguono per tutto il mese e in agosto, approfittando anche delle varie Feste dell’Unità che si susseguono in tutta Italia.

Il 22 settembre 2017 l’on. Emanuele Fiano deposita in Commissione Affari Costituzionali la nuova proposte di legge elettorale, denominata Rosatellum Bis, dal nome del capogruppo PD Ettore Rosato.

il 14 ottobre 2017  viene celebrato decennale del Pd, fondato nel 2007 dall’unione tra DS e Margherita,  con una manifestazione che si tiene al teatro Eliseo (14) di Roma, assenti Prodi, Parisi e altri fondatori. In questo periodo si sono  susseguiti sei segretari e sono  state registrate due scissioni: Rutelli nel 2009 e Bersani e D’Alema nel febbraio 2017.

Il 17 ottobre parte dal binario 2 della stazione Tiburtina di Roma (15) il treno del Pd denominato “Destinazione Italia”, con il quale Matteo Renzi per due mesi attraverserà  il Paese, fermandosi in 100 stazioni. Alla partenza del convoglio, composto di cinque vagoni, il segretario del Pd dichiara: “Pronto per il viaggio in treno di ascolto dell’Italia e degli italiani, buon viaggio a tutti noi“.

Il 26 ottobre 2017, dopo otto voti di fiducia, la legge elettorale viene (16) approvata in via definitiva al Senato (214 sì, 61 no, 2 astenuti). Hanno votato a favore (18) Pd, Forza Italia, Lega e Alternativa Popolare, La legge, fortemente osteggiata dal M5s e dalle sinistre, sostituisce l’Italicum modificato dalla Corte Costituzionale per la Camera e il Consultellum per il Senato.

Il 27 ottobre si apre  a Napoli, presso il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa, la Conferenza programmatica nazionale del Partito Democratico, (17) una tre giorni per la costruzione del programma di governo con uno sguardo al 2020.

Il 31 ottobre Renzi si reca a Chicago, su invito dell’ex presidente Obama, per tenere una relazione all’Obama Foundation Summit. (18)

il 5 novembre  si tengono le elezioni regionali in Sicilia (19) per l’elezione del presidente e dei deputati dell’Assemblea.  Viene eletto Nello Musumeci, candidato del centro-destra, col 39,85%, mentre Fabrizio Micari, sostenuto dalla coalizione con a capo il Pd, registrò il 18,65%.

Il 21 novembre il segretario del PD Matteo Renzi incontra a Parigi il presidente francese Macron. Nella stessa settimana, dal 24 al 26, si tiene a Firenze l’ottava Leopolda. Nella cronaca della giornata inaugurale Repubblica scrive (20): Renzi riparte da qui. Ricordando non a caso il rimpasto del 2002, la sconfitta che lo portó prima in Provincia, quindi a Palazzo Vecchio e infine a Palazzo Chigi. E tornando ad agitare le 100 proposte, come i 100 punti, i 100 luoghi. Solo che stavolta il Pd deve rincorrere l’ottimismo del sul stesso segretario, che appena il giorno prima ha previsto il 30% di consensi per il Pd e quasi il 40% per la coalizione con al centro il Pd: “Un po’ troppo ottimista”, si commenta nella platea della Leopolda. Il clima non è propriamente trionfale: “Speriamo che lui veda piú lontano di noi, ma quelle cifre appaiono davvero eccessive nella situazione in cui siamo”.

Il 28 dicembre il Consiglio dei ministri decide la data delle prossime elezioni (21): 4 marzo 2018

15 gennaio 2018 Dopo un lungo e sofferto dibattito interno , il leader della coalizione Liberi e Uguali (coalizione costituita da  Articolo 1 – MDP, Possibile e Sinistra Italiana) Pietro  Grasso annuncia che  sosterrà la ricandidatura in Regione del Pd Nicola Zingaretti, per “una svolta a sinistra”.   in quanto “ci sono tutte le condizioni per costruire un’alleanza di sinistra” dopo un confronto sulle  ” richieste emerse dall’assemblea dei delegati di Liberi e Uguali del Lazio sul profilo politico e sui punti programmatici in tema di sanità, mobilità, ambiente, gestione dei rifiuti, lavoro“(la Repubblica) LeU non sosterrà invece  la candidatura alla regione Lombardia di Giorgio Gori.

Nello stesso giorno Zingaretti  annuncia la Lista Civica che porta il suo nome: una compagine che mette insieme i consiglieri regionali uscenti dell’area Pisapia con medici, professionisti, giornalisti, docenti universitari, amministratori, nel segno di “un nuovo centrosinistra più ampio e inclusivo”, uno schema che “rafforza la credibilità di vittoria”. Manca ancora all’appello la ‘quarta gamba’ di quella che il governatore chiama l”alleanza del fare’, e cioè i Moderati per Zingaretti: lista in costruzione nella quale sarebbero dovuti confluire, tra gli altri, alcuni candidati di area Lorenzin (ministro della Salute di area centrista). A sostegno del governatore anche la lista +Europa dei Radicali italiani, che nella scorsa mandata elettorale erano stati esclusi dalle liste  del centro sinistra.

26 gennaio 2018 Zingaretti presenta la Lista civica in cui confluiscono molti consiglieri uscenti, alcuni del gruppo ex SEL ex “Insieme” che fanno capo al vice presidente  Massimiliano Smeriglio (> Vai all’articolo di Roma Today)

copertina programma PD elezioni 2018il 27 gennaio 2018 si decidono le candidature del Pd,  ma  Andrea Orlando e Michele Emiliano, a cui fanno capo le  componenti delle minoranze, abbandonano la direzione insieme a Gianni Cuperlo e ai loro fedelissimi. E la direzione  approva le liste ma  le minoranze.

il 2 febbraio Renzi presenta il programma del PD a Bologna

2 febbraio 2018 vengono resi noti i nomi dei candidati alle regionali.> Vai alla pagina del candidato Presidente Zingaretti con la biografia,  le liste, il programma

sito zingaretti 2018

Il Candidato Presidente Zingaretti è sostenuto da Partito democratico; Lista civica Zingaretti;  +Europa;  Insieme;  Liberi e Uguali; Centro Solidale per Zingarett. Sul  sito di Nicola Zingaretti :https://www.nicolazingaretti.it la sua autobiografia  https://www.nicolazingaretti.it/la-mia-storia/, una pagina sull’operato dei passati cinque anni, il Programma_Zingaretti 2018 e una Pagina con la sintesi dei punti 2018;  per quanto riguarda i finanziamenti elettorali  sul sito c’è una pagina  dedicata alle donazioni – con lo slogan: Sostieni la sfida per una politica più pulita e trasparente e la dichiarazione: Tante persone stanno partecipando alla campagna per costruire insieme il Lazio ancora più forte. È il nostro metodo: tante piccole donazioni contro chi preferisce grandi cifre da parte di pochi. Il tuo sostegno è importante, per continuare a essere liberi e perché non è una sfida semplice. Il tuo contributo può fare la differenza. Tuttavia, nonostante  l’appello alla “politica trasparente” non ci sono precise indicazioni se la campagna sia  finanziata solo con piccole donazioni, o anche con contributi dal Partito, o anche con donazioni di aziende.   Nessuno spazio per rendiconti dei finanziamenti elettorali. Nel sito non sono presenti i nomi dei candidati delle liste che sostengono Nicola Zingaretti Presidente, nè tantomeno le biografie – sul sito del PD Lazio si trova la lista dei candidati del Partito Democratico senza le biografie

Febbraio 2018  il Governo Gentiloni, nella persona del sottosegretario Gianclaudio Bressa -ancora  del Partito Democratico –  firma  a Palazzo Chigi una pre-intesa sulla cosiddetta “autonomia differenziata” tra il Governo e le Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. L’autonomia differenziata proseguirà il suo cammino tra varie polemichedurante il Conte 1,  (vedi A giorni si compirà l’ “autonomia differenziata” di alcune Regioni ricche dal resto del Paese, una sorta di “secessione dei ricchi”) e sarà compresa nell’accordo del Governo Pd – M5s (vedi I programmi elettorali del 2018 del M5S e del PD su: autonomia regionale differenziata 4 settembre 2019)

12 febbraio 2018 Il sito dell’Associazione per la trasparenza e contro la corruzione Riparte il futuro pubblica i nomi dei  17 i candidati indagati del Partito Democratico, inseriti nelle liste collegio per collegio in mezzo a centinaia di altri nomi di esponenti democratici e dei loro alleati (altre pagine sono dedicate ad altre formazioni politiche) (> Vai all’articolo di Riparte il futuro)

18 febbraio 2018 Intervistato da Il Mattino, il segretario PD Renzi a una domanda sulle alleanze risponde:  «Non faremo alleanze con gli estremisti. Questa è l’occasione per seguire il suggerimento che a suo tempo diede il grande Indro Montanelli: Turatevi il naso e votate Pd. In molti casi non c’è neanche bisogno di turarsi il naso, perché i candidati sono ottimi».

da #mapparoma

mapparoma21 elez politiche roma 2018

Il 4 marzo 2018 si tengono le lezioni politiche. Il Pd subisce una pesante flessione, registrando il 19% dei voti per entrambe le Camere. In conseguenza, il segretario Matteo Renzi annuncia le sue dimissioni che  verranno formalizzate il 12 marzo davanti alla Direzione Nazionale del partito. Le dimissioni vengono accolte e come segretario ad interim viene nominato Maurizio Martina.

(da #mapparoma21 – Il voto alle elezioni politiche 2018: disuguaglianze ancora una volta decisive https://www.mapparoma.info/mapparoma21-il-voto-alle-elezioni-politiche-2018-disuguaglianze-ancora-una-volta-decisive/)Alle elezioni politiche vota un milione e mezzo di romani, per un’affluenza del 72%, un dato inferiore rispetto a tutte le elezioni politiche precedenti, ma superiore rispetto alle amministrative degli ultimi 10 anni. Sono  in gran parte confermate le dinamiche del voto alle comunali del 2016, che a loro volta avevano mostrato una geografia politica diversa rispetto al voto del 2013. In sintesi, la coalizione di Centrosinistra  prevale solo nei quartieri più centrali (40%) e, diversamente dal 2016, ma di pochissimo, nella periferia storica intorno all’anello ferroviario (quasi 31%, peraltro egemonizzata dal centrosinistra fino al 2013), con un andamento molto simile per PD e +Europa, nettamente decrescente allontanandosi dal centro della città. Ciò è coerente con le analisi a livello nazionale che mostrano il centrosinistra confinato nei centri urbani e una maggiore propensione al voto per il PD nelle classi medio-alte, cosicché sembra essere stata la condizione socio-economica a decidere le elezioni .

Nel resto della città continua invece l’elevato consenso per il M5S, che prevale nella periferia anulare (35%) e in quella esterna al GRA (39%), con un andamento al contrario fortemente crescente allontanandosi dal centro della città, sebbene abbia perso alcuni punti percentuali rispetto al 2016, probabilmente a causa dei problemi dell’Amministrazione comunale. Questo calo è andato a vantaggio della Lega, che per la prima volta si afferma con percentuali notevoli soprattutto nelle periferie romane, e che mostra un andamento dei voti simile a quello del M5S, con il massimo fuori dal GRA. Scarica mapparoma21 elez politiche roma 2018

Nella stessa data si tengono anche le elezioni regionali. Per il Lazio, risulta confermato Presidente Nicola Zingaretti. https://www.carteinregola.it/index.php/elezioni-regionali-lazio-zingaretti-di-nuovo-presidente/ (estratto da #mapparoma) (sostenuto da PD, LeU, +Europa, Insieme, Centro Solidale e Lista Civica) alla presidenza della Regione, nonostante che le liste di Centrosinistra che lo sostenevano abbiano avuto meno voti rispetto al Centrodestra, e nello stesso giorno in cui la sua coalizione usciva sconfitta dalle elezioni politiche. E’ stata quindi un’ottima performance personale del governatore uscente, un vero e proprio “effetto Zingaretti”, probabilmente favorito dal fatto che la coalizione era larga ma credibile, comprendendo anche LeU diversamente dalle elezioni politiche, e che al contrario il Centrodestra si presentava diviso tra i due candidati Parisi (appoggiato da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia ed Energie per l’Italia) e Pirozzi, mentre la Lombardi del M5S arrivava terza. Se nel complesso della città il Centrosinistra vince con oltre il 37% dei voti, circa 10 punti percentuali in più rispetto a Centrodestra (28%) e M5S (26%), rimangono comunque in gran parte costanti le dinamiche del voto alle comunali del 2016, che a loro volta avevano mostrato una geografia politica diversa rispetto al voto del 2013: l’andamento dei consensi per Zingaretti è infatti nettamente decrescente allontanandosi dal centro della città, come abbiamo già evidenziato per il PD e per LeU alle elezioni politiche. Tuttavia, a differenza dei risultati della Camera, il candidato del Centrosinistra prevale non solo nei quartieri più centrali (49%) e nella periferia storica intorno all’anello ferroviario (oltre 41%), dove il distacco da Parisi e Lombardi è ampio, ma anche con uno scarto più ridotto nella periferia anulare interna al GRA (33%). Di conseguenza, la vittoria di Zingaretti nel Lazio, che è dipesa da un margine di soli 55mila voti in tutta la regione rispetto a Parisi, si basa in primo luogo sulla parte di Roma dentro al GRA, dove ha ottenuto 157mila voti più di Parisi e 184mila più di Lombardi. Proprio per questo sarà interessante tornare alla fine sulle caratteristiche demografiche, sociali ed economiche del consenso per Zingaretti. Nicola Zingaretti per il Centrosinistra (mappa in alto a sinistra), che in totale ha ottenuto 543mila voti pari al 37,5%, mostra le percentuali maggiori non solo nei Municipi I e II, ma anche in varie zone della periferia storica, soprattutto nei Municipi VII, VIII e XII; comunque, le zone urbanistiche migliori sono quasi tutte centrali: Trastevere (58%, dove anche il Centrosinistra alla Camera ha ottenuto il suo massimo), Aventino (56%), Celio (55%), Della Vittoria e Testaccio (53%), Montesacro e Flaminio (52%), Trieste, Salario e Gianicolense (51%), Esquilino (50%). Al contrario, il candidato del Centrosinistra scende sotto al 30% quasi ovunque fuori dal GRA, in tutti i quadranti della città: a est in gran parte del VI Municipio (Borghesiana 20%, San Vittorino 21%, Lunghezza 22%, Torre Angela e Acqua Vergine 23,5%, nonché Tor Cervara nel V 24%), a sud (Porta Medaglia 21% e Decima 24%), a ovest (Pantano di Grano 21%, Boccea 22%, Ponte Galeria, Castelluccia e Santa Maria di Galeria circa 23%) e a nord (Santa Cornelia 24%). I risultati di queste elezioni hanno un alto indice di correlazione con quelli del 2013, quando Zingaretti fu eletto per la prima volta alla Regione, a dimostrazione di una sostanziale continuità nelle scelte degli elettori, sia pure su valori assoluti più bassi, avendo ottenuto questa volta a Roma 170mila voti in meno rispetto a cinque anni fa.

scarica mapparoma22 elez regionali lazio 2018

Il 9 aprile 2018  Mario Torelli, presidente dell’XI municipio, viene sfiduciato dal consiglio, è il  terzo caso da quando Virginia Raggi è sindaca di Roma, dopo il III, dove a febbraio 2018 anche Roberta Capoccioni era stata sfiduciata, e l’VIII dove ad aprile 2017 si era invece dimesso Paolo Pace.

Il 10 giugno si vota nel III e VIII Municipio. In quest’ultimo risulta eletto al primo turno Amedeo Ciaccheri.

IL 25 giugno 2018 Giovanni Caudo, l’ex assessore all’Urbanistica della giunta Marino, vince il ballottaggio con il candidato del centro destra Bova e diventa il nuovo presidente del III municipio.  Caudo ha raccolto 20.121 voti, pari al 56,71% dei votanti. Bova invece solo 15.362, il 43,29% del totale. Al primo turno hanno votato per l’ex assessore della giunta Marino in 18.917, per Bova 15.206. Negativo il dato dell’affluenza: ha votato appena il 20,91% degli aventi diritto.e https://www.carteinregola.it/index.php/giovanni-caudo-e-il-presidente-del-iii-municipio/
7 luglio 2018 All’Assemblea Nazionale del Pd   il segretario reggente Maurizio Martina si candida come segretario e viene eletto con il compito di guidare la fase congressuale.

Il 17 novembre 2018 all’Assemblea nazionale Martina si dimette e il presidente Orfini scioglie l’Assemblea dando così inizio alla fase congressuale che si terrà a marzo 2019. Le candidature alla segreteria nazionale dovranno essere presentate entro il 12 dicembre.

Il 1° dicembre 2018 si tengono in tutto il Lazio le elezioni per la segreteria del Pd Lazio, retta fin’allora da Fabio Melilli.
Dopo lo spoglio delle oltre 64.000 schede risulta eletto Bruno Astorre, senatore e già consigliere regionale, con circa 44.000 voti. Asorre risulta primo in tutte le provincie laziali, tranne che a Latina, dove risulta primo Claudio Mancini.
All’assemblea regionale Astorre disporrà quindi di 125 delegati su 200.

Il 7 gennaio si svolge Piazza Grande Lazio, primo evento pubblico a sostegno  del candidato alla segreteria del Partito Democratico Nicola Zingaretti, in vista delle primarie del 3 marzo. Qualche giorno prima Carteinregola scrive al candidato chiedendo di fare approfondimenti e eventualmente cambiare location, dato che il prescelto   “PalaCavicchi”, che peraltro ha ospitato iniziative politiche di diversi partiti,   è un luogo da tempo al centro  di un dibattito sul suo utilizzo e sulle sue destinazioni, in quanto sorto in buona parte abusivamente, con edificazioni che  risultano non sanate e non sanabili. Tuttavia la lettera non riceverà risposta. (vedi  Presidente Zingaretti, per cambiare (davvero)

Il 27 gennaio 2019, al voto nei circoli Pd si presentano i seguenti candidati: Roberto Giachetti (candidato assieme ad Anna Ascani), Maurizio Martina (candidato con Matteo Richetti), Francesco BocciaNicola Zingaretti, Dario Corallo e Maria Saladino. Votano oltre 189.000 iscritti (affluenza del 50,46%) che ammettono alle Primarie Zingaretti (47,38% dei voti),, Martina (36,10%) e Giachetti (11,13%)..

Domenica 3 marzo 2019 si tengono le Primarie del Pd per eleggere il segretario nazionale e i membri dell’assemblea nazionale. Dopo lo spoglio, risulta eletto Nicola Zingaretti col 66% dei voti. Seguono Martina col 22% e Giachetti con il 12%. Hanno votato circa 1.600.000 elettori.
Il 16 marzo 2019 l’Assemblea Nazionale proclama Zingaretti nuovo segretario, eleggendo altresì Paolo Gentiloni Silveri quale presidente del partito e vicepresidenti Debora Serracchiani e Anna Ascani.

Il 17 aprile 2019 Zingaretti nomina vice-segretari del partito Andrea Orlando e Paola De Micheli.

Alle elezioni europee del 27 maggio il Pd è il più votato nella Capitale con il 30,6%, seguito dalla Lega al 25,8% e l dal M5s, sceso al 17,6% dall’oltre 36% registrato dalla sindaca Raggi nel 2016.

da #mapparoma

Il Partito Democratico si conferma prima lista come alle regionali del 2018, con 339mila voti (30,6%), in lieve crescita rispetto ai 311mila delle politiche. Il suo consenso è maggiore nei Municipi I, II, VIII e XII, e come nelle elezioni precedenti rimane nettamente decrescente secondo la distanza dal centro, in misura persino superiore rispetto all’anno scorso, avendo guadagnato voti nelle fasce urbane centrali fino all’anello ferroviario (dove arriva al 40%) più di quanto abbia ripreso nelle periferie esterne al GRA (dove si ferma al 20%, eccetto il versante sud-ovest verso il litorale). Nonostante la grande rilevanza del risultato della Lega, risulta appunto solo la seconda lista a Roma, con 285mila voti (25,8%), quasi il doppio rispetto ai 152mila della Camera 2018. L’andamento è crescente allontanandosi dal centro della città, con il massimo nelle periferie romane fuori dal GRA in tutti i quadranti, soprattutto a est nel VI Municipio (37%), con la sola parziale eccezione del litorale nel X Municipio. Nei quartieri romani, la Lega ottiene più voti dove la densità di popolazione è bassa e i residenti aumentano, l’età media è bassa, i nuclei familiari sono numerosi, i laureati sono pochi, il tasso di occupazione è basso e la disoccupazione è alta, il capitale sociale misurato dalla disponibilità di piazze è scarso, il disagio socio-economico è forte [Fig. 4]. In particolare, la Lega ottiene il 31% dove l’indice di disagio sociale è elevato, il 24,9% dove è nella media e il 21,7% dove è basso, e analogamente il 32,5% dove i laureati sono pochi, il 25,6% dove sono nella media e il 20,6% dove i laureati sono molti. Per il PD (mappa in alto a sinistra) le zone urbanistiche migliori sono tutte centrali, all’interno o in prossimità dell’anello ferroviario, in particolare nei Municipi I e II: Trastevere (record con il 50%), Celio (47%), Aventino, Della Vittoria e Monte Sacro (44%), Flaminio, Testaccio e Gianicolense (43%), Salario e Trieste (42%), Esquilino e Navigatori (41%). Al contrario, rimane sotto al 20% quasi ovunque fuori dal GRA, soprattutto nei quadranti sud del IX Municipio (Santa Palomba e Porta Medaglia 13-14%), est del VI Municipio (San Vittorino e Borghesiana 14%, Lunghezza 15%, Acqua Vergine, Lunghezza e Torre Angela circa 17%) e ovest (Pantano di Grano e Santa Maria di Galeria 15%, Boccea 16%, Ponte Galeria 17%). La correlazione negativa tra voti della Lega e del PD è molto forte, perché la prima prevale, come detto (mappa in alto a destra), proprio nella periferia esterna al GRA dove il secondo è debole (…) (estratto da #mapparoma) scarica mapparoma 26mapparoma26 elezioni europee 2019

Diversa la situazione nel Lazio, dove la Lega sale al primo posto con il 32,66%, seguita dal Pd (23,79%), dal M5s con il 17,93%, FdI (che supera il 9%), e Forza Italia al 6,77%. Salvo Roma, la Lega è prima nelle 4 province: a Rieti con oltre il 41%, (Pd  18,35% e il M5s al 16,86%); a Viterbo col 41,42%  (Pd sotto il 19% e il M5s al 16%) a Frosinone con ill 40,4% (M5s 18,55%, Pd al 16%) e a Latina col 38,9% (M5s 16,73%, Pd 14,8%).

Ai primi di agosto 2019 si manifestano gravi tensioni nel governo dopo il voto contrario della Lega a una mozione del M5s relativa alla TAV Torino – Lione;  il 7 agosto il leader della Lega, Matteo Salvini, annuncia una mozione di sfiducia verso il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiedendo elezioni anticipate

Il 20 agosto 2020 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte rassegna le proprie dimissioni,mentre proseguono nei contatti  Pd e  M5s per valutare l’ipotesi di un accordo. Alla fine del secondo giro di consultazioni, il 29 agosto, Mattarella assegna a Conte il compito di formare iI nuovo governo, che ottiene la fiducia delle Camere il 9 eil 10 settembre. Nasce il Governo Conte bis (> vai alla composizione del Governo)

Vedi i nostri articoli:

Il 18 settembre 2019 il senatore Matteo Renzi, ex presidente del Consiglio ed ex segretario nazionale, abbandona il Pd seguito da 24 deputati e 12 senatori e fonda un nuovo partito cui viene dato il nome di Italia Viva.

tutta un'altra storia, assemble anazionale pd 11 2019dal 15 al 17 novembre 2019, si tiene l’Assemblea Nazionale “Tutta un’altra storia”, nel corso della quale vengono proposte  diverse modifiche allo Statuto nazionale del Pd. Tra le più rilevanti: viene abolito l’automatismo tra la carica di segretario e quella di candidato premier, la Convenzione Nazionale è ribattezzata Congresso Nazionale, la composizione della Direzione Nazionale viene modificata e l’antifascismo è incluso tra i valori fondamentali del partito. Le modifiche vengono approvate con 566 sì,1 no e 5 astenuti. (> vai all’elenco dei membri dell’Assemblea nazionale)

Il 20 dicembre 2019 l’Assemblea romana approva il nuovo Statuto del Partito Democratico di Roma, recependo le novità introdotte dal nuovo Statuto nazionale e regionale e le esperienze sperimentate nella Capitale. “Nel nuovo modello di partito convivranno insieme l’autonomia dei circoli territoriali, i cui iscritti potranno eleggere direttamente i propri organismi, e i 15 coordinamenti municipali che avranno il ruolo di coordinamento fra circoli territoriali ed eletti insieme alle esperienze dei circoli d’ambiente e tematici, dei circoli online e dei punti PD previsti dal nuovo Statuto nazionale approvato a Bologna per garantire la massima apertura verso chi sceglie di impegnarsi nel Partito Democratico. Lo Statuto prevede inoltre l’indizione delle primarie per la scelta del/della Sindaco/a e dei Presidenti di municipio, che saranno convocate con largo anticipo, la conferenza programmatica e i forum tematici, la possibilità di consultare gli iscritti con lo strumento del referendum, già usato per la prima volta in Italia proprio dal PD Roma sui temi della mobilità e dei rifiuti, ed, infine, la carta di impegni per il corretto utilizzo della comunicazione social, contro il linguaggio dell’odio e le fake news.” scarica IL NUOVO STATUTO http://pdroma.it/wp-content/uploads/2019/12/STATUTO-pd-RomaM.pdf

14 ottobre 2020 Si tiene la prima riunione di Insieme per Roma, la coalizione di centrosinistra verso le elezioni comunali del 2021. Presenti i rappresentanti dei partiti, i capigruppo in Campidoglio e i presidenti di municipio. Questo l’annuncio: “Partiamo dal Lanificio a Pietralata, per andare incontro alle periferie iniziando il nostro viaggio in una fabbrica riconvertita che dà l’idea di una Roma che cambia e che guarda al futuro. È anche il luogo dove abbiamo festeggiato la storica vittoria di Nicola Zingaretti alle regionali nel 2018 il posto migliore dove cominciare a costruire, insieme a tutti gli alleati, una coalizione sociale ampia e aperta alla città, ai movimenti e associazioni per vincere a Roma nel 2021″ “per istituire un coordinamento e avviare un percorso comune aperto alla città a partire da un confronto programmatico non dai nomi dei candidati”, nel comunicato si annuncia che il primo passao sarà “promuovere un manifesto per la Roma del futuro da costruire insieme a tutte le energie ed esperienze che si battono ogni giorno per il riscatto della Capitale” Firmano: Articolo 1, Azione, Demos, Italia Viva, Partito Democratico, Più Europa, PRI, PSI, Radicali Italiani, Sinistra Italiana, Verdi / Europa Verde, Volt, Sabrina Alfonsi, Francesca Del Bello, Giovanni Caudo, Amedeo Ciaccheri, Giulio Pelonzi, Stefano Fassina, Svetlana Celli.

In seguito si sono svolti “tavoli” sui temi più rilevanti della Capitale insieme a realtà della società civile che aderiscono alla coalizione di centro sinistra

il 25 gennaio si dimette il premier Giuseppe Conte, dopo il ritiro delle due ministre di Italia Viva e la conseguente crisi di Governo. Il 29 gennaio il Presidente Mattarella affida un incarico esplorativo al Presidente della camera Roberto Fico (M5S), e quindi il 3 febbraio, a Mario Draghi. Il neo incaricato il 13 febbraio presenta la lista dei Ministri,  e ottiene la fiducia di entrambe le Camere. Il suo Governo è sostenuto da un’ampia maggioranza  che comprende il centro destra della Lega e di Forza Italia, insieme al Partito democratico, Italia Viva, Azione, + Europa, a Liberi e Uguali  e al M5S. Queste due ultime forze subiscono una spaccatura interna, la prima con la componente di Sinistra Italiana, la seconda con molti parlamentari contrari alla coalizione.

Il 16 febbraio Movimento 5 stelle, Partito democratico e Leu costituiscono un intergruppo parlamentare. “Alla vigilia del voto di fiducia al nuovo Governo Draghi, abbiamo deciso..di intraprendere un’iniziativa comune: la costituzione di un intergruppo parlamentare che, a partire dall’esperienza positiva del Governo Conte II, promuova iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese, dalla emergenza sanitaria, economica e sociale fino alla transizione ecologica ed alla innovazione digitale. Con questo spirito, da domani, saremo insieme per rilanciare e ricostruire il nostro Paese

I cambiamenti nazionali rimettono in gioco anche gli equilibri romani. Si paral insistentemente della candidatura dell’ex Ministro Gualtieri a Sindaco della Capitale per uno schieramento che vede uniti centrosinistra e movimento

 – ultimo aggiornamento  19 febbraio 2021

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(Vedi anche Wikipedia Partito Democratico)

Art.1-MDP (Movimento Democratici e Progressisti)

NOTE

(1) Con le nuove regole, in pratica, il commissariamento di una qualsiasi struttura locale potrà essere deciso dal solo segretario nazionale , sentito il parere della Commissione di garanzia e con l’approvazione entro 30 giorni della Direzione, e può essere esteso agli organi esecutivi e assembleari.

(2) in particolare i militanti  contestano la delibera del 10 giugno, approvata dalla Direzione che  a loro giudizio avrebbe dovuto essere approvata dall’Assemblea, e la mancata convocazione trimestrale di quest’ultima, oltre ai cambiamenti rispetto  alla rete dei circoli, che ritengono lesivo della loro autonomia.

(3) Vai alla Carta del Candidato Trasparente

Vai alla pagina con i profili dei candidati che hanno aderito (29 del PD e di  liste collegate al candidato Giachetti, di cui 8 eletti )

Perché su queste elezione incombe soprattutto una disaffezione generalizzata per la politica che nasce dalla drammatica situazione in cui versa la nostra città, ma soprattutto   in eseguito al coinvolgimento di molti esponenti dei partiti tradizionali nelle inchieste giudiziarie. E che è anche motivata dai molti interrogativi che suscitano nell’elettorato le nuove realtà che si sono affacciate da pochi anni  sulla scena romana, che spesso non danno ai cittadini elettori sufficienti informazioni e garanzie sui propri valori  e sulle modalità  con  cui intendono farsi espressione della propria base  e dei  territori.”. ” L’ obiettivo finale è quello di riportare i cittadini a ragionare di  politica, a non lasciarsi sopraffare  dal disinteresse e dal senso di impotenza che scivola verso l’astensionismo, e  a compiere  scelte consapevoli, magari unendosi a noi nel chiedere, al di là dell’appuntamento elettorale, ai propri partiti di riferimento di  aprire una nuova stagione politica, che scelga  la centralità  dell’interesse collettivo e non, come le cronache spesso ci hanno tristemente confermato, gli  affari, la corruzione, le mafie.”

(4) https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Democratico_(Italia)

(5) In senso generale, i risultati furono considerati un insuccesso per il Pd: il 20 giugno Ilvo Diamanti (5a) commentava che “i ballottaggi confermano le indicazioni arrivate dopo il primo turno di elezioni amministrative: un Paese politicamente indefinibile. Il Pd perde anche nelle “sue” zone tradizionali e il M5S vince in maniera trasversale, ma ancora non ha vere radici nel territorio.

Alle stesse conclusioni perveniva il Presidente del consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi. (5b) “Parlando alla stampa a palazzo Chigi, il presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi commenta i risultati dei ballottaggi per le elezioni comunali che hanno visto prevalere il Movimento 5 Stelle a Roma, Torino e in altre diciassette città. Pur sottolineando che il voto è stato influenzato da fattori territoriali diversi, Renzi riconosce un rilievo nazionale della consultazione e dice: “Ovunque ha vinto chi ha saputo interpretare l’esigenza di cambiamento.”

(5a) http://video.repubblica.it/dossier/amministrative-2016-elezioni-roma-milano-bologna-torino-napoli/comunali-diamanti-italia-senza-piu-radici-politiche-e-il-cambiamento-e-solo-all-inizio/243846/243893?ref=search

(5b) http://video.repubblica.it/dossier/amministrative-2016-elezioni-roma-milano-bologna-torino-napoli/amministrative-renzi-vittoria-netta-del-m5s-no-voto-di-protesta-ma-cambiamento/243893/243940?ref=search

(6) http://blog.openpolis.it/2016/06/21/affluenza-cala-tranne-roma/8862

(7)  Vedi la nostra pagina con le motivazioni del sì e del no http://www.carteinregola.it/index.php/carteinregola-e-il-referendum-costituzionale/

(8) 3o motivi per votare NO http://media.wix.com/ugd/14a30c_ebe4e28e29984e2aaa69a67fc0ead2b2.pdf

(9) http://www.huffingtonpost.it/2017/02/15/minoranza-pd-speranza-emiliano-rossi_n_14766660.html

http://www.repubblica.it/politica/2017/02/18/news/pd_scissione_renzi_minoranza-158595459/

(10) http://www.unita.tv/focus/cosa-e-successo-allassemblea-nazionale-in-5-punti/

(11)   http://www.lastampa.it/2017/03/11/italia/politica/pisapia-lancia-campo-progressista-7uZbXrWiwDdAWIFyb5aQON/pagina.html

http://www.repubblica.it/politica/2017/02/25/news/democratici_progressisti-159197225/

(12) http://www.partitodemocratico.it/document/nota-dellorganizzazione-pd-dati-congressi-dei-circoli/
(13) https://www.youtube.com/watch?v=4BZi_eGnO4o

(14) http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2017/10/14/rosatellum-e-addii-rovinano-decennale.-parisi-e-lutto-pd_423e4dfa-55b6-40d8-8537-a4915787f658.html

(15) http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2017/10/17/parte-il-treno-di-renzi-pd-pronto-ad-aprirsi_5cde749d-75f4-42ec-8257-fb10cb918a7f.html

(16) http://www.adnkronos.com/fatti/politica/2017/10/26/rosatellum-traguardo-legge-spiegata-punti_hACzR9myWSwQxil201YacN.html

(17) http://www.napolitoday.it/politica/conferenza-programmatica-pd-pietrarsa-27-29-ottobre-2017.html

(18) http://www.huffingtonpost.it/barbara-polidori/renzi-ritrova-lamico-obama-noi-ispiriamo-i-giovani-per-entrambi-piu-risultati-di-quanto-la-stampa-dica_a_23263532/

(19) https://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_regionali_in_Sicilia_del_2017

(20)http://firenze.repubblica.it/cronaca/2017/11/24/news/la_leopolda_al_via_prodi_non_sapevo_che_ci_fosse_e_una_cosa_da_giovani_-182042657/?ref=search

(21) http://tg24.sky.it/politica/2017/12/28/elezioni.htmlIl decennale del Pd, fondato nel 2007 dall’unione tra DS e Margherita, viene celebrato x con una manifestazione che si tiene al teatro Eliseo (14) di Roma, assenti Prodi, Parisi e altri fondatori. In questo periodo si erano susseguiti sei segretari ed erano state registrate due scissioni: Rutelli nel 2009 e Bersani e D’Alema nel febbraio 2017.

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(Vedi anche Wikipedia Partito Democratico)

Art.1-MDP (Movimento Democratici e Progressisti

(1) Con le nuove regole, in pratica, il commissariamento di una qualsiasi struttura locale potrà essere deciso dal solo segretario nazionale , sentito il parere della Commissione di garanzia e con l’approvazione entro 30 giorni della Direzione, e può essere esteso agli organi esecutivi e assembleari.

(2) in particolare i militanti  contestano la delibera del 10 giugno, approvata dalla Direzione che  a loro giudizio avrebbe dovuto essere approvata dall’Assemblea, e la mancata convocazione trimestrale di quest’ultima, oltre ai cambiamenti rispetto  alla rete dei circoli, che ritengono lesivo della loro autonomia.

(3) Vai alla Carta del Candidato Trasparente

Vai alla pagina con i profili dei candidati che hanno aderito (29 del PD e di  liste collegate al candidato Giachetti, di cui 8 eletti )

Perché su queste elezione incombe soprattutto una disaffezione generalizzata per la politica che nasce dalla drammatica situazione in cui versa la nostra città, ma soprattutto   in eseguito al coinvolgimento di molti esponenti dei partiti tradizionali nelle inchieste giudiziarie. E che è anche motivata dai molti interrogativi che suscitano nell’elettorato le nuove realtà che si sono affacciate da pochi anni  sulla scena romana, che spesso non danno ai cittadini elettori sufficienti informazioni e garanzie sui propri valori  e sulle modalità  con  cui intendono farsi espressione della propria base  e dei  territori.”. ” L’ obiettivo finale è quello di riportare i cittadini a ragionare di  politica, a non lasciarsi sopraffare  dal disinteresse e dal senso di impotenza che scivola verso l’astensionismo, e  a compiere  scelte consapevoli, magari unendosi a noi nel chiedere, al di là dell’appuntamento elettorale, ai propri partiti di riferimento di  aprire una nuova stagione politica, che scelga  la centralità  dell’interesse collettivo e non, come le cronache spesso ci hanno tristemente confermato, gli  affari, la corruzione, le mafie.”

(4) https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Democratico_(Italia)

(5) In senso generale, i risultati furono considerati un insuccesso per il Pd: il 20 giugno Ilvo Diamanti (5a) commentava che “i ballottaggi confermano le indicazioni arrivate dopo il primo turno di elezioni amministrative: un Paese politicamente indefinibile. Il Pd perde anche nelle “sue” zone tradizionali e il M5S vince in maniera trasversale, ma ancora non ha vere radici nel territorio.

Alle stesse conclusioni perveniva il Presidente del consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi. (5b) “Parlando alla stampa a palazzo Chigi, il presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi commenta i risultati dei ballottaggi per le elezioni comunali che hanno visto prevalere il Movimento 5 Stelle a Roma, Torino e in altre diciassette città. Pur sottolineando che il voto è stato influenzato da fattori territoriali diversi, Renzi riconosce un rilievo nazionale della consultazione e dice: “Ovunque ha vinto chi ha saputo interpretare l’esigenza di cambiamento.”

(5a) http://video.repubblica.it/dossier/amministrative-2016-elezioni-roma-milano-bologna-torino-napoli/comunali-diamanti-italia-senza-piu-radici-politiche-e-il-cambiamento-e-solo-all-inizio/243846/243893?ref=search

(5b) http://video.repubblica.it/dossier/amministrative-2016-elezioni-roma-milano-bologna-torino-napoli/amministrative-renzi-vittoria-netta-del-m5s-no-voto-di-protesta-ma-cambiamento/243893/243940?ref=search

(6) http://blog.openpolis.it/2016/06/21/affluenza-cala-tranne-roma/8862

(7)  Vedi la nostra pagina con le motivazioni del sì e del no http://www.carteinregola.it/index.php/carteinregola-e-il-referendum-costituzionale/

(8) 3o motivi per votare NO http://media.wix.com/ugd/14a30c_ebe4e28e29984e2aaa69a67fc0ead2b2.pdf

(9) http://www.huffingtonpost.it/2017/02/15/minoranza-pd-speranza-emiliano-rossi_n_14766660.html

http://www.repubblica.it/politica/2017/02/18/news/pd_scissione_renzi_minoranza-158595459/

(10) http://www.unita.tv/focus/cosa-e-successo-allassemblea-nazionale-in-5-punti/

(11)   http://www.lastampa.it/2017/03/11/italia/politica/pisapia-lancia-campo-progressista-7uZbXrWiwDdAWIFyb5aQON/pagina.html

http://www.repubblica.it/politica/2017/02/25/news/democratici_progressisti-159197225/

(12) http://www.partitodemocratico.it/document/nota-dellorganizzazione-pd-dati-congressi-dei-circoli/
(13) https://www.youtube.com/watch?v=4BZi_eGnO4o

(14) http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2017/10/14/rosatellum-e-addii-rovinano-decennale.-parisi-e-lutto-pd_423e4dfa-55b6-40d8-8537-a4915787f658.html

(15) http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2017/10/17/parte-il-treno-di-renzi-pd-pronto-ad-aprirsi_5cde749d-75f4-42ec-8257-fb10cb918a7f.html

(16) http://www.adnkronos.com/fatti/politica/2017/10/26/rosatellum-traguardo-legge-spiegata-punti_hACzR9myWSwQxil201YacN.html

(17) http://www.napolitoday.it/politica/conferenza-programmatica-pd-pietrarsa-27-29-ottobre-2017.html

(18) http://www.huffingtonpost.it/barbara-polidori/renzi-ritrova-lamico-obama-noi-ispiriamo-i-giovani-per-entrambi-piu-risultati-di-quanto-la-stampa-dica_a_23263532/

(19) https://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_regionali_in_Sicilia_del_2017

(20)http://firenze.repubblica.it/cronaca/2017/11/24/news/la_leopolda_al_via_prodi_non_sapevo_che_ci_fosse_e_una_cosa_da_giovani_-182042657/?ref=search

(21) http://tg24.sky.it/politica/2017/12/28/elezioni.html